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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


182 Gesù: “Vegliate, il Buon Pastore è in Cammino”. 17/09/2010
182 Gesù: “Vegliate, il Buon Pastore è in Cammino”.

Gesù: “Figlia, il mio bussare è Amore, è Quiete. La mia Parola rinfranca. Il mio Trono è posto in Alto, per raggiungere tutti coloro che accolgono la Pioggia, Cascata di Amore e di Benedizione.
I Cieli si aprono, il Dono si annuncia, il Dire dei Cieli dirada le tenebre, la Santità si effonde nel Recinto delle Pecorelle belanti. Il loro belare raduna i Pastori, ma dall’Alto del Colle c’è silenzio, quella tempesta apparente, che toglie il suono del Risveglio.
Ma nel Colle il Sole sorge e la Luce risveglia i Pastori e quel Silenzio acquista Suono, Suono di Obbedienza, di Richiamo di coloro che hanno lasciato operare gli operai senza guida e senza comando. Il Gregge si disperde, il buio scende.
Ma di nuovo il Sole sorge e il Chiarore della Verità acquista una Voce Autorevole, la Voce del Padre e non c’è Pastore che non sente il Richiamo, perché Forte, Assordante, che non trova confusione con la Tempesta, perché sarà diradata.
E la Quiete dà Luce, Verità e Obbedienza, che si diffonderà tra i Giusti. E gli ingiusti saranno dispersi e il Gregge Belante sentirà la Voce dell’Unico Padrone, Che illumina la Via dell’Accoglienza e del Ristoro. Il Belare diventa Canto, i Frutti, Sazietà.
Figlia, questo è il Linguaggio dei Padri dell’Universo: i Cieli che si donano. A tutti i Pastori che trovano rifugio nell’indifferenza Io, Gesù, dico: sono Colui Che opera per la Salvezza dell’Umanità.
Benedico il Creato, lavo con il mio Sangue i miei Figli, li richiamo all’Amore e alla Santità, a quell’Essere Servi di Dio, come lo sono Io, Gesù, Che sono l’Eterno Servo del Padre mio. E così sia!
Vegliate, il Buon Pastore è in Cammino per purificare, per amare e per donare; il Cammino dello Spirito Santo opera per la Redenzione di tutto il suo Gregge. Vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (09.09.10 Giovedì. s. Pietro Claver. S. Giacinto. B. Giacomo di Laval).

Luci sul Messaggio.

1 > Gesù: “Figlia, il mio bussare è Amore, è Quiete, la mia Parola rinfranca” : colgo Gesù: è come se si presenta. È sempre così Rispettoso, Lui parte sempre dall’Amore. È come se mi vuol far capire che i suoi Insegnamenti sono sempre stati Mano Tesa, come quando dice: Gesù:

“Amatevi gli uni gli altri, come Io ho amato voi”.

È come se colgo perché l’Uomo ha paura di Gesù, perché pensa di trovarsi davanti uno sconosciuto, un dittatore, un re che impone le sue leggi. Gesù non è questo.

Gesù è Umiltà,

non è Lui Che ci punta il dito: Lui ci fa da Specchio, ci dona la Luce; è l’Uomo che si sente ferito, perché riconosce i suoi peccati ed è quel peccato che, poi, crea tormento e, tanto più si è boriosi e tanto più si fa fatica a riconoscere e tanto più indietreggia, fino a prendere le distanze da quella

SORGENTE,
Che è solo Quiete e Amore,
è la Pienezza della Saggezza,
quella Luce Che effonde solo Chiarezza.

Gesù dice: “Figlia, se l’Essere Umano capisse che sono l’Unico Pastore Che può indicare la Via della Salvezza, la Via della Purificazione, la Luce Che riconduce a quell’Ovile, Dove la Pace, la Quiete rinfranca le membra doloranti, perché visitate dal peccato.
Figlia, se sono Colui Che ha donato la sua Stessa Vita per la vostra Salvezza come potete temere l’Incontro con Me?

Sono Sorgente di Risurrezione per ogni Figlio,
sono la Croce,
sono l’Amore,
sono la Morte,
sono la Risurrezione,
sono la Vite e voi i Tralci”.

Vedo il Ramoscello d’Olivo (la Pace) e vedo la Colomba Bianca (la Purezza). Vedo il Calice e vedo il Pane (la Sazietà).

