256 - 18 Ap 6, 1-17 I primi Sei Sigilli. 07/07/2012
256 - 18 Ap 6, 1-17 I primi Sei Sigilli.

Capitolo 6 1 Quando l’Agnello sciolse il primo dei sette sigilli, vidi e udii il primo dei quattro esseri viventi che gridava come con voce di tuono: “Vieni”. 2 Ed ecco mi apparve un cavallo bianco e colui che lo cavalcava aveva un arco, gli fu data una corona e poi egli uscì vittorioso per vincere ancora.
3 Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo, udii il secondo essere vivente che gridava: “Vieni”. 4 Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra perché si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una grande spada.
5 Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo, udii il terzo essere vivente che gridava: “Vieni”. Ed ecco, mi apparve un cavallo nero e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. 6 E udii gridare una voce in mezzo ai quattro esseri viventi: “Una misura di grano per un danaro e tre misure d’orzo per un danaro! Olio e vino non siano sprecati”.
7 Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: “Vieni”. 8 Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l’Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.
9 Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano resa. 10 E gridarono a gran voce:

“Fino a quando, Sovrano,
tu che sei santo e verace,
non farai giustizia
e non vendicherai il nostro sangue
sopra gli abitanti della terra?”.

11 Allora venne data a ciascuno di essi una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro.
12 Quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, 13 le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. 14 Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. 15 Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni
uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; 16 e dicevano ai monti e alle rupi: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, 17 perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere?

Luci su Ap 6, 1-17.

1 > “6 1-2 Quando l’Agnello sciolse il primo dei sette sigilli” : Ecco Colui Che fu Degno di avvicinarsi ai Sigilli, Colui Che ha la Potenza, la Forza della Purezza, del Candore e dell’Amore, Tutto il Compiuto di Quell’Agnello Immolato, Che sprigiona la Veridicità del Padre.
Vedo la Figura del Cristo, Tutta la sua Maestosità, Quella Forza Che scaturisce dalla Luce.
La Chiave per aprire il Primo Sigillo è la Parola del Cristo Risorto, Quella Parola Che parla del Nuovo Operare del Risorto, di Nuovi Orizzonti, Quelli della Casa del Padre.

2 > “vidi” : Ciò che è dato di vedere a Giovanni è Ciò Che regna nell’Alto dei Cieli; è come se Tutto fosse più Amplificato, più Maestoso perché ogni Cosa che suscita la Parola di Dio nei Cieli viene udito e ascoltato da Tutto il Regno Celeste. Non c’è Fazzoletto d’Azzurro Che non venga raggiunto dal Pensiero del Padre e Tutto si manifesta attraverso le sue Creature.

3 > “e udii il primo dei quattro esseri viventi che gridava come con voce di tuono: “Vieni” : l’Operare del Padre, attraverso il Primo dei Quattro Esseri Viventi, Che raggiunge Giovanni, Rapito in Estasi, Quella Comunione Piena Che diventa subito Invito, fino ad essere trasportato al di là delle possibilità umane.

4 > “2 Ed ecco mi apparve un cavallo bianco e colui che lo cavalcava aveva un arco gli fu data una corona” : il Pensiero del Padre, Che si fa Concretezza in Giovanni: Quel Cavallo è Simbolo della Purezza e quell’Essere Vivente, Che ha preso Forma di Condottiero è Colui Che Gli è sopra ed è l’Espressione dell’Amore e, ogni volta che il Padre stabilisce per Lui una Missione, l’Essere Vivente non fa altro che mostrare il suo Arco, non per uccidere, ma per espandere Scie d’Amore, affinché ogni ombra venga diradata.
Ogni sua Missione è una Corona di Vittoria, che viene deposta ai Piedi dell’Altare.

5 > “e poi egli uscì vittorioso per vincere ancora” : non ci sono sconfitte nel Regno di Dio.

7 > “6, 3 Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo” : ancora una Parola d’Amore scaturisce dalla Bocca dell’Agnello, Quella fu Luce di Apertura per il Secondo Sigillo.

8 > “udii il secondo essere vivente che gridava: “Vieni” : Colui Che porta ancora più in Alto quell’Estasi in Cui è caduto Giovanni: un Avanzamento verso l’Alto. È come se Giovanni è in un Cammino Progressivo, avanza per Ciò che può accogliere. La sua è una Preparazione Continua e Costante.

9 > “4 Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco” : l’Ira del Padre che fa indietreggiare il peccato, tutti gli infedeli, tutti i ribelli, tutti coloro che sono stati condannati a perire di spada, quell’arma così rovente che infilza l’odio, la malvagità, la ribellione dell’inferno, colui che viene scacciato dal Regno di Dio.

10 > “A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra perché si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una grande spada” : è una lotta tra il peccato e il peccato, tutta la malvagità che si scontra, ciò che sarà del male: una minaccia per se stesso, una ribellione infernale, quella spada arroventata che schiaccerà colui che l’ha in pugno.

11 > “6, 5 Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo, udii il terzo essere vivente che gridava: “Vieni” : la Mitezza dell’Agnello, Che si fa Parola per aprire il Terzo Sigillo. Colgo tutta la Forza dell’Agnello, la Potenza di quella Parola nell’aprire il Terzo Sigillo.
E ancora Giovanni Che avanza e l’Invito di quella Parola a seguirLo e una Nuova Visione, per Giovanni, un cavallo nero.

12 > “Ed ecco, mi apparve un cavallo nero e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano” : quel cavallo nero sono tutte quelle Anime con le Vesti impregnate di peccato, colui che è giustiziere, colui che metterà su quei piattini quella gramigna che si è fatta spazio in mezzo al Grano, quella pula, quel seme così nero.

13 > “6 E udii gridare una voce in mezzo ai quattro esseri viventi: “Una misura di grano per un danaro e tre misure d’orzo per un danaro!” : tutti daranno conto del loro seminare sulla Terra, tutto sarà pagato. Tutto ha un costo. Tutto dovremo risarcire.
Ciò che non si è sciolto sulla Terra, sarà sciolto nell’Alto dei Cieli. Su quei piattini non ci sarà errore, non ci sarà sconto, non ci sarà disuguaglianza. Ognuno avrà il suo debito da risarcire.

