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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


138. S. Antonio Abate: “Figlia, nella Fede si avanza a Piccoli Passi”. 03/03/2010
138. S. Antonio Abate: “Figlia, nella Fede si avanza a Piccoli Passi”.

S. Antonio Abate: “Figlia, sono s. Antonio Abate. La mia Vita l’ho affidata nelle Mani del Signore, fin dalla mia Infanzia. Il mio ricercare, non so bene neppure che cosa, visto che portavo già Tutto Impresso nell’Anima e il mio estraniarmi, il mio pellegrinare solitario Mi ha permesso di guadarmi nel mio Profondo, Dove ho trovato un’Immensità, una Vastità di Cose, avevo Tutto.
Non Mi mancava nulla: solo il portare un po’ della Croce del mio Signore, per alleviarGli il Peso, per avvicinarMi sempre di più al Divino.
A tutti coloro che riescono a scoprire la Bellezza Interiore, quella Sana Libertà, che ti permette di guardare ogni Fratello, amico e nemico che sia e tendergli la mano: avranno raggiunto la Prima Pienezza Umana.
Che Sogno! Che Sollievo per ogni Figlio! Il guardare senza più paura, perché attorno ad ognuno di noi può esserci la Pace, la Bellezza. Tutto ciò che costruisci dentro è l’Opera che si realizzerà attorno a te.
Cogli, figlia, quanto è stato di Insegnamento i Quaranta Giorni di Gesù nel Deserto? Il ritrovarsi, l’aprirsi con tutta la nudità che Lo circondava e sentire gli Insegnamenti del Padre, Che Lo istruivano per respingere il male e accogliere il Bene, per nutrirsi, per prepararsi ad affrontare il Flagello della sua Carne, ma che è il Dono all’Umanità: la sua Gloria, che ancora canta le sue Lodi Ora et Semper.
Gioisci, figlia, del Dono che ti è stato concesso. Guarda fiduciosa il Prossimo, perché il Signore Dio vi presterà Soccorso. E chi può contro Dio? È nostro Padre, è nostro Re è nostro Signore, è il nostro Eterno, è Colui Che Mi ha permesso di dare Testimonianza dei Cieli a voi, Figli della Terra, per dare Conferma di quanto i Cieli sono Vicini alle Anime Aperte, a quelle Anime che danno il loro: “SÌ” Incondizionato al Signore, si lasciano modellare a sua Immagine e Somiglianza per portare la sua Parola Viva, Vera, Autentica nei Cuori di Tutti quei Figli che vogliono camminare verso il Risveglio dell’Anima, perché Infinite sono le Misericordie di Dio verso i suoi Figli e questa è una Misericordia così Semplice, così Povera, ma così Piena d’Amore, perché solo un Grande Amore, la Vera Essenza della Fede, può salvare l’Umanità in questo Tempo.
Ascoltate! Ascoltate! Il vostro Cuore: vi guiderà.
Ti benedico, figlia, con il Segno della Croce, il Segno del Perdono, il Segno della Magnificenza, il Segno della Salvezza, il Segno della Protezione.
Le tue preghiere, figlia, la Benedizione dell’umile pastore che ti custodisce con quel Marchio Indelebile, fino alla fine dei suoi giorni, degno di portare quell’umile Croce, ma che lo riempie di Ricchezza Interiore. Camminate sempre nella Verità, nella Luce e sarete degni di tanta Grazia.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Gesù: “Figlia, è Tutta Verità Divina. Il mio Sguardo vegliava nei Cieli e sulla Terra.
La mia Benedizione sia di Risurrezione Interiore per ogni Figlio. Il mio Sangue li lavi da ogni peccato. Il mio Spirito Santo li guidi. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato. E così sia!
Eterna è la mia Parola: abbiatene Cura. Amen” (01.03.10 Lunedì. s. Felice. S. Albino).

Luci sul Messaggio.

> S. Antonio Abate: “Figlia, sono s. Antonio Abate” : è un cogliere una Persona Anziana, come un nonno, Pieno di Sapienza, di Sapere, così Ricolmo di Spiritualità Interiore, Che ha tanto da insegnare.