Gesù: “Figlia, chi può temere tanta Bellezza?”.

2 > “Il mio Trono è posto in Alto, per raggiungere tutti coloro che accolgono la Pioggia, Cascata di Amore e di Benedizione” : Gesù mi fa cogliere questo suo porsi in Alto, questo suo Trono di Bellezza è solo per vegliare su di noi, ma è ricolmo di Amore e Umiltà, non di innalzamento, ma è fatto di Piccolezza. Il suo Essere Sorgente di Acqua Pura, il partire dall’Alto per potersi donare, è una Cascata d’Acqua Che lava: non è un’acqua imponente che spazza, ma è Acqua fatta di Melodia Armoniosa.

Chi può temere tale Bellezza?

3 > “I Cieli si aprono, il Dono si annuncia, il Dire dei Cieli dirada le tenebre” : Gesù è sempre Annuncio. Vedo uno Squarcio nei Cieli e una Fonte di Luce, Che comincia ad espandersi: è l’Amore Che opera, Che si dona, che prepara, annuncia Pazientemente. Prima della Resa dei Conti c’è sempre una Preparazione, c’è sempre un annunciare, un operare nella Quiete.
Gesù: “Questo, Figlia, è il

Camminare del Padre:
non impone mai,
è sempre Mano Tesa e Tenerezza.

Perché l’Uomo è così innalzato, da non voler riconoscere? Perché pone dei limiti a Dio? È diventato così sospettoso, così indurito l’Uomo, che si difende dal Bene e alimenta il male. Questa non è una Legge di Dio, perché questo porta oscurità a sé e ai Fratelli.
Dio non chiede la Resa dei Conti agli Umili, a coloro che si lasciano condurre, ma chiede Conto a tutti coloro che Lo scansano, perché colui che Lo scansa, è colui che ha scelto un altro padrone”.
Vedo il Monte, vedo Gesù su quella Croce e i due ladroni su quelle Croci. Gesù: “Figlia, ci sono solo due verità: il Bene e il male. Dio, nella sua Infinita Saggezza non crea mai confusione, è l’Uomo che porta la confusione come bagaglio e se ne serve. Pertanto Io, Gesù, dico agli Uomini: chi non accoglie Me, non accoglie la Luce e, se non accoglie la Luce è perché sei tenebra e a quelle tenebre Io chiederò Conto.
E non dite che è la Luce che porta dolore, spavento, ma solo ciò che si riflette in quella Luce che vi crea dolore e spavento. Ma ogni Uomo deve incontrare quello Specchio: nessuno e dico nessuno potrà mai sottrarsi.
Figlia, questo è il

Tempo di Grazia,
Dove il Padre sta donando la Possibilità della
Purificazione”.

Ogni Figlio è invitato a percorrere quella Stradina fatta di sassi taglienti. Se si afferra la Mano di Gesù, affidandosi Pienamente a Lui, ti farà camminare sollevato quel tanto da farti vedere la Stradina Stretta, da farti percepire il dolore che, affidato a Lui viene lavato.
E l’avanzare a Piccoli Passi, fino a farti arrivare a quella Porticina Stretta, Dove viene aperta da una Mano Dolce, la Dolcezza di Maria. Quanto è Bello spogliarsi dell’uomo vecchio e rivestirsi dell’Uomo Nuovo, anche quel dolore più profondo si trasforma in Preghiera e Amore, quel

Dono di Maria,
che ha lasciato come Eredità ai suoi Figli,
perché Lei ha vissuto sulla Terra quel
Buio della Croce.

Vedo Maria, in Ginocchio, sotto la Croce. E quella Luce Accecante della Risurrezione, Che è quella Pace, è quella Preghiera che L’ha accompagnata per Tutta la Vita, fino all’Eternità.