14 > “Olio e vino non siano sprecati” : l’Olio di quella Lampada, Che deve rimanere sempre Accesa.
E Quel Vino, da Cui attingere di Continuo per essere Purificati.

15 > “6, 7 Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo” : Quel Mite Agnello, Che si fa Luce Incandescente, la Parola di Tuono Che rompe il Quarto Sigillo: la Pienezza della Parola, la Luce della Verità e Via.

16 > “udii la voce del quarto essere vivente che diceva: “Vieni” : Quella Luce Accecante, Dove Giovanni viene immerso sempre di più. Ancora l’Invito a partecipare di Quella Grandezza del Regno di Dio.

17 > “8 Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro” : lo Sguardo di Dio, Che parla a Giovanni in Visione, che annuncia Ciò che Dio, da Lungo Tempo, ha separato. Tutto Ciò che prima era nell’Abbraccio di Dio, Tutto Ciò che era Pienezza in Dio, ora viene mostrato a Giovanni: la Divisione, che Dio ha stabilito dopo che i Cieli si sono rivoltati contro di Lui, contro il Padre.
Quanto il peccato si è ribellato all’Amore! Quanto Dio ha dato Potere alle sue Creature: il Dono della sua Stessa Sapienza, del suo Stesso Sguardo, di quella Ricchezza di Pensiero, di Ragioni, di Parola.
Colgo come se Dio avesse donato Tutto Se Stesso nel Figlio, Che ha perdonato tutto per Amore, la Libertà, quel renderli Perfetti nella Luce, Liberi nel Cammino.
La delusione del perdersi, fino a tradire la Fiducia del Padre. È da quel Dolore che Dio ha stabilito i Limiti in Egual Misura a Ciò Che Lui aveva creato. Ma poi c’è stato questo separare, questo dividere i Cieli e la Terra, questo chiudere l’Eden alle Creature, la Ricompensa di ciò che avevano operato: a ognuno ciò che gli spettava.

18 > “Colui che lo cavalcava si chiamava Morte” : ora in Giovanni è Chiaro Ciò che è davanti a Lui. È Tutto uno scorrere davanti a Giovanni: Tutta la Vita di Gesù, Tutto il suo Sacrificio. Ciò che Dio doveva distruggere era la morte: l’ha compiuto attraverso il Figlio e Tutto Ciò che Dio opererà ogni volta che il male prova a prendere il sopravvento sulla sua Creazione, ci sarà il ripetersi: il Bene Che opererà e farà tornare l’inferno negli abissi.
Quell’Opera di Dio Che ha sempre il suo Continuo, Ciò che è stato Concretezza sulla Terra una sola Volta, ma i Frutti di Quella Concretezza avranno sempre il ripetersi.
Giovanni: “Figlia, dalla Parola del Regno di Dio Mi è stato fatto Dono di Colui Che è, del suo Divenire Eterno: Quella Parola Che scaturisce dalla Sorgente, diventa Eco in Eterno”.

19 > “e gli veniva dietro l’Inferno” : tutto ciò che è la fine per il peccato è la Risurrezione per i Cieli. Tutto deve conoscere la fine e la morte, anche la più piccola briciola di peccato, perché solo cancellando, dissolvendo l’inferno si entra nella Luce.

20 > “Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra” : è Dio Che ha dato il Potere alla morte di dare la morte. È Dio Che ha sconfinato il peccato dal suo Regno, dando potere all’inferno sulla morte, sul peccato.
Tutto ciò che l’inferno porta come gloria, come conquista, come ricchezza, come suddito su quelle anime, con gli Occhi di Dio mi fa vedere che non ha potere su niente.
Quella parte che Dio ha destinato alla morte non è altro che il Giudizio di Dio nell’Atto del Giudizio. Tutto esiste, ma tutto è sotto il Controllo di Dio.
Colui che si è ribellato a Dio non ha creato il suo mondo, ma è Dio Che l’ha scacciato, creandogli un suo mondo, quel Compiuto della Libertà, Quello scaturire da quell’Amore Che ti lascia Libero, Che ti lascia decidere a chi appartenere: Questa è la Verità di Dio.
È stata una conseguenza del peccato, è come se Dio si fosse adeguato a queste due grandi verità e ha separato l’inferno. Dal Paradiso. Ma è stata una conseguenza. È come se fosse stato un rimediare.
Ognuno scelga dove appartenere. L’Amore Assoluto di Dio, la Pienezza della Libertà, la Pienezza del Dono e non dell’imporsi: quanto queste Verità, viste all’Origine, hanno tutto un altro Sguardo. Neppure l’inferno è stato creato dal male, ma è stato uno sconfinare di Dio, scacciandoli dalla Luce Eterna. Per questo la Verità Assoluta è dire che Tutto appartiene a Dio. Nulla esiste che non sia stato creato da Dio.
Se Dio non avesse creato questi due mondi, Dio sarebbe venuto meno a quel Principio Sano Che parla di Uguaglianza, Che parla di Rispetto, Che parla di Libertà, Che parla di Scelta. Che parla di Grazia, di Dono. Come poteva Dio creare un’unica verità, senza guardare in tutta la sua vastità Spirituale e Materiale?
Quanto è Tutto Diverso visto con gli Occhi del Padre: Lui Padre, Lui Re, ma di Amore e di Giustizia. E Libertà.

21 > “per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra” : la concretezza del peccato che opera, opera attraverso i giusti e gli ingiusti, perché debole è la carne. Ma lo Spirito appartiene a Dio e, staccando gli Occhi dalla terra e sollevandoli ai Cieli, Lì è Dove c’è la Giustizia Piena, Dove Dio accoglie. O condanna, ma per conseguenza delle scelte dei Figli.
Quante armi ha in mano il male! E quanto spazio di peccato trova nell’Umanità!

22 > “6, 9 Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo” : la Parola dell’Agnello, Che diede Voce alla Speranza, Questa Parola Che sa di Accoglienza, di Continuità, di Cammino, di Fiducia, di Sostegno. È una Profondità Che si apre.

