227 p. Pio: “Vi benedico, vi sostengo”. 13/10/2011
227 p. Pio: “Vi benedico, vi sostengo”.

P. Pio: “Figlia, quanta tristezza nel tuo Cuore: cogli bene la stessa tristezza che vedono i miei Occhi: cosa trova il Pellegrino? Un olmo secco. Perché, chiedetevelo, ha le radici aride, così buie, perché l’Uomo le ha ridotte così?
Da dove si riconosce la Vera Fede? Dalla Sorgente. Questa, un Tempo, era Sorgente, perché il Padre mio la curava, servendosi delle mie Umili Preghiere: Povere, sì, ma ricolme del mio Amore, ciò che io Umile Servo riuscivo a far scaturire da questo mio Piccolo Cuore Sofferente.
Portavo tutta la cattiveria del mondo, Figli infedeli, coloro che sono stati concepiti dal Pensiero del Padre e poi si rivoltano al Padre.
Figli snaturati, aprite i vostri occhi: le radici vanno innaffiate con le Lacrime della Gioia, vanno concimate con il Frutto delle Preghiere, vanno incensate con il Profumo della Santità.
Cosa vedo, Figlia, davanti a queste Pecorelle? Una statua che prega l’aridità e, ad un lato, la Mamma dei Cieli che io dovrei adorare notte e dì: e dove La mettono? Ad un lato.
Cosa vedono i miei Fratelli? Cosa pregate? Un Luogo Santo? Allora recatevi dove trovate quel Calice Ricolmo di Sangue e quell’Altare che richiama l’Invocazione dello Spirito Santo, dove ognuno di voi è chiamato ad attingere, per essere lavati e benedetti.
Dove c’è Pulizia, lì il Signore semina e riedifica.
Coraggio, Figli, ciò che è l’opera dell’uomo non è dei Cieli. Il mio Altare torni a parlare di me e non un albero inaridito, per l’aridità che lo circonda.
Vi benedico, vi sostengo. Ancora vi invito a una Santa Preghiera. Meditate, interrogatevi: cosa è della Fede Terrena?
Siate Piccole Fiammelle Accese. Servite il Signore Dio Padre nella Verità e nell’Amore. È il Signore della Misericordia: non v’è peccato, non v’è ferita che Lui non guarisca.
In voi il Discernimento: chi riconosce, accresca l’Amore, perché Irta è la Via, ma Piena di Luce. Chi non riconosce, non accresca la sofferenza e la fatica, potrebbe perdersi e arricchire la via del nemico. E così sia. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (02.10.2011 Santi Angeli Custodi).

Luci sul Messaggio.

1 > P. Pio: “Figlia, quanta tristezza nel tuo Cuore” : p. Pio legge nel mio Cuore e mi dice che c’è non una sofferenza umana, ma una Sofferenza Spirituale, perché sto toccando ciò che p. Pio ha davanti ai suoi Occhi.

2 > “cogli bene la stessa tristezza che vedono i miei Occhi” : ciò che io ho visto umanamente, con i miei occhi fisici, dentro a quella Chiesetta: un albero inaridito, la statua di p. Pio di lato, in ginocchio, che guarda l’albero. E Maria messa in fondo, a un lato.
È a questa vista che, dentro di me, ho sentito il Dolore di p. Pio della non verità di quell’immagine, che viene mostrata ai Fedeli.

3 > “Cosa trova il Pellegrino? Un olmo secco. Perché, chiedetevelo” : p. Pio ci invita a meditare sull’aridità di quell’albero, che un giorno era così rigoglioso.

4 > “ha le radici aride, così buie, perché l’Uomo le ha ridotte così” : colgo che quell’albero si è spento, perché l’uomo non ha continuato l’Opera di p. Pio: non ha rivolto lo Sguardo ai Cieli per attingere, affinché Dio tenesse in Vita quell’Albero, che era un Segno sulla Terra, il Segno della Vita.
E quanto Dio tiene a tutto il suo Creato. E quanto Dio si serve di ogni Piccola Sorgente di Vita, per poter mostrare la sua Onnipotenza
E le Fonti Celesti mi fanno vedere l’Immagine di s. Rita e di quanto quel ceppo secco è tornato a fiorire, dando come Frutto il Profumo di una Rosa, il Profumo della Santità.

