125. Gesù: “Ognuno di voi può accostarsi a quella Culla”. 03/01/2010
125. Gesù: “Ognuno di voi può accostarsi a quella Culla”.

Gesù: “Figlia, quella Culla Divina Che dà Luce al Mondo è ricolma di Tristezza per l’indifferenza dell’Uomo.
Quei Magi, guidati dalla Stella Cometa, Che fanno ancora parlare di Loro per il loro ardire, per il loro Umile Abbandono ad un Astro del Cielo, per arrivare al Redentore, da Colui Che ha segnato il Cammino della Storia dell’Uomo con quella Croce, con quella Corona di Spine, con il suo Sangue, in quella Culla ha conosciuto la Luce, il gelo, il buio, il Sole, le Stelle, il Fuoco: in quella Culla, fin dal Primo Gemito già vedeva il Compiuto dell’Umanità, il suo Donarsi come l’Ultimo tra gli Ultimi, eppure l’Unica Grandezza che l’Umanità ha conosciuto nei Secoli dei Secoli. E così sia!
Figlia, la mia Benedizione si rinnovi in tutti i Cuori dei miei Figli, in tutte le Coscienze, in tutte le Menti. Ognuno di voi può accostarsi a quella Culla, a quella Piccolezza e riconoscere la Grandezza di Colui Che può versare il suo Sangue per tutti i peccatori; per assumere su di Sé tutti i peccati, purificarvi e accompagnarvi nel Cammino che conduce nella Nuova Umanità.
Ascoltate le mie Parole: sono per la Salvezza, per il Continuo nella Fede e nella Speranza. La mia Mamma Celeste vi benedice con il suo Cuore Ricolmo di Dolcezza, ma il suoi Occhi brillano di Gocce Salate per la non risposta dei suoi Figli; nel suo Cuore la Speranza dell’Ascolto, della Preghiera, dell’Attesa che tutti i suoi Figli entrino a far parte di quel Cammino, guidati da quella Stella Cometa, Che conduce alla Venuta del Salvatore dell’Umanità. E così sia!
Figlia, il riconoscere parte sempre dalla Pace interiore. I dubbi le perplessità il trovarsi davanti il Giudice: ciò che all’Uomo si può nascondere, al Padre Celeste: nulla sfugge. Ma ciò che dimentica spesso l’Uomo: che il Padre attende sempre il Ritorno del Figliol Prodigo.
Chi ha orecchi per intendere, intenda. E così sia!
Figlia, il donare al Mondo non rimarrà Silenzio: il Padre darà Prova di Sé; ma guai e dico guai a tutti coloro che si sono nascosti tra il materiale e il Divino, guai a chi si è posto tra il proprio io e la Parola del Sommo Maestro.
Il Perdono è Pentimento, è Riconoscere, è Umiltà, è pronunciare il Nome di Dio come Unico Re e Padre.
Cosa vi aspetta! Cosa vedono i miei Occhi: lacrime e stridori di denti. La Luce si avvicina. Cosa vedo? Genti che corrono, bimbi che piangono. Cosa avrà l’Uomo da temere di più? Il fare mia colpa, mia colpa, o la ferocia dell’inferno?
Meditate, gente, meditate. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (01.02.2010 Sabato. S. Gregorio. S. Basilio).

Luci sul Messaggio.