23 > “vidi sotto l’altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano resa” : Questo è lo sperare in Dio, Questo è l’accogliere il Figlio, Questa Luce, Questo Altare questo è il contrapporsi a quella morte, Questo Altare, questa Speranza in Dio, Che riaccoglie le Anime, Le fa partecipi della sua Celebrazione, il Premio, la Ricchezza della Continuità, l’avere Fede nel Figlio, Che è l’Unico Condottiero Che ti riporta verso il Padre.
È come vedere tanti Piccoli Compimenti che Gesù ha portato sulla Terra, per mostrare il Volto del Padre. Quanto Lui ha dato per la Salvezza! Quante Grazie in Lui si sono Compiute, per rafforzare la Fede, per essere Testimoni della Veridicità del Padre, Quella Speranza Che ti dona la Continuità Eterna, senza mai deludere.

BEATI COLORO CHE SONO ALLA SEQUELA DEL CRISTO.

Gesù mi fa cogliere che ciò che accade sulla Terra, ciò che può essere morte sulla Terra, non è fine nel Regno dei Cieli. Tutti coloro che hanno donato la loro Vita per restare Fedeli al Dire del Cristo, ora vivono Tutta la Pienezza, la Libertà, la Luce, partecipano dell’Amore di Dio e gioiscono per l’Eternità.
Ciò che non è stato premio sulla Terra, è stata Vittoria Piena nei Cieli, è stato un Canto di Lode a Dio, Che è stato ricompensato con la Vita Eterna: il vivere presso Dio in Comunione con Tutti gli Abitanti del Grande Regno di Dio.

24 > “10 E gridarono a gran voce: “Fino a quando, Sovrano, tu che sei santo e verace, non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue sopra gli abitanti della terra?” : queste Anime, Che chiedono Giustizia a Dio. Non è una giustizia di vendetta, ma è una Giustizia che Dio renderà a Loro, portando alla Luce Tutta la Verità, così quelli della Terra potranno chiedere Perdono e, in quel Perdono, il potersi salvare, quando saranno al Cospetto di Dio.
Quel Sangue Versato per dare Testimonianza a Dio non è un Sangue Che seminerà morte, ma è un Sangue che può portare Salvezza per coloro che hanno dato la morte.
Questa è la Giustizia di Dio, Quella Giustizia Che poi diviene Concretezza sulla Terra, facendo di quei Martiri una Gloria di Dio, Coloro che sono chiamati: “Beati” e: “Santi”, Coloro che faranno parlare di Sé per l’Eternità, Coloro Che avranno un Continuo di Vita, anche su questa Terra.
Gesù dice: “Queste sono le Verità Che regnano nella Casa del Padre. Ciò che l’Uomo interpreta come vendetta, come condanna, come castigo, come distanza da Dio, perché non c’è stata salvezza sulla Terra, con lo Sguardo del Padre, Tutta la Dinamica acquista una Nuova Luce, un Nuovo Amore, un Nuovo Sapore”.
Gesù dice: “Figlia, quando si dice che il Giudizio di Dio non è il giudizio dell’Uomo, perché l’Uomo non ha il potere di vedere nel Compiuto di Dio.
Dio ha una Giustizia d’Amore. L’Uomo cerca sempre la vendetta come giustizia”.

25 > “11 Allora venne data a ciascuno di essi una veste candida” : a queste Anime Dio ha dato la Veste Bianca come Segno di Glorificazione, affinché esse entrino a far parte del Regno di Dio e possano glorificarsi del loro aver dato Testimonianza, del loro rimanere Fedeli alla Parola del Signore.

26 > “e fu detto loro di pazientare ancora un poco” : a loro è stato dato un Annuncio di Attesa, quell’Attesa Che avrà il suo Compimento quando, alla Fine dei Tempi, Dio farà quella Giustizia nella Luce e nella Sapienza, quei Corpi Che risorgeranno per abitare nella loro Interezza, nelle Meraviglie Che Dio ha stabilito per le sue Creature.
L’Attesa della Notte dei Tempi, quando Dio farà risorgere i Vivi dai Morti e darà Loro la Pienezza, rivestendoli della sua Gloria, quando l’Amore, la Pace, l’Uguaglianza, la Fratellanza sarà il Culmine della Pienezza, il vivere il Compiuto della Storia di Dio.

27 > “finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio” : il Giudizio Finale di Dio: Tutti torneranno a vivere sotto la Guida del Padre, saranno tutti suoi Sudditi a Servizio dell’Amore, Dio Che si farà Dono e elargirà nei Cieli e sulla Terra una Scia d’Amore, Che sarà Custodia per i suoi Figli. Nessun ombra potrà più varcare quel Recinto, Che Dio chiuderà e Dove Egli regnerà.
Vedo una Croce Grande, Luminosa, Che sprigiona solo Amore, non più sofferenze, non più tormenti, ma il partecipare solo del Frutto del Cristo Risorto, quella Fine, quando Dio porrà quei Sigilli della Separazione tra il Bene. E il male. Non più mescolanza, ma solo i Prescelti, Coloro che Dio ha stabilito per il suo Regno.

28 > “e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro” : quante altre vittime seminerà il peccato! Ma l’avvicinarsi dei Tempi è alle Porte. Il male sarà fermato. E Dio Prevarrà su tutti i peccati, perché la Venuta del Cristo Risorto laverà ogni macchia solo Per-Dono e, per Grazia, quel Gratuito Che è per tutti e ognuno potrà parteciparvi.
Questo è il disarmare il male: l’Arma del Cristo Che si dona per tutti, senza ricompense.
Ho l’Immagine del Cristo, davanti, in tutto il suo Splendore. E l’ira del diavolo, che è così disarmato, così impotente. Quanta vendetta ha in serbo! Ma quante Vite nelle Mani del Cristo.
E colgo il morire del peccato. E la Risurrezione Che è nelle Mani del Cristo.

29 > “6, 12 Quando l’Agnello aprì il sesto sigillo” : il perseverare dell’Agnello, Che Lo rende sempre più Forte, sempre più Luminoso. La sua Mitezza si riempie di Coraggio e si appresta ad aprire quel Sesto Sigillo.

