295 Gesù: “Un “Sì” dato a Dio non è un gioco”. 22/03/2013
295 Gesù: “Un “Sì” dato a Dio non è un gioco”.

Gesù: “Ecco, Figlia, il mio Dire, Che sia di Luce per i miei Piccoli Discepoli. L’Incontro è Giusto e Santo farlo, per diradare le ombre che si sono create. L’Invito va fatto con Piccolezza e Umiltà. Ognuno, come può, si renda disponibile già dalle prime ore del pomeriggio, perché la Preghiera sia Quella Quiete Dove Io, Signore, farò passare Tutta la Verità.
A te, Figlia, dico: Tutto Ciò Che passerà attraverso la tua Voce sia registrato, perché un giorno Tutto Ciò Che ora non si coglie, sarà Concretezza nei Giorni a seguire. Questo sia Autenticità della mia Presenza. E così sia!
Ancora, tutto ciò che è il dire dei presenti all’Incontro, con la massima Libertà si esprimano, finché tutto sia sciolto e si torni nella Luce, Dove è Giusto e Santo che si cammini.
Chi vuole seguire altre strade, libero di farlo, ma di ogni dire Mi dovrà dare Conto. Un “Sì” dato a Dio non è un gioco. Chi vuole intendere, intenda. E così sia!
Figlia, vivi Serena. Ogni attacco, ogni cattiveria non arriva a te, ma a Me, Che sono la Luce e se la Luce si contrasta il male è sempre in agguato.
Coraggio! La mia Benedizione ti sosterrà e sarà Amore per tutte le Mie Pecorelle. Vi guido, sarò Presenza Viva. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Figlia, il ritrovarsi quando le prime Luci si affievoliscono, quell’imbrunire che richiama il ritirarsi in una Dimora Accogliente. Figlia, ti vengo in Soccorso: Mercoledì, 17,30. E così sia!” (22.10.2012 Lunedì. B. Giovanni Paolo II).

Luci sul Messaggio.

1 > Gesù: “Ecco, Figlia, il mio Dire”: è Gesù, Che parla come Maestro di Questa Scuola.

2 > “Che sia di Luce per i miei Piccoli Discepoli”: Gesù vuole donarci Luce di Insegnamento a noi che stiamo camminando in Questa Scuola Divina.

3 > “L’Incontro è Giusto e Santo farlo”: ci invita ad incontrarci, perché non sarà un incontro umano, ma un Incontro Che parla di Insegnamenti Spirituali, Che ci aiutano a camminare nella Condivisione e nella Fratellanza.

4 > “per diradare le ombre che si sono create”: affinché ogni ombra, ogni dubbio, ogni disguido venga portato alla Luce, per riportare la Serenità nel gruppo.

5 > “L’Invito va fatto con Piccolezza e Umiltà”: Gesù ci ricorda che:
Gesù: “Per potersi incontrare nella Preghiera, come Gruppo in Cammino, lo si faccia con la Piccolezza e l’Umiltà del riconoscere che,

DOVE
DUE O TRE
SONO RIUNITI,
LÌ C'È LA
PRESENZA DEL PADRE.

Figlia, se ogni Incontro di Preghiera si avesse Questa Consapevolezza, Quanta Luce ci sarebbe di più e quanto poco umano sarebbe presente, che porta solo ad inquinare quell’incontrarsi”.

6 > “Ognuno, come può, si renda disponibile già dalle prime ore del pomeriggio”: la Concretezza della Presenza del Maestro, il suo guidarci Passo, Passo, Quella Voce Che si fa Guida e Presenza Viva.

7 > “perché la Preghiera sia Quella Quiete Dove Io, Signore, farò passare Tutta la Verità”: l’Incontro deve iniziare con la Preghiera, perché la Preghiera fa tornare la Quiete. È nella Quiete, che si può accogliere il dire di un Fratello, di una Sorella, anche se quel dire può non piacere.
Ma la Presenza di Gesù porterà alla Luce ogni Verità, Che è dentro di noi, perché è solo così, venendo alla Luce, che si fa Chiarezza e si ha Verità Assoluta, Dove non ci si può sottrarre dal riconoscerLa.

8 > “A te, Figlia, dico: Tutto Ciò Che passerà attraverso la tua Voce sia registrato”: è Gesù, Che ci conosce nelle nostre Profondità e mi fa cogliere che è Cosa Buona registrare Ciò Che esce dalla mia Bocca perché Lui, Che vede nel Compiuto, sa che ci sarà chi distorcerà le Verità.

9 > “perché un giorno tutto ciò che ora non si coglie, sarà Concretezza nei Giorni a seguire”: quando è Gesù a parlare, ha sempre un suo Seguito, la sua Voce diviene Concretezza, perché fa da Specchio a chi, Sinceramente, si lascia guidare dal suo Dire.