> “La mia Vita l’ho affidata nelle Mani del Signore, fin dalla mia Infanzia” : colgo in questo Santo il suo riconoscere che dentro di Lui abitava Gesù; la scoperta dell’Anima e il nutrirla di continuo; e la sua Ricerca di continuo di questi Cieli per poter accogliere e poter donare agli altri. Il riconoscere da subito che la Vera Sazietà era quella Interiore e non il mondo che Lo circondava.
Questo suo scoprire che i Cieli donano molto di più della Terra e il volerli vivere quotidianamente su questa Terra, per vivere la Gioia, la Semplicità e poterla insegnare agli altri. Il senso della Piccolezza esteriore e della Grandezza Interiore.
E questo è stato l’Orientamento della sua Vita Terrena: il non vivere il materiale, per non vivere di ricordi, ma il vivere lo Spirituale, che non fa parte dei ricordi, che è un Continuo, Attimo per Attimo, vissuto nel Presente dei Cieli.
> “Il mio ricercare, non so bene neppure che cosa, visto che portavo già Tutto Impresso nell’Anima” : s. Antonio Abate: “Figlia, se ogni Uomo capisse che la ricerca dell’ignoto, la ricerca dell’inimmaginabile, la ricerca dei desideri, la ricerca del futuro non è altro che la Ricerca del Compiuto che vive dentro di noi.
A che serve affannarsi? A che serve scrutare gli orizzonti, se è Tutto vicino, se è Tutto dentro di noi, se è Tutto Compiuto, se è Tutto Presente in quel Tabernacolo Che è impresso nella nostra Anima?”.

> “e il mio estraniarMi, il mio pellegrinare solitario Mi ha permesso di guardarMi nel mio Profondo, Dove ho trovato un’Immensità, una Vastità di Cose; che avevo Tutto” : S. Antonio Abate: “Quanto Camminare nella mia Vita Terrena! Quanto Silenzio attorno a Me! Quanta Meditazione e quanto Raccoglimento!
E quanta Ricchezza scoprivo in quel Silenzio Profondo che, piano piano, si riempiva di così tanta Sapienza, di così tanta Bellezza, quel vedere Meraviglioso, che aveva creato Dio: Immagini così Idilliache, che l’occhio umano non potrà mai vedere e non gli sarà mai concesso di vedere, perché solo gli Occhi dell’Anima incontrano gli Occhi dei Cieli.
Solo lo Spirituale è guidato dallo Spirito Santo e solo Lui può aprire le Porte delle Meraviglie che regnano nei Cieli.
Se l’Uomo capisse che, prima di cercare nel Mondo, deve cercare dentro di sé, camminerebbe il resto della sua Vita in Parallelo con i Cieli. E Tutto Questo non è altro che il Frutto di una Fede Vera, di una Fede Giusta.
È l’Estasi dell’Amore Divino”.

> “Non Mi mancava nulla: solo il portare un po’ della Croce del mio Signore, per alleviarGli il Peso, per avvicinarMi sempre di più al Divino” : S. Antonio Abate: “Il mio Pellegrinare, era solo per aiutare il mio Signore. Volevo donare i suoi Insegnamenti ai miei Fratelli, alle mie Sorelle, aprire gli occhi, le orecchie ad un mondo che ha sempre vissuto la cecità, la sordità spirituale, queste porte chiuse ai Cieli, Che hanno sempre donato, ma Che hanno sempre trovato resistenza nei Cuori.
Ma sapevo che ad ogni mio Insegnamento, il Signore gioiva nei Cieli. La mia Grande Ricompensa era servirLo e questo Mi ripagava di ogni avversità della Vita che ho incontrato: il dolore, le ingiustizie, le percosse che ho incontrato durante il mio Cammino: era Gioia per Me, perché le offrivo al Signore e Mi sentivo in Comunione con Lui. E Mi sentivo di portare un Pezzettino di quel Peso della Sua Croce. E più incontravo avversità e più gioivo, perché in quelle avversità sapevo di lasciare un po’ di Luce, un po’ del mio Signore.
Chi trova il Signore, non rimarrà mai deluso e non si sentirà mai abbandonato, perché è per sempre”.

