106. Gesù: “Satura è l’Aurora”. 11/11/2009
106. Gesù: “Satura è l’Aurora”.

Gesù: “La mia Mano si elevi sul tuo capo e ti benedica, Segno di Fedeltà e di Verità, della mia Volontà; che Tutto sia custodito, che nessuno abbia ad infierire: Tutto è Divino, Tutto accompagnato dallo Spirito Santo. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Figlia, sono Gesù. Benedico tutti i peccatori, li immergo nel mio Sangue, nel mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato. E così sia!
Figlia, ogni Verità sarà portata alla Luce. Chi si affida al Signore, non può camminare nell’ombra: non esiste buio nel Divino, solo Porte Aperte, per inondare di Luce e Misericordia.
La Promessa del Padre è alle Porte. Chi scuoterà gli animi, le Coscienze, i Cuori sarà lo Spirito Santo. Un Rintocco di Tuono sarà annunciato, un Suono di Tromba sarà udito. Un Angelo aprirà la Via dell’Immenso. Il Trono di Dio annuncerà il suo Cammino. Le Porte si spalancheranno. I dolori saranno stridori di denti. L’ira verrà placata dalla Nuova Umanità. Ciò che l’Eterno ha stabilito non lascerà attendere per molto: la sua Volontà.
Udite: ogni Figlio darà conto, ogni Figlio avrà il posto che merita. La Giustizia Divina avrà i suoi carnefici.
Non può il peccato rimanere impunito. Non esiste neppure l’ombra del peccato nella Casa del Padre Celeste. Ma satura è l’Aurora, Folgore che bussa ai pressi del Limbo. I suoi rintocchi sono amarezza, sono squallore, sono spade fiammeggianti, sono oscurità.
La Luce ha l’Onnipotenza ed è Ciò che indietreggerà le potenze del male, fino a farle sprofondare. Guai a chi non è custodito. Guai a chi si farà trovare dormiente e distante: la sua fine è il perire lontano dall’Albore della Quiete: è quell’Umanità Celeste, quella Nuova Umanità. E così sia!
Figlia, non cogli, è Linguaggio dei Cieli. Invoco sulla Terra la Protezione: Che Dio abbia Pietà e Misericordia. E così sia!
Figlia, vi benedico nel Nome di Dio, vi inondo di Pace e Benevolenza. Amen” (09.11.09 Lunedì. Dedicazione della Basilica Lateranense).

Luci sul Messaggio.

> Gesù: “La mia Mano si elevi sul tuo capo e ti benedica, Segno di Fedeltà e di Verità, della mia Volontà” : ogni volta che penso che tutto si sta a spegnere, Gesù riapre, riapre di continuo. Ogni volta mi viene da pensare che qui, sulla Terra, non si è pronti ad accogliere questa Realtà Divina e la mia pena è che Lui possa stancarsi di donarci. Invece Lui è sempre Pronto, instancabile. Dona incondizionatamente.

> “che Tutto sia custodito, che nessuno abbia ad infierire: Tutto è Divino, Tutto accompagnato dallo Spirito Santo. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” : che nulla possa interferire al Dire di Gesù, che io non venga distolta, che io non metta il pensiero, che in me ci sia l’abbandono, l’ascolto a questa Voce interiore, che le forze del male non attingano, non si avvicinino.

> “Figlia, sono Gesù. Benedico tutti i peccatori, li immergo nel mio Sangue, nel mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato. E così sia!” : questa Benedizione allontana il male. Gesù, con questa benedizione, fa passare il suo Amore e questo Amore non permette al male di avvicinarsi.

> “Figlia, ogni Verità sarà portata alla Luce” : quando l’Uomo pensa di averla avuta vinta, non deve mai esultare, perché Tutto Ciò che viene annunciato dai Cieli, solo il Tempo non risponde ai nostri tempi, ma Tutto si compirà.

> “Chi si affida al Signore, non può camminare nell’ombra. Non esiste buio nel Divino, solo Porte Aperte, per inondare di Luce e Misericordia” : guai a chi butta fango a quell’essere al quale Dio ha rivolto il suo Sguardo. Dio è Paziente, lascia il Libero Arbitrio, ma la sua Gloria risplenderà sempre, darà sempre Buoni Frutti.

> “La Promessa del Padre è alle Porte” : è come se vedo che le Parole dell’Apocalisse cominciano a prendere Vita, cominciano a respirare. È come se è un Libro che si apre, Fogli che ondeggiano, le Parole è come se ribollono. È un cogliere che è un Libro che comincia a prendere Vita.

