4. IL MISTERO DELLA COSCIENZA. 18/12/2008
Gesù: “Sì, figlia, coglievi giusto: il nuovo Argomento sarà il Mistero della Coscienza che tormenta e che non si cura, perché anch’essa si riesce a coprire e a tenere nascosta; ma ricordate sempre che ciò che l’uomo non vede, a Dio niente è buio. Solo Luce di Verità. E così sia!” (28.11.08).

Visione: IL MISTERO DELLA COSCIENZA.

Qui, sulla Terra, ci poniamo di più il problema della coscienza: “Mi rimorde la coscienza”; “Ho la coscienza sporca”; “Incoscienza”: è come se l’anima riguarda l’incontro con Dio, dopo la Morte, ma non ce ne curiamo. È come se uno, quando dice: “Io lo sento in coscienza”; “Io lo riconosco in coscienza” è un qualcosa che viene dal di dentro, che ci segna. È come un nostro sigillo.
Mentre l’anima ce la gestisce Gesù, la coscienza ce la gestiamo noi. Come Gesù imprime una Verità con l’anima, perché è spirituale, noi imprimiamo una Verità con la coscienza, umanamente parlando. Sia la coscienza che l’anima sono invisibili, sono trasparenti, ma mentre l’anima appartiene a Dio, la coscienza appartiene a noi umani. È come se Gesù ci ha detto: “L’anima, trasparente, la gestisco Io; la coscienza, trasparente, la gestite voi”. È come se uno scrigno segreto ce l’abbiamo noi e uno scrigno segreto ce l’ha Dio. Può essere che per l’uomo la coscienza è la fortezza? È come il nostro diario segreto.
C’è questo passaggio: che mentre la coscienza può essere risvegliata dall’uomo, l’anima te la può risvegliare solo Dio; perché sulla coscienza si può fare pressione, l’anima non si tocca, perché è di Dio. Non c’è questo considerare dell’anima, questa apertura dell’anima, perché un’anima comunica con un’altra anima quando sta Lassù. Per questo noi abbiamo il cuore, il sentimento, la coscienza, perché è un bagaglio umano. Ecco perché esistono le persone, tanti individui.
Qua sulla Terra c’è un unione, ma un unione di corpi. Quando si dice: “Sono due corpi e un’anima sola” è solo un modo di dire, perché qui, sulla Terra non può avvenire, perché sarebbe un governarsi la propria anima; invece non è così, perché l’anima è di Dio e tu non la gestisci. Ecco perché la Fusione d’anime la deve permettere solo Dio, altrimenti lo farebbe l’uomo sulla Terra e diventeremo simili tra di noi e non lo siamo.
Ecco perché Gesù ci dice che siamo a sua Immagine e Somiglianza nella nostra anima; e quando ti ritrovi Lassù, nei Cieli, saremo a sua Immagine e Somiglianza. Ecco perché io mi chiedevo: “Come è possibile che noi siamo a sua Immagine e Somiglianza, se noi non somigliamo a Gesù?”: è l’anima che ci ha fatto così e Lui risvegliando l’anima, vuole tornare a farsi ascoltare da noi. Invece Gesù, nella nostra coscienza, non interviene.
La coscienza ce la gestiamo noi. Ecco, quando si dice: “Mettiti davanti a Dio e, in coscienza, riconosci quello che stai a dire”, perché è un nostro esame di coscienza, ma gestiamo tutto noi, Lui non ci mette le Mani.
Può essere che Gesù ci risveglia l’anima e l’anima risveglia la nostra coscienza e ci porta a capire? Però non può succedere il passaggio inverso: che l’uomo parli alla sua coscienza e la coscienza all’anima. Perché? Ecco i limiti dell’umano, il limite dell’uomo. Quando Gesù dice che non si tocchi ciò che Lui non voglia, sia qui sulla Terra, sia Lassù, nel Cielo, è come se anche dentro di noi abbiamo dei limiti: noi possiamo arrivare alla mente, noi possiamo arrivare al cuore, noi possiamo arrivare alla coscienza, ma lì ti devi fermare: all’anima arriva solo Dio; Quindi, quando Lui ci dice: “Sia fatta la Volontà di Dio” è vero. Se non hai Dio, non hai niente.
C’è anche questo altro passaggio: quando noi siamo in lite con una persona e poi perdoniamo questa persona, è come se noi lo possiamo fare con la mente, con il cuore e con la coscienza e liberarci di questo peso; però il peso dell’anima ce lo può levare solo Dio.
Ecco perché quando noi arriveremo Lassù, ci giudicherà Gesù, perché Lui ci giudicherà in base ai pesi dell’anima, non a quelli della coscienza. Gesù ci ha dato una coscienza invisibile, per farci cogliere ancora di più questo filo trasparente, che può passare tra una coscienza e l’altra, però noi non gli diamo peso.
È come se la coscienza sta a un livello più superficiale e quindi avere un peso sulla coscienza o togliere un peso dalla coscienza è come se sono passi più veloci, più sbrigativi e quindi in noi c’è questo processo che si ripete in continuazione, però non lo cogliamo. Non che non lo cogliamo: lo cogliamo, però è più una cosa superficiale.
Il dolore della coscienza non ha quell’intensità del dolore dell’anima. Mentre il dolore della coscienza, col passare del tempo, può guarire, il dolore dell’anima o la gioia dell’anima non passa, rimane impressa, perché è una Verità più profonda. Si può dire che l’anima è il Sigillo di Dio in noi o la Presenza di Dio in noi.
Tutte le persone, di qualsiasi Religione, gli atei, i miscredenti: qualsiasi forma voglia dare la persona a questa Realtà di Fede, devono riconoscere un’unica realtà: se vivono è solo perché portano l’anima e l’anima la dona solo Dio; così chiunque, chiunque fa il Passaggio all’Aldilà, va a fare i conti con Dio.
Gesù vuole dire questo: “Non vi cullate di queste cose, perché avete una cosa che è uguale per tutti: il Soffio della Vita viene da Dio; quindi, che l’uomo lo riconosca o non lo riconosca questo Dono, comunque gli è impresso fin dal concepimento”.
Quando ci dice che Dio è Unico, l’Assoluto, l’Onnipotente, è come dire che è il Padrone della nostra vita. Adesso agli scienziati dimostrare che uno, con l’inseminazione artificiale, dona la VITA; ma se Dio non ti dà il Soffio di Vita, che fai?
Dice Gesù: “Come può l’uomo rinnegare la Creazione dell’Umanità? Basta ripartire da Adamo ed Eva, per avere tutta chiara la Linea della Vita, che è un continuo dalla nascita: ETERNITÀ”.>br> Mi viene da pensare: “Allora? Quando uno clona le cose? Come fanno a vivere? L’uomo è stato già clonato?”. Sento solo dire che non c’è posto nel Regno dei Cieli per queste cose, perché ogni cosa deve seguire il suo corso, perché l’anima è stata impressa ad un’unica persona e quando c’è un passaggio come quello della clonazione, è un corpo senz’anima, è un corpo senza Dio e questo vuol dire scavalcare Dio ed è uno dei peccati peggiori che possa commettere l’uomo, perché non è mai un completo, perché in esso può funzionare la mente, il cuore, tutti gli organi, ma non passa la Spiritualità.
E quando si ricevono i Sacramenti quali il Battesimo, la Cresima, la Comunione, che sono Sacramenti che si imprimono nell’anima, dove si imprimono, se non c’è la Presenza Spirituale?
All’uomo gli è concessa qualsiasi invenzione, ma che rimanga umana; che non si tocchi mai lo Spirituale. All’uomo è concessa solo la Fede, la Carità e la Speranza: tutti questi altri fenomeni vengono dal Male; solo il Male può indurre a fare questo.
Lo Spirito Santo non scende a questi livelli. È come se il Male sulla Terra si è allargato, perché noi lo abbiamo alimentato. È come se noi umani abbiamo cambiato le sorti della Terra col nostro libero arbitrio, perché Gesù non voleva un mondo così.
Quanta stoltezza è entrata nella coscienza dell’uomo! Ma la coscienza ce l’ha donata Dio e ci ha donato il libero arbitrio; ma non dimentichiamo mai che l’anima ce l’ha donata, ma appartiene a Lui e Lui può intervenire in qualsiasi momento nella nostra vita.
Gesù: “Pace, figlia”. Barbara: “Mamma, è tutto così semplice se ti lasci guidare dalle Fonti Celesti, senza che pensieri negativi raggiungano la tua persona; sarebbe un Camminare di Serenità e Pace. Nelle famiglie: Pace e non Guai”.
Gesù: “Così Piccola e così Saggia. La Pace sia con voi. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen” (28.11.08).

