112. Gesù: “Figlia, cammina sopra le mie Orme: seguiMi”. 28/11/2009
112. Gesù: “Figlia, cammina sopra le mie Orme: seguiMi”.

Gesù: “Figlia, sono Gesù, l’Unico Discepolo ricolmo di Santità, Che può varcare i limiti: non esistono spazio, tempo, quantità, nello Spirito Santo c’è il Compiuto. Come Messaggero dono il Cammino che conduce al Compimento di Eternità. E così sia!
Io, Gesù, benedico tutti i peccatori, li lavo con il mio Sangue, con il mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato. E così sia.
Figlia, cammina sopra le mie Orme: seguiMi. Ti dono la Grazia di vedere il Giaciglio delle Creature immerse nell’Amore e nella Gioia, questo Luogo che a te appare come Luce, come Nuvole Bianche, con i contorni dell’Arcobaleno: è Ciò che regna in un Angolo di Paradiso.
Vedi quanti Bimbi gioiscono? Hanno l’Amore del Padre, di tutti gli Angeli, delle Schiere Celesti: Tutti si prendono Cura di Loro. Non mangiano, non bevono eppure si nutrono, non conoscono la mancanza dell’Anima della Madre, dei Famigliari, vivono la Pienezza. Solo quando le loro Madri, i loro Famigliari saranno purificati, ricolmi di Pienezza, torneranno a gioire Insieme, in un Cammino Progressivo.
Cogli quanto sarebbe bello che ogni essere umano camminasse sulla Terra, affidandosi al Dire di Dio, a camminare partendo dall’Amore e non dai pensieri calcolatori? Cogli perché il Signore vuole ridare Voce di Verità Eterna?
Questo piccolo Mondo è così ombra per i Cieli, che la Luce del Paradiso non riesce più a donare. Vi siete mai chiesti perché, in passato, le persone vivevano di più e, dopo il Passaggio, erano sempre presenti nell’Amore dell’Uomo? In Verità vi dico che era solo il Tenero Abbraccio di Dio, Che donava Luce e Consolazione, perché i Cuori, le Menti, le Anime, le Coscienze avevano più Circolarità, perché nella Povertà c’era più Semplicità, più Riconoscenza, più quelle Parole: “Grazie”, “Giovi per l’Anima dei Defunti”: era un pensiero semplice, ma quanto gradito a Dio. C’era sempre un Piccolo Sguardo rivolto all’Aldilà, come Spiritualità Vera, Concreta, quella Circolarità Presente nell’Uomo e nei Cieli, abitati dalle Anime.
Quanto di tutto questo è ancora presente in questo Mondo frenetico? Non si ha più tempo per amare, per pregare, per accogliere, per meditare. Tutto vi è dovuto, tutto vi è concesso. Ma, in Verità vi dico, che è solo il vostro pensiero, perché tutto è Grazia, è Dono e queste Parole sono raccolte nella Misericordia di Dio.
Meditate. E così sia!
Vi benedico. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (25.11.09 Mercoledì. S. Caterina d’Alessandria. S. Mosè).

Luci sul Messaggio.

> Gesù: “Figlia, sono Gesù, l’Unico Discepolo ricolmo di Santità” : Gesù: “Sono Colui Che ha incardinato il Cristo, Vero Uomo e Vero Spirito, il Primo Discepolo di Dio, Che è rimasto Fedele al suo Spirito”.
Mi passa Adamo ed Eva e colgo che la disobbedienza di Adamo, che era stato pensato da Dio per insegnare il suo Dire, ha poi dato Origine alla Presenza di Gesù, Nato da una Donna, con tutte le Caratteristiche Umane, ma Ricolmo di Spirito Santo. Nella sua Anima era impressa la Presenza di Dio, per questo Obbediente alla sua Volontà.

