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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


3 Gesù risveglia l’anima. 27/11/2008
Gesù risveglia l’anima.
Visione: la Comunione dei Santi.


Mentre prego, vedo Barbara. Dietro di Barbara vedo Maria e, all’altezza del suo Grembo, vedo una Porticina Luminosa.
Dietro di Barbara vedo un’altra Luce e Barbara mi dice che è p. Pio. Dice che è un Vecchietto tanto Buono, Che è così Dolce con Lei. Prega tanto. Di tanto in tanto si rattrista, perché non Lo ascoltano e Gesù Lo consola sempre.
Barbara mi dice di lasciarLa parlare. Lei può parlare con me, perché io La faccio tacere? Lei ha bisogno di parlare: è Gesù che Glielo permette.
È come se volesse dirmi di non avere paura di parlare di Lei, perché quello che arriva attraverso me, arriva attraverso le Fonti Celesti: non è un toccare le anime e non mi devo paragonare alle altre; non devo portarmi questo peso. Non è così!
È come se mi dice che io riconosco che Lei è Viva, ma riconosco che Lei non è più qui, con me e quindi non parlo con Lei e, se parlo con Lei, non accolgo le sue Risposte. Troppi pregiudizi, troppe cose mi frenano.
Dice che Lei non può mostrarsi a me, perché io ancora non accolgo questa cosa del suo essere Viva.
Devo imparare a sentire la Loro Presenza vicino a me, a concrettizzarLi, non a pensarLi da un’altra parte; se no, non sarò mai pronta per poterLi ricevere.
Ora vedo un neonato, con una faccia cicciona, cicciona. E Barbara mi dice che, presto, sarò così, con quell’innocenza e quella semplicità di un bimbo appena nato.
Per Loro, Fonti Celesti, non c’è il Tempo. Le nostre giornate, per Loro, sono attimi. Per Loro è tutto un vivere attimo per attimo, è tutto un continuo, un progredire, un andare avanti.
È come se io devo avere un Amore così grande; anche le piccole cose devo prenderle con Amore. Questo Cammino di purificazione è per questo, perché altrimenti, quando le Fonti Celesti si avvicinano a noi, facciamo passare a Loro queste cose.
Barbara: “Capisci, mamma, quanto è importante che si facciano questi cammini, che si capiscano queste cose?”.
Dice che quando si prova quel dolore, quel dolore così atroce, che solo una mamma riesce a provare per un figlio, è come se con quel dolore tu, a stento, riesci a percepire che Le Fonti Celesti Ci sono, perché tu crei il vuoto attorno a te: è come se ti chiudi in te stessa, ma dei Cari che ti hanno preceduto puoi sentire soltanto il passato, quello che hanno vissuto assieme a te.
Per poter camminare in avanti insieme a Coloro che già stanno al Cospetto di Dio, devi purificarti con l’anima; ci deve essere almeno una parte di Bellezza che le Fonti Celesti possono raggiungere, altrimenti non ci può essere questa Comunione, questo camminare di pari passo tra noi e Loro.
È per questo che Gesù ci invita a risorgere, perché è come se con quel dolore Gesù passa, ci lava e se noi rispondiamo di sì, è un continuo andare avanti, un continuo purificarsi.
Vedo l’anima che comincia a diventare sempre più bianca. Tanto più la nostra anima diventa bianca, tanto più torniamo in Comunione con i Cari che ci hanno preceduto ed è come un tornare a vivere insieme.
È come se vedo questo: la sofferenza, quando c’è tanto dolore, ti orienta verso i cari che ci hanno preceduto, ma è come un cercare le cose umane; ti mancano le cose umane, pensi a quello che Barbara avrebbe potuto fare. È come un dolore che ti chiude attorno a te e vedi buio. È come se vivi di ricordi, di passato.
Se, invece, tu vai verso le Fonti Celesti, è un vivere per Loro, insieme a Loro: non è più un passato, ma un presente e un futuro. Per questo Gesù vuole donare questa sua Materializzazione, perché sia di Esempio. Ma credere, credere con tutte le forze che è un continuo, che non c’è la Morte nell’Aldilà, ma solo per i peccatori. Gesù ci ascolta e anche Maria.
Dice anche a tutti quegli umili servitori del Signore, che adesso sono al suo Cospetto: l’Amore Puro e Sincero, il Dolore dal quale scaturisce Amore arriva alle Fonti Celesti, le suppliche amorevoli arrivano a Loro.
Barbara: “Mamma, a piccoli passi, se il Mondo riuscirà a cogliere questo, può ripartire una nuova Generazione semplice, amorevole per il prossimo. È da qui che vuole ripartire il Signore: è l’unica arma che può essere di avanzamento per il futuro, è l’unica arma che può acquistare i popoli; è questo l’unico modo per poter portare un po’ di pulizia sulla Terra”.
È come se mi fa vedere che Dio può tutto ed è come se potrebbe spazzare via tutto e ricominciare da Adamo ed Eva.
Le Parole che ci dice Maria: “Convertitevi! Nella conversione risorgete nella Pace e nell’Amore: è questa l’unica e vera conversione. La Pace e l’Amore è un Dono del Signore, che riconduce a Lui”.
È come se vedo da lontano due orizzonti, uno buio e uno bianco e si avvicinano tutti e due e si avvicina il tempo dell’uno e dell’altro.
Barbara: “È Verità di Dio, non è illusione e non è stoltezza. È Ciò che il Signore vuole donare al Mondo in maniera semplice attraverso di te e di Me. Fate vostra questa Realtà. Fatela vostra con l’anima e con il cuore, non solo con la mente e le vostre ragioni. È una Verità autentica in Gesù, con Gesù e per Gesù.
Mamma, ti lascio con un Amore Infinito che investa te, che tu possa donare a papà, Stefano e a tutti quelli che ti circondano. Accogli tutto con Amore, mamma: è importante!
Ciò che il Signore ti permette di ascoltare, ciò che ti può dare Amore, ciò che ti può dare dolore affidalo a Lui, non tenerlo per te. Non lasciarti inquinare. Pura, mamma, Purezza per te.
A presto, Amore
”.
Gesù: “Figlia, la Benedizione scenda su di voi. Io, Signore, ho donato questa Verità attraverso questa Creatura, Barbara, Figlia di Dio, custodita da Maria. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (Visione dell’8 Novembre 2008).

Luci sulla Visone.

> “Dietro di Barbara vedo un’altra Luce e Barbara mi dice che è p. Pio. Dice che è un Vecchietto tanto Buono, Che è così Dolce con Lei. Prega tanto. Di tanto in tanto si rattrista, perché non Lo ascoltano e Gesù Lo consola sempre: Barbara vuole dire che p. Pio non è ascoltato da quelli del suo paese; vuole dire che quel posto sia considerato Luogo di Grazia e non luogo di fortuna materiale.

> “Barbara mi dice di lasciarLa parlare: pregavamo. Per la prima volta Barbara si rivolgeva a me in maniera diretta e questo mi faceva strano. Dentro di me pensavo: “Sarà Gesù che mi farà questa Scuola Divina attraverso Barbara?”.

> “Lei può parlare con me: sento Barbara che mi dice che vuole parlare con me.

> “perché io La faccio tacere?: è la prima volta che Lei, nella preghiera, arriva in maniera così diretta e mi chiedo: “Può parlare con me, senza che Gesù Le dia il Permesso?”.