10 > “Questo sia Autenticità della mia Presenza. E così sia!”: Gesù mi fa cogliere che Questo deve essere da Specchio per tutti i Gruppi di Preghiera, Che camminano nelle Verità e Che non temono la Luce.
Quando si è nella Verità, nulla può spaventare.
Solo chi è nella menzogna cerca il nascondimento e, quando questo accade, si dà Dolore al Padre, perché non si è buoni discepoli.
Guai a chi è di scandalo al Fratello o alla Sorella e non viene guidato sulla Retta Via.

11 > “Ancora, tutto ciò che è il dire dei presenti all’Incontro, con la massima Libertà si esprimano”: quando si è nella Verità, ma si cade nell’errore, non si deve mai avere paura di dire ciò che si porta, ciò che si vive.
L’Umiltà è quell’Arma che ci può far essere accolti e ci può far respirare Libertà.
Anche coloro che sono nel peccato, ma sono così Docili a condividerlo, perché nessuno può essere giudicato, perché se si è nelle Consapevolezza che Lì è Presente il Maestro, Che vuole solo donare Insegnamenti d’Amore, come poter scavalcare l’Esempio del Maestro?
Gesù: “Figlia, quanto i

GRUPPI DI PREGHIERA
SONO DISTANTI DA
QUESTE VERITÀ.

Quanto si pasticcia e quanta invidia, gelosia e cattiveria regna in mezzo ai gruppi.
Quanti sepolcri imbiancati, perché non lasciano sedere Me, Maestro e Signore, in mezzo a loro”.

12 > “finché tutto sarà sciolto e si torni nella Luce”:

ECCO
GESÙ,
CHE SI FA
CROCE:

il deporre tutto davanti a Quella Croce: tutto viene lavato, tutto viene allontanato. Torna la Bellezza e il Respiro è più Leggero.
Quanta Gioia a Quel Malestro, se ogni Gruppo di Preghiera incarnasse Questi Insegnamenti, quanta Circolarità d’Amore regnerebbe in mezzo ai suoi Figli. E quanto il maligno prenderebbe distanza.

13 > “Dove è Giusto e Santo che si cammini”: dopo ogni incontro il ripartire con una Luce Interiore Che ti fa da Guida e l’aver riafferrato Quella Mano del Maestro, Che ti conduce su una Strada di Santità.

14 > “Chi vuole seguire altre strade, libero di farlo”: Gesù, Che tocca il nostro Libero Arbitrio: in un Cammino di Fede non ci deve essere mai costrizione. Ognuno, Liberamente, scelga la sua via.

15 > “ma di ogni dire Mi dovrà dare Conto”: Gesù mi fa cogliere che la nostra Libertà è una Libertà fatta di Responsabilità, perché siamo Figli che veniamo da un’Appartenenza e a Quella Appartenenza dobbiamo dare Conto.

16 > “Un: “SÌ” dato a Dio non è un gioco”: vedo una

GRANDE LUCE,
COME SE AVESSE
TANTA PROFONDITÀ
E, DAVANTI A QUESTA LUCE, C’È UNA
CROCE,
CON
GESÙ GLORIOSO:
HA QUELLO
SQUARCIO AL COSTATO,
DOVE ESCE
SANGUE E ACQUA.

Quanto nello Spirituale è Forte Quel:

“SÌ”:
IL PADRE,
CHE MOSTRA QUANTO
AMORE
PER I SUOI
FIGLI
E QUELL’ULTIMO ATTO,
QUELLA LANCIA CHE APRE IL
COSTATO,
QUELL’AMORE DI DIO,
CHE PASSA ATTRAVERSO QUEL
PERDONO,
QUEL LAVARE I NOSTRI PECCATI:
LE ULTIME PAROLE SUSSURRATE DA
GESÙ,
IL PERDONARCI.

Con quanta facilità pronunciamo quel: “SÌ”, ma quanto, riportato a Dio, ha un’Importanza, una Grandezza che non ha eguali di paragone.
Quanto noi creature siamo distanti dal leggere lo Spirituale.
Ora colgo quando Gesù dice: “La vostra cecità, la vostra sordità quanto vi allontana da Quell’Amore così Pulito Che si dona di Continuo” e noi Lo sperperiamo. Il servirci dei Cieli e il nostro spadroneggiare, servendoci dello Spirituale che, per la nostra stoltezza, pensiamo di servircene, perché Trasparente.
Ma, se lo si legge in Maniera Giusta, Quanto è Tutto Concretezza, perché ognuno di noi, con la nostra vita, ne paghiamo tutto il Riflesso. E con la nostra stoltezza non riusciamo nemmeno a riconoscerLo, perché troviamo mille ragioni, pur di non guardarci nella Verità di Dio.

