411 P. Pio: “Nel Nome del Signore Gesù Cristo vi accolgo”. 02/02/2016
411 P. Pio: “Nel Nome del Signore Gesù Cristo vi accolgo”.

P. Pio: “Nel Nome del Signore Gesù Cristo vi accolgo e vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Figlia, sono p. Pio, Quell’Umile Frate Che, dai Cieli, si fa Presenza di Guida in Questo Giorno.
Non chiederti.
Tornate presso le macchine, mangiate e poi incamminatevi verso la Stradina del Santo Rosario, Dove Io, con Tanta Fatica, ma con Tanta Devozione, percorrevo e percorro Ogni Volta che il Mio Sguardo si posa sulla Madre Terra, per Dolce Dono del Signore: Quanta Misericordia usa con Me!
Ancora porto il peso dei Miei Figli e dei Miei Confratelli: non ascoltano Ciò Che dono dai Cieli e Ciò Che ho lasciato come Testimonianza, ma si fanno più grandi anche di loro stessi, cadendo sempre nell’errore.
Che Dio abbia Pietà di Loro. E così sia!
Figlia, con Cuore Sincero, Aperto e Leggero andate avanti, per compiere Ciò Che vi attende. Pace regni tra di voi e in voi” (05.07.2015 Domenica. S. Filomena. S. Antonio Maria Zaccaria).

Luci sul Messaggio.

1 > P. Pio: “Nel Nome del Signore Gesù Cristo vi accolgo e vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”: la Missione di p. Pio, Che continua nell’Alto dei Cieli e Che, Attraverso Gesù, dona la Sua Benedizione: il Continuo della Sua Missione Sacerdotale.

2 > “Figlia, sono p. Pio, Quell’Umile Frate Che, dai Cieli, si fa Presenza di Guida in Questo Giorno”: il Dire di p. Pio sarà Voce nella mia Anima per guidarci in Questo Giorno di Pellegrinaggio, Dove il Signore ci ha chiamati a recarci.

3 > “Non chiederti”: il richiamarmi di p. Pio: non attingere dai miei pensieri.
Ma aprirmi alla Grazia, perché sarà Lui a guidarci Passo, Passo.

4 > “Tornate presso le macchine, mangiate e poi incamminatevi verso la Stradina del Santo Rosario”: ed ecco le Sue Indicazioni: coglie le debolezze della nostra carne, il richiamo del cibo e non ce lo chiede come sacrificio, ma ci invita a rifocillarci.
Ma, poi, a

RIPORTARE LO SGUARDO VERSO
L’ESSENZA DELLA NOSTRA VITA:
GLI INSEGNAMENTI DIVINI, CHE LUI È PRONTO A DONARCI,
PERCORRENDO QUEL VIALE DEL
SANTO ROSARIO.

5 > “Dove Io, con Tanta Fatica, ma con Tanta Devozione, percorrevo”: il cogliere in p. Pio che tutto il nostro vissuto rimane Impresso nelle nostre Vesti: nulla viene dimenticato.
Tutto viene lavato, tutto viene purificato, si guarda con Occhi Nuovi, con Occhi dell’Innocenza, Dove Tutto ha un Altro Linguaggio, ma se su questa terra si cammina con il Signore, non si può dimenticare nella Vita Eterna.

6 > “e percorro Ogni Volta che il Mio Sguardo si posa sulla Madre Terra”:

LA VERITÀ DELLA
CONTINUITÀ DELLA VITA:
IL COGLIERE CHE QUEL

PENSIERO DI DIO

NON SI INTERROMPE MAI
DA QUELL’ATTIMO DEL CONCEPIMENTO INIZIA LA VITA
CHE AVRÀ UN EVOLVERSI,
FINO A RAGGIUNGERE LA PIENEZZA CON TUTTI I SUOI PASSAGGI.

Quando si dice che quella vita conosce la morte e poi si entra nella Nuova Vita, ma tutto fa parte dell’Essere Umano, Tutto fa parte dell’Essere Figli di Dio: c’è la Trasformazione, ma non c’è l’interruzione, non c’è la fine per quelli che hanno camminato sulla Terra nell’Abbraccio di Dio.