30 > “vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine” : il Cristo, Che comincia ad operare nel Regno di Dio, quel terremoto celeste, che investe gli Astri, segno che Dio riporterà Pulizia anche nell’Immensità dei Cieli.
Colgo l’oscurarsi di quel Sole, come lo spegnere di tutte quelle impurità, di quei falsi abitanti, che si confondono con quella Luce del Sole, che attingono dalla Luce del Sole. Ma quando Dio stabilirà lo spegnersi, per un attimo, tutte quelle falsità che si sono impossessate del Regno dei Cieli, si sono intrufolati come dei ladroni, cadranno tutti.
Tutto ciò che non è gradito a Dio Lassù nei Cieli, sarà scacciato negli abissi.

31 > “la luna diventò tutta simile al sangue” : quel Sangue di quella Luna segnerà il Nuovo Tramonto: quel Sangue Che si fa Perdono, Che si fa Amore, Che si fa Vita, Nutrimento. Ancora una volta il

TRIONFO DI QUEL SACRIFICIO.

I Nuovi Cieli, la Nuova Umanità: era Tutto racchiuso in questo Sesto Sigillo, le Verità di Dio donate a Giovanni, Che ora cominciano a prendere Luce in questo Tempo.
Quanto ha portato in Sé Giovanni. Quanto Gli è stato dato di vedere nel Compiuto e quanto ha portato tutto nel Segreto della sua Anima, finché ora Dio ha cominciato a dare Voce a Questo Scrigno di Giovanni.

32 > “13 le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi” : quelle Stelle Cadenti è quella Via Intermedia tra l’inferno. E il Paradiso, quella Parte del Regno di Dio Che sarà Chiusa (il Purgatorio), perché Dio farà un Taglio Netto: ci sarà il Bene Che regnerà nell’Armonia. E il male che griderà nella sofferenza e nell’orrore.
Quelle Stelle stanno ad indicare un tempo che finisce, Quel Regno di Dio Che tornerà a prevalere in Tutto il suo Splendore nei Cieli e sulla Terra, così come Dio aveva stabilito all’Origine dei Tempi.
Colgo che Questo è la Rappresentazione del Dire: “La Fine dei Tempi”: è la fine di quella Via Intermedia, dove l’Uomo si è cullato come arma nelle sue mani: il poter peccare, per poi attingere la Misericordia di Dio e camminare verso la Salvezza.
Da Qui, da Questo Dono così Grande del Signore, l’Uomo si è fatto uno scudo, per dare voce al suo io e gestire il Dono della sua Vita.
Ma in tutto questo Dio porrà un Limite, porrà Fine, per il nostro Grande Amore, perché gli inferi stanno prendendo il sopravvento e vogliono distruggere Ciò Che Dio ha creato.

33 > 14 Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto” : Giovanni sta guardando Ciò che Dio aveva operato all’Inizio della Creazione: i Cieli e poi la Terra. Ma in questa Creazione Terrena era un’Armonia con i Cieli, era un Creare in Simbiosi: Frutti Diversi, ma che erano necessari l’Uno all’Altra. È come vedere un Grande Abbraccio di Dio, Lui, al di sopra dei Cieli e con un Manto Bianco teneva abbracciati i Cieli e la Terra.
Quando Dio ha cominciato a donare in Pienezza la Libertà, ecco che subentra la ribellione, la diseguaglianza, la cattiveria. Allora Dio comincia a separare, a dividere l’Innocenza. Dal peccato.
Ed è come se vedo questo Abbraccio, Che comincia a ritirarsi e si comincia a creare un orizzonte, una divisione tra Cielo. E Terra.
Questo è lo scossone di terremoto che Dio ha dato: ha cominciato a porre dei Vincoli, dei Veti ma, col passare del tempo, è dovuto correre ai Ripari. Quella Libertà, Che doveva essere Respiro per la Terra, per tutto il suo Creato, stava diventando preda del male.
E per la sua Grande Misericordia Dio ci ha donato il suo Figlio, affinché riportasse la Luce in Ciò che l’Uomo stava facendo diventare tenebra. Quell’Abbraccio dei Cieli Che parte da Dio, arriva a quell’Orizzonte e poi ha la sua Completezza con quella Croce: di Nuovo l’Abbraccio, l’Abbraccio tra il Padre e il Figlio e, attraverso il Figlio, il tornare a partecipare di Quei Cieli, Dove Dio regna dall’Inizio dei Tempi.

34 > “15 Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti” : Dio, Che manifesta la sua Onnipotenza, Che dà Prova alla Terra che tutto Gli appartiene. Quel Dio Che ti lascia ogni Libertà, ma quando il pericolo è più grande dell’Uomo, Egli si manifesta e ripristina tutte le Cose.
È come se adesso mi danno da vedere che, quando accadono gli Eventi, si parla di giusti e di ingiusti, ma questo è lo sguardo umano, perché Dio, Che ci scruta nelle Profondità, vede quanto peccato c’è in ognuno di noi. Egli non guarda le nostre facciate, ma ciò che si nasconde all’interno di quelle facciate.
E quando si parla di separare il Bene. Dal male, lo Sguardo di Dio è Giusto e Veritiero. Dio tiene così tanto alla Salvezza di ogni Figlio che, se lo richiama alla sua Casa, è solo per Amore.
Il suo Sguardo è così Continuo e Costante nella Custodia di quelle Anime: quanto Amore riversa su di esse, quanta Fatica per farlo entrare, per farsi accogliere, affinché possano risplendere e camminare davvero come Giusti.
Vedo quanto le pochezze umane non possono esprimersi davanti alla Grandezza di Dio.
Mi danno di vedere l’aprirsi di quella Realtà e quanto non c’è posto, non c’è mezzo, non c’è astuzia, non c’è nulla che esista che possa tutelarti dall’incontrare lo Sguardo di Dio. E il cercare, il supplicare la morte non è rimedio: non soltanto umanamente c’è riparo, ma neppure spiritualmente.
Come può l’Uomo sfuggire dal Giudizio di Dio, se ogni Anima torna al suo Cospetto? Non c’è condanna peggiore che gestire la propria vita, cercandosi la morte volutamente: è un compimento del male.
Non si può cercare la morte e non si può dare la morte, perché non esiste in Dio. In Dio c’è solo il Passaggio, una Dolce Accoglienza.
Come l’Uomo legge le Leggi di Dio in modo sbagliato.