4 > “la Santità si effonde nel Recinto delle Pecorelle belanti: il loro belare raduna i Pastori” : colgo tutti coloro che accolgono questo Dono del Signore di questi Tempi: è Gesù Che, con la sua Scuola, con il suo Amore, riconduce i Figli all’Ovile; e questi suoi Figli, così belanti di Risurrezione, il camminare in questo Viale di Purificazione, fino ai Primi Gemiti di quest’Anima Che si risveglia, questo udire sempre di più il Dire del Padre, e il rigenerarsi in questo Dono d’Amore, questo

Dolce Risveglio.
Questa è l’Opera che
DIO
sta operando su questa Terra

e saranno queste Piccole Pecorelle guidate dal Signore che, con questo Nuovo Linguaggio dell’Amore, richiameranno i Pastori e non potranno fare altro che riconoscere l’Intervento dell’Amore Supremo. Gesù:

“Ogni Dono del Padre ha il Sigillo dell’Eterno
e ogni sua Parola porta il Sigillo dell’Amore
e questa sia la Chiarezza per ogni Figlio:

Ogni Dire del Padre ha il suo Compimento”.

5 > “ma dall’Alto del Colle c’è silenzio, quella tempesta apparente, che toglie il suono del Risveglio” : quel colle è l’interrogarsi dell’Uomo, è quella Coscienza che, apparentemente, mette a tacere, dimenticandosi che c’è un Cuore, Dove Gesù sta operando in Questo Tempo.
È il bussare a quel Cuore che porta i Rintocchi su quel colle: non si sfugge a quella Tempesta: più lo Spirito Santo si fa Presente e più la Tempesta si fa Forte, l’Uomo che sarà destato dalla sua indifferenza, quel colle che comincia a tremare.
Non c’è più stabilità sulla Terra e la paura dell’Uomo che crea inequilibrio e quella ricerca spasmodica di quel Sereno, di quella Quiete, di quella Stabilità che solo quella

CROCE

può ridare: solo Lì c’è la Fermezza,
solo Lì c’è la Verità dell’Assoluto:
nessuno può sfuggire dall’Incontro con quella Croce.

Solo chi attraversa la morte può risorgere:
questa è una
VERITÀ DIVINA.

6 > “ma nel Colle il Sole sorge” : questo è il narrare della tempesta: solo dopo una tempesta può tornare la Quiete e, nella Quiete, l’Armonia del Nuovo Nascere. Le tenebre si diradano solo quando c’è il Sorgere della Luce. E colgo il peccato dell’Uomo e l’avvicinarsi a quella Luce e lasciarsi lavare:

non c’è altra via.

7 > “e la Luce risveglia i Pastori e quel Silenzio acquista Suono, Suono di Obbedienza, di Richiamo di coloro che hanno lasciato operare gli operai senza guida e senza comando” : l’Annuncio del Padre attraverso Gesù: Dio ha posato il suo Sguardo sul suo Creato e ha colto la mancanza d’Amore il suo Amore è stato scansato; per questo si è dispersa la Luce e le tenebre si sono sostituite a quella Coltre di Protezione.

DIO
è Indignato nel vedere il suo Popolo che Lo sta rinnegando.

Tutto Ciò che si accoglie attraverso Gesù è Dono.
Questo non accogliere gli Insegnamenti di Gesù arriva al Padre come disobbedienza e, nella disobbedienza, non ci può essere il Ritorno dell’Amore e, senza l’Amore, c’è solo confusione, quella confusione che ha portato l’Uomo a spalancare le porte al male, lasciandosi plagiare da quella muraglia che si è costruito dentro di sé, quell’io così imponente, così arrogante, così senza Dio, quel:

“Padre”

che è rimasto solo su quelle note della Parola, ma non sono più impresse come Fermezza, come Stabilità, come: “Credo in Dio, Padre Onnipotente”.

Colgo che il

Dono di Gesù e di Maria
è solo Grazia,
è soltanto un Miracolo Grandissimo in Questo Tempo,

perché la Voce del Padre sarà molto, ma molto più Dura e Severa, in Lui ci sarà quella Clemenza, ma è solo una Clemenza d’Amore, che incontrerà solo l’Amore e quell’Amore sarà Salvezza.
Ma non sarà lo stesso per coloro che hanno disobbedito.

8 > “Il Gregge si disperde, il buio scende” : ciò che l’Uomo ha eretto dentro di sé, incoronandosi padrone, re della sua vita, ha portato solo confusione e bruttezza.
È come se, attraverso Gesù, vedo il Padre Che è Adirato. È come se sta per chiedere il Risarcimento sul suo Creato e, quindi, sui Frutti del suo Amore, un Amore Donato e reso grigiore dall’Uomo; il Padre Che guarda i suoi Figli ma tanto più i suoi Consacrati, i suoi Discepoli, coloro che dovevano essere Guida, Custodi della sua Casa Terrena, quella Tenda Innalzata, che è divenuta crollo ai suoi Occhi, il crollo della Santità di quelle Mura.
Che scempio ai suoi Occhi.