5 > “Da dove si riconosce la Vera Fede? Dalla Sorgente” : la vita di quell’albero, che era refrigerio per p. Pio era alimentata dalla Preghiera che p. Pio tutti i giorni, recitava sotto a quell’albero.
Quanto l’attingere dal Padre Celeste aveva Ampiezza sulla Terra. Dio nutre Tutto e Tutti. E vedo quanto è piccolo l’orizzonte dell’uomo davanti all’Orizzonte di Dio.
Il vedere quanto l’Uomo attribuisce pochezza alle Opere di Dio e quanto Dio opera nell’Infinità dell’Eterno.

6 > “Questa, un Tempo, era Sorgente, perché il Padre mio la curava” : colgo quanto Dio era Presente in p. Pio e i Frutti della sua Santità, che già erano Luce attorno a lui.

7 > “servendosi delle mie Umili Preghiere” : colgo come se quel Luogo era pieno di Vita, perché Dio scendeva a Protezione di p. Pio: coglieva Tutto l’Amore delle sue Preghiere, perché egli pregava per tutti.
P. Pio viveva tutta la pesantezza del Mondo, perché i Cieli gli erano Vicini. Quanto lo Spirito Santo lo rendeva partecipe della pochezza del mondo, perché egli lo ricolmasse di Preghiera e desse Luce alla Terra.

8 > “Povere, sì, ma ricolme del mio Amore” : colgo quanto p. Pio amasse il Silenzio, perché potesse vivere tutta la Comunione della Preghiera, una Preghiera Povera, ma così Efficace.

9 > “ciò che io Umile Servo riuscivo a far scaturire da questo mio Piccolo Cuore Sofferente” : p. Pio, che ci insegna che le Preghiere devono partire dal Cuore, perché in quel Cuore c’è la Presenza di Maria; il suo Cuore toccava la Sofferenza di quel Cuore di Madre e di quel Cuore di Figlio sulla Croce.

QUANTO P. PIO PARTECIPAVA DEL MISTERO DI QUELLA CROCIFISSIONE!

10 > “Portavo tutta la cattiveria del mondo” : vedo l’Immagine di p. Pio sotto a quell’olmo e quanto la sua Preghiera venisse disturbata dal maligno. Quanto il male lo disturbava! Perché non volevano lasciar passare la Santità delle Preghiere di p. Pio, perché diradassero le ombre, quella spazzatura di cui il mondo è sommerso.
Quanta Sofferenza in p. Pio! Quanto le sue Carni venivano raggiunte! Ma quanto Dio costruiva dentro di lui! Ogni giorno lo fortificava sempre di più.

11 > “Figli infedeli, coloro che sono stati concepiti dal Pensiero del Padre e poi si rivoltano al Padre”: p. Pio dice: “Figlia, questa è l’Umanità: non c’è più Riconoscenza a Dio neppure per il Dono della Vita, perché l’uomo ha scavalcato Dio, dando con le sue mani la vita.
Quale oltraggio davanti agli Occhi del Padre mio! Non ci si sostituisce a Dio. Ciò che l’uomo vive come vittoria, non è vita davanti a Dio.
Fermate questo scempio!”.

12 > “Figli snaturati, aprite i vostri occhi” : p. Pio, che invita alla Preghiera, affinché Dio possa passare e aprirci gli Occhi, per farci vedere quanto il male ci ha plagiati.
Viviamo sotto il dominio della corruzione e non ci accorgiamo. Quanti frutti amari sulla terra, ma li scansiamo, passiamo oltre, per non fermarci e guardare ciò che ci sta succedendo.
P. Pio: “A coloro che hanno conosciuto gli Insegnamenti della Meditazione, ne prendano Atto e la compiano. Coloro che non hanno questo Insegnamento, io ricordo loro che hanno la conoscenza della Riflessione.
Fermatevi e guardate. Per Amore dell’Umanità”.