35 > “16 e dicevano ai monti e alle rupi: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello” : ancora il male che si inserisce e che distorce l’Amore di Dio. Non ci possono essere due verità: quell’Agnello Che è così Mite, così Umile, così Amore come può fare vendetta sui suoi Simili?
Tutto ciò che operava in quel popolo che cercava la morte era solo l’istigazione del male, dell’inferno, che dava loro il tornaconto, il tormento dei loro peccati, della loro disobbedienza a Dio.
Quante volte l’Uomo ammonisce Dio e non si rende conto che sta solo nutrendo il diavolo. Mentre Dio è Lì, Che vuole porre Rimedio, donare Consolazione e Ricchezza d’Animo.

36 > “17 perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere?” : non è Dio Che punisce, ma quella Grande Luce Che farà da Specchio alle nostre tenebre e ci autopuniremo, ci autodistruggeremo. Ma non è Dio.
Dio, con la sua Luce, è ancora Lì, Che attende per riabbracciare le sue Anime e per condurle verso la Luce: Questo è l’operare di Dio. Come può un Padre Che dona il Figlio, Che si dona Lui stesso attraverso il Figlio per la nostra Salvezza, mostrarLo come un dio di vendetta, un giudice spietato, un giustiziere?
Quanto l’Uomo ha distorto il Vero Volto di Dio e le sue Grandi Opere!

Visione su Ap 6, 1-17.

Io vedo un Angelo, a Cui è dato un arco per condurre e combattere la Battaglia dell’Amore. E questa corona la vedo come simbolo, un simbolo della Vittoria, della Vittoria della Bellezza.
Vedo un Angelo, però è l’Angelo della Giustizia, Colui Che dà Pace e Colui Che dà tormento. Colgo che è Colui Che ti accompagna fino alle porte del Calvario, alle porte dell’Inferno e poi torna indietro.
Colgo che è Colui Che misura i peccati umani, il peso della vita vissuta concretamente. È quella bilancia che ti pesa la coscienza, quello che porti nella coscienza o quello che porti nell’anima, nel cuore. Colgo che sono i parametri che vengono stabiliti concretamente sulla Terra, per pagare il riscatto del nostro Passaggio. Colgo che Ciò che è più caro a noi deve essere donato al Signore per farci passare i livelli del Passaggio: il Vino fa parte dell’Eucaristia e quell’Olio è segno di Pace di riconciliazione con il Signore.
È il prezzo che dobbiamo subire per gli oltraggi fatti al Signore. È come se il Signore fa punire con le nostre stesse armi, quelle armi che usiamo per fare il male, quelle armi che costruiamo, ci si ritorcono contro.
Colui che cavalca il cavallo verdastro può essere lucifero? Può essere che lucifero è diventato così, ma perché ha fatto prevalere l’ “umano”, “pensieri umani”? Può essere che lucifero è da paragonare al nostro io di adesso? È come se mi viene da vedere questo innalzarsi umanamente, fin dove ti può condurre.
Mi dà l’impressione che le Anime, finché non hanno la loro Giustizia, non hanno la loro Pace, non sono pronte ad entrare nel Regno dei Cieli. Chiunque ha ricevuto delle ingiustizie, a causa del Signore, il Signore farà Giustizia anche sulla Terra, altrimenti l’Anima che sale non ha pace fino a che non ritrova la ricompensa per le Opere che ha fatto per il Signore. È come se vedo le Anime: fino a quando non è appagata questa loro sete di Giustizia, non sono completamente avvolte da questo Amore e quindi non possono fare questo ultimo Scatto.
È il Giudizio Universale. E vedo anche se questo può riguardare tutta l’Umanità, quando il Signore decide di fare questo Giudizio, è come se, comunque, singolarmente fa questo, ogni uomo subisce tutto questo. È come se vedo la coscienza, prima di staccarsi dall’Anima, incontra tutto questo. E se non si è degni di fare i passi ulteriori, se la tua coscienza non te lo permette, ha paura di affrontare la Luce. È come se tu sei nell’ombra e la Luce ti dà fastidio.
Ed è come se vedo questo: questa grandezza che si portano i potenti questa grandezza è come se vogliono autopunirisi, perché non vogliono mischiarsi agli altri. Fanno più fatica a fare il passo di Umiltà a riconoscere i propri peccati. La loro fatica è a riabbassarsi perché quando si fa il Passaggio siamo tutti uguali agli Occhi di Dio.
Mentre per il povero per i piccoli è come se ti frena questi passi ulteriori nei livelli l’andare verso Dio, ti frena l’Umiltà, per ciò che stai per ricevere, perché non sei degno, perché sei stato un niente sulla Terra. Per i potenti è il contrario: è il loro orgoglio che li frena e hanno il tormento, mentre per i poveri e gli umili ciò che li frena è il non sentirsi degni di ricevere Ciò che il Signore vuole donare a loro. E ciò che sentono è la meraviglia.

Luci sulla Visione.

1 > “Io vedo un Angelo, a Cui è dato un Arco per condurre e combattere la Battaglia dell’Amore” : quell’Angelo, Che annunzia ai Cieli che l’Agnello ha dato inizio all’Apertura del Primo Sigillo. Quell’Angelo, Che Gli è dato di Annunciare le Verità Assolute, la Sapienza di Dio, Che annuncia a tutte le sue Creature le Verità dell’Amore e le verità che contrasteranno l’Amore: l’Inizio del Divenire, partendo dai Cieli.
L’Angelo:

“UDITE! UDITE!
SONO COLUI CHE ANNUNCIA IL
PREDESTINATO,
CHE APRIRÀ I SIGILLI DELLE VERITÀ DI DIO,
CHE INVESTIRANNO I CIELI E LA TERRA.
E COSÌ SIA!”.