> “Che può varcare i limiti: non esistono spazio, tempo, quantità” : è come se in Gesù si è Incarnato il Cristo, è come se vedo che Dio è Trasparente e Gesù, con la sua Trasparenza, può entrare in Dio.
Portavoce: “Perché, allora, si dice che Gesù è salito al Cielo ed è seduto alla Destra del Padre?”. Gesù è alla Destra del Padre come Figlio e nel Padre come il Cristo: è un’Unica Persona: come Figlio sta alla Destra del Padre, come Cristo sta in Dio.

> “nello Spirito Santo c’è il Compiuto” : il Compiuto è il Ritorno di Gesù nel Padre.

> “Come Messaggero dono il Cammino che conduce al Compimento di Eternità. E così sia!” : Gesù è Colui Che ti porta al Cospetto di Dio, è Lui che è il Tramite nel Passaggio per il Paradiso per vivere di Eternità.

> “Io, Gesù, benedico tutti i peccatori, li lavo con il mio Sangue, con il mio Spirito Santo. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato. E così sia” : la Benedizione.

> “Figlia, cammina sopra le mie Orme: seguiMi” : era come un condurmi: Gesù camminava davanti a me, come se fosse un Discepolo Che mi guidava. Coglievo Gesù, con un saio bianco.

> “Ti dono la Grazia di vedere il Giaciglio delle Creature immerse nell’Amore, nella Gioia” : è come vedere una Grande Culla, Dove ci stanno questi Bambini. Cogli la Felicità Piena; il vederLi ti dà una Pace così Bella in tutta la sua Leggerezza.

> “questo Luogo che a te appare come Luce, come Nuvole Bianche, con i contorni dell’Arcobaleno: è Ciò che regna in un Angolo di Paradiso” : è come un esprimere i Colori della Gioia. Il guardare quei Colori così Tenui, così Belli, ti dà la Sensazione della Purezza e, nello stesso tempo, della Gioia.

> “Vedi quanti Bimbi gioiscono? Hanno l’Amore del Padre, di tutti gli Angeli, delle Schiere Celesti: Tutti si prendono Cura di Loro” : vedo un Continuo donare Pace e Amore. Colgo che c’è questo Passaggio, questo donare, vedo solo un Bianco.

> “Non mangiano, non bevono eppure si nutrono” : Li vedo Belli, Li vedo Gioiosi, col Sorriso così Lieto. Ti danno la Sensazione di Bambini Che hanno appena mangiato un Qualcosa di Buono, di Dolce, ma non vedo cibo.

> “non conoscono la mancanza dell’Anima della Madre, dei Famigliari, vivono la Pienezza” : è come se sono stati pensati Lì, in quel Posto. È come se non hanno ricordi: in Loro si è compiuto Tutto, non Gli manca niente: stanno Bene Lì.

> “Solo quando le loro Madri, i loro Famigliari saranno purificati, ricolmi di Pienezza, torneranno a gioire Insieme, in un Cammino Progressivo” : vedo una Figura di una Donna, in Trasparenza: è una Mamma, si china in questa Culla così Grande e prende un Bimbo. La Gioia di quest’Atto, di questa Diversità, di questo Incontro la colgo nella Mamma, ma non nel Bimbo. È come il cogliere che, in questa Mamma c’è il vissuto; invece in questo Bimbo, no.
Portavoce: “Mi viene da chiedere: esiste il Sentimento?”. È come cogliere un ritrovarsi, ma il ritrovarsi è un Sentimento dell’Anima, un Amore dell’Anima: in quella Mamma, nella sua Anima, era impresso questo Amore e, adesso, questo Amore, si sprigiona. Non è un pensiero, un sentimento, ma è un Qualcosa che Li unisce con l’Anima: non so se chiamarla una Riconciliazione; ecco, forse, quando si dice: riconciliarsi per l’Eternità.
Poi vedo la Mamma, che riprende il Cammino, proiettata in Avanti, con lo Sguardo in Avanti, come se questa Riconciliazione la colgo come una Pienezza Ulteriore, che Le permette di avanzare. E poi vedo questa Mamma, con questo Bimbo in Braccio ed è come se è inginocchio, davanti ad una Luce più Intensa.
Nel linguaggio umano potrei dire: è come se una Mamma, con un Bimbo in braccio, s’inginocchia per ringraziare per una Grazia ricevuta. C’è un abisso tra il vedere l’uno e l’altro, ma è solo per far cogliere come vedo la scena.