> “Lei ha bisogno di parlare: Barbara sa quanti dubbi e perplessità si portano coloro che La conoscevano e Lei vuole cominciare ad istruirli.

> “è Gesù che Glielo permette: Lei ha cominciato a parlare con me, con la Protezione di Gesù. C’è Gesù con Lei e Lei sta nell’Abbraccio di Maria.

> “È come se volesse dirmi di non avere paura di parlare di Lei: non sto toccando un’anima e la sto risvegliando: Lei è Viva, non sto toccando un’anima morta.

> “perché quello che arriva attraverso Me arriva attraverso le Fonti Celesti: quando parla Lei, Lei fa parte di quella Pienezza in Gesù e Maria, perché ormai Lei è una Fonte Celeste, sta Lassù, è sempre nell’Abbraccio di Gesù e di Maria e partecipa della Risurrezione di Gesù.

> “non è un toccare le anime: non sono io che tocco la sua anima, sono le Fonti Celesti Che aprono quando vogliono, senza che ci sia da parte mia né un desiderio, né una invocazione, né una richiesta; ma sono Loro Che si presentano all’improvviso, servendosi di me come portavoce. Quando Loro mi donano un Messaggio, una Visione, l’unica cosa che mi chiedono è di dispormi nella Pace, nell’Amore e nella preghiera. Loro, infatti, possono passare e possono donarmi solo con queste condizioni.
Una cosa che noto: quando Loro mi parlano o mi donano una Visione, è una cosa che io accolgo e sento dal di dentro, nella mia anima, non nella mia mente. Il Cammino che mi ha fatto fare il Signore, la sua Scuola Divina è stata, come inizio purificare piano piano la mia anima, togliendo tutte le impurità, per farla respirare. E con questo respiro caldo, le Fonti Celesti si possono inserire. E da quando Gesù mi ha risvegliato l’anima, io riesco a riconoscere quando Loro parlano nella mia anima, o quando, invece, è la mia mente e suoi pensieri.
Il risveglio dell’anima lo operano le Fonti Celesti, non lo si può fare in modo umano. A me l’anima l’ha risvegliata Gesù. Con quest’anima risvegliata, ora io riconosco che parlano Loro, che Loro danno Voce alla mia anima. Ora io posso cogliere che la mia anima non ha solo gli occhi, ma anche gli orecchi e con essi ascolto e vedo Ciò che mi dice o mi dona il Signore e le Fonti Celesti.

> “e non mi devo paragonare alle altre; non devo portarmi questo peso. Non è così!: Gesù mi spiega perché non devo portarmi questo peso. Il punto è che io non sono una medium. Io sono una portavoce del Signore. Gesù mi spiega che in me opera lo Spirito Santo e non gli spiriti dell’aria. Gesù, Maria e Barbara vegliano su di me e mi custodiscono.
Quando io ricevo i Messaggi, oppure ho delle Visioni, io non perdo la mia sensibilità, io sono cosciente di ciò che sto scrivendo. Mentre ricevo il Messaggio, è un qualcosa di istantaneo che passa dentro di me. La scrittura, però, rimane la mia, con i miei errori, le mie difficoltà. Io sono così intenta ad ascoltare, che non ho il tempo di elaborare con la mente.

> “È come se mi dice che io riconosco che Lei è Viva: se io guardo la mia anima, io sento e vedo Barbara Viva, in tutto il suo Splendore. Allo stesso modo vedo Gesù, Maria e le altre Fonti Celesti.

> “ma è come se riconosco che Lei non è più qui, con me: ma se, invece, io penso a Barbara con la mia mente, io sono cosciente che il suo Corpo è in quella cassa di legno e che la sua Anima è Lassù, in Paradiso.

> “e quindi non parlo con Lei: per tutti i pregiudizi che mi porto dentro, per tutto quello che ho sentito, che quando uno muore tutto finisce; che le anime non si toccano, che toccarle è peccato, che non bisogna trattenerle, ma lasciarle libere: tutto questo, se lo vivo con la mente, umanamente parlando, io non parlo con Barbara, né L’ascolto, per paura di peccare e di farLe del male. Non L’ho mai invocata, non L’ho mai chiamata, non ho mai chiamato nessuno. E mi porto ancora il rimorso di essere andata da una medium e di aver sentito invocare il suo Nome e porto ancora il dolore di averLe fatto del male. Quindi io, per mia Figlia, non farei mai una cosa del genere.
E la cosa che vorrei far capire alle altre mamme, a voi mogli, mariti, a voi figli, figlie, a voi che avete perso un amico, un’amica, a tutti voi che avete perso una persona cara: tanto più pregate il Signore, tanto più i cari salgono a Dio e quando arrivano a Lui, se Lui vuole, ve li può restituire. E vi posso assicurare che, quando Dio ve li ridona, li vivi con una Intensità, con una Bellezza, con un Amore che sulla Terra è umanamente impensabile, per quel poco che posso cogliere (perché il Signore mi ha detto che mi ha tolto un po’ di sensiblità), perché altrimenti non potrei reggere la Gioia della loro Presenza, della loro Parola.

> “e, se parlo con Lei, non accolgo le sue Risposte: se io chiacchiero con Barbara, non ascolto le sue Risposte, perché Lei non fa più parte di questa Terra e non mi può rispondere: sta Lassù. È talmente grande la Cosa, che è difficile riconoscerla: che questo, poi, avvenga, che avvenga proprio a me è davvero difficile da riconoscere. Ma questo è il Miracolo che Gesù mi sta facendo: è un Dono troppo grande.
Non faceva parte del mio vivere, dei miei progetti. La Morte, infatti, mi faceva paura, perché è un allontanarti le persone. Riconosco che c’è l’Intervento di Dio in tutto questo. Il mio cambiamento, infatti, Qualcuno lo sta operando. Non ero così! E visto che quella che vivo è una Realtà di Luce, non può che essere Dio ad operarla, proprio perché Lui è Luce e per i Frutti che porta, per esempio il risorgere dal di dentro. Per me il difficile è riconoscere che Dio ha scelto me; tutto il resto lo riconosco da Dio, perché in me sta crescendo la Bellezza e non la Bruttezza.

> “Troppi pregiudizi, troppe cose mi frenano: i pregiudizi fanno parte della mia vita, come il venire da una cultura in cui la Morte era la Fine di un’esistenza. Infatti, quando è morto mio padre, io l’ho vissuto in maniera drammatica, perché era la fine del suo corpo, la fine di tutto: non c’era più sulla Terra. Era la fine di un’esistenza. Finiva tutto con la Morte!
Da piccola mi hanno inculcato che le anime non vanno toccate, che vanno lasciate in Pace, e di pensare ad andare avanti: è finita la vita per loro, ma non per te, perché hai delle responsabilità sulla Terra. Tutte frasi fatte; giuste, ma per me non era abbastanza, quando è venuta a mancare Barbara. Mi dicevano che dovevo andare avanti per mio marito, per mio figlio, ma mancava il continuo di Barbara. E questa Presenza mi mancava e il mio ruolo di mamma nei suoi confronti non è finito. Lei ha ancora tanto da dare a me ed io a Lei, ma in maniera concreta. Quindi è un continuare a vivere.
Ciò che mi ha aperto è che Barbara mi dice: “Mamma, non farMi morire! Io sono Viva!”. È questo che, piano piano, ha risvegliato in me la Speranza e la forza di andare avanti. Le Fonti Celesti Ci sono, mi ascoltano. A questo punto non so perché si devono seguire i pregiudizi, invece di far sì che Loro continuino a vivere in Comunione con noi anche con l’Anima, se Gesù dona questa Grazia.
C’era il lutto: c’era l’usanza di vestirsi tutta di nero, per il padre un anno, per il marito tre anni: tutto questo non aiuta. Scoprendo questo è un continuare in maniera diversa. Se, infatti, per crescere un bimbo lo devi nutrire, lo devi abbracciare, lo devi cambiare, per crescere con Barbara ora io devo pregare. Se nel primo caso aiutano le cose materiali, ora aiutano solo le Realtà Spirituali, perché Lei continua a vivere come Anima.