9 > “ma di nuovo il Sole sorge e il Chiarore della Verità acquista una Voce Autorevole, la Voce del Padre” : ciò che all’Uomo sfugge è che

Chi guida Tutto è
Colui Che ha creato
e Colui Che ha creato sta donando il suo
Continuo:
la Nuova Era di Dio avanzerà con la sua Luce
e riporterà le tenebre negli abissi.

10 > “e non c’è Pastore che non sente il Richiamo, perché Forte, Assordante” : colgo quanto è

piccolo l’uomo di fronte alla
Potenza di Dio.

Se l’Uomo non comincia a tornare sui suoi passi e non inizia a comprendere che non è più il momento dell’indifferenza, perché più ci si nasconde nell’indifferenza, più il male continuerà nella sua opera.
E perché la Voce di Dio chiederà Conto.

11 > “che non trova confusione con la Tempesta, perché sarà diradata” : quante Anime busseranno: vedo un Portone Grande, fa resistenza ad aprirsi.
Ma una Luce Accecante arriverà dall’Alto e spalancherà quelle Porte. Quante giustificazioni, quante scuse e quanti: “Mia colpa”, ma quella Luce chiederà Conto, perché ciechi e sordi sono stati al Richiamo di Dio.

12 > “e la Quiete dà Luce, Verità e Obbedienza, che si diffonderà tra i Giusti” : colgo il Pellegrinare di un Angelo di Fuoco e una Luce Accecante. È come se porta in Mano una Fiaccola Accesa e quella Fiaccola Accesa sarà Luce per i Giusti, per Coloro che portano impressa la Santità nella loro Anima: saranno i

Nuovi Pastori,
il Nuovo Gregge del Signore,
Coloro che saranno condotti nella
NUOVA UMANITÀ.

13 > “e gli ingiusti saranno dispersi” : non ci sarà posto per le ombre nella Nuova Umanità, per i senza Dio, per tutti coloro che non si affidano a quell’Unico Padre. La Separazione di Dio sarà come un’Ascia di Fuoco che separa il suo Creato, la Luce e il buio.

DIO PADRE: “AMEN”.

14 > “e il Gregge Belante sentirà la Voce dell’Unico Padrone, Che illumina la Via dell’Accoglienza e del Ristoro” : colgo il Richiamo di Dio, un’Unica Voce che si diffonde su questa Umanità, un Unico Richiamo per il suo Gregge.
Colgo in basso un belare grande di confusione rumorosa ma, più si avvicina a quella Luce, più il Suono del Richiamo si fa Intenso, più il belare si fa Quiete, quel belare che è Gradito, che è Gradito a Dio, quel belare che entra in quel Recinto, il

Recinto dell’Amore.

15 > “Il Belare diventa Canto, i Frutti, Sazietà”: il Cantico degli Angeli, che si fa Luce e Melodia su quel Nuovo Inizio, quella Piccolezza del ritornare a quella Sorgente, le Nuove Creature, il loro ripartire, spogliati di tutti quei pesi. Il Respiro della Libertà, della Fratellanza, i Frutti che si raccolgono alla fine del Viale della Luce, il Cammino della Purificazione, che Dio ha previsto per la sua Nuova Tenda: il ricostruire quel Tempio, il riplasmare la sua Creatura a Custodia di quel Tempio:

l’Era di Dio,
la Nuova Era di Dio è alle Porte.

Beati coloro che percorreranno il
Sentiero della Libertà,
per incontrare quell’

UNICO PADRONE,

Che ti riveste di
Amore e di Leggerezza.