2 > “E questa corona la vedo come simbolo, un simbolo della Vittoria, della Vittoria della Bellezza” : quella Corona Che già annuncia Colui Che l’indosserà: non un solo re, ma è quella Corona che abbraccerà Tutto il Regno di Dio, perché Tutti partecipi della Vittoria di Dio, il Bene Che trionferà sul male.
Quella Corona la vedo come Tempio, come la Nuova Gerusalemme, la Nuova Era stabilita da Dio.

3 > “Vedo un Angelo, però è l’Angelo della Giustizia, Colui Che dà Pace e Colui Che dà tormento” : Dio, Che arma il suo Angelo, Gli fa Dono di una Spada, una Spada che fa da Specchio: darà Pace ai Giusti. E tormento agli ingiusti. A Dio riporterà la Vittoria della Pace, della Salvezza, della Conversione.
Quella Spada non è fatta per infliggere dolore e morte, ma per annunciare che è arrivato il Tempo di guardarsi bene e di vedere dove si trovano. I Giusti saranno premiati. Agli ingiusti sarà data la Possibilità di essere premiati.
Forte è quella Lama di quella Spada, perché rimarrà Luminosa fino alla Fine.

4 > “Colgo che è Colui Che ti accompagna fino alle porte del Calvario, alle porte dell’Inferno e poi torna indietro” : quella Spada Che si fa Speranza, Speranza fino alle porte degli inferi, Custodia e Protezione fino agli ultimi Istanti, per poter allontanare il male da quelle Anime peccatrici, ma che la Misericordia di Dio custodisce fino all’Ultimo Istante, fino a quella Decisione Finale e, dopo che Decisone è avvenuta, quell’Angelo, con quella Spada, indietreggia.
A volte quella Spada si fa Beatitudine, Sollievo e Gioia. A volte si fa tenebra e dolore e stridore di denti.

5 > “Colgo che è Colui Che misura i peccati umani, il peso della vita vissuta concretamente” : mi danno di vedere un’Anima dopo il Passaggio. Ha tutte le sembianze umane, tanta pesantezza: sono le vesti del vissuto, le vesti dell’umano che, ancora, ricoprono quello Scrigno Che luccica all’Interno.
Tutto il disorientamento! È come se quelle vesti impediscono di vedere. Tanto più quelle vesti sono appesantite e tanto più la sosta in quell’ombra è lunga. Tanto più le Vesti sono Alleggerite, sono Chiare e tanto più quello Scrigno illumina e cerca la Luce e il salire. È un’Armonia: si incontrano gli Angeli, Dolci Creature, il Cristo Risorto, la Mamma dei Cieli, è un salire, è un aprirsi, è una Continuità di Meraviglie.
Se l’Uomo capisse Cosa l’attende! Quanto si può gioire, o quanto si può soffrire dopo il Passaggio ed è tutto nelle nostre mani. Quante Lezioni d’Amore dai Cieli per istruirci, per insegnarci che Tutto Ciò Che scaturisce dal Pensiero di Dio non conosce Fine, è un Continuo di

Tramonto
e
AURORA.

E qui mi danno di cogliere in Pienezza quanto Dolore dà a Dio la stoltezza dell’Uomo, non come rimprovero, ma come Conseguenza di quello che scaturisce dalla stoltezza: quella cecità che ci impedisce di vedere la Verità Eterna.

6 > “È quella bilancia che ti pesa la coscienza, quello che porti nella coscienza o quello che porti nell’anima, nel cuore” : Beati coloro che non hanno a temere colui che cavalca il cavallo nero, perché poco hanno da poggiare su quella bilancia, perché già c’è Qualcuno Che elargisce la Misericordia di Dio e ti eleva e ti conduce verso la Luce Piena.

7 > “Colgo che sono i parametri che vengono stabiliti concretamente sulla Terra, per pagare il riscatto del nostro Passaggio” : ciò che i padri avevano stabilito come riscatto per i peccati, da portare come dono all’Altare del Padre, prima della Venuta del Figlio di Dio.

8 > “Colgo che Ciò che deve essere più caro a noi deve essere donato al Signore, per farci passare i livelli del Passaggio” : da qui lo scaturire degli usi delle popolazioni, il riempire le tombe di ricchezze, quel riscattarsi dai peccati portando con sé i doni per il Padre. Le colgo tutte come credenze dell’Uomo, che non hanno trovato cambiamento anche dopo la Venuta del Cristo. Nonostante che Egli ha portato le Verità dell’Eterno sulla Terra: la concretezza che diviene cenere; lo Spirituale Che diviene Concretezza per i Cieli; il pensiero umano e il Pensiero dello Spirito Santo, Che dona Verità Eterna, ma che l’Uomo non coglie in Pienezza, perché rimane saldo nel suo pensiero.
La Preghiera è Ricchezza Che sale a Dio. L’Amore Che scaturisce anche da un materiale sale a Dio, ma Tutto Ciò che è Amore, Tutto Ciò Che è Bellezza, Tutto Ciò che Leggerezza si eleva verso Dio.
Tutto ciò che è pesantezza, egoismo, ricchezza materiale, tutto ciò che ti procuri come scudo di protezione, come pedaggio da pagare per salire verso la Luce è tutta oscurità che ti appesantisce.
Quanto Gesù è stato Esempio per Questo. Ma quanto l’Uomo non L’ha compreso.

9 > “il Vino fa parte dell’Eucaristia” : Ciò che accompagna è la Purezza dei Cuori: non lasciarsi mancare quel Vino Che lava l’Anima e si eleva verso Dio. E Dio, a sua volta, dona a quei Figli che ora abitano il suo Regno.

10 > “e quell’Olio è segno di Pace. di riconciliazione con il Signore” : quell’Olio degli Infermi che sia sempre presente come Saluto per la Terra e Riconciliazione con il Padre.