> Gesù: “Figlia, quella Culla Divina Che dà Luce al Mondo è ricolma di Tristezza per l’indifferenza dell’Uomo” : vedo la Natività. Vedo quel Bimbo e Ciò che Lui rappresenta: l’Inizio di una Nuova Umanità, l’Inizio di una Vera Fede, un Maestro Divino sulla Terra, Simile ad ogni Bimbo del Mondo, ma con la sua Particolarità: Nato per Opera dello Spirito Santo.
E Gesù dice: “Sono venuto in mezzo a voi come Uno di voi. Ho parlato, ho udito, ho insegnato, ho camminato, ho mangiato, ho bevuto, ho benedetto e, nonostante Tutto, venivo Scacciato, Sbeffeggiato, Crocifisso.
Sono sceso agli Inferi. Dopo tre Giorni sono Risorto, sono salito al Padre, siedo alla Destra del Padre e, dalla sua Destra, con Lui, in Lui e per Lui ho continuato a donare ai miei Discepoli Perle di Saggezza, la Parola Divina, Parola Indelebile nel Tempo.
In quella Parola è racchiuso il Passato, il Presente, il Futuro e in quella Parola è impresso il Cammino di una Nuova Era, di una Nuova Umanità. E i tempi si ripetono: lo Scontro tra il Bene e il male, la terra e i Cieli, il peccato e la Santità. E, ancora tutti riconoscono il peccato, tutti lottano contro il peccato e nessuno apre le Porte alla mia Parola, Parola di Verità Eterna.
Per tutti coloro che sono ciechi e sordi, per tutti coloro che Mi predicano Vivo, Presente in mezzo a voi: in Verità, in Verità vi dico: chi di voi ha mai creduto in questa mia Presenza Autentica, Vera come Spirito Santo? Chi, nella mia Casa Terrena, ha osato mescolare Sacro e profano?”.
Mi ripassa l’Immagine di quando Gesù, davanti al Tempio, ha buttato per terra tutte le bancarelle.
Gesù: “Io, Signore dei Cieli e della Terra, chiedo a voi: come osate metterMi a tacere? Come osate fermare il mio Dire?”.
Vedo l’aprirsi della Bibbia
e Gesù dice: “In Essa è racchiso Tutto il mio Vissuto come Uomo e come Spirito Risorto, ma anche il Dire dello Spirito Santo a Giovanni: l’Apocalisse.
Se l’Uomo cercasse la sua Sincerità, la sua piccolezza, non potrebbe più nascondere che quel Libro Sacro contiene sì, un Cammino di Luce, ma è pur vero che contiene l’Inizio di un Nuovo Cammino ed in esso è inevitabile il Passaggio del Discernere il Bene dal male. E, in quella Piccolezza, in quella Sincerità, cercate la vostra via.
Non temere, figlia: non sei tu che annunci, ma il Padre mio Che dona per la Salvezza. Amen”.

> “Quei Magi, guidati dalla Stella Cometa, Che fanno ancora parlare di Loro per il loro ardire, per il loro Umile Abbandono ad un Astro del Cielo, per arrivare al Redentore”: colgo questi Tre Magi: racchiudono l’Umanità. Gesù: “È questa Umanità che si mette in Cammino davanti a Questa Scuola Divina e, nell’Adorazione e nella Preghiera davanti a quella Croce, ognuno faccia Discernimento; ognuno si disponga ad accogliere in Libertà e in Pienezza e ognuno, se non la sente vera, faccia il suo percorso”.
Rivedo quella V, all’estremità di quella V la Croce: le due vie che si diramano: la Luce e il buio.

> “da Colui Che ha segnato il Cammino della Storia dell’Uomo con quella croce, con quella Corona di Spine, con il suo Sangue, in quella Culla ha conosciuto la Luce, il gelo, il buio, il Sole, le Stelle, il Fuoco: in quella Culla, fin dal Primo Gemito già vedeva il Compiuto dell’Umanità, il suo Donarsi come l’Ultimo tra gli Ultimi, eppure l’Unica Grandezza che l’Umanità ha conosciuto nei Secoli dei Secoli. E così sia!” : rivedo quella Culla. Rivedo il Tutto e rivedo il Compimento, l’Inizio e la Fine. Vedo un Giaciglio di Paglia e non più la Figura di un Bimbo, ma una Luce Accecante, una Colomba Bianca e gli Angeli annunciano: “Ecco lo Spirito Santo è in mezzo a Noi”.
Ma il Dire di questa Colomba è un Annuncio Spirituale: un Annuncio agli Angeli, un Annuncio nei Cieli. Sento: “Dio ha rivestito il suo Creato di Santità. Ogni Uomo può entrarne a far parte”. Colgo il Dono di Dio al suo Creato, all’Umanità: quel Piccolo Bimbo e quella Luce Immensa: Quel Bimbo contiene in Sé la Piccolezza e la Grandezza.