SE SI ENTRA A FAR PARTE DI QUEL

CORPO MISTICO,

COME SI PUÒ DIMENTICARE CIÒ CHE È DIVINO?

È UN MISTERO GRANDE DA COGLIERE,

MA VISTO CON GLI OCCHI DI GESÙ, NELLO SPIRITUALE
QUANTO È TUTTA VERITÀ.

LA VERITÀ CHE È IN DIO:

NON ESISTE LA MORTE,
MA QUEL RIPOSO PER ENTRARE NELLA NUOVA VITA.

Ecco perché p. Pio può guidarci, può guardare Quel Luogo Dove Lui ha trascorso Parte della Sua Esistenza. Ecco perché può raccontarci di Quel Cammino e di Ciò Che viveva in Vita, perché è Ancora Tutto Presente in Lui.

NON SI DIMENTICA LA VITA,
MA LA SI GUARDA CON OCCHI DIVERSI QUANDO SI TORNA NELLA

CASA DEL PADRE:

QUESTA È LA VERITÀ DELLA FEDE
E QUESTO È CIÒ CHE CI STA TESTIMONIANDO P. PIO,

È CIÒ CHE CI HA LASCIATO
GESÙ
COME TESTIMONIANZA:
IL FIGLIO DELL’UOMO DIVENUTO IL CRISTO RISORTO,
DOVE, PER L’ETERNITÀ,
SI PARLA DELLA SUA ESISTENZA.

E se si parla di Esistenza, non si può parlare di fine.
Ma di una Continuità Che ha avuto delle interruzioni, dei Cambiamenti, ma non fine.
È come se in p. Pio vedessi la Verità di Gesù, Che ci vuole insegnare a vedere in Maniera Veritiera.
Se nell’Uomo c’è la fine, come può la fine operare?
E Gesù, in Quei Tre Giorni di Morte ha Operato Così Tanto in Cielo e in Terra.
Ecco Quando si dice che il Padre genera la Vita. E non la morte.
Il peccato ha inserito dei passaggi.
Ma

CHI RICONOSCE IL PADRE,
RICONOSCE IL FIGLIO
E RICONOSCE LO SPIRITO SANTO
DEVE AVERE UNA

VERITÀ ASSOLUTA

ED È QUELLA CHE IL PADRE CI INSEGNA ATTRAVERSO IL FIGLIO:
UN PADRE CHE GENERA LA VITA NELLA SUA CONTINUITÀ,
IL SUO PENSIERO PER L’ETERNITÀ.

7 > “per Dolce Dono del Signore”: il cogliere in p. Pio che Tutto è per Merito del Padre, Che permette Questo: è Dono.

8 > “Quanta Misericordia usa con Me”: il cogliere la Modestia di p. Pio, la Sua Grande Umiltà, le Sue Nuove Vesti.

9 > “Ancora porto il peso dei Miei Figli e dei Miei Confratelli”: Quanto, Ancora, l’Uomo sta appesantendo p. Pio. La poca fede di questa terra, il pensare che non siamo visti e sentiti dai Cieli e questo è stato l’inganno del male, che ci ha portato a credere che la morte è la fine.
E siamo pronti a credere più a questa menzogna, che alle Verità di Dio.
A che serve rinnovare il defunto durante una Santa Messa se, poi, non si è ascoltati? Se non esiste più niente dopo la morte, a che serve rinnovare il Ricordo?
Di nuovo, la stoltezza dell’uomo.
P. Pio: “Figlia, sulla Terra Mi danno Gloria, perché Tanti Miracoli ho operato non solo da Vivo, ma anche Dopo il Passaggio.
Mi riconoscono i Miracoli e non Mi riconoscono che sono Vivo.
Quando matureranno nella Fede i Miei Poveri Confratelli?”
Quanto si può appesantire un’Anima.
Quanto siamo poveri nella Fede.

10 > “non ascoltano Ciò Che dono dai Cieli e Ciò Che ho lasciato come Testimonianza”: sento il Rimprovero di p. Pio, perché Gli danno Dolore perché non viene ascoltato.
Non era ascoltato in Vita. E non è ascoltato Ora.
Ma ha Così Tanta Ricchezza in Sé, ha una Fede Grande, ha un: “CREDO” GRANDE ed è avvolto dalla Grazia del Padre.
Il Padre Gli elargisce Tanti Doni e la terra Li spegne tutti.
Quanta stoltezza.