Luci sulla Visione.

1 > Sì, figlia, coglievi giusto: il nuovo Argomento sarà il Mistero della Coscienza che tormenta e che non si cura, perché anch’essa si riesce a coprire e a tenere nascosta; ma ricordate sempre che ciò che l’uomo non vede, a Dio niente è buio. Solo Luce di Verità. E così sia!: con l’anima non ci abbiamo fatto i conti, con la coscienza sì. Questo nuovo argomento tratterà il Mistero della coscienza e queste due grandi Verità che fanno parte dell’uomo: l’anima e la coscienza, invisibili entrambe, ma che danno i loro frutti concreti.
Con la coscienza abbiamo più familiarità, perché fa parte del nostro quotidiano. Si attiva in ogni momento della nostra giornata, perché essa è più in superficie rispetto all’anima: è quell’arma che ci ha dato Gesù, per farci distinguere le sensazioni della vita. Per cogliere ciò che porti in coscienza, lo puoi fare in maniera umana, non c’è bisogno di innalzarti spiritualmente. La coscienza, infatti, è una concretezza umana. È un Dono che ci ha dato Dio, è come una sentinella, che ci accompagna durante le nostre giornate. E se noi non la copriamo, lei ci guida per i passi umani che compiamo.

2 > Qui, sulla Terra, ci poniamo più il problema della coscienza: “Mi rimorde la coscienza”; “Ho la coscienza sporca”; “Incoscienza: infatti il nostro linguaggio umano ci porta sempre ad esternare questa parola: “Mi rimorde la coscienza”, “La mia coscienza è pulita…”, “In coscienza ti dico…”, “Mi tormenta la coscienza”.

3 > è come se l’anima riguarda l’incontro con Dio, dopo la Morte, ma non ce ne curiamo: quando diciamo il “Credo”, dove si dice che Gesù è sceso agli Inferi e dopo tre giorni risuscitò da Morte, questo sai che cosa sta a significare? Che in quei tre giorni Gesù è sceso agli Inferi per purificare la sua Coscienza, perché la coscienza porta il peso umano; invece l’anima quello spirituale. Quando nel “Credo” si dice: “È sceso agli Inferi e poi è salito in Cielo…”, è come se in quei tre giorni Gesù si è purificato tutto l’umano che c’era in Lui, poi con l’Anima è Risorto ed è salito al Cielo. E da Lì Lui è andato direttamente alla Destra del Padre, si è seduto alla Destra del Padre, perché la sua Anima era Innocente, era Pulita. In Gesù, infatti, non vedevo il peccato, ma solo il peso dell’Incarnazione, il peso dell’umano. È come se Gesù mi dice che quei tre giorni sono il distacco dalla Terra, è come se servono per lasciare tutto l’umano qui, sulla Terra.
È come se il cuore e la mente sono correlati tra di loro; invece la coscienza è correlata con l’anima e l’anima, prima di cominciare il suo Viaggio verso l’Eternità, deve fare i conti con la coscienza. Più che l’anima, è la coscienza che, quando comincia a varcare la Soglia per l’Altro Mondo, all’inizio, indirizza l’anima, perché ciò che ci guida qui, sulla Terra, ciò che ci fa compiere le azioni, è la coscienza, perché l’anima è guidata da Gesù; quindi tu cominci a compiere i passi con l’anima, solo quando Gesù te la risveglia.
L’anima te la gestisce Gesù, Dio, non la puoi gestire tu, umanamente parlando. Ciò che noi possiamo gestire è questo Dono della coscienza che Gesù ci ha fatto, perché altrimenti la nostra anima è come se dorme: è un qualcosa che sta lì; è come se vede, sente, però è lì, non reagisce. Infatti ciò che smuove noi è la coscienza.
E come se l’anima Gesù te la custodisce, te la protegge, perché l’anima è questo comunicare tra Loro, Fonti Celesti, e noi e se noi sporcassimo le nostre anime, noi non nutriamo più le Fonti Celesti, ma nei Cieli salirebbe soltanto veleno.
Solo quando noi abbiamo una coscienza talmente sporca, che comincia ad arrivare alla nostra anima, e, volutamente, noi non riconosciamo le Fonti Celesti, ma siamo indirizzati verso il Male, solo lì scatta il libero arbitrio: solo quando la cosa è voluta; altrimenti Dio ci protegge o fa passare la sua Protezione.

4 > È come se uno, quando dice: “Io lo sento in coscienza”; “Io lo riconosco in coscienza” è un qualcosa che viene dal di dentro, che ci segna: questo cogliere della coscienza è il nostro umano interiore, è ciò che ci è dato di percepire nel nostro cammino. È come se è la guida per i nostri passi umani.
Quello che nutre la nostra coscienza sono i nostri atti caritatevoli, sono i nostri gesti di solidarietà: questo si trasforma in atti d’Amore e questo è quello che nutre la nostra coscienza.

5 > È come un nostro sigillo: è come se è un sigillo che possiamo gestire noi tenendo chiusa la coscienza e non facendo i conti con essa o aprendola e dandole Luce. È come se la coscienza la gestiamo noi. Gesù non mette le Mani nella nostra coscienza, è un nostro patrimonio umano.

