292 Gesù: “Figlio, ho bussato alla tua Porta”. 12/03/2013
292 Gesù: “Figlio, ho bussato alla tua Porta”.

La Portavoce: “Caro Padre,
non scrivo così per mancanza di Rispetto, ma proprio perché, quando L’ho vista, ho sentito davvero un Buon Papà, Che mi ha dato l’opportunità dell’ascoltarmi e di questo ancora Le dico: “Grazie”.
Si ricorda? Quando ci siamo lasciati Le ho chiesto se potevo scriverLe Ciò che mi nasceva nella preghiera, tornando a casa; e Lei mi ha detto: “Sì”.
Ora, anche se con tanto ritardo, in Preghiera, il Signore mi sta donando quanto Le scrivo; Glielo affido, sicura che Lei ci prega e poi, se sente, se vuole rendermi partecipe del suo Discernimento, Le sarò davvero riconoscente.
Gesù: “Figlio, ho bussato alla tua Porta.
Ti sei preparato ad accogliere una mamma e un sacerdote con le armi della difesa.
La tua Anima riconosceva la mia Presenza, la tua incredulità ti portava a chiuderti.
Ora sono davanti a quel Sigillo Che ti ho impresso nell’Anima, Sigillo Che, presto, scioglierai davanti a Dio, per riportare Tutti i Frutti che hai coltivato, ma anche di questo incontro ti verrà chiesto Conto: quali sono stati i tuoi Passi d’Amore? Quanto ti sei messo Fedelmente al mio Servizio, dando Seguito a Ciò che è il tuo Mandato nella Santa Chiesa Romana?
Dinnanzi alla Domanda: “In Coscienza, riconosci la Realtà di Meƌugorje ancora autentica? I Messaggi, le Visioni che, ancora, vengono divulgate portano Frutti di Autenticità, di Amore, di Speranza nel Cristo?
Ancora: tutti quei Figli che credono nella mia Parola: in quanti La incarnano, per far sì che Ciò che Io ho seminato porti un Raccolto Buono?”.
Figlio, a te dico: il tuo sguardo è distante, ma il mio è Eterno e il mio Giudizio non è nella distanza, ma nella Luce Eterna. E così sia!
Comprendi, Figlio, le mie Parole? Medita, affinché anche tu possa essere Luce nella mia Chiesa, il tuo Mandato possa risplendere nella Bellezza di Dio e non nelle pochezze umane. E così sia!
La mia Benedizione scenda su di te e illumini il tuo Cuore, la tua Mente, la tua Anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
La Portavoce: “Eccellenza, anche se solo ora mi presento a Lei per farmi riconoscere è perché spero che Lei legga fino in fondo Questo Dire. Sono Rosanna, sono venuta a Lei accompagnata da un sacerdote sospeso, fra Lino, dove Le abbiamo parlato di una Realtà Divina, Dove il Signore mi chiama: “Portavoce”.
So che Lei accoglie tante Pecorelle per riportarle all’Ovile. Spero che si prenda Cura anche di questa richiesta di Soccorso, proprio come tutti uguali agli Occhi di Dio, umili e bisognosi di accoglienza, Ascolto, Pace, Carità e Amore.
La saluto cordialmente.
La Portavoce (18.10.2012 Giovedì. s. Luca Ev. s. Pietro d’Alcantara).

Luci sul Messaggio.

Gesù: “Figlia, Coraggio! Racconta la tua Esperienza, che ti ho dato da vivere, incontrando un Pastore”.
La Portavoce: “Dopo la Condivisione, ho chiesto a quel Pastore se potevo spedirGli una Lettera, per raccontarGli Ciò Che mi nasceva nella Preghiera, quando sarei tornata a casa e avrei riportato Tutto ai Piedi di Quella Croce.
Questo è il Contenuto di Ciò Che ho vissuto e, dietro l’Invito di Gesù, l’ho spedita a quel Pastore.
Nella Preghiera ancora portavo una scia di accoglienza, davvero L’ho sentito un Padre: mi ha ascoltata, mi ha condiviso ciò che Lui sentiva e, di questo, Gliene sono grata”.