> “Cogli quanto sarebbe bello che ogni essere umano camminasse sulla Terra, affidandosi al Dire di Dio” : se tu vivi la tua vita terrena in maniera degna: tanto più tu ti purifichi sulla Terra, fai il Cammino di Purificazione quà, sulla Terra e tanto prima ti riconcili con i tuoi Cari, Che stanno in Paradiso.
Mi passa come un Luogo dove c’è lo stesso un incontrarsi tra Anime, però sono Anime che hanno sembianze umane: Le colgo con i vestiti. È il Purgatorio. Quella Limpidezza, quella Trasparenza che cogli in Paradiso, in Purgatorio c’è un’aria più pesante, più materiale. È la pesantezza delle Anime. si può chiamare la pesantezza della Purificazione, lo scontare i peccati.
Sai cosa colgo? La Gioia, la Felicità dell’Attesa, guardando dal Paradiso; invece il Desiderio, l’Angoscia lo porti come Tormento: il non arrivare a quella Luce, guardando dal Purgatorio.
Invece, se guardo le Anime che stanno all’inferno, cogli quell’odio, quella gelosia, quell’invidia, come un qualcosa di tagliente, che fa proprio paura. Vedo proprio, davvero, quegli esseri immondi. Senti il peccato, lo tocchi. C’è la bestemmia, la ferocia del male, dell’odio. Sai la differenza? È come se quelle Anime che si stanno purificando, è come se ci colgo il Pianto, il Dolore, ma in quella Pietà, in quella Umiltà nel chiedere e nel desiderare di andare avanti. La Speranza della Salvezza, ecco.
Invece, nell’inferno, non c’è nemmeno questa Speranza e la voglia del Bello, ma è la sofferenza fatta di rabbia, di cattiveria. È come un rigirarti su te stesso con questa rabbia: più sei cattivo e più vuoi essere cattivo. E poi non colgo le persone ma, davvero, la trasformazione del male: vedo tutti demoni, tutti diavoli, di diverse forme, chi più grandi, chi più piccoli, chi ha la coda, ma diavoli, non è un cogliere le persone, non ci sono: è come cogliere una fossa piena di diavoli.

> “a camminare partendo dall’Amore e non dai pensieri calcolatori” : Gesù mi ha mostrato quello che succede nello Spirituale, dopo il Passaggio, quello che ci attende. È come un richiamarci: se noi, già qui, sulla Terra, viviamo con l’Amore, avremo un vivere con l’Anima, in maniera più Bella. È come il trovarti davanti il Passaggio e interrogarti: “Dove voglio trovarmi, visto che è sì, Spirituale, ma lo vivrò con la Concretezza?”.

> “Cogli perché il Signore vuole ridare Voce di Verità Eterna?” : il Signore ci vuole richiamare la Realtà Divina, il ricordarci che anche il nostro: è stato - è - e sarà: abbiamo avuto il passato, il presente, ma ci aspetta anche il Futuro come Anima, ma nella Concretezza. Il passato, comunque, c’è stato, il presente lo stiamo vivendo, il futuro umano non sappiamo, il Futuro con l’Anima è incerto: non sai se nel Continuo troverai il Paradiso, il Purgatorio o la morte dell’Anima nell’inferno; in questa incertezza, però, c’è la sicurezza che, dopo il Passaggio, c’è il Continuo.