6 > Mentre l’anima ce la gestisce Gesù: l’anima è un Patrimonio di Dio, perché è il Soffio della Vita. Al momento del Passaggio da questa all’altra Vita, l’anima sale con tutto il peso della coscienza ed è il peso della coscienza che fa prendere direzione all’anima. È come se, quando tu hai purificato tutte le pene della coscienza, solo allora la coscienza si stacca dall’anima e l’anima sale.
L’anima, essendo spirituale, non prende le cose umane; è la coscienza che le prende e le trasmette all’anima. È come se la coscienza è il filtro umano, il filtro spirituale è l’anima. È come se, quando tu sali, non arrivi al Cospetto di Dio, fino a che tu non espii i peccati che porti nella coscienza; ma è come se da soli cogliamo questo.
Una volta che tu ritieni che la tua coscienza è pulita e ritieni che puoi salire verso Dio, vai con l’anima verso Dio ed è quest’anima che Gesù giudica. La tua coscienza non arriva a Dio: con la tua coscienza te la vedi tu. Quando la coscienza è purificata in Purgatorio, la coscienza si stacca dall’anima e l’anima sale verso Dio, perché lo sporco non entra in Paradiso.

7 > la coscienza ce la gestiamo noi: infatti siamo noi che dobbiamo fare i conti con la nostra coscienza. La coscienza possiamo risvegliarla noi e farla guarire, amando noi stessi, avendo rispetto per la nostra persona e per il prossimo. Invece l’anima è uno specchiarsi con Dio: se sei degno del Paradiso, se sei irradiato di Luce. E, se non sei degno, ti abisserai.

8 > Come Gesù imprime una Verità con l’anima, perché è spirituale, noi imprimiamo una Verità con la coscienza, umanamente parlando: per esempio: i Dieci Comandamenti te li imprime Gesù nell’anima, perché l’anima è una Verità di Luce, dove la coscienza si dovrebbe rispecchiare. Invece la coscienza imprime e rispetta i comandamenti nei quali noi ci rispecchiamo e ci ritroviamo per convenienza umana. E da qui il vivere con la nostra coscienza, il vivere su questa Terra, perché chi ci guida su questa Terra è la coscienza.

9 > Sia la coscienza che l’anima sono invisibili, sono trasparenti, ma mentre l’anima appartiene a Dio, la coscienza appartiene a noi umani: se le analizzi l’anima e la coscienza sono invisibili, ma sono una più concreta dell’altra. Questo è il sale della nostra esistenza.

10 > È come se Gesù ci ha detto: “L’anima, trasparente, la gestisco Io: l’anima ce la gestisce Gesù, perché Lui ce la risveglia e permette il contatto con Loro, Fonti Celesti, il contatto con lo Spirituale.

11 > la coscienza, trasparente, la gestite voi: infatti la possiamo risvegliare e farci i conti o coprirla e metterla a tacere. Però, anche se la mettiamo a tacere, ogni tanto ti si risveglia e ti dà tormento. È l’anima che bussa alla coscienza. Quando tu metti a tacere la coscienza, la tua anima bussa alla tua coscienza, fino a che non riacquisti un equilibrio interiore. È come se l’anima è il “Supervisore” della coscienza, è la Meta dove tu ci vai a fare i conti. È come il tuo traguardo: tu, come umano, fai i conti con la tua coscienza.

12 > È come se uno scrigno segreto ce l’abbiamo noi e uno scrigno segreto ce l’ha Dio. Può essere che per l’uomo la coscienza è la fortezza? È come il nostro diario segreto: la coscienza è come una pentola con il coperchio. Quando sollevi il coperchio e riporti alla Luce un fatto, è la coscienza che ti fa partire gli impulsi per il corpo con i sensi di colpa, di gioia o di dolore; però è una sensazione tutta limitata e rapportata al nostro umano.

13 > C’è questo passaggio: che mentre la coscienza può essere risvegliata dall’uomo, l’anima te la può risvegliare solo Dio; perché sulla coscienza si può fare pressione, l’anima non si tocca, perché è di Dio: sulla coscienza si può fare pressione. Se, infatti, ti metti davanti ad una persona, e racconti il peso che porti o la gioia che porti dicendo: “Ho bisogno di sfogarmi!” questo riesce a liberare la tua coscienza; se, invece, sono pesi talmente gravi, l’andare davanti ad un sacerdote e confessarli, riesce a liberarti e la tua coscienza riesce a respirare ed è come se trovi refrigerio per essa.
Invece per l’anima non è così. L’anima trova respiro solo se Gesù passa e col suo Sangue te la lava. È come dire che i peccati della coscienza li puoi guarire qua, sulla Terra con un sincero pentimento, i peccati dell’anima li puoi guarire solo con l’Intervento di Dio e Lui sa quando intervenire o, meglio, solo quando noi siamo pronti a riceverLo sinceramente, come si dice: “Con tutta l’anima”.

14 > Non c’è questo considerare dell’anima, questa apertura dell’anima, perché un’anima comunica con un’altra anima quando sta Lassù: questo è uno dei Miracoli che Gesù vuole donare all’Umanità: se noi lasciamo che la nostra anima si risvegli e, una volta risvegliata, ci impegnamo a purificarla con l’aiuto della preghiera, perdonandoci, perdonando e lasciando che il Signore ci perdoni le nostre colpe. È come se Gesù ci invita a fare un Cammino di preghiera per nutrirci l’anima e per guarire i nostri peccati.
E se ci disponiamo a far sì che Gesù operi questo Miracolo in noi, Dio farà sì che non esista più distanza tra di noi e non esista più distanza tra i Cieli e la Terra. L’Amore che ti unisce sulla Terra, quell’Amore Bello, Puro, Sincero con una persona cara che ti ha preceduto e che sta al Cospetto di Dio, ti farà capire che questo Legame avrà un Continuo, ma mai un taglio, custodendo e proteggendo sempre l’anima incarnata sulla Terra e l’Anima in Paradiso.

15 > Per questo noi abbiamo il cuore, il sentimento, la coscienza, perché è un bagaglio umano: è come se noi riusciamo a cogliere con la coscienza, con il cuore e con la mente e a farci i conti, perché è sempre stata una cosa innata nell’uomo, Gesù ci ha creato così. L’unica cosa che è Novità è che Lui, adesso, vuole risvegliarci l’anima.
Colgo come se, per ridarci quella Spiritualità persa, perché è come se in noi quella Fede sta svanendo e non riusciamo più, solo col linguaggio, a ritrovarla, c’è bisogno dell’Intervento di Dio e Dio può intervenire solo attraverso l’anima. Siamo diventati talmente materialisti che, anche se la Fede la dovremo assumere come Luce per la nostra vita e i nostri passi, in verità la assumiamo in maniera qualunquistica.

16 > Ecco perché esistono le persone, tanti individui: per questo esistono tante persone e tanti individui, perché c’è bisogno di intelligenza e di manualità per costruire il Mondo. È come se c’è bisogno di materia, per formare altra materia, per questo siamo stati sagomati così: corpo e, in esso, l’anima.
È come se Gesù all’anima ha dato un involucro. Infatti, quando Lui dice che ci ha fatto a sua Immagine e Somiglianza, è perché Lui parla di anima; invece la forma di un corpo prende forma da un altro corpo, per questo, per esempio, io somiglio a mio padre.