11 > “ma si fanno più grandi anche di loro stessi, cadendo sempre nell’errore”: il peggior inganno del male è quello di far gonfiare nella fede i Consacrati.
Non si sfrutta la Fede a proprio vantaggio.

LA FEDE È UN DONO DI MATURITÀ PER POTER ESSERE DONATO.
LA CRESCITA DEI FEDELI DEVE ESSERE RICOMPENSA DI DONO.

Ma se il Pastore perde il Gregge, qual è il suo Dono? Qual è la sua Ricompensa?

12 > “Che Dio abbia Pietà di Loro. E così sia!”: la Supplica di p. Pio Presso Dio è Quella di avere Pietà di Coloro che si stanno servendo della Fede.
E non stanno servendo per la Fede.

13 > “Figlia, con Cuore Sincero, Aperto e Leggero andate avanti, per compiere Ciò Che vi attende”: l’avanzare della nostra Giornata Verso Quel Sentiero.

14 > “Pace regni tra di voi e in voi”: ecco le Istruzioni di p. Pio: la Comunione, l’essere Riconciliati è una Grazia Grande e chi riesce a fare Questo Passettino sperimenta Tanti Frutti di Grazia percorrendo il Viale, Quella Pace Interiore Che ti solleva, ti dà un Respiro Nuovo:

GLI OCCHI DELLA FEDE.


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11 > “ma si fanno più grandi anche di loro stessi, cadendo sempre nell’errore”: il peggior inganno del male è quello di far gonfiare nella fede i Consacrati.
Non si sfrutta la Fede a proprio vantaggio.

LA FEDE È UN DONO DI MATURITÀ PER POTER ESSERE DONATO.
LA CRESCITA DEI FEDELI DEVE ESSERE RICOMPENSA DI DONO.

Ma se il Pastore perde il Gregge, qual è il suo Dono? Qual è la sua Ricompensa?

Commento.

Questo Messaggio è così Intenso e Profondo, da richiedere tanta preghiera e meditazione, ma c’è un Passaggio Che mi ha colpito tanto e Lo riconosco come Specchio Particolare per tutti ma, in particolare, per noi, Consacrati.
P. Pio ci mette in guardia dicendoci che la sorgente dei mali per un Consacrato è il farsi grandi e, per farsi grandi, servirsi anche della Fede, servirsi anche di Dio.
P. Pio questo lo chiama l’inganno del male, ed è così.
L’Insegnamento Che Gesù mi ha lasciato come Testimonianza è che, chi vuole seguirLo, deve farsi piccolo e servo, come Lui ha fatto, perché il Padre Celeste in Lui potesse essere Grande e Sempre Re e Unico Sovrano.
Come Gesù, Questa Verità L’ha Sempre incarnata anche p. Pio, conformandosi in Tutto al Cristo.
La Fede, mi insegna p. Pio in Questo Suo Dire, è un Dono dai Cieli; se Dono è, L’ho ricevuto Gratuitamente e Questo esclude ogni mio vanto ed innalzamento.
Da parte mia, invece, ci deve essere l’accoglienza di Questo Dono della Fede, perché in me possa incarnarsi sempre di più di giorno in giorno, perché, continua p. Pio, è un Dono Che deve maturare e solo se matura, se arriva a pienezza, posso anche donarLo Questo Dono.
Vivendo la Fede in questa maturità, essa può anche espandersi e, in Quanto in Sé contiene la Verità del Divino, raduna, perché in Quella Fede può operare lo Spirito Santo.
Sono Verità Che fanno tremare perché, un Giorno, il Padre Celeste mi chiederà Conto del mio Servire il Signore, del mio accogliere e far maturare il Dono della Fede, del radunare e del riportarGli il Gregge Che Lui mi ha affidato.
Ecco il cammino che ci attende: con l’Aiuto del Signore e con la Sua Grazia, della preghiera e della meditazione, alla Luce dei Suoi Insegnamenti, diventare sempre più piccoli, per essere testimoni della sua Opera.