13 > “le radici vanno innaffiate con le Lacrime della Gioia” : p. Pio mi fa cogliere: come può esserci vita, se continuiamo a versare lacrime amare? Come può esserci la Risurrezione, se viviamo la morte?
Le Lacrime della Gioia sono le Lacrime che scaturiscono da una Sorgente di Vita.

14 > “vanno concimate con il Frutto delle Preghiere”: p. Pio: “Figli, vi sto insegnando che le radici possono sorreggere alberi giganteschi, ma solo se le si concima”.
E quelle radici che ora mi diventano Fede: l’Unico Concime per poterla mantenere Viva è la Preghiera.

15 > “vanno incensate con il Profumo della Santità” : quell’Incenso che diventa Richiamo verso il Padre. Se non è un Richiamo d’Amore, se non è un Richiamo che scaturisce dal Cuore, come può arrivare ai Cieli?

16 > “Cosa vedo, Figlia, davanti a queste Pecorelle?” : ora p. Pio mi riporta all’immagine di quella Chiesetta e i Pellegrini che entrano e davanti hanno quell’immagine di p. Pio che, in ginocchio, prega quell’albero inaridito, mentre p. Pio vorrebbe essere in ginocchio davanti alla Madre Celeste, a Lei chiedere la Grazia di ridare Vita a quell’albero.
P. Pio: “Figlia, questa immagine, che è davanti ai miei Occhi, mi dà Dolore, non mi appartiene. L’uomo non coglie il mio Pensiero. Io mi sento così Piccolo e Umile, da non poter ridare vita a ciò che l’uomo ha fatto morire.
Ma io, che sono uno degli Ultimi tra gli Ultimi, sono in Ginocchio davanti ai Cieli per chiedere Soccorso, per chiedere Misericordia, per chiedere la vostra Salvezza. Questo è Ciò che porto nel Cuore: che i miei Fratelli meditino su queste Parole, per dare Verità alla mia Persona ma, soprattutto, non date scandalo ai Piccoli.
Non è così che io posso operare.
Lasciate che Dio si serva della mia Santità, per poter portare Buoni Frutti a voi, miei Fratelli tanti Amati”.

17 > “Una statua che prega l’aridità e, a un lato, la Mamma dei Cieli che io dovrei adorare notte e dì” : è Ciò che è Gradito a p. Pio: l’inginocchiarsi davanti alla sua Mamma, davanti a quella Statua, perché ogni Figlio possa avvicinarsi, guardando il suo Esempio, ad inginocchiarsi davanti alla Mamma Celeste, per renderLe Lode per il suo Grande Amore.

18 > “E dove La mettono? Ad un lato” : Ciò che dà Gioia a p. Pio è che in quel Posto mettano in risalto la Figura di Maria.

19 > “Cosa vedono i miei Fratelli? Cosa pregate? Un Luogo Santo”: p. Pio ci chiede: “Se siete qui, per pregare in questo Luogo, che voi ritenete Santo e non date luce alla Vera Fede, alla Spiritualità, a quella Presenza Viva e Vera del Signore” e colgo che p. Pio è dietro ad un Altare e, davanti a lui, il Calice, il Vino e il Pane:

L’EUCARESTIA

È IL CENTRO DELLA

FEDE,

È LA PRESENZA VIVA DELLO

SPIRITO SANTO:

QUESTA È LA VIA DEL NUTRIMENTO!

Questo è Ciò che i Pellegrini devono trovare e, in quella Pienezza, recitare il Santo Rosario, Insieme a quel Povero Fraticello di Pietrelcina.
P. Pio: “Dio mi donerà di essere Presente e Vivo in mezzo a voi, perché Lui dispone della mia Santità, ma queste sono le Verità dei Cieli. Dio mi dona di rivelarvele, perché voi, Pellegrini, possiate trovare la Sazietà, la Ricompensa delle tante fatiche del Pellegrinaggio”.