17 > Qua sulla Terra c’è un unione, ma un unione di corpo: quando Gesù dice: “Ciò che Io ho unito, l’uomo non lo separi”, Lui intende dire che nel Sacramento del Matrimonio l’Unione la fa nell’anima, non nel corpo. Nell’episodio in cui una donna è stata sposata sette volte, Gesù l’anima l’ha unita solo col primo marito, perché l’anima Lui può unirla una sola volta.

18 > Quando si dice: “Sono due corpi e un’anima sola” è solo un modo di dire, perché qui, sulla Terra non può avvenire, perché sarebbe un governarsi la propria anima, invece non è così: quando c’è un Matrimonio, anche quando due si fanno una Promessa solenne davanti a Dio, se Dio vuole, in quel momento passa e benedice e, una volta che la Benedizione di Dio ha unito, tutto il resto che poi può operare l’uomo con una divisione, non ha valore nello Spirituale e chi opera questo, chi si divide, chi si separa, non vivrà mai in Pienezza un’ulteriore unione.

19 > “perché l’anima è di Dio e tu non la gestisci”: Gesù dice che non sta all’uomo arrogarsi questo Diritto. Chiunque vuole gestirsi l’unione matrimoniale in maniera umana, ha un peccato in più da dover rendere conto a Dio.

20 > Ecco perché la Fusione d’anime la deve permettere solo Dio, altrimenti lo farebbe l’uomo sulla Terra e diventeremo simili e non lo siamo: l’uomo non è simile ad un altro uomo, ma a Dio, Che ci ha resi simili a Lui, a sua Immagine e Somiglianza. Siamo, quindi, somiglianti solo con Dio nell’anima e nel corpo con gli uomini.

21 > Ecco perché Gesù ci dice che siamo a sua Immagine e Somiglianza: nella nostra anima e quando ti ritrovi Lassù, nei Cieli, saremo a sua Immagine e Somiglianza: perché simili a Gesù, viviamo per l’Eternità. Ecco perché siamo a sua Immagine e Somiglianza; invece il nostro corpo ha un inizio e una fine.

22 > Ecco perché io mi chiedevo: “Come è possibile che noi siamo a sua Immagine e Somiglianza, se noi non somigliamo a Gesù?”: è l’anima che ci ha fatto così: Gesù: “Coglievi giusto, figlia, vi ho fatti a mia Immagine e Somiglianza, perché ognuno di voi è stato creato da Dio e ognuno di voi tornerà a Dio. Lui ci ha dato lo Spirito e noi torniamo in Spirito a Lui”.

23 > e Lui risvegliando l’anima, vuole tornare a farsi ascoltare da noi: è Ciò che Gesù vuole operare: risvegliarci l’anima e riportare la Fede in ognuno di noi. Partendo dalla nostra anima, vuole risvegliare la nostra Fede.

24 > Invece Lui, nella nostra coscienza, non interviene. La coscienza ce la gestiamo noi: noi abbiamo il libero arbitrio nella nostra coscienza e sulla nostra coscienza.

25 > Ecco, quando si dice: “mettiti davanti a Dio e, in coscienza, riconosci quello che stai a dire”, perché è un nostro esame di coscienza, ma gestiamo tutto noi, Lui non ci mette le Mani: dire: “Mettiti davanti a Dio e fatti un esame di coscienza”, è come dire: “Mettiti davanti alla tua anima e riconosci i tuoi peccati”, perché attraverso l’anima passa tutta la Verità di Dio, che la nostra coscienza coglie e riconosce; quindi è vero che noi parliamo e agiamo secondo la nostra coscienza, ma quella coscienza la pilotiamo noi con la nostra mente.
Quando diciamo: “Io ho sbagliato, perché non ero cosciente”, “Io ho peccato, perché non ero cosciente”, con l’anima risvegliata questo non sarà più possibile dirlo. Allora, con l’anima risvegliata, la tua mente non potrà più avere il sopravvento sulla coscienza per coprirla o non coprirla, per farti cogliere. In pratica è questo: più conosci Dio e più ti si risveglia l’anima; più ti si risveglia l’anima, più ti si risveglia la coscienza.
Ecco perché, quando ci troviamo davanti ad un Ministro di Dio, non ci aspettiamo mai errori, perché se in te, consacrato, opera Dio, prima di azionare la tua mente e la tua coscienza si aziona l’anima. Mentre ad una persona normale, non consacrata è più facile perdonare le colpe, anche quando sono colpe che creano dolore, perchè la mente può far tacere la coscienza e la coscienza a sua volta, fa tacere l’anima, perché non è risvegliata. Ma non può succedere il contrario, perché il consacrato che segue Dio, ha l’anima risvegliata e, quindi, da loro non ti aspetti errori.
Quando tu, consacrato, escludi Dio, l’esame di coscienza te lo gestisci da solo; se ti metti davanti a Dio, è tutto diverso, perché Dio passa attraverso l’anima ed è come se il consacrato, oltre a fare i conti con la coscienza, deve fare i conti anche con l’anima. Se noi escludiamo Dio dal nostro esame di coscienza, con la nostra mente tocchiamo solo i punti che ci fa piacere riconoscere e nascondiamo gli altri; se invece chiediamo l’Intervento di Dio, Dio non ci permette di fare un esame superficiale, ma porta alla Luce tutto, fino alla più piccola pagliuzza.
Se io mi faccio l’esame di coscienza davanti ad un’altra persona, tiro fuori solo ciò che voglio tirare fuori. Se, invece, ci mettiamo davanti a Dio nella preghiera, con la preghiera ti si aziona l’anima e porti alla Luce tutto e ti si purifica la coscienza. Se non c’è la preghiera, non c’è l’apertura dell’anima e non può tirare fuori tutti i pesi che essa porta.
Ecco perché una persona, nel dolore, diventa bella: perché se tu nel dolore cerchi Gesù e nel dolore ti abbandoni a Dio, allora risorgi nella Fede e il risorgere nella Fede ti fa diventare bello, perché vieni purificato e solo nel Puro Gesù può venire. Se dal dolore tu risorgi con la Fede, significa che Gesù ha operato in te, ha operato la purificazione in te e questo tuo risorgere è compiuto e completo, è un risorgere dal di dentro.
Se invece, umanamente parlando, vuoi risorgere, tipo con l’aiuto di psicologi, di psichiatri, è un risorgere con la mente, è un risorgere materiale, perché porterai sempre le ferite dentro. Mentre il Passaggio di Gesù nella tua vita rimargina le ferite; umanamente parlando, le copri solo. Questa è la differenza tra l’Opera di Dio e l’opera dell’uomo: il nostro limite e il suo Infinito nell’Operare.