Matteo 20, 25 ma Gesù, chiamatili a sé, disse: “I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
26 Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, 27 e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; 28 appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti”.

postato da: fra Lino 04/02/2016


Pellegrinaggio dello 07.02.2016, Domenica.
Pace e Ogni Bene a voi, Fratelli e Sorelle in Cristo Gesù.
Ogni Pellegrinaggio è una Esperienza Sempre Nuova, perché è Gesù Che lo guida, attraverso la Sua Portavoce, in Ogni Suo svolgersi.
Anche stavolta Gesù ci invita a radunarci nella Casa di Barbara e ognuno di noi è invitato a pregare e meditare una Luce a Scelta, di un Argomento a Scelta.
Come sempre, Gesù ci invita alla Tanta Preghiera, perché più ci apriamo nella preghiera, Tanto più Lui può donarci.
Dopo la Consacrazione e i Misteri Gloriosi del Santo Rosario, Gesù, attraverso la Portavoce, invita ognuno a leggere e a condividere il frutto della sua meditazione.
L’Argomento che avevo scelto è il 180 e la Luce è la n° 1:

1 > Gesù: “Ecco Colui Che fu messo su quella Croce come Uomo e come Re” : Gesù mi dice: “Figlia, coraggio! Narra Ciò che Io sto donando ai tuoi occhi”. Vedo Gesù, sotto il Peso della Croce: un Corpo così Esile, così Martoriato, così Affranto dal Dolore; i soldati che fanno da scudo in mezzo alla folla, i Centurioni.
Quella folla che impreca contro Gesù, che vive tutta la ribellione, la ferocia dell’Uomo, ma è solo una maschera, un darsi una giustificazione, perché sono Uomini schiavi, non hanno la forza di ribellarsi contro i ricchi, contro i potenti, i padroni. E Gesù mi fa cogliere la loro

Piccolezza,
Dove Lui posa il suo
Sguardo.

Il salire su quella Croce e rimanere
Umile,
Abbandonato nelle Mani del Signore,
dando Testimonianza dell’Amore Divino,
Amore fino all’Ultimo Respiro:
amare i suoi Fratelli, i suoi Simili,
amare quel Pensiero del Padre,
perché essi tutti Figli di quel Pensiero del

PADRE SUO.

Colgo come se

tutto questo suo Amore,
questo suo Dolore
abbiano reso il Compimento dell’essere Re,
ma un Re Glorioso:
più in Lui cresceva il Dolore,
più in Lui cresceva il Perdono e l’Amore,
più quella Corona acquistava Santità;
il farsi Piccolo, il farsi Inerme come Uomo Lo ha fatto

RE.

E quella Ricompensa del Padre suo, Che dona Amore,
L’ha ricompensato
donandoGli una Vittoria per i suoi Figli:
l’Apertura delle Porte del Paradiso.

Quanta Forza scaturisce
dall’Amore, dall’Umiltà e dalla Piccolezza: è la

CORONA del VERO RE.

Dopo aver condiviso con il gruppo il frutto della mia preghiera e della mia meditazione, la Domanda di Gesù, attraverso la Portavoce, mi chiedeva il mio specchiarmi nella Sua Parola e non è stato facile, perché è sempre doloroso.
Doloroso perché Quel Gesù Vivo Che abita nella nostra Anima, è Crocifisso e Quei Chiodi e Quelle Ferite Gli derivano dal nostro peccato.
Da qui, Gesù ci invita a supplicare il Suo Perdono, la Sua Pietà e la Sua Misericordia con vero e profondo pentimento, non sciacquandoci le mani come Pilato, con un pentimento superficiale, perché quello non porta guarigione.
Ecco la mia crescita e la mia responsabilità: il mio vivere, il mio pensare, il mio operare e il mio parlare Tutto va ad imprimersi in Quella Croce del Cristo Che vive dentro di me.
Questa consapevolezza diventa uno scossone spirituale così forte per me: tutto ciò che vivo coinvolge direttamente Gesù, Agnello Inerme su Quella Croce, e che per Lui sia Gioia. O sia Dolore, questo dipende esclusivamente da me.
Quanto più purifico nella Verità e nella Sincerità le mie profondità, il mio vissuto, tanto più Gesù da Quella Croce può risorgere: tutto nelle mie mani.
Se ogni figlio partisse da Queste Verità, non aspetterebbe tanto tempo ad intraprendere il Cammino del Pentimento, del Perdono nella Verità e nella Luce.
Quanto attingere dalla Luce di Gesù e Quanto Dolore per Gesù per Tutti Quelli che Gli chiudono le porte e lasciano passare tanta confusione, tanta menzogna, tante ombre, fino a far diventare il Cammino di Fede, Che è la Salvezza di ogni Figlio, una fede malata, insipida e, oserei dire, ombrosa.
Confido nel Signore, Che non tarderà a far sollevare la Voce ai Giusti, per ricondurre tutti nella Luce.
postato da: fra Lino 11/02/2016