20 > “allora recatevi dove trovate quel Calice Ricolmo di Sangue” : p. Pio ci invita a recarci in Chiesa, dove c’è la Presenza del Tabernacolo, Ciò che rende Sacra quella Chiesa.
E vedo l’Immagine dell’Altare, con il Calice e la Pisside. Vedo p. Pio che celebra. Vedo il suo attingere da questa Sorgente: quel Calice e quella Pisside, lo Spirito Santo Che discende e Che effonde Santità in p. Pio, il suo vivere una Comunione Piena con Dio.
Questo è Ciò che ci insegna p. Pio: la Pienezza dei Cieli, viverla anche sulla Terra e più ci immergiamo in Essi e più gli altri possono attingere.
E p. Pio mi fa vedere la Vite e lui si sente così Figlio di quella Vite, così Incarnato come Tralcio e tanto più è Radicato in quella Vite, tanto più si ramifica e tanto più può donare ai suoi Fedeli.
P. Pio è stato un Esempio di Santità per tutti i Consacrati: quanto Dio può operare in Essi, se solo Lo accolgono in Pienezza!
P. Pio attingeva da Dio e, solo dopo, donava ai Fedeli, ma prima l’Importanza dell’essere Servo di Dio, per poi servire i Fratelli e le Sorelle.
P. Pio: “Solo se si vive in Dio si può vivere il Mondo, la Comunione tra Simili. Ma se si è immersi nel mondo, non si potrà mai vivere le Meraviglie del Signore, per poter partecipare di Esse, c’è Bisogno di un Cammino, di Ricerca, di Accoglienza. E Tutto Questo non è davanti ai Cieli.
Svegliatevi finché siete in tempo”.

21 > “e quell’Altare che richiama l’Invocazione dello Spirito Santo” : p. Pio è davanti a quell’Altare che trovava la Forza dello Spirito: Lì trovava Sostegno e Nutrimento.
Quanto era Grande la Comunione tra p. Pio e Dio!
Quanto lui incarnava quel Sacrificio di Gesù e quell’Amore del Padre: la sua Anima era così Innalzata verso i Cieli!
Quanta Spiritualità nelle Profondità di p. Pio: lui era quel Tronco Vivo dove poter attingere Ossigeno, un Ossigeno di Sazietà.

22 > “dove ognuno di voi è chiamato ad attingere” : l’Importanza del fare la Comunione, il suo richiamarci per saziarci di quel Corpo e quel Sangue: la

SAZIETÀ DELL’ANIMA.

Quanto è Importante recarsi davanti all’Altare, per incontrare Gesù: il CercarLo, il Camminare Affamati, per essere saziati.
Quanta Preparazione, dice p. Pio, ci vuole, per incontrare il Signore
P. Pio: “È un Cammino di Conquista!
L’Incontro con Gesù non si fa a cuor leggero, ma Coscienti e Consapevoli di un Vero Incontro. E non si va ad incontrare lo

SPOSO

rivestito di macchie, perché la pesantezza soffoca la Bellezza.
Non fate di quel Gesto di Comunione una vanità. E così sia!”.

23 > “per essere lavati e benedetti” : se la Comunione la si vive come Riconciliazione con Dio, Gesù si attiva e ci soccorre e ci rifà Nuovi tutte le volte. Ma se non si ha questa Consapevolezza, non si vivrà neppure la Pienezza dell’Eucaristia.

24 > “Dove c’è Pulizia, lì il Signore semina e riedifica” : p. Pio mi fa cogliere l’Importanza della Confessione, il presentarsi davanti a quella Eucaristia riconciliati con i Cieli e con la Terra.
È come se dentro di noi dovessimo preparare una Tavola Imbandita, poi invitare Gesù a prendere parte. Quanto Tutto deve essere Bianco, Pulito, perché il Signore possa far risplendere quel Bianco, perché si senta Accolto ed Amato, perché Lui si siede per donare Amore.
P. Pio: “Se non si è riconciliati con il Signore e con se stessi, come può Dio operare Tutto Questo? Se ogni Uomo avesse davanti a sé questa Immagine, quanto si premurerebbe prima di andare a ricevere quel Gesù Vivo, quell’aprire la Porta per accoglierLo.
E così sia!”.