26 > Può essere che Gesù ci risveglia l’anima e l’anima risveglia la nostra coscienza e ci porta a capire?: qui, forse, arriva il fatto dei Nuovi Cieli e della Nuova Umanità? Questo è il Nuovo Dono che Gesù vuole fare all’Umanità. È come se con questo ci vuole completare. Può essere un’evoluzione della specie, una nuova evoluzione dell’essere umano? Gesù risveglia l’anima e l’anima risveglia la coscienza, la mente può attingere alla coscienza e all’anima risvegliata. E questa è una NUOVA OPERA di Dio. Non può venire dall’uomo, perché l’uomo può risvegliare la coscienza, dalla coscienza può attingere la mente, ma gli rimane l’anima impenetrabile. Questa è un’Opera di Dio, per riportare per riportarci alla Luce e per far indietreggiare il Male e ricacciarlo negli Abissi. È GRANDE!
È come se Gesù ci lascia lo stesso il libero arbitrio, ma questo libero arbitrio è immerso in Dio e sono più grandi le Luci e le Verità con le quali si confronta la persona. Non è lo stesso, infatti, restare al livello umano della coscienza e porsi davanti alle persone e scegliere e decidere o mettersi con la propria coscienza davanti a Dio, sapendo che un’azione ha anche un effetto di Vita o di Dannazione Eterna.

27 > Però non può succedere il passaggio inverso: che l’uomo parli alla sua coscienza e la coscienza all’anima: l’anima, se non te la risveglia Gesù, non ci passi, non ci vai all’anima. L’anima può parlare alla coscienza, ma la coscienza non può parlare all’anima.

28 > Perché? Ecco i limiti dell’umano, il limite dell’uomo. Quando Gesù dice che non si tocchi ciò che Lui non voglia, sia qui sulla Terra, sia Lassù, nel Cielo. È come se anche dentro di noi abbiamo dei limiti: noi possiamo arrivare alla mente, noi possiamo arrivare al cuore, noi possiamo arrivare alla coscienza, ma lì ti devi fermare: all’anima arriva solo Dio: Gesù ci richiama i nostri limiti. Noi gestiamo la mente, il cuore e la coscienza, ma l’anima non la gestiamo noi.
Come possono quegli umani che dicono che parlano con l’Aldilà, avere i contatti con le anime, se l’anima non risponde mai alla coscienza, al cuore e alla mente, ma ci può essere contatto solo tra l’anima incarnata risvegliata e l’anima glorificata? Gesù: “Chiunque sostiene questo è nella Menzogna. Allora dico: qualora Dio fa questo Dono all’uomo risvegliando l’anima, con la Mano di Dio e se l’uomo riconosce, si lascia purificare, riportando nella sua anima l’Innocenza di un fanciullo, solo allora l’uomo potrà dire che Dio e solo Dio gli ha permesso di sconfinare e di raggiungere i Cieli e nei Cieli toccare la Gloria dei Presenti. Amen”.
Ecco i limiti dell’umano, il limite dell’uomo, quando Gesù dice che non si tocchi ciò che Lui non voglia, sia qui sulla Terra, sia Lassù, nel Cielo.

29 > Quindi, quando ci dice: “Sia fatta la Volontà di Dio” è vero. Se non hai Dio, non hai niente: perché senza Dio non hai questa apertura d’anima e non potrai mai vivere l’Amore Spirituale. E se l’Amore Spirituale lo doni, si raggiunge il cuore e lo esprimi nell’umano, hai un Calore e un’Immensità di Gioia, della quale non avresti mai la conoscenza e non hai mai portato quel piccolo Raggio di Luce nella tua vita. E il tuo Passaggio sulla Terra rimarrà un seme che non ha mai germogliato e non ha mai dato Frutti. Umanamente parlando, sarà un uomo acido, cinico, che emana putrefazione e la sua assenza sulla Terra non sarà mancanza per nessuno.

30 > “C’è anche questo altro passaggio: quando noi siamo in lite con una persona e poi perdoniamo questa persona, è come se noi lo possiamo fare con la mente, con il cuore e con la coscienza e liberarci di questo peso; però il peso dell’anima ce lo può levare solo Dio”: quando si litiga fra due o più persone, non basta chiedersi perdono a vicenda e finirla lì, perché noi possiamo respirare con il cuore, con la mente e la coscienza e provare sollievo dopo che ti sei perdonato, ma se in questo perdono non chiedi l’Intervento di Dio, Che passi e cancelli il peccato, non sarai mai guarito abbastanza, perché ciò che guarisce nel corpo, deve guarire anche nell’anima. È sottinteso che, tolto il grigiore dall’anima, è da lì che riparte la Luce. È Luce sia per la coscienza, per il cuore e per la mente.

31 > Ecco perché quando noi arriveremo Lassù, ci giudicherà Gesù, perché Lui ci giudicherà in base ai pesi dell’anima, non a quelli della coscienza: per questo il perdono non sia solo una presunzione umana, ma sia anche un chiedere perdono a Dio. Quando due persone sulla Terra peccano o fanno qualcosa di non Bello, comunque Dio ne soffre e se noi non chiediamo perdono a Lui sulla Terra, porteremo il peso nell’anima, finchè non arriveremo al suo Cospetto.

32 > Gesù ci ha dato una coscienza invisibile, per farci cogliere ancora di più questo filo trasparente che può passare tra una coscienza e l’altra, però noi non gli diamo peso: colgo questo, che Gesù, tra il cuore e l’anima ha posto in noi la coscienza, che è un “trasparente” da noi percettibile in continuazione. È come farci in continuazione i conti con la coscienza, perché è a livello superficiale, cioè possiamo percepire facilmente la coscienza. È come se questa “trasparenza” è in noi, però è una cosa quotidiana.
A volte vedo la coscienza come se fosse la trottola della nostra mente, o meglio, se la coscienza la attiviamo con la mente, la vedo girare come una trottola, perché il mio pensiero la gestisce. È come dire che la mente e la coscienza camminano di pari passo, sono collegate e attive. Quindi una coscienza e un’altra coscienza possono scambiare facilmente, perché attivate dal pensiero, dalla mente, perché tutta questa attivazione che c’è in noi è invisibile, ma c’è e noi cogliamo che c’è.

33 > È come se la coscienza sta a un livello più superficiale e quindi avere un peso sulla coscienza o togliere un peso dalla coscienza è come se sono passi più veloci, più sbrigativi e quindi in noi c’è questo processo che si ripete in continuazione, però non lo cogliamo: come la mattina ti svegli, come ti si sveglia il cervello, ti si sveglia la coscienza, talmente la coscienza è in sintonia con la mente.
Tutto ciò che appartiene a noi ed è invisibile, quali la coscienza e il pensiero, ma fa parte dell’uomo, è umano, ha tutto un limite, quindi è come se la coscienza e il pensiero non sono radicati, non hanno profondità, sono cose superficiali. Con la tua coscienza con la tua mente è vero che puoi spaziare, puoi arrivare anche ai Cieli, ma si ferma lì, tra le nuvole e vaga tra fantasia e immaginazione.
La tua anima ha un’ampiezza e una profondità diversa e vede ciò che la coscienza e i pensieri non vedono. La coscienza e il pensiero hanno un limite, l’anima non ha un limite, perché quando arriva ai Cieli ha gli occhi e gli orecchi spirituali per vedere e udire la Concretezza di Dio e le sue Meraviglie nei Cieli. Io gestisco la mia mente e la mia coscienza come voglio. Per esempio: se io col pensiero seguo qualcosa che mi crea dolore, spostando il pensiero, si sposta con esso anche la coscienza e cessa il dolore, ma non perché lo risolvi, ma solo perché lo copri.