> “Questo piccolo Mondo è così ombra per i Cieli” : è cogliere che, nel Mondo, prevale il peccato e, quindi, appesantiamo i Cieli.

> “che la Luce del Paradiso non riesce più a donare” : stiamo ostacolando le Meraviglie, che Dio vuole donarci: non permettiamo alla Bellezza di raggiungerci, siamo di ostacolo, formiamo una barriera spirituale, che non permette al Bene di avvicinarsi. Ecco perché non ci sono più tanti Miracoli, Guarigioni, perché c’è questa barriera di male che non lascia spazio.

> “Vi siete mai chiesti perché, in passato, le persone vivevano di più e, dopo il Passaggio, erano sempre presenti nell’Amore dell’Uomo?” : colgo che, una volta, c’era più Fede, più Rispetto, più Devozione: era un Qualcosa che i nostri Antenati portavano come un Raggio di Luce nella loro vita, faceva parte di loro; la povertà li faceva sentire più piccoli, più umili e, quindi, quel Filo di Speranza era per quella pochezza: davvero vivevano le piccole cose quotidiane come Dono.
Colgo un contadino, davanti ad una capanna e il guardare i Cieli. E il suo Sorriso, perché c’era un Cielo Stellato e un ringraziare il Signore, perché il giorno dopo il tempo sarebbe stato bello e avrebbe favorito il raccolto. E ringrazia i Cieli.
Invece cogliere i nostri giorni e guardare il meteo è quella cosa meccanica: se è bel tempo, lavoriamo, se no, no, dormiamo. Davvero il farti cogliere la Semplicità come ti accomunava di più allo Spirituale, ai Cieli e la conoscenza di oggi: quanta freddezza.
Sai cosa colgo in questo passaggio? L’evolversi della vita è lo spegnersi della vita. Siamo cresciuti: quel calore che tocchi da quei tempi lontani e il gelo dei nostri giorni.

> “In Verità vi dico che era solo il Tenero Abbraccio di Dio, Che donava Luce e Consolazione” : quella Fede che accompagnava un tempo, quella Fede più Vera, fatta di Amore e di Accoglienza, di Spiritualità; e la fede fredda dei nostri giorni, sempre più umana, sempre più immersa nell’umano, fatta solo di contabilità.

> “perché i Cuori, le Menti, le Anime, le Coscienze avevano più Circolarità” : è il farmi vedere gli Antenati, la Bellezza del Tramonto e di ritrovarsi insieme, intorno ad un focolare. Colgo gesti semplici, sguardi dolci: quanto il niente poteva saziarli, davvero toccare l’Amore dell’Amicizia, della Fratellanza.
Gesù mi fa vedere i nostri giorni. Il parlare del tramonto non è neppure lo stesso linguaggio: il buio, la freddezza, la solitudine, l’estraniarsi. Vedevo prima l’umano e adesso l’umano. Ma prima era un Umano che camminava nello Spirituale e adesso l’umano. E basta.
Vedo l’Uomo del passato e mi sembra di toccare la sua carne, senti il respiro, sa tutto di Bellezza. Il Sorriso, il Pianto: è tutto un’Armonia: sia che sia nel Bello, che nel brutto.
E il farmi toccare l’Uomo di oggi: tutto una cosa meccanica; una copia di qualcosa venuta male. Questo scansare Dio e camminare come uomo in quanta bruttezza ci ha portato! Era più Ricchezza la fame di un tempo e la ricchezza di adesso è fame. E tutto questo perché non abbiamo rispettato gli Insegnamenti di Gesù, di quanta Testimonianza ci ha lasciato attraverso il Vangelo e la Bibbia.

