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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


802 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Marco 4, 26-34. 15/06/2024
802 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Marco 4, 26-34.

Dal Vangelo Secondo San Marco.

In quel tempo Gesù diceva alla folla: 26 "Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; 27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. 28 Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 29 Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura". 30 Diceva: "A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31 Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; 32 ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra". 33 Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. 34 Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa” (Marco 4, 26-34).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “L’Evangelista Marco ci Dice che Gesù, in quel tempo, Parlava alla folla in Parabole.
Gli veniva richiesto a cosa si poteva paragonare il Regno dei Cieli.
Gesù Diceva loro che il Regno di Dio è come un uomo, che getta il seme sulla terra e sia che l’uomo dorma, o vegli, o che sia notte, o di giorno, il seme germoglia e cresce, come egli stesso non lo sa.
Continua Dicendo che, poiché la terra produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga”.
Gesù: “Figlia, Cosa Insegnavo ai Miei Discepoli a Riguardo? Che, quando il Signore Dà Vita ad un Suo Pensiero, si Serve della Sua Parola Creante: non conosce ostacoli, ma Tutto Prende Vita attraverso un Giusto d’Amore, Dove Soddisfa qualunque Fabbisogno di Arricchimento e di Compiuto.
Nel Suo Regno c’è la Libertà e la Comunione in Pienezza.
Quando gli si deve dare Concretezza, si Dà Inizio da una Costruzione Spirituale, Mattoncino di Sapienza, Che Avanza Passo Passo per la Gloria del Padre e Questo è la Parte Spirituale sulla terra.
Nella materialità si guarda un campo, dove produce spontaneamente, perché è Madre Terra, ha in sé tutto ciò di cui ha bisogno per alimentare e, quando prende vita uno stelo, diviene spiga e, da essa, il chicco che, quando è pronto si dà seguito alla mietitura per il fabbisogno degli uomini, il Dono dall’Alto, Dove è Sotto lo Sguardo del Padre.
La Portavoce: “Un’Altra Parabola, per Descrivere il Regno di Dio: veniva Spiegato così: “Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato, è il più piccolo di tutti i semi sulla terra. Ma quando cresce, diventa il più grande di tutti gli ortaggi, con rami tanto grandi, che gli uccelli possono riposarsi alla sua ombra”.
Gesù: “Figli, Dio ha Messo un Piccolo Semino in Ogni Anima, Dove poter Riconoscere la Verità dell’essere Figli dell’Alto, prima di essere della terra, Feconda, sì, ma Costruttiva solo se si Attinge dall’Alto per Nutrirsi e far sì che quel Semino Cresca, si Espanda e Diviene Sazietà per la Terra e Gloria per il Regno del Padre Mio.
Non si può spiegare Ciò, se non in Parabole, ma quando il Semino Cresce, l’Uomo è Ricolmo anche di Sapienza Spirituale, perché di Quel Semino, che l’uomo dorma, o vegli, o che sia notte, o giorno, c’è lo Sguardo del Padre, Che se Ne Prende Cura, Lo Alimenta in base all’Accoglienza che trova in ciascuno.
Questo, Figlia, è Ciò Che, in Privato, Spiegavo ai Miei Discepoli.
Capissero Ciò!
Quanto affanno per la carne.
Ma quale Privilegio per chi si Affida e Confida a Ciò Che non si vede, ma Opera senza far rumore, ma con un Soffio di Alito Tutto Crea.
All’uomo di dura cervice: sappia che nulla può senza la Vera Conoscenza dell’Operare dei Cieli.
Meditate Attentamente”
(13.06.2024 Giovedì. S. Felicola, di Roma, Martire. S. Aquino, Martire. S. Antonio da Padova).


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