34 > Non che non lo cogliamo: lo cogliamo, però è più una cosa superficiale. Il dolore della coscienza non ha quell’intensità del dolore dell’anima: la coscienza si può purificare qui sulla Terra con il perdono dell’uomo (di se stessi o degli altri). La coscienza nel bene o nel male la gestiamo noi. È come se la coscienza è una cosa più umana.
È come se il dolore o il peccato che portiamo nella coscienza possiamo guarirlo qua sulla Terra, perché è gestibile da noi. La medicina, per esempio, può essere una sana confessione o un perdono sincero.

35 > Mentre il dolore della coscienza, col passare del tempo, può guarire, il dolore dell’anima o la gioia dell’anima non passa, rimane impressa, perché è una Verità più profonda: l’anima che ci è stata impressa, donata da Dio, ha una profondità e una intensità spirituale e la guarigione ci può essere solo con l’Intervento di Dio.

36 > Si può dire che è il Sigillo di Dio in noi o la Presenza di Dio in noi?: se noi riconosciamo la nostra vita come Dono di Dio e c’è un’apertura alle sue Verità, in noi portiamo la sua Presenza e il suo Amore. Se noi non riconosciamo tutto questo, Dio pone su di noi un sigillo, nella nostra anima. Questo Sigillo si potrà aprire sulla Terra quando ci sarà questo Riconoscimento di Dio, altrimenti solo quando arriveremo al suo Cospetto.

37 > Tutte le persone, di qualsiasi Religione, gli atei, i miscredenti: qualsiasi forma voglia dare la persona ad una Realtà di Fede, devono riconoscere un’unica realtà: se vivono è solo perché portano l’anima e l’anima la dona solo Dio: a tutti quei figli che camminano sulla Terra: c’è un’unica Verità di Dio ed è quella del Dono del Soffio della Vita, che è l’Anima. Ed è essa che torna a Dio: che un dì torna al Luogo di Origine: da Dio parte e a Dio ritorna. Al di là delle nostre diversità fisiche e spirituali di razza e di Fede, abbiamo un’unica cosa che ci accomuna tutti indistintamente ed è una ed unica: l’anima, nella sua diversità originale.

38 > così chiunque, chiunque fa il Passaggio all’Aldilà, va a fare i conti con Dio. Gesù vuole dire questo: “Non vi cullate di queste cose, perché avete una cosa che è uguale per tutti: il Soffio della Vita viene da Dio; quindi, che l’uomo lo riconosca o non lo riconosca questo Dono, comunque gli è impresso fin dal concepimento: Gesù: “Detto questo, figli Miei, se siamo così distanti, questa distanza sarà attimo nel momento del Passaggio dalla vita terrena a quella Eterna e Lì Mi troverete pronto ad accogliervi. Ma che non si dica mai che Io, Signore, in questi Tempi, non vi abbia rinnovato questa mia Verità”. Quindi sia che l’uomo lo riconosca, sia che non lo riconosca, questa è Volontà di Dio, quindi non la possiamo mettere in discussione.

39 > “Quando ci dice che Dio è Unico, l’Assoluto, l’Onnipotente, è come dire che è il Padrone della nostra vita”: Dio, che ha donato a noi un Figlio, per Opera dello Spirito Santo, e Che L’ha guidato, L’ha accompagnato per essere Rivelazione della Grandezza e dell’Onnipotenza di Dio, nonostante Egli, Gesù, avesse in Sé la sua Grandezza. Come possiamo pensare che noi, nella nostra piccolezza, ci vogliamo fare così grandi e non riconoscere il nostro Creatore, Colui Che ci ha permesso di essere?

40 > Adesso agli scienziati dimostrare che uno, con l’inseminazione artificiale, dona la VITA; ma se Dio non ti dà il Soffio di Vita, che fai? Gesù: “Come può l’uomo rinnegare la Creazione dell’Umanità?: Gesù: “L’uomo, in molte occasioni, pensa di averMi scavalcato. A loro domando: siete riusciti a fare vostro il Miracolo della Creazione. Avete osato dare vita ad esseri umani, senza quell’unione d’Amore, dove potesse passare il Seme della Vita, la mia Benedizione e il mio Soffio della Vita, l’Anima. A questa vostra scoperta non vedete che ci sono dei limiti? Avete creato esseri per la terra, perché non vi è dato a voi mortali di donare l’anima. Vi siete mai chiesti: un corpo senza l’anima, al momento del Passaggio, dove va? Vi siete sostituiti a Me. Avete fatto un gran danno all’Umanità e a voi stessi. Pensavate di avere creato una vita, ma avete creato una Morte, una nuova forma di Morte”.
Gesù dice che la Chiesa, i teologi, tutti coloro che studiano la Parola di Dio, lo fanno per capire sempre di più, per cogliere sempre di più la sua Parola. Gesù: “C’è un gran coinvolgimento per tutte queste Realtà, ma non portano alla Luce la Difesa della mia Parola. Se Dio ha voluto che ci fosse una Nuova Vita attraverso un Atto d’Amore, perché non studiare, non ampliare questo loro orizzonte, per far capire all’uomo l’importanza di questa mia Parola? Nel Sinodo recente che si è fatto sulla Parola di Dio, su che cosa si è discusso? Ci stanno delle Verità nella Bibbia, nel Vangelo che vanno studiate, per trovare il modo migliore per donare questa Parola ai fedeli, perché possano avere Luce sulla gravità delle azioni”.
Dio dice che tutto ciò che Lui ha creato nella sua Fantasia, nella sua Concretezza, nel suo Equilibrio, nel suo Senso delle cose, aveva Tutto una Perfezione, come quello di non dare l’anima agli animali, perché sapeva che, gli animali sarebbero stati il nostro cibo. E, quindi, uccidere un animale per nutrirci non è un sacrilegio, perché è uccidere una carne, non è uccidere un’anima. Infatti l’animale è stato creato per nascere e morire su questa Terra. Ma uccidere una persona o creare una persona senz’anima è un bruttissimo affronto a Dio, è un sacrilegio.

41 > Basta ripartire da Adamo ed Eva, per avere tutta chiara la Linea della Vita, che è un continuo dalla nascita: ETERNITÀ: dovevamo prendere esempio da Adamo ed Eva. In loro c’è stata evoluzione dalla nascita fino alla morte. Seguendo la storia di Adamo ed Eva, Gesù attraverso loro ci ha dato un esempio, un modello di vita da imitare. Con il ripercorrere tutte le fasi che hanno vissuto Adamo ed Eva, Gesù, già da allora, ha voluto darci degli Insegnamenti, perchè potessimo imparare a riconoscere il Bene dal Male, non aggiungendo e non togliendo niente da quelle Verità originali, quali la disobbedienza alla Parola di Dio (il Male) o il concepimento, il Dono della Vita attraverso un Atto d’Amore tra marito e moglie (il Bene).