17 > “Chi vuole intendere, intenda”: una Lezione per tutti coloro che vogliono guardare con gli Occhi della Verità, gli Occhi del Maestro.

18 > “Figlia, vivi Serena”: è Gesù Che mi dona la Pace, il ritrovare la Serenità, dopo che mi ha dato di vedere quanta Grandezza c’è oltre la nostra piccola vita umana.

19 > “Ogni attacco, ogni cattiveria non arriva a te, ma a Me”: è un Annuncio di Gesù, Che mette in Guardia coloro che pronunciano parole stolte sullo Strumento Che il Signore ha scelto.

20 > “Che sono la Luce”: ecco la mia Serenità, di Cui mi parla Gesù: Ciò Che mi dà di vedere è Tutto Dono, per Questo Ciò Che annuncio, Ciò Che rivelo, Ciò Che è Insegnamento, Gli appartiene Tutto e, chi attacca me, attacca Lui.
Quanta Responsabilità per chi apre la bocca e gli dà fiato, senza lasciarsi guidare dalla Bocca del Cuore, dalla Bocca della Coscienza, dalla Bocca dell’Anima.
Quanto un Figlio, prima di pronunciarsi, dovrebbe riflettere, tacere, meditare e, solo dopo, dire il suo pensiero, con Rispetto e Piccolezza.

21 > “e se la Luce si contrasta il male è sempre in agguato”: Gesù:

“GUAI
A CONTRASTARE LA
LUCE.

La Luce si accoglie, se La si riconosce. O non La si riconosce: è nel Libero Arbitrio di ogni Figlio.
Ma se è la Luce, come attaccarLa? Come recarLe Dolore?
E se è il male, come contrastarlo, se è molto più forte di noi, misere creature?
Questo è Ciò Che dovrebbe avere dinanzi ogni Figlio,

QUESTE DUE GRANDI VERITÀ”.

22 > “Coraggio!”: il Sostegno di Gesù, Che non manca mai.

23 > “La mia Benedizione ti sosterrà”: è la mia Unica Forza: il suo Abbraccio di Benedizione.

24 > “e sarà Amore per tutte le Pecorelle”: vedo un Albero Ricolmo di Frutti e, se quell’Albero viene alimentato da una Fonte di Bene, è Rigoglioso l’Albero ed è di Sazietà per chi sta attorno, perché il Frutto Buono dà Nutrimento.

25 > “Vi guido”: Gesù Che guida, a noi farci Piccoli e seguirLo.

26 > “sarò Presenza Viva. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”: la sua Presenza Spirituale è così Concreta, è così Tangibile, che è solo Conforto poterLo seguire.

27 > “Figlia, il ritrovarsi quando le prime Luci si affievoliscono”: ancora il Maestro Che ci viene incontro lì, dove ci troviamo e sa che, ancora, camminiamo nel materiale e ci organizza la giornata.
Quando Lui ci dà Appuntamento, ognuno di noi ha la Possibilità di essere all’Incontro.
Ecco la sua Concretezza: il guardarci uno, per uno, ci tende la Mano e poi ci riunisce.
Basta solo abbandonasi ad una Guida Sicura.

28 > “quell’imbrunire che richiama il ritirarsi in una Dimora Accogliente”: è come se Gesù ci lascia svolgere le cose umane e poi ci invita ad incontrarci, quando ci sentiamo più leggeri: abbiamo fatto il nostro lavoro, perché Lui ci conosce, sa che ancora il materiale ci coinvolge.
Ciò Che Gesù mi sta facendo cogliere è proprio la Concretezza di Quella Giornata, di quel doverci incontrare, quella Piccolezza di spiegarci il giorno, l’ora, perché a Lui nulla sfugge.
Quanto ci conosce e quanto ci guida. Ecco il Pastore Che tiene alle sue Pecorelle e si preoccupa che nessuno manchi, un Maestro Che ci cura. Quanta Bellezza il vedere con gli Occhi di Gesù.

29 > “Figlia, ti vengo in Soccorso: Mercoledì, 17,30. E così sia!”: quante resistenze in me prima di dover annunciare un incontro, di annunciare un orario. Ecco, il mio sguardo su ognuno del gruppo per cercare di andare incontro alle esigenze di ognuno.
E poi il mio rifugiarmi nella Preghiera e il Buon Maestro Che mi dice il Giorno e l’Ora. Mi toglie il peso, mi ridà Pace e mi riconduce ancora a Lui, perché Tutto è guidato da Lui.
Nulla di umano può insinuarsi nella sua Scuola Divina.


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