> “a tutti coloro che riescono a scoprire la Bellezza Interiore, quella Sana Libertà, che ti permette di guardare ogni Fratello, amico e nemico che sia, e tendergli la mano: avrà raggiunto la Prima Pienezza Umana” : s. Antonio Abate: “Figlia, nella Fede si avanza a Piccoli Passi. Non scoraggiatevi mai, perché quei Piccoli Passi sono Solidi: cresceranno, si avanzerà sempre di più e, quando si arriva al Traguardo, a quella Pienezza…”.
Sento le Campane che suonano a Festa. Rivedo quella Croce. Gesù su quella Croce.

LA RISURREZIONE!

S. Antonio Abate: “La Risurrezione Interiore dell’Uomo non avrà più ostacoli, non avrà più barriere. Può anche perire il nostro involucro, il nostro Corpo, ma quelle Campane a Festa, quella Risurrezione non potrà mai essere scalfita da nessuno. Sarà il Compiacimento di Dio e la nostra Vita Eterna.
La sconfitta della morte è una Verità Assoluta del Divino.
Figlia, quando nell’Uomo ci sarà questa Consapevolezza, avrà raggiunto la sua Pienezza Spirituale, avrà portato quel Colore Azzurro nel Profondo del suo Essere”.

> “Che Sogno! Che Sollievo per ogni Figlio! Il guardare senza più paura, perché attorno ad ognuno di noi può esserci la Pace, la Bellezza. Tutto ciò che costruisci dentro è l’Opera che si realizzerà attorno a te” : Tutto questo Susseguirsi Spirituale, Tutto Questo Spirituale è il Raggiungimento della Libertà, quella Libertà che sa di Infinita Bellezza, di Infinita Custodia, che allontanerà ogni grigiore, ogni tenebra dentro e fuori di noi.
Quella Libertà che ti fa rialzare gli Occhi e incontrare lo Sguardo dei Cieli. Puoi guardare Tutti: Gesù, Maria, s. Antonio, Padre Pio, gli Angeli: il Cielo diventa Concretezza.
La Ricchezza Interiore dell’Uomo può essere di tutti: basta volerlo. La Ricompensa più grande che ci possa essere per l’Uomo è l’essere Degno di poter incontrare tutti quegli Sguardi, perché si prova una Gioia Immensa, una Gioia non quantificata. Di Immensità.

> “Cogli, figlia, quanto è stato di Insegnamento i Quaranta Giorni di Gesù nel Deserto? Il ritrovarsi, l’aprirsi con tutta la nudità che Lo circondava e sentire gli Insegnamenti del Padre, Che Lo istruivano per respingere il male e accogliere il Bene” : S. Antonio Abate: “Ogni Figlio che vuole raggiungere questa Saggia Spiritualità, deve prendere Esempio dal Signore, questo Esempio che il Signore ci ha donato e che nessuno prende in considerazione.
Non si ha tempo. Non ci si prende il tempo.
E in quel Vivere di Gesù c’era l’Insegnamento della Meditazione, del Riconciliarsi con se stessi e con il Padre, di vivere la Comunione dell’Anima”.
Colgo che Gesù viveva la Comunione dello Spirito Santo, il separare la carne, la materialità e il divenire un Unico Punto di Incontro. Colgo una Luce Forte e, in questa Luce, l’Incontro tra due Luci: Dio e Gesù.
All’Uomo non è concessa questa Immensità, perché ha dei limiti, perché ha impresso il peccato originale; ma ci può essere quel Riflettere, quella Meditazione, quel Discernere tra il Divino e il materiale, quel vivere di Anima, quell’aprire le Porte alla Ricerca dello Spirito Santo, alla Ricerca delle Santità e attingere da Loro e nutrirci, dissetarci e accogliere Tutto Ciò che ci vogliono donare, abbandonandoci al loro Desiderio, al loro Donarci.
Quei Quaranta Giorni di Gesù nel Deserto sono di Insegnamento per ricolmare quell’esilio interiore, che portiamo fin dalla nostra Nascita. Dio non vuole più per i suoi Figli il denutrimento: ci vuole ricolmi di Sazietà, perché la Nuova Umanità è Ora e non domani.