42 > Mi viene da pensare: “Allora? Quando uno clona le cose? Come fanno a vivere? L’uomo è stato già clonato?: Gesù dice che tutto è Creazione: dal più piccolo granellino di sabbia, fino alla grandezza delle montagne, all’immensità delle acque, fino alla Creazione dell’uomo. Tutto è Creazione, tutto è ricostruibile, tutto si può creare, perché questo è un Dono che Gesù a noi ha dato. Ma quello che noi dimentichiamo: la sua Scuola, i suoi Insegnamenti, i nostri Limiti, che ci aveva già dato: il non sconfinare dalla sua Parola. Una cosa è riprodurre le cose materiali, che nascono e muoiono sulla Terra; una cosa è mettere le mani a ciò che deve essere ETERNITÀ: in quest’ultimo caso significa che abbiamo oltrepassato i confini e Lui non ci ha mai invitato a fare questo. Quindi abbiamo osato, senza il suo Consenso. E questo è disubbidire ad un Padre, all’Onnipotente, a Dio.

43 > Sento solo dire che non c’è posto nel Regno dei Cieli per queste cose, perché ogni cosa deve seguire il suo corso, perché l’anima è stata impressa ad un’unica persona: chi scavalca la sua Parola, non entra nel Regno dei Cieli. È come se Gesù vuole richiamarci questo: Lui ci ha impresso l’anima, perché con l’anima si coglie la Spiritualità. Se l’anima è da Dio e Dio non è Presente nel concepimento, perché manca quell’Atto d’Amore nel Concepire, dove lui può passare, dove lui può donare, come può completarsi la sua Opera? O il suo Dire nella sua Parola? Solo Dio può donarci l’anima, quindi l’opera dell’uomo, se non c’è l’Intervento di Dio, resta incompleta. Così, quando noi pensiamo di gestire da soli la nostra vita, senza Dio, abbiamo servito il Male, senza rendercene conto.

44 > e quando c’è un passaggio come quello della clonazione, è un corpo senz’anima, è un corpo senza Dio e questo vuol dire scavalcare Dio ed è uno dei peccati peggiori che possa commettere l’uomo, perché non è mai un completo, perché in esso può funzionare la mente, il cuore, tutti gli organi, ma non passa la Spiritualità. E quando si ricevono i Sacramenti quali il Battesimo, la Cresima, la Comunione, che sono Sacramenti che si imprimono nell’anima, dove si imprimono, se non c’è la Presenza Spirituale?: è da qui che viene la nostra colpa: perché noi, esseri viventi, con la Luce del Bene e del Male, diamo origine a esseri che, sin dalla nascita, non hanno la Verità di Dio, non portano in sé la Verità di Dio.

45 > All’uomo gli è concessa qualsiasi invenzione, ma che rimanga umana: Dio ci ha donato la mente, perché noi la sviluppassimo sia nelle cose materiali, sia nelle cose umane e sia nello Spirituale. Ci ha dato la mente dove poter spaziare, dove allargare i nostri orizzonti col pensiero, dove poter fantasticare, inventare, creare. Dio ci ha donato di tutto e di più. E non basta: ci ha donato anche i sogni, dove lì ci è pemesso sconfinare. Ma, nonostante ciò noi abbiamo osato, con la nostra mente e con le nostre capacità sconfinare l’ignoto, ciò che Dio ci ha sempre proibito. Finchè tu vuoi, con i sogni, avere un figlio e fantasticarci sopra, fin qui Dio te lo concede. Ma da qui a creartelo al di fuori della Natura, questa è Disubbidienza a Dio.

46 > “che non si tocchi mai lo Spirituale”: che non si tocchi lo Spirituale che Dio non voglia.

47 > All’uomo è concessa solo la Fede, la Carità e la Speranza: Dio ci ha concesso la Fede, che se la percorri e ti nutri di essa, ti conduce fino all’Eternità in Pienezza. La Speranza: che sostenga la nosta Fede, il nostro Credere e il nostro guardare all’Eternità. La Carità: che sia compimento in Dio e ci conduce all’Eternità. Sono le Tre Vie per dare Gloria a Dio e a noi l’Umiltà e l’Obbedienza di compierle.

48 > “tutti questi altri fenomeni vengono dal Male; solo il Male può indurre a fare questo: Dio dice che, se non seguiamo le sue Verità, seguiamo le Menzogne del Male e questo è Dolore agli Occhi di Dio.

49 > Lo Spirito Santo non scende a questi livelli: Dio ci invita a non coprirci dietro le grandi opere che facciamo sulla Terra, perché ciò che noi compiamo, se non lo riconosciamo dallo Spirito Santo, non c’è Presenza di Dio. È come se Dio vuole dire: tutto quello che si fa qui, sulla Terra, quando è materiale è opera dell’uomo. Quando noi vogliamo realizzare l’umano, toccando il Sovrannaturale, quale la clonazione di una persona, o l’inseminazione artificiale, lì non passa lo Spirito Santo e non è da Dio.

50 > È come se il Male sulla Terra si è allargato, perché noi lo abbiamo alimentato: il nostro pretendere sempre di più, il nostro non contentarci di Ciò che Dio ci ha donato ci fa oltrepassare la sua Volontà e questo alimenta il Male, perché Dio ci accompagna fin dove noi Gli permettiamo di accompagnarci. In altre parole: se noi rimaniamo nei suoi Insegnamenti, Lui ci nutre e ci accompagna; altrimenti Lui ci lascia il libero arbitrio. Quando ci lascia al libero arbitrio siamo più raggiungibili dal Male, perché manca quella Protezione Divina. Ma Dio dice che non ci abbandona mai, perché non ci chiude mai le porte ed è sempre Pronto ad accoglierci sulla Retta Via. Ha sempre una Mano Tesa, Pronta ad afferrarci nel momento del pentimento e anche del bisogno.

51 > È come se noi umani abbiamo cambiato le sorti della Terra col nostro libero arbitrio, perché Gesù non voleva un mondo così. Quanta stoltezza è entrata nella coscienza dell’uomo! Ma la coscienza ce l’ha donata Dio e ci ha donato il libero arbitrio; ma non dimentichiamo mai che l’anima ce l’ha donata, ma appartiene a Lui e Lui può intervenire in qualsiasi momento nella nostra vita: tante volte si dice: “Di questo passo dove andremo a finire?”; ancora: “Una volta le persone non erano così malvagie”; spesso si sente: “Il Mondo sta andando a rotoli!”: tutto questo non è altro che la conseguenza della nostra superbia, della nostra vanità e del nostro innalzarci boriosamente con la nostra mente.
Questo è il frutto del libero arbitrio: di mettere a tacere Dio e di seguire i nostri passi umani. Dio, Che è Misericordioso nei nostri confronti, ancora una volta, per Amore dei suoi figli, ci tende la Mano con il risveglio dell’anima, che ci riconduce alle Porte del Cielo e ci riapre Nuovi Orizzonti, fatti di Divinità, di Amore e di Bellezza. E questo Dio lo opera perché Lui, attraverso il Miracolo che ha operato in noi, che è la anima, guarda i Suoi figli attraverso l’anima e legge che, in fondo in fondo, l’uomo è derivato dall’Amore ed è pronto ad aprirsi all’Amore.
  Lascia un commento