16 > “Figlia, questo è il Linguaggio dei Padri dell’Universo, i Cieli che si donano” : vedo un Tavolo di Pietra e una Sedia di Pietra. C’è Gesù e, davanti a Lui, vedo un Calice e un Mazzetto di Spighe di Grano.
A un Lato c’è un Grande Libro e questo libro è Aperto: c’è una Scritta Strana, come se fosse dei Segni fatti in Oro, Oro Fuso. È un Libro Divino e, davanti a questo Libro, su questo Tavolo c’è una Fascia Dorata.
In Alto, davanti a questo Libro c’è l’Arcangelo Gabriele, dice: “Figlia, su questo Foglio è impressa quella Fiamma Ardente dell’Apocalisse”.
Vicino a Gesù, a Destra e a Sinistra, ci sono delle Sedie di Pietra un po’ più piccole e ci sono seduti i Padri, come se rappresentassero la Sapienza di Dio, quei Discepoli mandati sulla Terra, Che hanno fatto la Storia del Cristianesimo.
E Gesù dice: “Figlia”, prende quella Fascia Dorata che sta sul Tavolo, se la poggia sulle Spalle e dice: “Figlia, Io ti benedico nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.

Sono in Veste di
SOMMO PONTEFICE
davanti ai tuoi occhi
e il mio Dire è di
Verità Eterna.

Annuncio attraverso di te che questo Grande Libro d’ora in poi diventerà Fiamma Ardente per i peccati dell’Uomo, sarà un Pellegrinare per i Cieli, ridando Luce ad ogni piccola impurità.
Nei Cieli ci saranno Melodie d’Amore e il Cantico degli Angeli e degli Arcangeli e la Letizia dei Santi e l’Amore di quelle Anime, Ospiti della Casa di Dio, ma sulla Terra arriveranno come Carri di Fuoco, porteranno la Flotta dell’Amore, per far indietreggiare il peccato in tutta la sua pienezza, il cammino dell’anticristo sulla Terra, che dovrà tornare nelle sue profondità.
Ma questo scontro porterà il suo pianto, il suo dolore sulla Terra, la ribellione del peccato, che farà tanto scempio.
A voi, Figli miei, dico:

non crollate sotto il peso del peccato.
La vostra Fermezza sia quella

FIAMMELLA ACCESA,

che sarà alimentata dalla
Forza della Preghiera e dalla Luce di Dio.

Chiunque chiederà Aiuto al Padre e chiederà la mia Presenza: Io sarò Luce e Salvezza per ogni Figlio.
Figlia, dona con Amore il

DIRE dei CIELI,
che il Santo Padre venga a conoscenza della
PAROLA del VERBO.
E così’ sia!”.

17 > “a tutti i Pastori che trovano rifugio nell’indifferenza Io, Gesù, dico” : Gesù: “Figlia, non è più il tempo di nascondersi.
Quanta Pazienza ma non è un ripetersi, ma è solo Sapienza di Dio, Che conosce i tempi dell’Uomo. Ma in Verità, in Verità ti dico, che l’Uomo non dimentichi che Dio ha creato l’Umanità in Sette Giorni”.

18 > “sono Colui Che opera per la Salvezza dell’Umanità” : Gesù: “Figlia, Tutto Mi appartiene, è Tutto per Amore.

La Salvezza dell’Uomo è nelle
Mani di Dio
ma Dio: nell’Accoglienza dell’Uomo”.

19 > “Benedico il Creato” : Gesù benedice.

20 > “lavo con il mio Sangue i miei Figli” : colgo come se Gesù, con questa Benedizione, voglia togliere quel velo che ogni Figlio si è costruito nello Spirituale, perché è molto più facile percorrere la via che l’Uomo si è tracciato.
Colgo questa strada, che l’Uomo si è tracciato e colgo quante volte cade, si rialza, cade e si rialza, ma porta sempre più in basso, perché è quel cadere materiale che fa tanto male quando si cade. Ma quando ci si rialza è solo un’illusione umana ed è per questo che la nuova caduta fa sempre più male. È un costruire di sofferenza, perché appesantisce sempre di più l’Anima.

21 > “li richiamo all’Amore e alla Santità” : ogni Figlio che vuole lasciare le vesti appesantite dal peccato e indossare una Veste Bianca, deve necessariamente

rigenerarsi nell’Amore:
è l’Unica Fonte, è l’Unica Via che fa
l’Uomo Nuovo.