Tanti insegnamenti di Luce e Bellezza il giorno del pellegrinaggio a Pietrelcina nello scorso Luglio. l'importanza di non chiudersi a Gesù perchè non potremo essere di aiuto per gli altri..il non farci raggiungere dal mondo perchè ci impedisce di fare passi avanti verso la Luce..partire sempre dall'Amore anche se non si riesce a dire..ma se abbiamo l'Amore dentro di noi anche i nostri gesti saranno un riflesso che porta bellezza..il non avere paura del cambiamento che Gesù vuole operare in noi perchè avverrà nelle nostre interiorità e in una maniera semplicissima... quanto sono lontana da queste Verità... il non Amore fa cosi tanti danni in noi e attorno a noi...quanto l'umiltà invece costruisce..e questo spesso lo sperimento...ANTONIETTA
postato da: ANTO 14/02/2016


Durante il viale del Santo Rosario a Pietrelcina il 05/07/2015 sono stati tanti gli Insegnamenti di Luce e Bellezza che Padre Pio ci ha donato attraverso la Portavoce.Gesù ci insegna a non avere paura del Cambiamento che Lui vuole operare perché ci porta verso l'Amore e la Libertà Vera...Il cambiamento e' dentro di noi e quando ci sarà l'espressione fuori dentro il cambiamento già ci sarà e tutto avverrà in maniera così naturale e semplice che non ce ne se renderà conto...da tempo Gesù mi ha indicato la strada per non stare male e non farmi massacrare dai pensieri:la Preghiera del Santo Rosario unica arma per affrontare tutto...l'aprirmi al cambiamento senza farmi fermare dalla paura e dal giudizio delle persone che mi circondano vivendo giorno per giorno..quanto ancora ho da camminare per vivere ciò che mi insegna Gesù...
postato da: grazia 16/02/2016


Condivido ancora altri insegnamenti donati da Gesù nel pellegrinaggio di luglio 2015: l ’importanza di condividere, senza presunzione e senza voler aver ragione, una ferita o una sofferenza che qualcuno ci procura…riportarlo a Gesù.. e invitare la persona a cambiare altrimenti accettare cosi come è ; quando chiediamo al Signore, non siano pensieri sterili o per proprio tornaconto ma pregare affinchè le persone ritrovino la Vera Fede..poichè con la Vera Fede si incontra necessariamente Gesù..a me personalmente Gesù mi ha insegnato che la Fede è qualcosa che mi nasce dentro..e la Vera Fede è ferma, al contrario dei pensieri che cambiano continuamente cambiando anche i comportamenti…devo imparare a discernere quando sono i pensieri a guidarmi e questo mi da tormento interiore, nervosismo, scoraggiamento e quando invece parto dalla Vera Fede frutto di preghiera del S.Rosario e allora in me c’è pace e riesco ad affrontare nella serenità ciò che mi si presenta!ANTONIETTA
postato da: ANTO 16/02/2016