Salve! Scrivo dalla provincia di Caserta. Una mia cara amica abruzzese mi ha parlato di questo Progetto ed invitato a seguirlo sul sito. Ci ho messo un pò di tempo a leggere tutti i passaggi(spesso un pò contorti e ballerini nel tempo) ed anche a capire i miei sentimenti rispetto a tutti questi "accadimenti" molto forti. Non mi ha sorpreso molto sapere che Gesù si faccia sentire in modo così chiaro e profondo da persone umili e provate dalla vita: io non sento la Sua voce, ma lo vedo e lo sento in tutte le cose belle che mi circondano, in tutte le persone che mi parlano di Lui e che, per arcani motivi, entrano, escono e rientrano nella mia vita sempre e solo per riconduri a Lui. Sento che il mondo sta cambiando e che presto avremo altri Segni della Sua volontà ed aspetto con rispetto ed in silenzio che ciò accada. Credo, quindi, in questo Progetto Divino e provo una profonda simpatia e vicinanza per Fra' Lino e la Signora Rosanna alla quale invio un forte abbraccio virtuale come madre (perché lo sono anch'io) e come figlia (di una stupenda madre che mi ha guidato nei sentieri della fede). So cosa significhi perdere una persona cara ed a noi vicina ed ancora convivo col senso di vuoto che a volte mi stringe la gola ; credo, inoltre, che a volte il grande dolore possa farci "sentire" più di quanto ci sia possibile sentire e questo spiega la necessità di avere con noi una guida fidata ed illuminata che possa fare discernimento. Auguro, quindi, a Fra' Lino ed alla Signora di continuare a lavorare insieme in questa grande opera di ascolto e diffusione della Parola Di Dio e mi unisco alla preghiera loro e di quanti credono in questo Progetto affinché il Signore continui ad illuminare la nostra vita e sia guida ai nostri passi. Buon Natale a tutti!
postato da: Julia 23/12/2008


Le tenebre sono state vinte. E' tempo di luce...Luce...LUCE. Questo progetto dà tanta Luce ed esige tanta Luce che riesce a dare solo la preghiera. Questo argomento è importante, è profondo, è di una Verità sconcertante che fa male ma allo stesso tempo tanto bene. Ho vissuto in questi giorni il dramma di una signora che si è riconosciuta in un passaggio e si è resa conto della gravità di alcune scelte. Non riusciva a darsi pace ed abbiamo attivato una catena di preghiere. Nella preghiera ha ritrovato la pace perchè il Signore ha avuto misericordia di lei. Si è interrogata, ha chiesto a medici e sacerdoti ed ha trovato quiete perchè il suo intervento è chiamato fecondazione assistita.(male minore). la Notte Santa dinanzi alla culla ha consegnato la sua ragazza a Gesù chiedendogli di portarla in Paradiso. Che il Signore abbia misericordia di noi. Tante volte si agisce in modo sbagliato per la non conoscenza.Gesù, ancora una volta, ha compassione di questo popolo che cammina nelle tenebre e Parla.. si rivela..ci illumina.Il Mistero dell'anima..è il mistero di Dio..è il mistero dell'uomo.. E,dinanzi al Mistero, si cade solo in ginocchio. Che il Signore risvegli la mia anima e mi faccia vivere sottomessa a Lui in docilità e amore. Grazie a Gesù e alla disponibilità di coloro che gli permettono di agire. E' arrivato a Caserta. E..non solo. La Verità deve attraversare le strade del mondo. Si fa più fatica con i giovani ma essendo i più cari a Gesù preghiamo con la certezza che Lui li "catturerà". In Gesù vi voglio bene.
postato da: gloria 25/12/2008


E’ da tanto tempo che medito su questo sito e sulle parole in esso contenute…e credo sia arrivato il momento di dividere una parte dei miei pensieri con quanti stanno facendo la mia stessa esperienza… La mia fede…e di conseguenza la mia vita sono cambiate grazie ad un sorriso… un sorriso stampato su un’immagine religiosa….un sorriso che non avevo mai visto prima e che mi ha consentito di rapportarmi a Gesù in un modo completamente diverso… Il Dio che conoscevo prima era un Dio importante….un Dio severo..giusto ma lontano… mentre il Dio che divide le sue giornate con me è un Dio tenero…sorridente…amorevole…attento….oserei dire “simpatico”… E’ il Dio di cui si parla in questo sito…quello che sa educarti alla semplicità….che vuole entrare nella tua vita ma bussa con delicatezza…con rispetto…. Che si nasconde dietro ogni porta nella speranza che il tu decida di aprire proprio quella porta e finalmente lasciarlo entrare nella tua esistenza…nel tuo cuore..nella casa della tua anima….E quando entra in casa tua…non giudica quello che vede…ma sorride…sorride con tenerezza se vede che c’è qualcosa non perfettamente in ordine….e si offre di darti una mano….di amarti in modo incondizionato… E ogni cosa si trasforma… e tutto diventa stupore e meraviglia perché in ogni minuto della tua giornata riconosci la sua presenza….vivi la sua tenerezza…il suo perdono….il suo amore e le sorprese che il suo amore sa riservare… E la messa diventa un’esigenza quotidiana…. Perché la vivi davvero come una condivisione profonda….ti siedi a tavola con il tuo Dio e con lui dividi il pane ed il vino della vita….poni sull’altare il tuo cuore come offerta gradita a Lui….con tutte le debolezze, le paure, le speranze, le ferite, i sogni, i desideri, gli amori umani…. E lo fai sapendo che Lui….amore tenero ed infinito saprà accogliere tutto…e trasformare ogni cosa. Ho imparato l’arte dell’abbandono….e ho scoperto che non è l’abbandono rassegnato che la mia mente non riusciva proprio ad accettare…. È un abbandono consapevole….è l’abbandono di chi sa che la sua fiducia non verrà mai delusa… è l’abbandono sorridente….di chi sa di essere amato… è l’abbandono costante….quello che ti porta ad affidare a Gesù ogni momento della tua vita…nella certezza che la cosa non gli dà fastidio….ma lo rende felice perché si sa che la sua figlia prediletta ha deciso di dividere ogni cosa con Lui…da quelle importati a quelle apparentemente più sciocche…. E, soprattutto, ho imparato che nulla vale di più del sorriso di Gesù….e così ogni gesto…ogni decisione…ogni comportamento….devono e dovranno avere questa finalità….far sorridere il “simpatico” Gesù… Vi lascio in “dono” una piccola preghiera che mi ha colpito durante la messa di domenica: Padre, che puoi fare più di quanto osiamo chiedere e sperare, accogli l’umile espressione della nostra fede e donaci un cuore fiducioso e attento alle sorprese del tuo amore”.
postato da: Luna 10/02/2009


Menù Principale
Home Page
Registrati
E-Mail

Entra nel Blog
Username:
Password:

Menù degli argomenti


Amministratore clicca qui.