> “perché nella Povertà c’era più Semplicità, più Riconoscenza, più quelle Parole: “Grazie”, “Giovi per l’Anima dei Defunti”: era un pensiero semplice, ma quanto gradito a Dio. C’era sempre un Piccolo Sguardo rivolto all’Aldilà, come Spiritualità Vera, Concreta, quella Circolarità Presente nell’Uomo e nei Cieli, abitati dalle Anime. Quanto di tutto questo è ancora presente in questo Mondo frenetico? Non si ha più tempo per amare, per pregare, per accogliere, per meditare” : una volta nel linguaggio degli Uomini c’era sempre un richiamare quel: “Grazie” per i vivi e per i morti. Quel Gesto di Elemosina era come tendere una mano ai vivi ma era anche un donare ai Cieli. Con questo piccolo gesto, era un richiamare l’Aldilà, dove stanno tutti i Cari. Vedo come se c’era questo Scambio, questa Corrispondenza: il Dono era come un partire dal Cuore ed era come se ti tornasse indietro un Raggio di Calore. Questo dava Bellezza alla Terra, nutriva la Terra.
È davvero il cogliere il morire del passato in maniera più Spirituale: un imitare di più le Sofferenze di Maria, la Sofferenza di Gesù. Era un vivere di più la Croce ed era quella Sofferenza, che ti rendeva più umano, quella Sofferenza che ti lavava proprio. Accomunava di più. Vedo la Solidarietà, l’Amore, l’Affetto, l’essere circondati anche dal Silenzio, ma come forma di Rispetto per il Dolore. È come cogliere che quel Dolore avesse Vita, avesse una Parola e, da questo Dolore, è come cogliere la Vicinanza dei Cieli, una Luce sopra di noi.
Il vedere il dolore, la sofferenza al giorno d’oggi: è talmente freddezza, è talmente indifferenza, proprio l’essere scansati. E il guardare in Alto e il vedere quella cappa, che ti soffoca. Non c’è respiro, proprio. E questo non è altro che il Mondo che si presenta agli Occhi di Dio, il Mondo visto con gli Occhi di Dio, nel Passato e nel Presente.

> “Tutto vi è dovuto, tutto vi è concesso. Ma, in Verità vi dico, che è solo il vostro pensiero, perché tutto è Grazia, è Dono” : il Signore ci richiama alla Verità. Ci siamo dimenticati che Tutto appartiene a Lui, ma che è arrivato il momento di tenderci la Mano, perché per lungo tempo ci ha lasciato il Libero Arbitrio e abbiamo dato così tanta bruttezza e tristezza al suo Mondo, al suo Creato, che vuole farci capire i nostri errori e riportarci sul Giusto Sentiero, per cominciare a respirare la Dolcezza della Luce, prima che il male prenda il sopravvento.
Ma, in Verità ci dice, che Lui è il Dio della Misericordia, ma non dimenticare mai che esiste il Bene ed esiste anche il male e che il Bene è Opera sua e il male è opera della nostra disobbedienza.

> “e queste Parole sono raccolte nella Misericordia di Dio. Meditate. E così sia!” : la Croce è la nostra Risurrezione: per Risorgere, ci dobbiamo aggrappare a quella Croce. Vedo Adamo ed Eva, l’inferno e Lucifero: Queste sono due Verità impresse su quel Libro. In mezzo a queste Due Verità c’è una Luce: una Colomba e, sotto alla Colomba, c’è scritto:
“AMEN”.
Poi c’è un Scritta:
“VITA E VERITÀ
ORA È IL TEMPO DI DIO, NON DOMANI”.
È come vedere degli Angeli, che mettono un Velo Bianco su quel Libro, per custodirlo.
Davanti a me vedo una Cascata d’Acqua: io la oltrepasso quella Cascata d’Acqua. Gesù mi fa cogliere che mi ha lavata prima di donarmi Questo. Solo il Passaggio attraverso quest’Acqua ha permesso Tutto questo donare.
E Gesù mi dà la Benedizione e dice: “Pace e Amore regni sull’Umanità nel Nome del Padre, del Figlio dello Spirito Santo. Amen”.

Vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.

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Commento prova
postato da: fra Lino 02/12/2009


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