1 > Gesù: “Figlio, ho bussato alla tua Porta”: è Gesù Che ha bussato alla sua Porta.
E Gesù Che mi fa Luce su Ciò che è successo Spiritualmente, Gesù, Che guarda nelle Profondità, e ora mi dà di vedere Quelle verità Che, con gli occhi fisici, non avevo visto.
La diversità del dire umano: nel Riflesso Spirituale c’è tutta un’altra Verità.

2 > “Ti sei preparato ad accogliere una mamma e un sacerdote con le armi della difesa. La tua Anima riconosceva la mia Presenza, la tua incredulità ti portava a chiuderti”: Gesù sta parlando del Pastore: in Lui era Chiaro che il mio Dire non mi apparteneva, ma era così incredulo che, interiormente, si custodiva, si chiudeva.
Non si incontra tutti i giorni la Luce e, quando ti è dinanzi, ci si sente smarriti.

3 > “Ora sono davanti a quel Sigillo Che ti ho impresso nell’Anima, Sigillo Che, presto, scioglierai davanti a Dio, per riportare Tutti i Frutti che hai coltivato, ma anche di questo incontro ti verrà chiesto Conto”: è Gesù, Che sta parlando al Consacrato. Gli sta dando Luce, affinché Lui possa meditare sui suoi Passi. Gli sta annunciando che, presto, Gli sarà dinanzi e Gli dovrà rendere Conto anche di questa risposta, perché è Gesù Che ha bussato alla sua Porta, servendosi di me.
E Gesù Gli dice che il suo Dire è un Dire Che avrà Eco.

4 > “quali sono stati i tuoi Passi d’Amore?”: colgo la Semplicità di un Padre, Che chiede al proprio Figlio.
Non riporteremo a Dio grandi cose, non ci sarà un linguaggio diverso dal nostro.
Incontreremo un Linguaggio Semplice, un Linguaggio d’Amore, ma così Veritiero, Che scaverà nelle Profondità, riportando Tutto alla Luce.

5 > “Quanto ti sei messo Fedelmente al mio Servizio, dando Seguito a Ciò che è il tuo Mandato nella Santa Chiesa Romana?”: è Gesù Che interroga. Questa è Una delle Domande alla Quale Gesù attende Risposta.

BEATI
COLORO CHE A
DIO
RIPORTANO
FRUTTI D’AMORE.

6 > “Dinnanzi alla Domanda: “In Coscienza, riconosci la Realtà di Meƌugorje ancora autentica? I Messaggi, le Visioni che, ancora vengono divulgate, portano Frutti di Autenticità, di Amore, di Speranza nel Cristo?”: quanto imbarazzo in me, per porgere Questa Domanda al Pastore. Ma mi veniva Suggerita da Signore ed io non potevo sottrarmi dal farla.

7 > “Ancora: tutti quei Figli che credono nella mia Parola: in quanti La incarnano, per far sì che Ciò che Io ho seminato porti un Raccolto Buono?”: è Gesù Che continua ad interrogare e colgo che Questo Interrogare non è per questo singolo Pastore, ma per tutti i Pastori della Santa Madre Chiesa.

8 > “Figlio, a te dico: il tuo sguardo è distante, ma il mio è Eterno”: Gesù sta parlando al Pastore, per ciò che ci sta condividendo.
Il Signore Gli dice che il suo sguardo è distante, che guarda al futuro ed è orientato verso opere di grandezza.
Ma Gesù mi fa cogliere che il suo Sguardo è ancora più Distante, perché Gesù sta guardando con Occhi di Eternità.
E quanta diversità tra i due Sguardi.

9 > “e il mio Giudizio non è nella distanza, ma nella Luce Eterna. E così sia!”:

QUESTA È L’UNICA VERITÀ
ALLA QUALE
I PASTORI
DEVONO RICONDURRE IL LORO
SIGILLO:
ALLA PIENEZZA DI DIO
E DA LÌ ATTINGERE,
PER POTER OPERARE NELLA
VIGNA DEL SIGNORE.

10 > “Comprendi, Figlio, le mie Parole?”: Gesù riporta lo Sguardo nella Fiducia di questo Pastore e nella Speranza che abbia la Possibilità di meditare sul suo Operato, affinché Quel Sigillo possa risplendere di Luce, nella Giustizia e nella Verità di Dio.