> “Dice che Lei non può mostrarsi a me, perché io ancora non accolgo questa cosa del suo essere Viva: forse questo mi accade, perché non sono pronta ad accogliere questa sua Trasformazione. Cosciente che il suo Corpo è lì, nella Terra, com’è Lei ora? Come si è trasformata? Come me La troverò davanti?
Ho sempre sentito parlare dei fantasmi. Non li ho mai visti, non ho mai conosciuto qualcuno che li ha visti. Di essi si parla: a volte, da piccola, mi dicevano, per esempio: “Se non mangi, se non fai da brava viene l’uomo nero, viene la strega” così sai che ci stanno. E siccome nel dire: “Fantasmi” è una cosa brutta, ti resta impressa in modo negativo. Ed esistono anche gli Angeli, che fanno parte del Bene, lo accetti e non ti poni neppure il pensiero, ma, da piccola, non avevo familiarità con essi, perché non se ne parlava frequentemente. Per esempio: se per caso mi dicessero: “C’è una casa in campagna, dove hanno visto un fantasma”. E poi mi dicessero: “C’è una casa in campagna dove hanno visto un Angelo”, sai che non so se ho più paura di visitare la casa con il fantasma, che la casa con l’Angelo? Perché di fantasmi ho sempre sentito parlare, di Angeli, no, e non mi sentirei degna di vederli, di incontrarli! O meglio: forse è più facile riconoscere il brutto, perché viviamo nel Mondo e nel Mondo ci sono cose brutte, drammatiche, così al brutto ci siamo abituati. Di Bello ce n’è poco e ti sconcerta di più, anche se dovrebbe essere il contrario.

> “Devo imparare a sentire la Loro Presenza vicino a me, a concrettizzarLi: questo è perché non so dare una forma, non so guardare il Trasparente, anche se sento le loro Voci; così, è come se le Fonti Celesti stanno Lassù, distanti e, a distanza, mi parlano. Devo farLi diventare reali. Quando vedo una Visione, io vedo una Trasparenza bianca di Luce. Il pensare che Li vedrò un giorno davanti a me, non so immaginare come Li vedrò, non so come si diventa dopo questa trasformazione e come si presenteranno a me.

> “non a pensarLi da un’altra parte; se no, non sarò mai pronta per poterLi ricevere: quando le Fonti Celesti mi dicono che sono vicino a me, io non Le tocco, non Le vedo, quindi è solo un sentire, ma non un vedere. Ancora, mi succede che se io Li sento, ancora non rispondo, perché c’è il vuoto attorno a me. Non Li vedo, con Chi parlo? Quando Gesù mi dice: “Chiedi, figlia, e ti sarà dato”, io, ad alta voce non posso chiedere, perché non c’è nessuno. Invece se io parlo dal di dentro, è come se mi sentono di più: è come un trasmettersi in trasparenza.

> “Ora vedo un neonato, con una faccia cicciona, cicciona. E Barbara mi dice che, presto, sarò così, con quell’innocenza e quella semplicità di un bimbo appena nato: coglievo in quel neonato la Tenerezza, l’Innocenza, il Piccolo, l’Abbandono, il non difendersi da niente. Questo significa staccare i pensieri, aprire totalmente l’anima e in quell’Innocenza le Fonti Celesti si concretizzeranno davanti a me.

> “Per Loro, Fonti Celesti, non c’è il Tempo: Lassù, nei Cieli, non c’è il Tempo.

> “Le nostre giornate, per Loro, sono attimi: mentre da noi c’è la materia, per le Fonti Celesti, nei Cieli, non c’è la materia: sono solo Spirito. È come se un’Anima si mette davanti ad un’altra Anima e già si sono dette tutto. Non c’è bisogno di linguaggio, di interpretare. Per Loro non esiste il capire, il cercare, il creare: è come se tutto è impresso in Loro ed è come se è già tutto detto, tutto saputo, tutto fatto.
Barbara mi dice: “Mamma, tu non sai cosa ti aspetta”. Lei, stando in Gesù, ha già visto tutto. Per Loro non ci sono passaggi, complicazioni, perché vedono con gli Occhi di Gesù, di Dio; per Loro è tutto Soave, non ci sono scogli. Siamo noi che incontriamo gli ostacoli, gli scogli. Per Loro è tutto semplice è tutto già compiuto. Loro colgono con l’Anima e colgono in Gesù.
Quando diciamo che i tempi sono di Dio è perché i loro Tempi non sono in nostri. Per Loro non c’è tempo e, quindi, non c’è l’attesa; per noi, invece, c’è il tempo e c’è l’attesa. L’”attimo” di Gesù, sulla Terra, si sviluppa quando noi siamo pronti a riceverlo. Ecco perché Lui ci dice di credere con tutto noi stessi, perché quando siamo pronti, Lui ci dona. Non dipende da Lui il donarci, ma da noi, perché Lassù il tempo non c’è, c’è solo da noi.
Per Loro la Realtà è già compiuta, perché Loro già sanno come andrà; ma da Loro sarà compimento, quando qui, sulla Terra, si avvererà. Per essere più chiari: quando a noi viene affidata una Missione, sulla Terra deve iniziare, svilupparsi e compiersi, mentre Loro già sanno e già gioiscono per il loro Sapere. Una volta che la Missione si compie anche sulla Terra, Loro progrediranno con nuovi passi da donare a noi. Come ha fatto Giovanni a scrivere l’Apocalisse e le Profezie che essa contiene? Perché Giovanni ha visto con gli Occhi di Dio e per Lui il tempo non esiste e, in Dio, Tutto è già compiuto.

> “Per Loro è tutto un vivere attimo per attimo, è tutto un continuo, un progredire, un andare avanti: se Loro non hanno ostacoli, è normale che sia così. Quando uno entra in Paradiso, è un continuo avanzare verso Dio, senza ostacoli: è un riempirsi di questo Divino, di questa Beatitudine senza Misura e senza Fine, perché è Eternità. È come un Cammino interminabile verso Dio: vedo Dio in profondità e tutti che avanzano, ma c’è tanta, tanta Strada di Luce per arrivare a Lui. Come qui, sulla Terra, si nutre un bimbo, dandogli le cose a piccole dosi, così Lassù è un crescere verso Dio a “piccole dosi”, perché Dio è così Grande, così Trabboccante, che Chi Lo circonda può nutrirsi di Lui solo a piccole dosi. Un’Anima, quando entra in Paradiso, non ha finito la sua Strada, ma è un Continuo progredire verso Dio, un progredire di Beatitudine trabboccante, senza fine.
Io, di Dio, vedo solo il suo Volto, una barba bianca, i capelli bianchi. Non vedo un Viso piccolo come quello di Gesù, ma il Suo è un Viso ingigantito, in mezzo a tanto Bianco. Quando è Dio Onnipotente Che parla, non è definito. Non ho mai visto Dio vicino ad un Santo, vicino ad un’Anima: è sempre da solo, è sempre assoluto. È come se Lui parla da dietro le quinte. Io Lo vedo circondato dal Bianco, da nuvola bianca.