> “Chi scuoterà gli animi, le Coscienze, i Cuori sarà lo Spirito Santo” : anche se l’Azione dello Spirito Santo non si è manifestata in tutta la sua Grandezza, è come se in questa Realtà Divina, comunque, ha raggiunto le Anime, anche se noi non cogliamo, perché sembra che non ci sia Risposta, accoglienza. Invece l’Azione dello Spirito Santo ha operato. Colgo come se porta più Frutto un’Azione che cammina Spiritualmente, né un’azione visibile; è come se quella visibile ha dei limiti, quella Spirituale, no!

> “Un rintocco di tuono sarà annunciato” : non lo so se parla di un Evento: è come un qualcosa che riguarda i Cieli, un Qualcosa di Spirituale.

> “un suono di Tromba sarà udito” : colgo che è un’Espressione dell’Apocalisse. È come se vedo un’Angelo con una Tromba: sta per dare un Annuncio.

> “Un Angelo aprirà la Via dell’Immenso” : è come se questo Annuncio non rimarrà nello Spirituale, ma sarà una Concretezza per l’Umanità: è un Annuncio Celeste, ma che si materializza.

> “Il Trono di Dio comincerà il suo Cammino” : mi passa questa Luce Bianca, quel Libro così Gigante davanti a questa Luce e il cogliere una Scia, una Scia che è la Via e i Vegliardi costeggiano questa Scia.

> “Le Porte si spalancheranno. I dolori saranno stridori di denti” : vedo come se l’Occhio di Dio e il Suo Sguardo sta percorrendo questa Scia, questo Cammino di Luce, accompagnato da questi Vegliardi. Dove Lui posa lo Sguardo, Dove Lui cammina, è come se comincia a separare. Vedo Anime che si inginocchiano, Anime che scappano, Anime che urlano, Anime che adorano: di tutto, ci sta di tutto.
È come se colgo che è un’Azione di Dio in questi Tempi. Mi passa quel Campo di Grano, quella Mietitura, il Biondo di queste Spighe.
Poi vedo, in Profondità, un monte, degli alberi e sotto ad un albero ci sta Adamo ed Eva. Ai piedi dell’albero ci sta un serpente grande e, sopra l’albero, c’è una Nuvola Bianca: a volte sembra un’Occhio Grande, Immenso, a volte dà l’impressione di una Barba Grande, Bianca.

> “L’ira verrà placata dalla Nuova Umanità” : colgo i Cieli, l’Azione dei Cieli che si materializza, questa Comunione. E mi passa quell’Azione, appena descritta, che si sta svolgendo nei Cieli e questo Campo di Grano e questo Sfondo con Adamo ed Eva. Mi dà l’impressione di questo ripetersi, di questo Nuovo Inizio: di spazzare il peccato, di pulizia, il tornare a riarmonizzare Tutto.

> “Ciò che l’Eterno ha stabilito non lascerà attendere per molto la sua Volontà” : la Separazione tra il Bene e il male, già stabilita nell’Apocalisse. È come se è l’aprirsi dell’Apocalisse è il concretizzarsi di quell’Annuncio di Separazione tra il Bene e il male.

> “Udite: ogni Figlio darà conto, ogni Figlio avrà il posto che merita, la Giustizia Divina avrà i suoi carnefici” : la nostra mente, la nostra coscienza renderà conto all’Anima. Mi passa l’ipocrita. È come vedere questa parola tramutarsi in persona e non poter più avanzare: non ha più spazio, non c’è posto per l’ipocrisia, è come se è arrivata al traguardo. È come se vedo che il pensiero può mettere a tacere la Coscienza. La Coscienza può ingannare il Cuore. Vedo come se il Cuore può essere velato da una menzogna; ma lì si ferma: non può varcare quella Soglia dell’Anima. È come se viene allontanata, ripudiata. Non si mente all’anima: non si può.
Vedo l’immagine della Croce, il trovarti davanti a questa Croce e l’Amore Infinito di Gesù ti comincia a denudare, va a toccare sempre di più le tue profondità, diventi inerme, non puoi più lottare, non puoi più mentire a te stesso. Rimani paralizzato: non puoi attingere, non puoi inventare niente. Proprio è come se rimani congelato: più Lui ti dona Amore e più tu diventi gelido. È come se riesci a cogliere che la cosa più bella che possa capitarti è il pietrificarti.
Fa più male essere toccati da quell’Amore, trovarti davanti a quell’Amore e non esserne degno che desiderare di essere congelati, per non sentire. Credo che sia davvero terribile non inginocchiarti davanti al Padre e supplicare la sua Bontà, la sua Misericordia. Beato colui che deporrà tutte le sue armi, che diventerà piccolo, piccolo.
Vedo una montagna alta, a punta e, piano, piano, la persona la comincia a levigare, a levigare, fino a farla diventare bassa, bassa: è il crollo del proprio io, quell’impero che innalziamo dentro di noi. Colgo che non è tanto la ricchezza umana in quanto tale, ma quell’impero che portiamo dentro, quel sentirci re e padroni di tutto.
Beati coloro che si spoglieranno dei loro mantelli e della loro corona e diverranno piccoli e umili. Solo così, davanti a quella Croce, davanti all’Anima potranno bussare ed essere lavati da quel Sangue, che sgorga dalle Ferite di Gesù. Il Sorgere del Nuovo Sole, l’Aurora Attesa, allora è quell’Aurora che ogni Uomo sta attendendo dai Secoli dei Secoli.