> “Figlia, la mia Benedizione si rinnovi in tutti i Cuori dei miei Figli, in tutte le Coscienze, in tutte le Menti” : Gesù dice: “Cogli, figlia, perché il ripetersi di questo Nuovo Natale ha un Annuncio diverso, ha un Annuncio di Concretezza? È il Cammino che si ripete ma non più come Uomo, ma come Spirito Santo. Chi ha orecchi per intendere, intenda”.

> “Ognuno di voi può accostarsi a quella Culla, a quella Piccolezza e riconoscere la Grandezza di Colui Che può versare il suo Sangue per tutti i peccatori; per assumere su di Sé tutti i peccati, purificarvi e accompagnarvi nel Cammino che conduce nella Nuova Umanità. Ascoltate le mie Parole: sono per la Salvezza, per il Continuo nella Fede nella Speranza” : Gesù: “Figli, inginocchiatevi! Pregate! Riaccendete quella Fiammella inaridita e ognuno di voi coglierà la mia Presenza, riconoscerà la Grandezza di Dio, della sua Mano Tesa e del suo guidarvi.
A voi riconoscere che, Colui Che ha dato Vita, Luce, Speranza al Mondo, Lui, il Creatore, Lui, l’Unica Sorgente, l’Unica Immensità, si fa così piccolo, Ultimo tra gli Ultimi, per salvare la sua Creatura, l’Uomo, la sua Anima”.

> “La mia Mamma Celeste vi benedice con il suo Cuore Ricolmo di Dolcezza, ma il suoi Occhi brillano di Gocce Salate per la non risposta dei suoi Figli” : colgo la Dolcezza di una Mamma sempre Pronta a perdonare, perché anch’Ella parte dal nostro Cuore, dalla nostra Anima, coglie la nostra Piccolezza, le nostre paure, le nostre incertezze, i dubbi, ma anche il nostro non ascoltare Ciò che dona Pace.
Maria: “Ciò che viene dai Cieli, conduce sempre in una Via Luminosa e sempre un Cammino di Fede, di Speranza, di Quiete, di Bellezza, nonostante le avversità della vita terrena. Se ogni Figlio riconosce che dentro di lui ha quel Tabernacolo che è l’Anima, ha quel Cuore, dove è racchiusa la mia Dolcezza! Imparate, Figli, imparate ad attingere da essa e vedrete la Luce all’Orizzonte, quella Luce Immensa, che vi travolge, che vi inonda, che vi dà Pace anche come Figli della Terra”.

> “nel suo Cuore la Speranza dell’Ascolto, della Preghiera, dell’Attesa che tutti i suoi Figli entrino a far parte di quel Cammino, guidati da quella Stella Cometa, Che conduce alla Venuta del Salvatore dell’Umanità. E così sia!” : lo Sguardo dei Cieli è rivolto alla Terra. e la Speranza dei Cieli è che ogni Figlio riesca a camminare in questa Scuola Divina, per entrare a far parte della Nuova Umanità.
Vedo Gesù e Maria ed è come se nelle Loro Mani c’è questa Colomba, questo Spirito Santo. Lo lasciano scivolare dalle loro mani e Lo donano alla Terra e vanno ad illuminare quella Stella Cometa Che, a sua volta, illumina il Cammino di ogni Fedele, di ogni Figlio, che voglia camminare nella Vera Fede, guidati dallo Spirito Santo, guidati dalla Verità Divina e non dall’uomo.
Gesù: “Meditate! Meditate, Figli”.