> “È come se io devo avere un Amore così grande; anche le piccole cose devo prenderle con Amore: adesso mi passa s. Francesco, Che chiama fratello sole, sorella luna, forse per questo, per guardare tutto ciò che ti circonda con Amore. Se tu ti circondi d’Amore, respiri Amore: questo ti apre alle Fonti Celesti; ma deve essere sempre quell’Amore tenero, caldo, quell’Amore che provi davanti ad un bimbo appena nato. Un Amore pieno di Dolcezza, ecco! Non deve essere quell’Amore che si esprime con l’esaltazione; non è l’Amore che passa tra moglie e marito, tra fidanzato e fidanzata, perché là non c’è piccolezza, non c’è Candore, non c’è Bellezza, perché è un viverlo con il corpo, con il cuore e non con l’anima.
Adesso capisco perché s. Francesco riusciva a parlare anche con gli animali: perché aveva dentro tanta Piccolezza e tanta Purezza. Penso che se ognuno di noi riuscisse a purificare la sua Anima, a farla diventare, mi dice Gesù, come l’Acqua Battesimale, forse davvero riusciremo a comunicare con tutto. Forse è per questo che Gesù ci chiede Amore, preghiera ed Umiltà, perché secondo me sono le tre cose fondamentali che purificano l’Anima.
Questo è il Mistero di cui si parla tanto: si dice che la Morte è Mistero, che Gesù è Mistero. Non è così! Sono cose tutte che si possono concretizzare, se tu segui la Parola di Dio e allora ti rendi conto che non c’è più distanza tra Cielo e Terra e qua vale la Parola di Gesù che dice: “Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”. E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva” (Mc 10, 13-16).

> “questo Cammino di purificazione è per questo: per incontrare le Fonti Celesti, per essere più vicini a Loro, c’è bisogno di purificarsi.

> “perché altrimenti, quando Loro si avvicinano a noi, facciamo passare a Loro queste cose: se siamo sporchi, le Fonti Celesti non si avvicinano; altrimenti trasmettiamo a Loro tutto lo sporco, le impurità, i peccati le ombre che portiamo nella nostra anima. Loro, se si avvicinano, comunicano con noi attraverso le nostre anime, non con i nostri cuori, le nostre menti o i nostri corpi. Infatti, quando io vedevo Barbara e sentivo la sua Dolcezza, il suo Calore, ciò che mi stava a scoppiare era l’anima, non il cuore o la mente. Io coglievo il tutto con l’anima.
Le nostre impurità possono sporcare Loro, perché Loro sono Spirito e, come Spirito, incontrano le nostre anime. Se la nostra anima è sporca (e ogni peccato la sporca tanto o poco), le Fonti Celesti non possono donarsi a noi e non possono attingere da noi il Bello e il Candore, l’Innocenza che Le nutre.

> “Barbara: “Capisci, mamma, quanto è importante che si facciano questi cammini, che si capiscano queste cose?: per incontrare le Fonti Celesti ti devi prima purificare. Se Gesù vuole, è la purificazione dell’anima che ti fa incontrare le Fonti Celesti, non ciò che tu rappresenti. Ciò che conta è ciò che si porta nell’anima e quanto uno è disposto a purificarla, non il ruolo che si ricopre.
A tutti è concesso di fare un Cammino di Fede vera per potersi purificare, prima di fare il Passaggio da questa vita a quella Eterna. Ciò che non si sconta qui, lo si purifica Là. Ciò che uno ha fatto sulla Terra, uno lo può purificare già qua e arrivare Lassù nel miglior modo possibile. È importante fare questa purificazione, perché così le Fonti Celesti ti possono dare Grazia e qua, sulla Terra, conduci la vita in modo più gioioso e cogli le cose in modo diverso.
Se sei pulito dentro, i gesti delle persone sono diversi e li cogli in maniera diversa. Quando stai bene dentro, è come se il linguaggio con le persone cambia. Ora nell’esprimermi uso un linguaggio diverso da quello che usavo prima. Non so come spiegarlo. Ora sono più aperta ad ascoltare gli altri, non resto più chiusa nei miei principi, nelle mie idee: ora è come se c’è posto anche per gli altri e do il giusto peso alle cose.

> “Dice che quando si prova quel dolore, quel dolore così atroce, che solo una mamma riesce a provare per un figlio: quando una mamma perde un figlio, siccome per la mamma un figlio non cresce mai, è come se non hai fatto abbastanza per lui. Non guardi le cose materiali, è come se non hai fatto fino in fondo il tuo dovere; è come se ti si spezza un cammino ed hai ancora tanto Amore da dare, tante cose sospese, tante cose insieme da scoprire e questo a livello di sentimento, a livello di Amore.
Quando perdi un marito, un padre, ti viene da pensare di più alle cose terrene, ai beni, alle cose materiali (eredità, terreni, case, soldi, ecc.). Quando ti viene a mancare un figlio, non pensi a queste cose, ma ti mancano le piccole cose. Di Barbara, per esempio, mi manca la gioia del Matrimonio, dei suoi figli, la gioia del realizzare i suoi desideri, i suoi sogni. Mi manca il vederLa camminare insieme ai suoi amici. È come se per il distacco non sei mai pronta a lasciare un figlio: è come se Lei ha bisogno di me, come se io non L’ho accompagnata abbastanza, non abbia fatto abbastanza per Lei: il pensiero, insomma, che Lei possa avere ancora bisogno del mio aiuto. Invece, quando una persona è adulta è come se queste cose le ha superate e qui, sulla Terra, con la sua scomparsa, ti manca un po’ più il materiale.

> “è come se con quel dolore tu, a stento, riesci a percepire che le Fonti Celesti Ci sono: quando ti viene a mancare un figlio, subito tu non riesci a realizzare quel che è successo ed è un vivere di ricordi e questi li vuoi riportare al presente. Ad esempio, per quello che io vivevo con Barbara, era come se Lei fosse tornata all’Università ed io aspettavo il suo ritorno. Non riesci a tagliare, non puoi dare un taglio e ti attacchi a quel filo chiamato: “Speranza”. Speri nel suo ritorno, speri di vederla felice, speri di tornare al giorno prima, quando ci stavi insieme.
Speri che sia andata a fare un viaggio e, pian piano, ti rendi conto che quel Viaggio non è sulla Terra, ma nei Cieli e la Speranza ti comincia ad aprire a Gesù, alla Fede, ai Santi: cominci a conoscere Loro, le loro Storie e speri che il loro passato si concretizzi e diventi Miracolo ai giorni nostri.
E pian piano scopri che tua Figlia sta ancora camminando e sta in mezzo a Loro. E se tu fai tutto questo Cammino di Fede e ti scrolli di dosso tutto l’umano e ti apri alle Fonti Celesti, ti rendi conto che Lei c’è, che puoi ritrovarLa e Gesù e Maria ti aiutano a fare questo.

> “perché tu crei il vuoto attorno a te: è come se ti chiudi in te stessa: è talmente inquinato, è talmente pesante tutto ciò che ti circonda, che devi per forza isolarti. Forse perché la nostra anima è talmente sensibile, che anche una piccola parola, un piccolo gesto ti possono dare dolore, ti possono fare davvero male.
Quando hai un dolore grande, è come se ogni piccola parte del tuo corpo e della tua persona è coinvolta. Tutto è talmente coinvolto che io, per esempio, in quel periodo, non volevo essere sfiorata, non dovevo essere avvicinata, non volevo essere baciata, perché in me si smuoveva subito il pianto; non potevo mangiare neppure una caramella; qualsiasi cosa potesse dare un piccolo piacere al mio corpo, non potevo concedermelo.