25 > “Coraggio, Figli, Ciò che è l’opera dell’uomo non è dei Cieli” : p. Pio ci invita a orientarci ai Cieli, perché Lì troviamo le Verità. La Bellezza di p. Pio la si attinge dai Cieli, la si coglie con l’Anima, perché i Cieli non sono responsabili della leggerezza degli atti che compiono gli umani.
P. Pio dice: “Se per l’Uomo è Importante fare dal più piccolo gesto al più grande gesto con Responsabilità e con Coscienza, quanto più lo è per i Consacrati.

Meditate.
Non date scandalo alla Fede.
Non vivetela con leggerezza:

ESSA È ETERNA”.

26 > “Il mio Altare torni a parlare di me” : è come se p. Pio mi riporta lo Sguardo alle sue Celebrazioni sull’Altare. Per lui è Importante che davanti al nostro Sguardo ci sia sempre Presente quella Comunione Piena che si può vivere con Dio quando lo

SPIRITO SANTO

SCENDE SULL’ALTARE

E SI EFFONDE.

P. Pio non vuole essere di Esempio solo con la sua Santità, ma Egli vuole essere ricordato come colui che amava i Cieli più della sua stessa Vita e quanto questo Amore Sincero l’ha reso Degno Discepolo del Signore.

27 > “e non un albero inaridito, per l’aridità che lo circonda” : p. Pio ci invita a ripartire dalla Vita, da Ciò che dona Vita, da Ciò che nutre e disseta e non da ciò che è diventato morte.
P. Pio: “Quell’albero è l’espressione dell’aridità della Fede. Dove non passa Dio, non c’è vita.
Figli, la Presenza di Dio dà Luce, dà Continuità. Non si attinge dalla morte. Ma dalla Vita”, per questo p. Pio invita a recarsi in Chiesa, Dove c’è la Presenza di Dio e non dove c’è la vista dell’aridità.
P. Pio: “Quell’albero ormai secco come può, ormai, dare buoni frutti?
Nutritevi di Dio e tornerete ad essere Alberi Rigogliosi”.

28 > “Vi benedico, vi sostengo” : p. Pio ci benedice perché, attraverso di noi, lui può essere ancora Testimonianza di Verità Divine, per i Figli della Terra.

29 > “Ancora vi invito a una Santa Preghiera” : p. Pio ci invita a recitare il Santo Rosario con il Cuore. Non è importante dirlo bene, ma dirlo con Amore, con Piccolezza, dirlo unendo la Mano a quei Cieli Che la Tendono.
Ogni volta che si prega si può vivere la Comunione, basta sapersi orientare e poi lasciarsi guidare.

30 > “Meditate” : p. Pio, che ci invita a stare in Comunione con i Cieli: quanto è Importante donare il nostro Tempo ad una Comunione Spirituale, per accogliere le Grazie dei Cieli; per riconoscerle tali c’è bisogno di tanta Preghiera, di tanta Apertura, di tanta Accoglienza, perché solo così lo Spirito Santo può operare in ognuno di noi.

LA PACE, LA QUIETE SONO IL SALE DELLA MEDITAZIONE.

31 > “interrogatevi: cosa è della Fede Terrena?” : ognuno di noi trovi il tempo per interrogarsi, per chiedere quanto è degno di chiamarsi Cristiano, quanto ne partecipa, quali sono i frutti.
P. Pio: “Chi è il Vero Cattolico? E chi si sente Libero di vivere la Pienezza di un Cuore Sincero e di un’Anima Rivestita di Quiete? Chi si è mai guardato dentro nella Sincerità?
Chi ha mai bussato a quell’Anima, per cercare il Signore?
Chi si è lasciato guidare, facendosi Servitore?
Vi siete mai chiesti Chi vi ha donato la Fede e quanto Essa è Presente in Maniera Veritiera in ognuno di voi?