> “Figlia, il riconoscere parte sempre dalla Pace interiore” : ogni Figlio può riconoscere questa Parola come Divina dalla Pace che ti lascia.

> “I dubbi le perplessità il trovarsi davanti il Giudice: ciò che all’Uomo si può nascondere, al Padre Celeste: nulla sfugge” : Gesù: “Ancora e ancora una volta Io, Gesù, Verbo di Dio, dico: a te figlia, donare il Dire dei Cieli. Davanti all’Uomo tutto può essere giustificato, nascosto, manipolato, scansato. Ma davanti al Padre mio: nulla e dico nulla, sfugge. E così sia!”.

> “Ma ciò che dimentica spesso l’Uomo: che il Padre attende sempre il Ritorno del Figliol Prodigo. Chi ha orecchi per intendere, intenda. E così sia!” : Gesù: “A voi, Figli, dico: questo è il Tempo per mettersi dinnanzi al Padre, per essere perdonati, per essere condotti sulla Via della Salvezza. Lui e solo Lui è il Vedo Giudice.
Il giudizio dell’Uomo non può essere uguagliato a quello del Padre. Ed è per questo che tutti possono recarsi davanti alla Croce, per riconoscere i propri peccati, per chiedere sinceramente perdono e per riportare quel Raggio di Luce, che ci illumini la Via del Signore.
Nessun figlio sarà salvato, perché lo decide l’uomo, nessun figlio perirà dalla decisione dell’uomo. Solo a Dio il Giudizio per entrare a far parte della Nuova Umanità.

> “Figlia, il donare al Mondo non rimarrà Silenzio: il Padre darà Prova di Sé. Ma guai e dico guai a tutti coloro che si sono nascosti tra il materiale e il Divino, guai a chi si è posto tra il proprio io e la Parola del Sommo Maestro” : Gesù dice: “Figlia, non temere di donarlo, perchè Ciò che viene donato: presto Dio darà Prova di Sé.
Ma guai a coloro che continuano a camminare nell’indifferenza, a chiudere le Porte alla Volontà di Dio. E non ci saranno giudici e giustizieri, non ci saranno colpevoli e innocenti, responsabili e non, perché ad ogni Figlio è stato donata la Via del Discernimento, gli Insegnamenti per il Discernimento, il riconoscere, il distinguere del Dire di Dio, delle Fonti Celesti; la Pace che dona e la paura del riconoscere i propri peccati e di quell’io innalzato, che si giustifica e che continua a far peccare per la vostra stoltezza, per la vostra superbia”.

> “Il Perdono è Pentimento, è Riconoscere, è Umiltà, è pronunciare il Nome di Dio come Unico Re e Padre” : Gesù: “Che la Pace sia con voi”.

> “Cosa vi aspetta! Cosa vedono i miei Occhi: lacrime e stridori di denti. La Luce si avvicina. Cosa vedo? Genti che corrono, bimbi che piangono” : Dio annuncia sempre. Dio ci mette sempre in guardia. Dio propone sempre. È da tanto che ci annuncia la Separazione tra il Bene e il male, la Luce che si avvicina e l’inferno che si avvicina.

> “Cosa avrà l’Uomo da temere di più? Il fare: “Mia colpa, mia colpa”, o la ferocia dell’inferno? Meditate, gente, meditate” : Gesù: “A voi, piccole creature, annunciare il mio Dire, a voi bussare alla mia Casa Terrena.
A voi mettervi in ginocchio, abbracciare il Santo Rosario e meditare. Non dimenticate mai e dico mai, che il Signore è il Sommo Maestro dei Cieli e della Terra e del Presente in ogni Luogo, in ogni Dove, in ogni Quando. E opera di continuo.
Chiedete e vi sarà dato. Meditate e Luce vi sarà data.

E LUCE FU.

Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.


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