> “ma dei Cari che ti hanno preceduto puoi sentire soltanto il passato, quello che hanno vissuto assieme a te: io vivevo di ricordi e di domande. Come ho detto, La facevo andare all’Università. A volte mi domando se Le ho dato abbastanza, se potevo fare di più, per farLa stare meglio. È una figlia che hai portato in grembo, L’hai allattata, L’hai cresciuta. Come separarti da Lei?

> “Per poter camminare in avanti insieme a Coloro che già stanno al Cospetto di Dio, devi purificarti con l’anima: man mano che ti si purifica l’anima, tu ti cominci ad innalzare spiritualmente e cominci a vedere tutte le cose nella prospettiva giusta. Per esempio, la casa è la casa: è fatta di cemento, va valutata per quello che è: o bella o brutta, ha sempre la stessa funzione, poterti riparare. Se uno si innalza spiritualmente, non sopravaluta le cose materiali, perché non hanno quell’importanza che ti fanno star bene dentro.

> “ci deve essere almeno una parte di Bellezza che le Fonti Celesti possono raggiungere, altrimenti non ci può essere questa Comunione, questo camminare di pari passo tra noi e Loro”: se tu ti purifichi, senti di più la preghiera. Immergendoti sempre di più nella preghiera, le Fonti Celesti ti possono concedere di ascoltarLi o di vederLi. Le Fonti Celesti, infatti, Le puoi ascoltare solo con l’anima. Quindi, se Le puoi ascoltare solo con l’anima, se la tua anima è chiusa, non respira, non è bella, non è risvegliata, come possono le Fonti Celesti farti dei Doni? Il risveglio dell’anima ti arriva solo attraverso la preghiera, perché la preghiera è da Dio, la preghiera è Fede.
Il “Mondo” delle Fonti Celesti è avvolto di preghiera, di Spirito: o tu ti avvicini a queste Realtà, o come fai ad avere una Comunione con Loro? Per comprendere meglio: se tu, per esempio, vai in un posto dove ci stanno tutti ghiacciai e tu non alleni il corpo, non ti rechi là, sul posto e non ci vai preparato per sopportare il freddo, come fai ad andare là e reggere quell’atmosfera e reggere quel clima? In qualsiasi posto tu ti debba recare, c’è bisogno di una preparazione, di un equipaggiamento adatto.
Allo stesso modo, per andare nei Cieli, tu puoi farlo solo con la preghiera, il veicolo è la preghiera, innalzando la tua anima. Come tu prepari e alleni il tuo corpo per andare in quei ghiacciai; allo stesso modo si deve fare nei confronti di Dio: Lui, infatti, è Spirito, così per poterti avvicinare a Loro, devi preparare la tua anima. Si deve preparare il corpo per le cose materiali, l’anima, invisibile, si deve preparare per le Realtà Spirituali. Le preghiere sono parole, suono, Realtà Spirituali; ma i frutti che da essa derivano: la Pace, l’Amore, la Gioia, sono frutti concreti. Si parte, cioè, da una Realtà Spirituale, la preghiera, ma i suoi frutti concreti trasformano ed innalzano la vita verso Dio.

> “È per questo che Gesù ci invita a risorgere: per risorgere, bisogna fare questi passi. Se ti fermi muori e fai morire. Se ti dai coraggio e accantoni il dolore, perché sai che devi continuare a camminare, a lottare, a sacrificarti, con i piedi saldi per terra, ma con un impegno in più, un interesse in più: un Cammino Spirituale.
Io credo che se prendiamo per buono l’Insegnamento di Gesù, che una volta che ti dona la vita e vieni alla Luce, non c’è mai fine, ma c’è solo un cambiamento, un cambiamento al quale ci dobbiamo abituare. L’Eternità comincia nel momento in cui una mamma ti mette alla Luce. Quando viene a mancare una persona cara, devi soltanto imparare a far funzionare altri organi del tuo corpo e questo “organo” si chiama anima.
Sento delle persone che dicono: “Io sento mia figlia dentro di me; la porto dentro”. Per me non è così, perché così sarebbe imprigionarla. Invece il bello e sentirLa con l’anima, sentire dove Loro si trovano, dove Lei sta e che Lei sente dove io sto, che Lei sente il rumore dei miei passi e che io sento la leggerezza dei suoi passi, perché quando io sento Lei, Lei non fa rumore. Quando io dico che Lei non mi ha mai lasciato e Lei mi dice che non mi ha mai lasciato, è solo perché con le nostre anime non ci siamo mai lasciate.

> “perché è come se con quel dolore Gesù passa, ci lava: se noi facciamo questo scatto di dire: “Sì” a Gesù, e ci affidiamo totalmente a Lui, Lui, piano piano, ci fa risorgere. Noi, da soli, non possiamo risorgere, perché l’uomo è collegato con i pensieri e dai pensieri non ne esci fuori. Se, invece, ti affidi a Gesù, Lui ti risveglia l’anima, allora sì che puoi risorgere, perché è come attingere direttamente dalle Fonti Celesti.
Mi viene da pensare: l’anima te la dà Dio, quindi tu parti da Dio; se poi tu dici: “” a Dio, con l’anima risvegliata da Gesù, dal momento che essa è ambientata nei Cieli, con essa, pur vivendo sulla Terra, puoi innalzarti ai Cieli. È come dire, umanamente parlando: una persona che arriva dall’Africa, se arriva giovane in Italia, e poi da vecchio torna in Africa, per lui non sarà un problema riambientarsi, perché già è abituato a quel clima, a quelle abitudini; così il suo ritorno è soltanto un viaggio, un passaggio, è soltanto la distanza che lo separa dalla sua Terra natia.
Così per l’anima: l’anima ce la dà Dio e viene dai Cieli; la tua anima risvegliata da Dio è pronta a tornare a Dio e ad entrare in Comunione con le Fonti Celesti, se Dio te lo permette, perché è Lui il Padrone Assoluto di quei Luoghi. Tutto sta ad aggrapparsi a Dio con tutte le forze, a chiederGli il Dono del risveglio dell’anima, per tornare da Lui con Tenerezza, Amore, senza portare dietro tutto il dolore e il peso dell’umano.

> “e se noi rispondiamo di sì, è un continuo andare avanti, un continuo purificarsi: se parte il nostro: “Sì” incondizionato a Gesù Lui, a piccoli passi, ci istruisce e ci porta avanti. È come se ti senti nutrita dal di dentro. Questo è quello che Gesù sta facendo con me.

> “Vedo l’anima che comincia a diventare sempre più bianca: mi viene da pensare a quello che succede: con l’anima pulita, puoi avere la Comunione con le Fonti Celesti. Quando, invece, ci sono persone che sostengono di parlare con le anime dell’Aldilà e non hanno fatto un Cammino di Purificazione e non hanno un animo bello, esse non incontrano le anime belle e quelle che si presentano sotto forma di un’anima di un caro defunto o di un santo, sono quegli spiritelli che fanno parte del Male.
Le anime che sono in Paradiso sono custodite da Dio ed Egli non permette a nessun umano di raggiungerle, se non sono degni di raggiungerle e per suo Volere. Chi vuole raggiungere le anime per scopi umani, non è mai un passaggio che permette Dio.