11 > “È il prezzo che dobbiamo subire per gli oltraggi fatti al Signore. È come se il Signore fa punire con le nostre stesse armi, quelle armi che usiamo per fare il male, quelle armi che costruiamo, ci si ritorcono contro” : non bisogna mai combattere il male con le armi. Non si sfida il male, perché lo si nutre.
È Dio, di Continuo, Che deve armare i suoi Arcangeli, i suoi Angeli, per farci da Scudo, come Protezione, perché l’Uomo non conosce la Sapienza di Dio, ma si affida alla sapienza umana, commettendo tanti errori. E Dio Che, attraverso Gesù e Maria, li fa correre sempre ai Ripari per custodire i Figli così incoscienti, così tenaci, così forti, che fanno dell’Uomo una ricchezza così grande chiamata orgoglio: induriti, sapienti ed egoisti, fronteggiano il male così boriosi che, se Dio non ci avesse donato l’Angelo Custode, saremmo già stati travolti dalla maledizione dell’inferno.
Quanto opera l’Angelo Custode in noi! Quanto Gesù e Maria Li sostengono! E quante Suppliche al Padre, Che ci dona di Continuo la sua Misericordia, perché ogni Figlio abbia a vivere il Nuovo Giorno. Questo è l’Operare dei Cieli nel Silenzio, nella Quiete e nella Pace. E quanto il rumore umano non ci permette di ascoltare la Voce di Dio.

12 > “Colui che lo cavalca può essere Lucifero? Può essere che lucifero è diventato così, ma perché ha fatto prevalere l’ “umano”, “pensieri umani”?”: Gesù: “Figlia, il tuo chiedere è il chiedere di tanti. In tanti si pongono questo interrogativo. Ti dono la Luce di queste richieste.
Dio aveva creato solo il Bene. Aveva creato l’Angelo più Bello, la Primizia da Cui avrebbero avuto Origine gli Abitanti dei Cieli. Tutto era Melodia, finché Dio volle dare un’Opportunità di Uguaglianza con il suo Amore e donò a quest’Angelo il Libero Arbitrio attraverso il pensiero, quel Pensiero che li avrebbe staccati dalla Sorgente, prendendo una Dolce Sembianza, la Sembianza di quella SORGENTE, ma nella Pienezza della Libertà.
E di lì la Risposta di quel Dono così Grande, che è tornato a Dio come ribellione. Da quella ribellione tutto ciò che narra la storia: la presenza del peccato, che ha dato origine a due realtà: il Regno di Dio. E il regno di satana. Ricchezza Piena dell’Amore. E ricchezza piena dell’orrore, quella potenza infernale che non può essere da poco, perché ha avuto Origine dalla Sorgente: nato dall’Amore e tramutato in odio.
E vedo il Pensiero di Dio, Che aveva creato una Dolcezza Infinita. Che poi si tramuta in orrore infernale.

13 > “Può essere che Lucifero è da paragonare al nostro io di adesso? È come se mi viene da vedere questo innalzarsi umanamente, fin dove ti può condurre”: Gesù: “Figlia, vedi Giusto. Siete Frutti della Sorgente, Quella Sorgente Che si concretizza nel Pensiero del Padre e il Pensiero si materializza in quella Carne, la Presenza dello Spirito Santo. E la Presenza della vostra Padronanza: quell’Io, dove è impresso il Libero Arbitrio. E quell’Anima, Dove è Impresso lo Spirito Santo.
Chi cammina nell’Ascolto di quell’Anima. E chi cammina nell’ascolto di quell’io. Due verità distinte e separate, che possono amalgamarsi se si parte da quella Luce dell’Anima e investe quell’io, impresso nella Coscienza. Ma che trova disarmonia, perché partendo da quell’io, non si amalgama con l’Anima, non si armonizza con l’Anima.

14 > “Mi dà l’impressione che le Anime, finché non hanno la loro Giustizia, non hanno la loro Pace, non sono pronte ad entrare nel Regno dei Cieli. Chiunque ha ricevuto delle ingiustizie, a causa del Signore, il Signore farà Giustizia anche sulla Terra, altrimenti l’Anima che sale non ha Pace fino a che non ritrova la ricompensa per le Opere che ha fatto per il Signore” : vedo la diversità della Giustizia di Dio e la giustizia dell’Uomo. La giustizia terrena condanna, ma non c’è mai una verità assoluta: si condanna sempre con riserva, perché è nell’indole del peccatore.
Mentre quelle Anime che sono morte nelle Verità di Dio, avranno la Giustizia nei Cieli, quando sulla Terra il Padre li ha coronati nella Pace e nella Verità. Dio dà prova della Santità. L’Uomo non può nulla, per fare giustizia spirituale sulla terra. Ma Dio può Tutto e renderà Giustizia, coronando quei Figli, manifestando Visibilmente la sua Gloria sulla Terra.
Coloro che sono morti ingiustamente per testimoniare la Veridicità dei Cieli, lasceranno sulla Terra una Scia di Santità, dando Testimonianza ai Fratelli, alle Sorelle di quanto Dio è Grande.
Questa è la Giustizia di Cui Dio parla, una Giustizia Che porta Buoni Frutti, una Giustizia d’Amore, una Giustizia di Conversione, una Giustizia di Pace. E quei Frutti sulla Terra saliranno come Incenso nei Cieli e coroneranno di Giustizia e Santità quelle Anime Beate.

15 > “È come se vedo le Anime: fino a quando non è appagata questa loro sete di Giustizia non sono completamente avvolte da questo Amore e quindi non possono fare questo ultimo scatto” : queste anime, che portano ancora quella pesantezza della ragione umana. Ma davanti a Dio sono riempite della Ragione Divina e tutto si scioglie, tutto si purifica e tutto diviene Luce. La Salvezza in Dio di Anime Buone e Servizievoli, che hanno riportato Gloria a Dio e, con il suo Santo Aiuto, partecipano del suo Amore.
Gesù: “Amen”.