Pellegrinaggio a Pietrelcina del 5 Luglio 2015.
Pace e Ogni Bene a voi, Cari Fratelli e Sorelle in Cristo Gesù. Durante il Percorso del Santo Rosario, Chi ci dona gli Insegnamenti attraverso la Portavoce, è p. Pio. Nella piccolezza desiedero condividere con voi alcuni Frutti di Questa Esperienza, come suggerimento per la vostra riflessione.
Durante il Percorso p. Pio ci richiama, dicendoci che Quel Sentiero non si può percorrere in maniera superficiale, perché Lui Lo percorreva pregando il Santo Rosario in Comunione con i Cieli e nell’Ascolto Vivo di Essi. In Quel Luogo i Cieli sono scesi sulla Terra e, se non si prende Esempio da p. Pio, si corre il rischio di profanarlo, invece di trarre Crescita Spirituale.
L’Invito di p. Pio è di affidarGli le nostre richieste di preghiera e Lui, se ricolme d’Amore, le porta al Cospetto di Dio, se egoistiche, no, perché nulla di impuro può essere portato Davanti a Quel Trono. La nostra richiesta, per non essere sterile, senza frutti, non deve avere l’interesse, il tornaconto personale, ma deve essere una Richiesta che dà Gloria a Dio: in tal caso a Dio arriva e Lui, come Padre, ascolta ed esaudisce.
La Comunione con i Cieli, spiega p. Pio, la si vive se si parte da Dio e dalle Sue Creature: P. Pio: “Il Padre Mio mi dice: per essere Davvero Belli Davanti a Dio, il Primo Pensiero è per Ciò Che Lui ha creato: il Mondo, l’Umanità e la Pace Che deve regnare. È un affidare Questo a Dio: Soccorrici in Questo”.
Il Santo Frate continua insegnandoci a non partire solo dai dolori personali, o dai soli problemi delle nostra famiglia perché, come fanno soffrire noi, sono in tanti a soffrire come noi; ed ecco, spiega p. Pio, l’importanza di allargare il nostro Amore, perché permetta a Dio di raggiungere tanti suoi Figli sofferenti.
S. Pio prosegue, davanti ad un’altra richiesta, che tutti siamo chiamati a portare la Croce, come ci insegna Gesù. Ma s. Pio ci spiega che la croce ci diventa pesante, quando ci chiudiamo all’Amore di Gesù e ci ribelliamo. Se restiamo Aperti a Gesù, Lui la porta con noi e diventa non solo Leggera, ma anche Gradino Che ci avvicina di giorno in giorno al Cielo; perché Questo accada, è necessario conoscere e incarnare gli Insegnamenti di Gesù, non c’è altra via.
Per Questo p. Pio ci insegna una Preghiera: “Signore, fai crescere me, affinché, umilmente, col tuo Aiuto, faccia crescere tutti gli altri”.
P. Pio ci insegna ancora che, se uno prega, ma poi non cammina Spiritualmente, il Signore non può esaudire la nostra preghiera, perché noi non siamo pronti, maturi per accettare Quel Suo Dono Che, invece di aiutarci, potrebbe finire di danneggiarci. E Questo è Dolore per Gesù, perché Lui è Felice di poterci donare, ma non può.
P. Pio ci insegna anche a distinguere l’Amore Divino, Gradito ai Cieli, dall’amore umano. L’Amore Divino fa tutto per Amore e non cerca e non attende ricompensa o riconoscimento, approvazione, perché sazia dal di Dentro: perché Questo accada, dobbiamo morire a noi stessi. Più moriamo a noi stessi, più cresce in noi Questo Amore Che sazia e si espande e, dove non arriviamo noi, può arrivare il Signore.
L’amore umano, al contrario, nutre e innalza il proprio io, che ricerca approvazione e questo crea invidia e gelosia, creando distanze, divisione e competizione e una insoddisfazione che non finisce mai.
Un Altro Piccolo Insegnamento del Santo Frate è Quello di pregare, prima di parlare con gli altri, perché il Signore ci ricolmi di Pace e, in quella Pace, incontrare l’altro; altrimenti c’è il rischio di portare la guerra. P. Pio ci insegna a non temere mai di camminare con Gesù, perché Lui non ci chiederà mai qualcosa senza averci prima preparati e, solo quando saremo Pronti, Gesù farà fare Nuovi Passi, perché il Cammino nello Spirituale è una Continua Crescita. Per fare questo l’importanza di ridurre i pensieri e far crescere la Preghiera.
Ancora, p. Pio ci insegna che, a volte, abbiamo tanto Amore Dentro, ma non lo sappiamo dare, perché il nostro Amore è stato ferito tante volte e, per la paura che possa essere ferito ancora, ci ritiriamo.
L’Importanza di affidare le nostre ferite a Gesù, ai Piedi di Quella Croce, perché possa guarirle tutte, ci possa rendere Figli Liberi e Capaci di Amare, anche quando non c’è una Circolarità d’Amore con chi ci circonda. Per questo, l’Importanza di mettere Dio al Primo Posto, anche prima del marito, della moglie, dei figli, di camminare con Lui e, poi, camminare con gli altri, perché solo Gesù ci può guidare nella Pienezza dell’Amore.
Solo così possiamo imparare ad ascoltare Gesù e l’Amore Che ci ha messo dentro. Ma per fare questo, non bisogna mai dimenticare che l’Amore ha delle Regole, la prima delle quali è quella di morire a se stessi, perché Gesù ci possa riempire del Suo Amore e poter essere Dono per gli Altri.
Prima di riprendere il Percorso di Preghiera, la Portavoce ha affidato la Sua Preghiera a Gesù, attraverso p. Pio: “P. Pio, intercedi per noi presso Gesù, la nostra piccola preghiera siamo piccoli, siamo fragili, siamo smarriti, soccorrici, lì dove noi cadiamo, rialzaci, dove non abbiamo più forza, abbracciaci, dove non ci sentiamo consolati.
E ancora di più, adesso, aiutaci a sollevare lo Sguardo. Abbraccia i nostri Cari per noi. FaGli arrivare il nostro Amore: lavateLo, purificateLo, che noi non arrechiamo danni ai Cieli, ma Solo Tanta, Tanta Bellezza, Quella Bellezza Che possa ricadere su di noi, per dare Frutti sulla Terra,
Uniti a Te, ci avviamo per recitare il Santo Rosario.
Grazie.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
postato da: fra Lino 20/02/2016