> “Tanto più la nostra anima diventa bianca, tanto più torniamo in Comunione con i nostri Cari che ci hanno preceduto e sono già al Cospetto di Dio ed è come un tornare a vivere insieme: la tua anima vive nel quotidiano la Comunione con l’anima di un Caro che ci ha preceduto, quando ti immergi in Dio, attraverso la preghiera. Le anime arrivate a vivere una Comunione piena con Dio, si rendono presenti. Quando in me ci sarà questa purificazione, per Volere di Dio, la mia anima sarà libera di incontrare le Fonti Celesti e di dialogare in questa Comunione.

> “È come se vedo questo: la sofferenza, quando c’è tanto dolore, ti orienta verso i Cari che ci hanno preceduto, ma è come un cercare le cose umane; pensi a quello che Barbara avrebbe potuto fare: se tu vivi la Morte come una cosa umana, materiale e ti limiti allo spegnersi del corpo, non riesci ad affrontare il presente ed il futuro, perché comunque quella persona ti manca. Non riesci a vedere quattro piedi che camminano, i suoi e i miei: materialmente parlando, Barbara non vive qua in questa Terra e quindi devi vivere di ricordi, di passato e fanno male.
Fanno male perché i ricordi non sono mai compiuti, fini a se stessi: tipo il ricordare che Lei andava all’Università, non è finito; il ricordare che aveva un ragazzo, non è finito. Fanno male, perchè sono cose tagliate, spezzate, incompiute. Quindi ciò che ti resta da fare è di staccarti da questo suo corpo, cominciare a vivere il presente, cominciando a camminare con la sua Anima e questo può accadere solo con la preghiera, attraverso le Fonti Celesti.

> “È come un dolore che ti chiude attorno a te e vedi buio: con il distacco da una persona cara, si può dire che è la Morte che ti avvolge, tutto diventa così buio, tenebroso, nulla ha più senso. Tutto muore attorno a te. Con la morte di Barbara, in un certo senso sono morta anche io. Ma questo stato in me, più che chiamarlo Morte, lo chiamerei indifferenza, il distacco, cioè, dalle cose materiali, il distacco dai sentimenti, per paura di soffrire ancora. Ti avvolge una tale indifferenza, che è come un tagliare con tutto e con tutti.

> “È come se vivi di ricordi, di passato: se la persona non c’è più davanti a te, per trovarla devi guardare il passato. Se guardi davanti a te e la vedi mangiare, la vedi camminare, la vedi andare a scuola, questo è pazzia. Non c’è. Chi dice: “È sempre con me” o la persona che parla così ha fatto un Cammino di purificazione e la Mano di Dio si posa su di te e ti permette questo; o se non è così il caro sta in Purgatorio ed è sporca la sua anima ed è sporca la persona viva che dice così.
Mi viene da dire questo: se quando c’è la perdita di una persona, noi riuscissimo a chiedere a Gesù, davvero supplicandoLo, di farci diventare Amore come Lui, di purificarci, di elevarci, sicuramente Lui troverà un punto d’incontro per farci sentire ancora i nostri cari. È possibile continuare il nostro cammino come umani, con i nostri Angeli Lassù, ma elevati al Signore spiritualmente.
Questa Comunione in Gesù con in nostri Cari è possibile solo con le anime belle che stanno in Paradiso. Con quelle che stanno in Purgatorio il Signore mette una separazione, perché loro non appesantiscano noi e noi non appesantiamo loro ma, libere, possano continuare il loro Cammino verso la Pienezza.
Chi, infatti, cerca le anime del Purgatorio le appesantisce, perché sono state cercate in maniera traversa, poco pulita e sono state toccate; perché se si passa attraverso Gesù, Gesù non permette che si tocchino. Se vai a toccare le anime che stanno in Purgatorio, o all’Inferno, non è da Dio, perché Dio non lo permette, non può essere il Signore ad insegnarti la strada, ma ci sei arrivato con il Male: in questo senso non viene da Dio. Ancora: chi sostiene che attraverso lo spiritismo o altro si mette in contatto con le anime del Paradiso, mente, perché Dio le custodisce, per non essere sporcate.

> “Se, invece, tu vai verso le Fonti Celesti, è un vivere per Loro, insieme a Loro: vuol dire che con la preghiera, la Fede, stai percorrendo una Strada bianca, una Strada pulita e sul Pulito incontri Loro, sul Pulito Gesù ti tende la Mano.

> “non è più un passato, ma un presente e un futuro: adesso mi passa la Parola: “AMORE”. Mi viene da dire: “Ma come la si vive questa cosa?”. La Parola: “AMORE” uno la vede così, invece è una Parola talmente piena, che ti entra dentro, ti scava dentro e ti dà talmente tanta Pienezza, che non ti serve altro. Se tu parti dalla tua anima ricolma di questo AMORE, tu vivi la Beatitudine immensa che ti sazia, ti basta.
È come se adesso mi immergo nella mia anima e con questa Parola AMORE, che ti dà respiro, io comincio a vedere una nuvola bianca e in essa vedo Barbara. E questo è presente. Anche se non facciamo più le stesse cose io e Lei, il nostro è un camminare. Non so come esprimerlo: se io sto seduta qui, immersa in questo Amore, io sto facendo l’azione di stare seduta; Lei La vedo che prega: anche il suo è un continuare a vivere. Fa cose diverse, ma è un vivere. È come se questa Parola: “AMORE” adesso in me si concretizza in modo esplosivo nella mia anima e prende forma.
Anche la Parola di Dio, se tu la mediti in ogni singola Parola e la preghi, ti si concretizza e ti piglia forma. Mi viene da chiedere: come si può concretizzare un brano di Vangelo in venti minuti, se non hai neppure il tempo di aprirti il cuore, figurati, di aprirti l’anima?

> “Per questo Gesù vuole donare questa sua Materializzazione, perché sia di Esempio: non so se adesso c’è bisogno di ridare Luce, concretezza a questa Fede. Forse tutti hanno bisogno di sentirsi un Gesù vicino. Forse in ognuno di noi è presente il senso dell’abbandono. Quando uno dice: “Non c’è persona, non c’è famiglia che non abbia un guaio, che non abbia una pena”, non sai più a cosa aggrapparti e sentiamo Gesù così lontano, invisibile. Gesù ora si vuole riconcrettizzare in una Forza di Luce. Colgo che vuole rifarlo attraverso Barbara, per dare uno scossone bello e buono.