16 > “È il Giudizio Universale” : sta parlando della Fine dei Tempi, il Giudizio Finale, quando Dio farà Nuove Tutte le Cose, saranno coinvolti i Cieli, i suoi Astri, le Creature di Dio, Tutto ciò che abita nell’Universo e tutto ciò che riguarda l’Umanità. Tutto camminerà di Pari Passo: il Cambiamento nei Cieli, Che sarà Ripercussione di Concretezza sulla Terra.
Ciò che Dio stabilirà Spiritualmente nei Cieli, prenderà Forma e Consistenza sulla Terra e questa Umanità subirà tutti i cambiamenti. Qui è racchiuso l’Annuncio di Dio, Che parla dei Nuovi Cieli e della Nuova Umanità, Quel

COMPIUTO SU QUELLA
CROCE
CHE SARÀ DIVENIRE AI GIORNI NOSTRI.

17 > “E vedo: anche se questo può riguardare tutta l’Umanità, quando il Signore decide di fare questo Giudizio, è come se, comunque, singolarmente fa questo, ogni uomo subisce tutto questo” : il Giudizio di Dio non è un Giudizio Globale, ma sarà un Giudizio Perfetto per ogni Singolo Uomo, per ogni Singola Creatura, perché ogni Figlio avrà la sua Purificazione. Ogni Figlio avrà il suo Cammino Bello, o doloroso, ma ognuno pagherà fino all’ultimo spicciolo.
Non ci saranno più i giusti e gli ingiusti, ma trionferà solo l’Amore. E il peccato sarà chiuso per sempre negli abissi. Il Popolo di Dio. E il popolo dell’inferno: per l’Eternità.
Circolarità tra i Cieli e la Terra: la Nuova Umanità.
Circolarità tra l’inferno e la terra: ma divisi per sempre da un Terremoto Spirituale, che sarà Scudo e Protezione per la Nuova Umanità. E sarà distruzione e disordine per l’inferno.

18 > “È come se vedo la coscienza, prima di staccarsi dall’Anima, incontra tutto questo” : Beati coloro che si aprono a Questa Grazia di Questo Tempo. Dio annuncia che è un ripetersi della Venuta di Gesù. ma in Questo Tempo non ci sarà la Presenza di un Gesù, ma ci sarà la Presenza Operante del Cristo Risorto.
Gesù: “Date Ascolto a Ciò Che annuncia il Padre, perché Egli si manifesterà in Tutta la Potenza del Cristo. Il suo Camminare farà indietreggiare il male, che seminerà odio e distruzione”.
Beati coloro che camminano alla Sequela del Cristo, perché in Lui la Salvezza su questa Umanità, che sarà Pienezza con la Circolarità dei Cieli.

19 > “E se non si è degni di fare i passi ulteriori, se la tua coscienza non te lo permette, ha paura di affrontare la Luce. È come se tu sei nell’ombra e la Luce ti dà fastidio” : ogni singolo abitante di questa Umanità attraverserà una grande ribellione interiore: questo è il Prezzo della Purificazione, quell’Anima Che si farà sempre più Luce Accecante, per dare più Luce alla Coscienza, affinché si inginocchi e si faccia Agnello.
Quell’Angelo Custode che si farà Spada, Specchio per i nostri peccati.
Beati coloro che, facendosi Agnelli, si inginocchieranno davanti a quella Spada, Fuoco Ardente d’Amore.

20 > “Ed è come se vedo questo: questa grandezza che si portano i potenti questa grandezza è come se vogliono autopunirsi, perché non vogliono mischiarsi agli altri. Fanno più fatica a fare il passo di Umiltà a riconoscere i propri peccati” : più si è innalzati nell’umano e più sarà doloroso incontrare il Cristo. Quanto l’aver nutrito quell’io di sapienza umana ha allontanato i Figli da Dio.
L’errore più grande che ha commesso l’Uomo è quello di essere caduto nell’inganno del male: ci ha illusi, ci ha innalzati e ora, come ricompensa, ci plagerà a suo volere.
Quanto i Cieli si fanno Supplica davanti al Padre, affinché si riconosca Questo suo Dire in Questo Tempo: un’Opera Divina, Che parla di Salvezza.
Beati coloro che si affidano e chiedono la Sapienza di Dio, per poter riconoscere.
Il chiedere la Vera Fede, quella Che ti incorona Discepolo di Salvezza in Questo Tempo.

21 > “La loro fatica è a riabbassarsi perché quando si fa il Passaggio siamo tutti uguali agli Occhi di Dio”: Gesù: “Figlia, se l’Uomo capisse che il costruire umano è vanità agli Occhi di Dio. Ciò che arriva davanti a Dio è il Frutto dell’Anima.
Ogni opera umana che parte dal primeggiare, dall’innalzamento, dallo scavalcare, o dall’egoismo, dall’egocentricità: tanta fatica persa, perché non un briciolo di frutto fa avanzare quell’Anima dopo il Passaggio.
La Concretezza di un’Opera, Che sia Frutto d’Amore, che sia Frutto di Accoglienza, che sia Frutto di Bontà sarà Incenso Penetrante per aprire le Vie verso il Signore.
In Verità vi dico: distinguete Ciò che è Bene. E ciò che è male. Ciò che è Fruttuoso. Da ciò che inabissa”.

22 > “mentre per il povero, per i piccoli è come se ti frena questi passi ulteriori nei livelli l’andare verso Dio, ti frena l’Umiltà, per ciò che stai per ricevere, perché non sei degno, perché sei stato un niente sulla Terra. Per i potenti è il contrario: è il loro orgoglio che li frena e hanno il tormento, mentre per i poveri e gli umili ciò che li frena è il non sentirsi degni di ricevere Ciò che il Signore vuole donare a loro. E ciò che sentono è la Meraviglia” : quanto sono Gradite queste Creature a Dio, che non si sentono degne di avanzare. Ma quanto vengono soccorse! Quanto vengono elevate! È una Circolarità di Beatitudine, di Gioia.
Ecco perché gli Ultimi conquisteranno il Regno di Dio prima dei ricchi e dei sapienti, perché anche dopo il Passaggio, Timidamente, attendono che le Braccia di Dio si stendano verso di loro, per sollevarli, per incoraggiarli, per incamminarli.
Mentre negli altri, i ricchi, i sapienti dopo il Passaggio, devono fare i conti con le loro pretese, la loro superbia, i loro diritti. E quanta fatica prima di uscire da quel buio!


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