Fratelli, Sorelle,
fermatevi!
Non correte affannati,
perché non vi è dato di conoscere
l’Ora per incontrare lo

SPOSO”.

32 > “Siate Piccole Fiammelle Accese” : p. Pio esorta noi, che stiamo camminando Insieme agli Insegnamenti di Gesù, ad essere testimoni di un Piccolo Raggio di Sole che, incarnando la Fede Vera, sta crescendo a Piccoli Passi dentro di noi, ma solo per Grazia del Signore.

33 > “Servite il Signore Dio Padre nella Verità e nell’Amore” : p. Pio dice che questa Realtà non ha bisogno di eroi, ma di piccoli servitori, per questo

in noi regni la Piccolezza, la Dolcezza,
ma l’Arma della Sincerità e della Verità.

34 > “È il Signore della Misericordia: non v’è peccato, non v’è ferita che Lui non guarisca” : a noi occuparci solo del Giudizio di Dio, perché a Lui daremo Conto, prima che ai nostri Fratelli.
Il Dio della Misericordia viene in Soccorso ad ognuno di noi, ma non dimenticare mai che in Lui c’è impressa la Verità Assoluta e non basterà giustificarsi, per poter essere salvati. Ma se siamo Degni di essere accolti nelle sue Braccia, dovremo prima percorrere il Sentiero della Purificazione.
Non si incontra Dio se prima non si è Lavati e Perdonati da quel Sangue di Gesù e quel Cammino di Purificazione può essere lungo o corto, a seconda del Giudizio di Dio.

35 > “In voi il Discernimento” : p. Pio ci invita a leggere, a meditare e, nella nostra piccolezza, lasciare che il Signore ci illumini, per fare un Sano Discernimento.
P. Pio: “Chi riconosce, si metta in Cammino.
Chi non riconosce, che Dio ne abbia Misericordia!”.

36 > “chi riconosce, accresca l’Amore, perché Irta è la Via, ma Piena di Luce” : in un attimo p. Pio mi fa ripercorrere la sua Storia. Quanta fatica! Quanta disperazione! Quanta desolazione su questa terra gli è stata inferta.
Ma quanto tutto questo, restando Saldo, Ancorato nel Signore, ha avuto la Grazia di entrare a far parte del Regno di Dio.
Ogni Fatica Terrena, se orientata a Dio, avrà la sua Gloria nei Cieli e sulla Terra, così come la Storia di p. Pio ci narra.

37 > “Chi non riconosce, non accresca la sofferenza e la fatica” : p. Pio ci invita a donare questa Realtà Divina, ma poi a non portare tutti i pesi di coloro che non riconoscono, che giudicano, sentenziano, senza neppure sapere e conoscere la Realtà.
Non a noi devono rendere Conto, ma a quel

GESÙ,

Che presto si farà Vivo e Presente,
perché Lui già è in Cammino in Mezzo al suo Popolo
e chiederà Conto ad ogni singolo Figlio.

Ma quanto più ai suoi Consacrati, a quei Discepoli che non aprono le Porte dei loro Cuori per mettersi in Ascolto di un Dio Che sta parlando Loro attraverso questa Realtà.

38 > “potrebbe perdersi e arricchire la via del nemico. E così sia” : p. Pio mi fa vedere che tutti coloro che sono di ostacolo a questa Realtà Divina, a tutti coloro che accrescono la cattiveria, la maldicenza, l’ironia, il sarcasmo, l’infamia: saranno ricompensati della stessa moneta, perché tale cattiveria è solo nutrimento per il male e il male non fa mai sconto.
P. Pio: “Tutto questo linguaggio, questo comportamento non viene da Dio, per questo non vi aspettate ricompensa dal Padre, perché sarà il male che vi darà la giusta ricompensa.
Guardate bene la Realtà: le Realtà Spirituali non sono frutto della terra, ma sono Frutti dei Cieli.

E chi è l’uomo per oltraggiare

DIO?

Meditate a lungo.
Questa è una Richiesta d’Amore,
perché torniate sulla Retta Via
e torniate a Dio,
allontanando le tenebre”.

39 > “Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.


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