Chi chiama in Aiuto il Signore, chi vuole lasciarsi guidare dall’Unico Padre Che porta sui Sentieri della Santità, il suo Inizio deve essere: vedo delle

FONDAMENTA LUMINOSE,
da quelle Fondamenta inizia un
VIALE
che cresce sempre di più verso l’Alto,
è un Ponte che si erige,
cerca la Luce.
È un Ponte,
un Ponte di Santità,
un Ponte che è Possibile,
perché è un Ponte di Protezione.
Chi costruisce nel Signore, costruisce sempre Bellezza.

Colgo quanto è possibile erigere una Torre di Babele, ma non fatta di costruzioni umane, ma fatta d’Amore: ciò che non aveva capito l’Uomo, che Dio voleva che si erigessero Torri, Ponti, ma di Luce, di Santità, quel comunicare tra Terra e Cielo, un partire dall’Amore e raggiungere l’Amore: questo era Gradito a Dio. È Ciò che non si è capito.
Ora, di Nuovo, il Signore ci invita con i suoi Insegnamenti a costruire nello Spirituale quella Parola:

“AMORE”,

che si fa concretezza, perché s’innalza un

Nuovo Inizio,
una Nuova Era,
il Ponte dell’Amore Che
DIO
vuole erigere,
questa Comunione tra il
Divino e i suoi Figli.

22 > “a quell’Essere Servi di Dio” : essere Servi di Dio, non significa essere schiavi, essere Servi di Dio significa accogliere il suo Amore e i suoi Insegnamenti e farci Re e coronarci di Gloria, per abitare nel suo Regno, ma anche qui, sulla Terra.
Il suo Regno nei Cieli può riflettersi nell’Amore sulla Terra, perché chi vive l’Amore Pieno, l’Amore Divino, vive il Cielo sulla Terra. Ciò che l’Uomo non ha mai capito, cioè che l’uomo, scansando Dio, ha camminato nell’umano, ha reso tutto concretezza stabile, pronta a crollare in qualsiasi momento, non lasciando spazio a quella Costruzione Spirituale, che ci avrebbe resi davvero così Stabili, perché Leggeri e, in quella Leggerezza, Liberi di muoverci in tutte le Direzioni, senza conoscere distanze. E non avremo mai sofferto così atrocemente quel

Passaggio
tra la Vita e la Nuova Vita,

perché l’avremo vissuto nell’Amore, nell’Amore in Cristo. E

CRISTO

non abita solo nei Cieli, ma sulla Terra, in mezzo a noi e in ognuno di noi.

Di quanta Bellezza l’Uomo si è privato, privandosi di Dio e dei suoi Insegnamenti, Quegli Insegnamenti che ogni Figlio chiama: “Eterni”, ma mai nessuno ha mai riconosciuto in quell’Eterno il Continuo e non la fine.

23 > “come lo sono Io, Gesù, Che sono l’Eterno Servo del Padre mio. E così sia!” : Gesù ci ha lasciato la sua Testimonianza, facendosi Uomo come noi, affidando la sua Vita nelle Mani del Padre è stato Esempio di Risurrezione, l’Unico Essere davvero fondato sulla Vera Fede, l’Unico Che ha vissuto in Pienezza la Parola:

“ETERNO”,

perché guidato dagli Insegnamenti del Padre, da Colui Che genera solo Amore e l’Amore è costruire, è il Fiorire.
E non è macerie. E non è morte.

24 > “Vegliate, il Buon Pastore è in Cammino per purificare, per amare e per donare” : è Gesù Che annuncia il suo Cammino, il Richiamo dell’Amore, il Richiamo della Purificazione, il Richiamo del Ritorno all’Ovile.
Anche se l’Uomo è incredulo, nella sua incredulità può farsi solo del male, perché Ciò che Dio ha stabilito, non è l’incredulità dell’Uomo a fermarlo.

25 > “il Cammino dello Spirito Santo opera per la Redenzione di tutto il suo Gregge” : colgo come se Gesù, attraverso questa Scuola Divina, sta dando Luce ai suoi Figli e sta indicando con Semplicità le Vie da percorrere, per poterLo incontrare nella

VERA FEDE,
quella Fede fatta di Umiltà e di Amore,
Dove si rigenera un
FIGLIO NUOVO.

Non ci saranno giustificazioni per nessun Figlio, perché chi si riconosce Cristiano, chi si riconosce Figlio del Padre, non può non riconoscere la Voce del Padre. E il camminare nella disobbedienza, sarà pianto e stridore di denti.

26 > “Vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.


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