11 > “Medita, affinché anche tu possa essere Luce nella mia Chiesa, il tuo Mandato possa risplendere nella Bellezza di Dio e non nelle pochezze umane. E così sia!”: è un Invito di Gesù, Che sta parlando al Singolo Pastore, per parlare a tutti i Pastori. Il

CRESCERE NELLA
PIENEZZA DI QUEL SIGILLO
È LA COSA PIÙ IMPORTANTE PER IL
PADRE:

se non ci si riempie di Dio, diventa tutto pochezza. umana e quella pochezza umana non porta lontano, ma trascina in basso, senza frutti.
Gesù: “In Verità, in Verità vi dico, le glorie umane finiscono.
Le Glorie date a Dio non finiscono mai, sanno di Infinito, sono Indissolubili”.

12 > “La mia Benedizione scenda su di te e illumini il tuo Cuore, la tua Mente, la tua Anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”: è Gesù, Che benedice, affinché la Benedizione porti Frutti in Lui.

13 > La Portavoce: “Eccellenza, anche se solo ora mi presento a Lei per farmi riconoscere è perché spero che Lei legga fino in fondo Questo Dire”: in Preghiera ho accolto Tutto Questo.
Lo Spirito Santo mi ha guidata.
Non ho fatto altro che mettermi in Ascolto, affinché arrivasse Tutto Ciò Che il Signore voleva donare a questo Padre.
Non era importante chi era il mandante, ma che Lui avesse Luce sulla Quale riflettere.

14 > “Sono Rosanna, sono venuta a Lei accompagnata da un sacerdote sospeso, fra Lino”: Questa è la Verità.
Gesù mi invita sempre a presentarmi con Verità e Sincerità.

15 > “dove Le abbiamo parlato di una Realtà Divina”: Gesù mi fa sperimentare la Libertà di Questo Annuncio.
Quanto è Giusto e Bello rimanere nella Sincerità: non c’è panico, non c’è timore, non c’è sofferenza.
Ma c’è una Libertà così Piena, perché è una Realtà Divina e ogni pesantezza umana decade.
Il camminare con Cuore Sincero, annunciare Ciò Che mi viene donato è un Tale Respiro, è una Tale Semplicità.
La Portavoce: “Ecco, Padre, Ciò Che vivo, Ciò Che ricevo, Ciò Che Le porgo davanti.
Nulla mi appartiene.
È il Signore Che mi dona e Che mi manda.
A Lei accogliere nella Verità e nella Sincerità, Che Le appartiene”.

16 > “Dove il Signore mi chiama: “Portavoce”: La Portavoce: “Questa Parola: “Portavoce” fa cadere tutte le mie resistenze: non ciò che voglio, ciò che mi appartiene, ciò che desidero, ciò che sento giusto o ingiusto, nella mia pochezza, ma l’aprirmi all’Amore di Dio e lasciare scorrere la sua Parola.
Tutto Gli appartiene.
Questo mi rende una Tale Leggerezza Interiore.
Vengo accolta? Non vengo accolta? Vengo creduta? Non vengo creduta? Nulla mi importa, se è Gesù a darmi Pace”.

17 > “So che Lei accoglie tante Pecorelle per riportarle all’Ovile”: questo è ciò che mi è stato rivelato da Lui, quando mi ha parlato di Sé, della sua Vita, delle sue Esperienze.

18 > “Spero che si prenda Cura anche di questa richiesta di Soccorso”: è solo un invito, senza pretese, con tanta umiltà.

19 > “proprio come tutti uguali agli Occhi di Dio, umili e bisognosi di Accoglienza, Ascolto, Pace, Carità e Amore”: tutto ciò che mi rimane è la Speranza che abbia permesso a Dio di seminare Quel Semino Che possa maturare nella Meditazione e nella Preghiera.
Ciò Che Dio mi ha chiesto, L’ho fatto.
Adesso è Tutto nelle sue Mani.

20 > “La saluto cordialmente. La Portavoce”: doveroso: i miei saluti.
È Gesù Che sigilla con la sua Croce Santa:

“NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO, DELLO SPIRITO SANTO.
AMEN”.


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