> “per nutrirsi, per prepararsi ad affrontare il Flagello della sua Carne. Ma il Dono all’Umanità: la sua Gloria, che ancora canta le sue Lodi Ora et Semper” : colgo questo: Gesù si è preparato ad affrontare quella Morte così Crudele, alla Lacerazione del suo Corpo, ad assumere i peccati dell’Umanità su di Sé, quella Devastazione Umana e Spirituale.
Ma quella Pienezza della Risurrezione: un Atto d’Amore Indescrivibile, un Atto che non conosce tempo, non conosce era. Irripetibile!
E Tutto Questo, Tutta questa Immensità, Tutto questo Dono per noi è solo per chiederci, ORA, il gesto di morire a noi stessi e risorgere con gli Insegnamenti delle Fonti Celesti, lasciarci guidare da Loro e far parte della Nuova Umanità e dei Nuovi Cieli.
E Tutto Questo per Amore dei suoi Figli: il suo Gesto è Indelebile.

> “Gioisci, figlia, del Dono che ti è stato concesso. E chi può contro Dio? È nostro Padre, è nostro Re è nostro Signore, è il nostro Eterno” : la Portavoce: “È tanto quello che mi passa, ma si può racchiudere in una sola Parola: “GRAZIE” dal più profondo della mia Anima ai Cieli, per tanta Grazia”.

> “Guarda fiduciosa il Prossimo, perché il Signore Dio vi presterà Soccorso” : anche S. Antonio mi invita a guardare con Fiducia all’Apertura dei Cuori. Lui sente il mio dolore e coglie la mia Piccolezza di fronte ad una Realtà così grande: i Cieli che ci donano, Che danno Luce alla Terra; la non accoglienza della Terra.
S. Antonio Abate: “È vero che porti tanti pesi, figlia, ma colgo in te il peso più grande: è quello di non poter condividere questa Bellezza, quanto Gesù ha operato in te e quanto tu sei pronta a donarla al Prossimo e renderlo partecipe. E gli Insegnamenti del Padre, la tua Piccolezza, la tua Normalità sono incredulità agli occhi del Prossimo.
Ma Ciò che stabilisce Dio, l’Uomo non metta mai in discussione. Coraggio! La tua Onestà, la tua Fede farà avanzare il Prossimo, perché è lo Spirito Santo, Che accende la Luce davanti ai tuoi Passi. Coraggio, Umiltà, Preghiera, Speranza siano sempre la tua Arma: cammina su quelle Orme e non avrai mai a perderti”.

> “è Colui Che Mi ha permesso di dare Testimonianza dei Cieli a voi, Figli della Terra, per dare Conferma di quanto i Cieli sono Vicini alle Anime Aperte” : Tutto quello che mi succede, tutto quello che il Signore sta operando è Frutto di quel: “SÌ” incondizionato, è quel chiedere Aiuto al Padre con tutte le forze; quel Dolore così forte, fino a toccare la morte nel profondo.
La Preghiera, la Forza della Preghiera, il cercare disperatamente la Nuova Casa dove abita mia Figlia. Le mie Suppliche al Padre, il morire a me stessa per Amore: è come se già su questa Terra ho provato la morte.
E poi la Risurrezione della mia Anima, una Vita Nuova, un Cammino Nuovo: non più l’umano come guida, ma lo Spirituale: i Cieli Che ti guidano, i Cieli Che ti accolgono, i Cieli Che ti fanno Dono di tanta Bellezza. Il ricominciare a vivere con Barbara una Nuova Vita, una Comunione così Profonda, così Vera, così Autentica, il vivere un Amore Pulito, Leggero, Trasparente, ma un Amore per l’Eternità.
Il mio Dolore è che il Signore vuole donare, vuole donare ai suoi Figli questa Scuola, perché non ci siano più lacrime, non ci sia più tormento. La Terra chiede Aiuto ai Cieli: quante lacrime! Quanto dolore! Quante suppliche al Padre.
Ma quanta stoltezza: un Padre viene in Soccorso ai suoi Figli e, solo perché ha scelto me come Strumento, questa Comunione con Barbara e con le Fonti Celesti, non trovo ascolto, non trovo Porte Aperte.
Ma Dio, Che è Amore, si farà Spazio e la sua Opera avrà Gloria su questa Terra.

