638 Gesù: “Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore a vostro fratello” (Matteo 18, 35) (Martedì III Quaresima). 14/03/2023
638 Gesù: “Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore a vostro fratello” (Matteo 18, 35) (Martedì III Quaresima).

Dal Vangelo Secondo San Matteo.

In quel tempo Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: “Signore, quante volte dovrò perdonare a mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?”. 22 E Gesù gli rispose: “Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. 23 A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 24 Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. 25 Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. 26 Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. 27 Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. 28 Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! 29 Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. 30 Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. 31 Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. 32 Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. 33 Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? 34 E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. 35 Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore a vostro fratello”.

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “Gesù era con i Suoi Discepoli e c’era Pietro Che Gli si avvicinò e Gli chiese: “Quante volte dovrò perdonare al mio Fratello se pecca contro di me, sette volte?”.
E Gesù Gli rispose che doveva perdonare non sette volte, ma settanta volte sette.
E poi Gli spiegò, con una Parabola, il perché doveva essere così, perché il Metro di Misura era il Perdono Che Donava Dio ai Suoi Figli.
Cominciò col dire che il Regno dei Cieli è Simile ad un Re che volle fare i Conti con i suoi servi. Incominciato i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti e che non aveva da restituire. Allora il padrone ordinò che fosse venduto lui, con la moglie, con i figli e quanto possedeva, così saldasse il debito.
Allora quel servo si gettò a terra e lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza, Signore, ti restituirò ogni cosa”.
Allora il Padrone, impietositosi, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Il Cogliere quanto il Pentimento, la Supplica, il Chiedere con Umiltà possa impietosire Quel Padrone, che era deciso a venderli, pur di riavere il dovuto. E, di fronte al servo, usò pietà. Anche il Padrone, davanti ad un servo, si riconcilia e perdona.
Ma con lo scorrere del Dire di Gesù, ci si rende conto che quel Re ha un Cuore Amorevole, mentre il cuore degli uomini a volte è falso, ingannevole e meschino: Davanti ad un Condono di un debito, non prendono atto e si comportano di conseguenza, ma sono cattivi così come ci narra Gesù del comportamento che quel servo riserva ad un suo amico debitore.
Tant’è che, uscito dalla casa del Padrone ed incontrando il suo debitore, lo afferrò, lo soffocava e gli chiedeva di restituirgli quanto gli doveva.
Questo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava di avere pazienza con lui, che gli avrebbe restituito il debito. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
C’erano degli altri servi che, vedendo l’accaduto, si addolorarono ed andarono a riferire al Padrone l’accaduto. Il Padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, a te ho condonato il debito perché mi hai pregato. Non dovevi anche tu avere pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Il Padrone, Sdegnato, lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Gesù disse ai Suoi Discepoli: “Così il Padre Mio farà a Ciascuno di Voi, se non perdonerete di Cuore al Vostro Fratello”.
La Lezione di Gesù ci conduce ad un Cammino di Uguaglianza, di Perdono, e di Giustizia: non fare ad altri ciò che non vuoi sia fatto a te, perché Quel Giudice, Che è Padre, non permetterà di fare per la seconda volta lo sconto se, quando lo hai ricevuto la prima volta, tu non sei stato in grado di farlo con un tuo fratello.
Ciò che il Padre Perdona con il Cuore deve avere una Continuità d’Amore, altrimenti Quel Perdono diventa frutto amaro e il Padre te ne chiede Conto e non ci si può sottrarre dallo sdebitarsi, fino alla Restituzione dell’Ultimo Spicciolo”.
(14.03.2023 Martedì. S. Matilde, Regina).


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