> “Non può il peccato rimanere impunito” : la Bellezza potrà edificare solo su…è come vedere una Luce, vedere un Prato Fiorito: solo su una Bellezza, su un qualcosa di Bello, di Profumato, di Pulito, un germogliare, un rinascere, uno spuntare. È come se vedo che i nostri occhi devono guardare la Bellezza, devono cogliere solo la Qualità della Bellezza.
È come un ricominciare a nutrire gli occhi a sentire l’Odore, la Fragranza, il dissetarti di Limpidezza. È come se vedo una Cascata: un immergerti, un Risorgere, un Rinascere, una Nuova Rinascita, il rinascere a Vita Nuova, ma nella Concretezza Umana, non è un Passaggio: è come se questo lo vivo dentro il corpo: è come un risorgere dal di dentro. È il Cambiamento che opererà Dio in ogni Uomo.

> “Non esiste neppure l’ombra del peccato nella Casa del Padre Celeste” : è ripartire dall’Anima, il Purificare le Vesti. È come ridare Luce all’Anima, risvegliarla, scaldarla d’Amore, di Preghiera, questo Intervento di Dio, questa Mano Tesa. È come se vedo che quel Compiersi dell’Apocalisse può avere in sé così tanta bruttezza, così tanto orrore; così come può avere una Bellezza sconvolgente: il tutto è a seconda di come l’Umanità vuole accogliere questo Compimento.
È l’Amore Immenso di Dio, che ci sta facendo Dono del leggere la Verità dell’Apocalisse e noi Lo stiamo ripagando con l’indifferenza, stiamo chiudendo le Porte alla Salvezza dell’Umanità. Quante tragedie! Quante sciagure, se non accogliamo.

> “Ma satura è l’Aurora” : è sempre più vicino il Compimento. A noi specchiarci in quell’Aurora Tiepida, in questa Bellezza Dipinta dai Cieli o farla oscurare dall’abisso della terra.
Vedo una Luce Verticale e una oscurità orizzontale. Quella Luce Verticale prende l’aspetto di una Spada e questa Spada sta per trafiggere questa oscurità orizzontale, sta per aprire questo buio. È come se fosse il riassunto di quelle due Sfere: la Sfera Bianca e la sfera nera.

> “Folgore che bussa ai pressi del Limbo. I suoi rintocchi sono amarezza, sono squallore, sono spade fiammeggianti, sono oscurità” : è questo Scontro: è la Luce e le tenebre che si scontrano. Vedo due carri: un carro nero, con una scia nera, cavalli neri: è come vedere le anime morte, la morte, senti proprio quel dolore, quella cosa così cupa.
E un Carro Bianco: c’è un Arcangelo con una Spada, c’è Gesù sopra e porta uno Scettro in Mano. È come se ha caricato su questo Carro tutti i suoi Insegnamenti. È proprio un ripercorrere Tutta la Storia: ci stanno Adamo ed Eva; c’è l’Arca di Noè; ci stanno queste Acque che si separano; ci stanno le Tavole di Mosè con i Comandamenti; c’è s. Pietro con le Chiavi; c’è il Tabernacolo e c’è quella Croce del Venerdì Santo. E l’Ostia e il Calice. E quel Libro Grande, quello che vedo sempre sul Leggio Dove legge Dio: è l’Eterno di Dio, quello che non ha inizio e non ha fine. L’Indelebile, l’Eternità.
E il niente di quel carro nero: non ha bagagli. Sento il pianto, sento il dolore. C'è un serpente, c’è la forca, le fiamme dell’inferno: un abisso senza fine, una oscurità bruttissima. È come leggere: dolore, fine, morte, squallore.

> “La Luce ha l’Onnipotenza ed è Ciò che indietreggerà le potenze del male, fino a farle sprofondare” : Dio ci invita a salire sul Carro della Salvezza, a orientare le nostre Anime a quella Luce. Vedo questa Carrozza che passa ed è il momento di salirci.