> “Ma credere, credere con tutte le forze che è un continuo, che non c’è la Morte nell’Aldilà: anche l’Aldilà è Vita. È una Vita di anime, ma è VITA. C’è il concreto dell’Inferno, c’è il concreto del Purgatorio e c’è il concreto del Paradiso. C’è un cambiamento di mansioni, di prospettive: è solo un cambiamento, ma è tutto, tutto Concretezza.
Quando uno bestemmia: perché ci trovi sfogo, se poi dici che non esiste Colui Che vuoi colpire con la tua bestemmia? E invece ti trovi appagato, perché hai sfogato la tua rabbia, hai fatto una cattiveria. Come puoi dire che non esiste il Male, eppure credi alla Cattiveria, all’Invidia? Credi nella Cattiveria, credi nell’invidia, quindi credi che esiste il Male. Se credi che esiste il Male, da qualche parte deve stare e questo luogo è l’Inferno. Perché fai di tutto per andarci?
Assodato che esiste il Male, perché non credi che esiste il Bene? Perché non credi che esiste Dio? E se credi che esiste Dio, da qualche parte deve stare e questo Luogo è il Paradiso. Perché non fai di tutto per andarci?
Oppure credi nella superstizione, infatti dici: “Sono sfigato”. Da dove deriva questa sfiga? Da un qualcosa di ignoto, di negativo, di invisibile sì, ma, allo stesso tempo, di concreto e reale. Chi è che ti mette la “sfiga”? Il Male? Allora ci credi che esiste il Male. Se non credi al Male, perché usi un linguaggio spirituale, invece di usare un linguaggio umano? Quindi non dire più: “Ho la sfiga” ma, piuttosto: “Ho sbagliato”. Se non credi, non esiste niente, da nessuna parte.
Oppure quando dici: “Quella persona è malvagia, è davvero un indemoniato, un peccatore”: se dici così, vuol dire che esiste un Diavolo tentatore. Altrimenti diciamo che è una persona cattiva, perché, infatti, non ha senso usare un linguaggio spirituale e poi dire che non crediamo. Se non crediamo, usiamo un linguaggio umano: ce l’abbiamo.
Alla fine mi viene da dedurre che, in fondo, in fondo, esiste solo la persona buona o cattiva, quella che crede nel Bene o nel Male e non mi sembra di escludere nessun umano da questa Verità, nemmeno chi si ritiene ateo, perché quando uno dice: “Sono ateo”, però bestemmia, dimostra di credere nel Male.
Quando uno dice: “Io sono cristiano, ma non praticante”: allora non dire così. Dì, invece: “Sono un cristiano, ma non rispetto tutti i Comandamenti di Dio, ma solo perché in Essi c’è dello Spirituale che qui, sulla Terra, umanamente, non colgo, non trovo”. Il non adempiere ai Dieci Comandamenti non è colpa del cristiano, ma deriva dal non trovare nella Casa di Dio quella figura sacerdotale che incarna la Parola di Dio: non trovi più questo Spirituale che ti innalza. Non lo trovi.
A tal proposito, Gesù mi spiega che, quando è nato, aveva un unico obiettivo: di portare la Volontà di Dio, quello di predicare la Volontà di Dio; anche nel suo Lavoro emergeva questa Spiritualità, questa Bellezza, questa Carità. Era questo il suo Cammino, era un’unica Strada. E quando Gesù ha trovato i suoi Discepoli, li ha indotti a lasciare tutto e a seguirLo: ma in quella sua unica Strada: la Pienezza dei Dieci Comandamenti, dove trovi l’innalzare di Gesù, dove trovi il suo adempiere e il suo donare per adempiere, il Frutto della Luce e delle Verità. È il sacerdote, discepolo di Gesù, deve donare questo ai fedeli, per nutrire le loro anime. Se il sacerdote, infatti, riesce a donare un Gesù Vivo, anche i Comandamenti di Dio daranno Grazie e Frutti ai fedeli.
Nella Chiesa si dovrebbe trovare preghiera, Amore, accoglienza, devozione e non c’è più, si è persa tutta questa Bellezza. Non trovi più questo nel sacerdote, perché non è immerso nella preghiera, ma nel materiale, in mille progetti umani. Non si elevano, ma tengono i piedi sempre più saldi a terra e sprofondano. Come può Gesù destarci dal dolore, dalla Morte, se noi non cogliamo la sua Bellezza di Risorto? Non Gli lasciamo spazio, non Gli diamo accoglienza.

> “che non c’è la Morte nell’Aldilà, ma solo per i peccatori: vedo l’Inferno. Non bisogna pensare la Morte nel senso che tu, quando muori, non esisti più, ma piuttosto nel senso che sei immerso nel peccato e non potrai più vedere le persone care. Non Morte nel senso che non esiste più nulla, che tutto finisce con la Morte, perché comunque la tua anima c’è lì. La Morte non è un morire e un non venire più disturbati, ma è un diventare peccato e bruci all’Inferno e non potrai più avere contatto con le anime belle, ma vivi solo di Dolore, di Bruttezza, ecco.
L’apice del Male è la cenere; l’Apice del Bene è un Bagliore sempre più forte, all’Infinito. C’è questo passaggio: se tu sei nel Purgatorio, dopo aver espiato i tuoi peccati, puoi salire. Ma dall’Inferno non ne esci più: lì non c’è un espiare i peccati, ma diventi peccato e basta. Questo credere con tutte le forze, ti induce a non farsi tentare che tutto finisce qua, sulla Terra. Ti aspetta un Mondo diverso, sì, ma che esiste, dove continua a vivere la tua anima, che riconosci e che ti appartiene. comunque le anime si riconoscono tra di loro: le persone care tu le riconosci, le distingui. L’anima è anche questo: se l’anima vede e sente, automaticamente riconosce. Ogni anima ha la sua identità: una, unica, originale: non ce n’è un’altra come lei.

> “Gesù ci ascolta e anche Maria: davvero ti parte dall’anima questo desiderio di arrivare alle Fonti Celesti: Loro ti ascoltano, però deve essere una preghiera che ti scaturisce da dentro. Per questo ci chiedono questo credere, credere incessantemente, perché non sono frutti che cogli subito, ma c’è un lungo Cammino di Fede, e questo Cammino di Fede è il credere, il purificarti. Non è che tu ti svegli la mattina e cominci a parlare con le Fonti Celesti, come se niente fosse. Sei tu che devi innalzarti. Loro non scendono ai nostri livelli umani, quali il cuore e la mente, altrimenti si sporcano, ma Li incontriamo nella nostra anima.

> “Dice anche a tutti quegli umili servitori del Signore, che adesso sono al suo Cospetto: qui si parla di coloro che, nel corso della loro vita, si mettono davanti a Gesù sulla Croce e a Maria, sotto la Croce, per imparare da Loro come fare a trasformare il Dolore in Amore soave, gradito alle Fonti Celesti. Noi che stiamo qui, sulla Terra, se riusciamo ad arrivare a questo compimento di questo Amore puro, in questo dolore umile, alle Fonti Celesti questo arriva e ci ascoltano. Non è vero che il dolore non ti fa avvicinare a Loro. Non ti fa avvicinare a Loro il dolore in quanto bruttezza.
Quando io stavo là, a Međugorje e ho visto Maria, io stavo piangendo a dirotto. Era come se tutto il dolore del mio cuore era in contatto con la mia anima, perché tu col cuore senti la mancanza, la carenza d’affetto per la mancanza di Barbara ed era un dolore così acuto, che ha toccato l’anima. l’anima attivata, ha reso dolce il mio dolore. io non ho visto Maria le altre volte che ho pianto, ma solo quando il mio dolore è arrivato all’apice e ha toccato la mia anima. c’è un abisso tra il dolore che scaturisce per la rabbia e il dolore che scaturisce dall’Amore: quest’ultimo arriva a Dio. Io avevo tanto dolore, ma nel mio dolore c’era tanta Bellezza, perché sprigionava Amore.
Secondo me c’è dolore e dolore: il dolore che scaturisce dalla rabbia è un ripiegarsi su se stessi e attira il Male e distruggi te e gli altri. Quando il dolore è pieno d’Amore, le Fonti Celesti ti tendono la Mano. Un esempio, forse, può aiutare a capire: c’è una mamma con due figli: se uno cade e si fa male perché ubbidiva, la mamma corre in suo aiuto e lo soccorre. Se l’altro cade perché ribelle e disubbidiente e si fa male, finisce di far arrabbiare la mamma. Così c’è un dolore che attira le Fonti Celesti e ti tendono la Mano e c’è un dolore di rabbia che allontana Loro e ti attira il Male.
C’è un abisso tra il dolore portato con rabbia e il dolore portato con Amore. Un conto è se tu perdi un figlio e ti arrabbi con Dio e Lo accusi e rimproveri, dicendoGli: “Perché proprio a mio figlio? Che male ho fatto per meritare questo? Sei stato cattivo con me, perché te lo sei ripreso?”. Un conto è rivolgersi umilmente a Dio e chiedere a Lui delle risposte.