> “a quelle Anime che danno il loro: “SÌ” Incondizionato al Signore” : sarà il Signore a radunare il suo Gregge. Sarà Lui ad operare nei Cuori. Il mio Compito è quello di abbandonarmi e accogliere: sarà Lui ad aprirmi le Porte. Sarà Lui a farmi Spazio. Sarà Lui a separare il Bene dal male. Gli Ultimi saranno i Primi del suo Regno.

> “si lasciano modellare a sua Immagine e Somiglianza e portare la sua Parola Viva, Vera, Autentica nei Cuori di Tutti quei Figli che vogliono camminare verso il Risveglio dell’Anima” : in tanti cammineranno in questa Volontà di Dio. Tanti faranno la loro Purificazione. Tanti chiederanno la Grazia al Signore di essere Degni di far parte della Nuova Umanità.
Quanta Responsabilità davanti a Dio per tutti coloro che infangano questa Realtà, che la ostacolano.
Colgo quell’Eco che risuona sempre più Lontano, fino ad arrivare all’Ascolto del Padre: coloro che umilmente camminano, riconoscendo questo suo Donare.
E colgo un altra eco: l’eco della menzogna, della cattiveria, della falsità, che non va lontano; torna indietro e soffoca. Non è bello, non è saggio chiudere le Porte ai Cieli. Che scempio vedo!

> “perché Infinite sono le Misericordie di Dio verso i suoi Figli e questa è una Misericordia così Semplice, così Povera, ma così Piena d’Amore, perché solo un Grande Amore, la Vera Essenza della Fede, può salvare l’Umanità in questo Tempo. Ascoltate! Ascoltate il vostro Cuore: vi guiderà” : è un cogliere la Veridicità di questa Frase: ogni Singola sillaba, ogni Singola Vocale ha un Compimento. È come coglierle in una Forza Sovrumana.
Non è una Frase che ti dice l’amico, quello della porta accanto. È il Padre Che parla.
“Ascoltate!”.

> “Ti benedico, figlia, con il Segno della Croce, il Segno del Perdono, il Segno della Magnificenza, il Segno della Salvezza, il Segno della Protezione” : quanto in quella Croce, in quel Pezzo di Legno. Quella Povertà, quel Sacrificio così Inumano, così Indescrivibile, Dove si è Compiuta la Gloria dei Cieli.
Colgo che ogni Figlio che muore a se stesso, è come un avvicinarti a Gesù, la morte di quella carne, ma la Risurrezione della Vita.
Colgo come da un Dolore così grande, così Straziante, può nascere una Cosa così Bella, un Amore così Pulito. È dall’Amore Divino che scaturiscono i Frutti e ogni Figlio può partecipare. Chi vuole può farne parte.

> “Le tue preghiere, figlia, la Benedizione dell’umile pastore che ti custodisce con quel Marchio Indelebile, fino alla fine dei suoi giorni, degno di portare quell’umile Croce, ma che lo riempie di Ricchezza Interiore. Camminate sempre nella Verità, nella Luce e sarete degni di tanta Grazia. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” : S. Antonio Abate: “Il Signore ti ha scelto come suo buon pastore. La tua Fede è grande, ti ha salvato.
A te, fratello, che porti questo Fardello: siine degno. Dio veglia su di te, ti guiderà, ti illuminerà il Cammino. Ogni tuo passo è di Verità e Giustizia. La tua Ricompensa sarà sulla Terra e nei Cieli.
Ricorda che il tuo Maestro è Colui Che ti ha donato la Vita e la tua Vita l’hai consacrata al tuo Maestro”.
Vedo una Croce, è la tua Croce, Dove c’è scritto: “Umiltà, Preghiera, Digiuno, Perdono, Amore”.

> Gesù: “Figlia, è Tutta Verità Divina. Il mio Sguardo vegliava nei Cieli e sulla Terra” : il Dire di s. Antonio era come ascoltarLo attraverso Gesù.
Gesù: “È Tutto Divino: scaturisce da quella Sorgente di Luce, è Parola Benedetta. Amatela e rispettateLa con Dignità. E così sia!”

> “La mia Benedizione sia di Risurrezione Interiore per ogni Figlio. Il mio Sangue li lavi da ogni peccato. Il mio Spirito Santo li guidi. La mia Mamma Celeste li benedice con il suo Cuore Immacolato. E così sia!
Eterna è la mia Parola: abbiatene Cura. Amen”.


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