> “Guai a chi non è custodito” : Gesù mi ripropone di continuo questa Luce, questo Carro. È come se ci sta allontanando quel carro della morte è come volerci proteggere, è come farci capire che Lui è Pronto a perdonare tutto, che la sua Misericordia è Infinita.
È l’Invito ad avvicinarci al Bene: tutti possono, basta un Gesto di Umiltà e Amore e per ognuno di noi c’è la giusta Medicina per guarire. La Purificazione per ognuno di noi è possibile, basta chiedere il suo Aiuto e ci risolleverà, ci darà Forza nella nostra debolezza, per non permetterci di ricadere ancora e di far spazio al male.

> “Guai a chi si farà trovare dormiente e distante” : la Forza che ci darà è quella del Coraggio, quel Coraggio che ci farà inginocchiare, quel Pentimento Sincero che deve nascere dalla nostra Umiltà, dalla nostra Piccolezza, da quella Ricchezza Interiore, che custodiamo in questo nostro involucro (il corpo), quello Scrigno, la nostra Anima, l’Unica Arma che abbiamo per bussare ai Cieli ed essere ascoltati, il partire dall’Anima con Dolcezza, con Pace, con tanta Preghiera.
Vedo un Albero che mette i Frutti e Dio Che vi posa il suo Sguardo e diventa un Albero così Luminoso, così Scintillante. Questo è Ciò che è gradito agli Occhi di Dio.

> “la sua fine è il perire lontano” : ciò che fa chiudere gli Occhi a Dio è dove c’è il buio, dove c’è quel buio così buio, quell’Anima inaridita. È come vedere una piccola Luce e poi, tutto intorno, è come vedere quelle foglie secche, un qualcosa che, se lo tocchi si frantuma tutto: un’Anima inaridita, spenta, la morte; un’Anima che non è stata dissetata, che soffre, che soffre di siccità d’Amore Divino. Quell’Anima dà Dolore a Dio: è quella Casa dove non ha accolto Dio, il Figlio di Dio, dove non ha accolto Gesù.
Mi ripassa il Viaggio che Gesù aveva chiesto ai Discepoli, di incamminarsi in quelle Case, per portare la sua Parola Divina. È come se vedo che quella Casa-Anima che accoglie, diventa il Tempio, Dove è stato accolto Gesù. Invece, vedere i Discepoli girare le spalle a quel Portone che non si apre e quando si allontanano quei Discepoli è come se lì diventa tutto deserto, tutto perisce, come a Sodoma e a Gomorra.

> “dall’Albore della Quiete: è quell’Umanità Celeste, quella Nuova Umanità. E così sia!” : è come riportare alla Luce il Cammino di Gesù, la Storia, il riproporci quegli Eventi, il metterci in guardia. Guai, se non siamo pronti. Ci sta facendo vedere il rovescio della Medaglia. È come un rinfrescarci la memoria.

> “Figlia, non cogli, è Linguaggio dei Cieli” : la Spiegazione del Linguaggio dei Cieli è Ciò che mi ha narrato in questa Visione. Tutto Ciò che dona Dio, anche se non si coglie subito, perchè troppo piccoli al suo Dire, tende sempre la Mano e dà Luce: Dio è Luce, è Verità e nulla rimane nell’ombra.
I suoi Insegnamenti, se accolti nella Piccolezza, ti introducono in quel Libro Sacro ed è come se vedo un Tempio così Grande, così Grande, Ripieno di così tanta Sapienza. Non si finirà mai di scoprire Tutto: neppure la nostra Eternità darà sufficiente per imparare.

> “Invoco sulla Terra la Protezione: Che Dio abbia Pietà e Misericordia. E così sia!” : è come se in questo Immenso Sapere, Gesù ci pone l’Umanità e siamo così piccoli, ma così piccoli! È come se Lui, con Tenerezza, chiede a Dio di perdonarci, di aiutarci! Perché, davvero siamo così così…non so come dirlo. È come se agli Occhi di Gesù siamo così miseri, poveri. Niente, proprio. È come se Lo muoviamo a compassione, Gli facciamo Tenerezza.
Ci siamo così innalzati, abbiamo inventato, abbiamo costruito, fatto di tutto per sentirci re, grandi. E invece siamo niente. Siamo stati così stolti che, l’unica cosa che potevamo innalzare, che poteva darci Felicità, Gioia, Dolcezza, il nostro Unico Trono era la nostra Anima e noi l’abbiamo scansata. L’Anima era l’unica cosa che, durante la nostra vita terrena, non avrebbe conosciuto limiti e non sarebbe crollata. E invece abbiamo innalzato tutto ciò che era umano, tutto ciò che era materiale, tutto ciò che era la superbia, l’invidia, tutte cose che hanno un limite, tutte cose che ci stanno a crollare addosso.
E di nuovo Gesù, da quella Croce, chiede a Dio Perdono per l’Umanità, quel suo Ultimo Grido:

“Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.

> “Figlia, vi benedico nel Nome di Dio, vi inondo di Pace e Benevolenza. Amen”.

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