Cosa ci insegna Gesù in questi pellegrinaggi, che facciamo ogni prima Domenica del mese? A camminare nel modo giusto dietro le sue Orme, per vivere la vera vita sulla terra e, dopo il passaggio, nei Cieli, perché l’anima continua a vivere e questa è la verità.
Dio ci fa dono della vita e, da quel momento, è un continuo cammino: tutto si imprime nell’anima, tutto è presente in noi e tutto dobbiamo riportare a quel Padre Celeste, Che ci ha pensati per l’Eternità. Abbiamo una grande responsabilità, in quanto figli di quel Padre, perché quando torniamo nella sua Casa, ci chiederà conto di cosa ne è stato del nostro vissuto su questa terra.
L’Apocalisse si è aperta, tutta l’umanità sta vivendo la confusione, il dolore, la sofferenza. Il male avanza e lascia dietro di sé morte e distruzione e tutto questo perché l’uomo si è allontanato da Dio, ha accantonato quella vera fede, quelle regole d’Amore, quella Croce Santa che ci fa da scudo e ci protegge spiritualmente e umanamente.
I nostri pellegrinaggi, i nostri incontri, come gruppo, guidati da Gesù, attraverso la Portavoce, ci riportano alle Verità impresse nella Bibbia e non solo.
A volte Gesù, infatti, si serve anche dei Santi, come nel pellegrinaggio del 5 Luglio 2015, a Pietrelcina, in cui p. Pio ci ha donato degli Insegnamenti.
Fraticello Che ha camminato sulla terra e su quel sentiero del Santo Rosario con umiltà, con gli occhi rivolti sempre al Cielo, dando gloria al Padre.
Quello che mi è stato insegnato da p. Pio, in questo pellegrinaggio, in quel ripercorrere i suoi passi sulla strada del Santo Rosario è imparare a fare tutto con amore, senza aspettarmi nulla in cambio, perché sarà quell’amore a ricolmarmi dentro; partire sempre dalla preghiera, pregare per le persone, affinché ritrovino la vera fede e, ritrovando la vera fede, ritrovano il Signore.
L’importanza della preghiera: quanto opera in noi e intorno a noi, se fatta con amore e con quel credere in quel Signore.
E io credo fortemente che esiste un Vero Dio e una Vera Fede, che è dentro di me e che mi accompagna sempre e di questa testimonianza voglio far partecipi tutti voi e quelli che il Signore mette sulla mia strada.
postato da: oddis marzia 21/02/2016


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