> “l’Amore Puro e Sincero, il Dolore dal quale scaturisce Amore arriva a Loro, le suppliche amorevoli arrivano a Loro: io non la sento come una Fine la Morte, ma come un Passaggio. Barbara è Viva ora, trasparente. Non è che io ora non senta il dolore della sua mancanza, ma questo dolore si è trasformato e ora continuo il vivere con Lei, Che continua a vivere non più nel suo Corpo, ma come Anima trasformata. Io cercavo mia Figlia, non sapevo dov’era. A Međugorje, quando mi sono recata là nell’Agosto del 2006, con gli occhi dell’anima risvegliata, ho visto Maria nei Cieli e nelle sue Braccia, Barbara. In quel momento ho avuto la certezza che la Morte non è una fine, ma un Passaggio che ti trasforma. E questo mi ha riempito di Luce e di senso e con la certezza della sua trasformazione, è come se anche io sono stata trasformata.

> “Barbara: “Mamma, a piccoli passi, se il Mondo riuscirà a cogliere questo, può ripartire una nuova Generazione semplice, amorevole per il prossimo: se il Mondo riuscirà a purificarsi e a risvegliare l’anima, piano piano, a piccoli passi, si migliora il Mondo. Così non si vive solo con la mente e con il cuore su questa Terra, ma si inserisce l’anima. Se in te si risveglia l’anima, l’anima appartiene a Dio ed è come se entri in Comunione con Dio e Dio non può che donarti Amore, Luce, Bellezza, facendoti cambiare e migliorare la vita. Ti fa sprigionare un po’ d’Amore per il prossimo e, piano piano, si migliora la qualità della vita. La sofferenza che tu provi con la mente e con il cuore può farti star male, ma ha un limite. Se ti si risveglia l’anima, c’è un’esplosione nel Bene o uno sprofondare nel Male e qua entra il libero arbitrio il decidersi, cioè, liberamente per Dio o contro Dio.

> “È da qui che vuole ripartire il Signore: se questa nuova Generazione si dispone a questa Richiesta di Gesù con un risveglio dell’anima, per vivere non soltanto con la mente e con il cuore, ma anche con l’ascolto dell’anima, dove nessuno ti può raggiungere. È da qui che Gesù vuole ripartire, perché è come se ci apriamo al suo Dire nella preghiera e Lui ci può guidare.

> “è l’unica arma che può essere di avanzamento per il futuro, è l’unica arma che può acquistare i popoli: il risveglio dell’anima, questo può acquistare i popoli come arma per difendersi. E qui si inserisce Maria, quando invita a pregare il Rosario, che è l’unica arma che abbiamo. La conversione piena e sincera ti porta all’apertura dell’anima. Adesso Maria apre questa Realtà della Conversione, il significato profondo di questa parola: Conversione.

> “è quell’unico modo per poter portare un po’ di pulizia sulla Terra: Gesù fa pulizia senza danneggiare, senza armi, con la sola e unica arma dell’Amore, che spazza via tutto il Male e vince la stessa Morte.

> “È come se mi fa vedere che Dio può tutto ed è come se potrebbe spazzare via tutto e ricominciare da Adamo ed Eva: questa apertura dell’anima è un’altra opportunità che ci dà il Signore. Se noi ascoltiamo, ci sarà tutta questa Bellezza. Se noi non ascoltiamo, l’Apocalisse che dice? Dio spazzerà via tutto, per rifare tutto Nuovo, Nuovi Cieli e Nuova Umanità. E lo sai come spazzerà via tutto? Con un solo gesto: togliendo l’Amore.
Senza l’Amore sarà tutto inaridito, cominciando dai cuori, che non sono più in grado di costruire nuova Bellezza; senza l’Amore non ci sarà nuova proliferazione e tutto sarà catastrofe, tutto sarà distruzione. A Dio non servono le bombe: toglierà la sua Benedizione e il Mondo, da solo, scomparirà.

> “La Parola che ci dice Maria: “Convertitevi!: questa Parola di Maria racchiude tutto ciò che abbiamo detto fino ad adesso.

> “Nella conversione risorgete nella Pace e nell’Amore: è questa l’unica e vera conversione. La Pace e l’Amore è un Dono del Signore, che riconduce a Lui: è come se si crea questo cerchio: Dio ti dona la Pace, la Serenità e, di conseguenza, sei bello spiritualmente. Questa Spiritualità è come se raggiunge le Fonti Celesti, tu la restituisci a Loro, perché la Bellezza delle anime arriva a Loro. Le Fonti Celesti ti danno la Pace, tu l’accogli. Questa Pace si innalza verso di Loro e Loro l’accolgono e, di nuovo, te la restituiscono ricolma di Luce e di Bellezza: è la Circolarità della Santità, che parte dalla Santità di Dio, ci invita a seguirLo e a tornare a Lui, innalzandoci. In altre parole: è l’Aureola della Santità.

> “È come se vedo da lontano due orizzonti, uno buio e uno bianco e si avvicinano tutti e due e si avvicina il tempo dell’uno e dell’altro: vedevo una cosa luminosa e una cosa buia, una palla luminosa e una palla nera e tutt’è due vengono di pari passo. Quella luminosa mi arriva da destra, rispetto a me, e quella nera da sinistra. E ora mi viene quella frase: “La Destra del Signore ha fatto Meraviglie”. è il Bene e il Male, che saranno separati. Al centro, infatti, non c’è niente. Arrivano queste due palle, come se fossero due pianeti: chi vuol stare dentro al Bene, chi vuol stare dentro al Male. A noi la decisione di stare dentro al Bene o dentro al Male.

> “Barbara: “È Verità di Dio, non è illusione e non è stoltezza: Barbara invita ad accogliere questa Dinamica Spirituale dicendo: “È Verità di Dio, non è illusione e non è stoltezza".

> “È Ciò che il Signore vuole donare al Mondo in maniera semplice attraverso di te, di Me. Fate vostra questa Realtà. Fatela vostra con l’anima e con il cuore, non solo con la mente e le vostre ragioni. È una Verità autentica in Gesù, con Gesù e per Gesù: questo Dono del Signore è arrivato attraverso Barbara e attraverso la Sua portavoce, attraverso tanta e tanta preghiera.

Barbara; “Mamma, ti lascio con un Amore Infinito che investa te, che tu possa donare a papà, Stefano e a tutti quelli che ti circondano. Accogli tutto con Amore, mamma: è importante! Ciò che il Signore ti permette di ascoltare, ciò che ti può dare Amore, ciò che ti può dare dolore affidalo a Lui, non tenerlo per te. A presto, Amore”.

Gesù: “Figlia, la Benedizione scenda su di voi. Io, Signore, ho donato questa Verità attraverso questa Creatura, Barbara, Figlia di Dio, custodita da Maria. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
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