| 950 Luci di Gesù alla Portavoce su Luca 14, 25-33.
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04/11/2025 |
950 Luci di Gesù alla Portavoce su Luca 14, 25-33.
Dal Vangelo Secondo San Luca.
In quel tempo, 25 siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e disse: 26 “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27 Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo. 28 Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? 29 Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: 30 Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. 31 Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32 Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda un’ambasceria per la pace. 33 Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo” (Luca 14, 25-33).
Luci sul Vangelo.
Gesù: “Figlia, Leggi Questo Vangelo e ti Poni la Riflessione:
La Portavoce: ““Come si può odiare un padre, una madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e, perfino, la propria vita, altrimenti non si può essere tuo discepolo?”.
Gesù: “Figlia, Avvolta dalla Custodia della Mia Benedizione, ti Conduco alla Luce della Verità di Questo Mio Annuncio.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Il Mio Odio Non Parte da un Distruggere un Rapporto.
Ma È il Prendere una Distanza, per Ripulirsi, Così Che, Attingendo da Me, Diveniate Giusti e, nel Giusto, si Ama nella Perfezione, non guardando le macerie di chi rimane ancorato alla materialità e, di Conseguenza, in un attingere da se stessi, dalle proprie convinzioni e aspettative, dove ogni cosa è vissuta a proprio piacimento.
Allora vi Chiedo: se Non Avete l’Umiltà di Riconoscervi Figli della Luce, ma solo di una Nascita, tra l’Unione di Due Corpi, come fate ad Avere la Forza del Sollevare lo Sguardo e Attingere da Ciò Che Viene dalla Sorgente del Padre, Vero Amore, Dove, Solo Quando si Opera nel Giusto, che si È Ricolmi di Amore Vero?
Per Questo vi Dico: Chi Attinge da Me, Cammina nell’Amore ed È Proprio Quell’Amore Che Custodisce Voi nella Luce e vi Porta ad Amare i Vostri Genitori, i Vostri Figli, l’Unione di Matrimonio Che, Generando Figli, Sono Unione di Fratellanza e di Abbraccio per Tutti, Perché la Luce Unisce e Guida.
Il Buio Disperde, Smarrisce e Sprofonda.
Per Questo vi Dico: se Non si Comprende la Verità della Fede Con una Sana e Santa Meditazione, Che Viene dall’Alto ed Incontra la Sincerità dell’Accoglienza, Che si Lasciano Condurre nel Cammino della Sapienza, come Possono Chiamarsi Servitori del Signore, Che È un Padre Giusto?
Può il Signore sostenere le opere che Non Conducono nel Giusto della Luce?
Per Questo, nella Fede non Venga Mai Meno la Prudenza, così da Non Dare la Responsabilità a chi non ne ha, Parlo di tutte quelle genti che Mettono le Mani all’Aratro e si voltano indietro, perché non sono partiti da un Cammino Sincero, ma da un cammino ingannevole ed ecco la giustificazione, che Condanna, Ostruendo il Cammino.
A voi, Dico: tutto ciò che viene dal Male, rimane nel nascondimento, Finché il Padre Lo Permette.
Ma State Certi che non C’È Nulla, Che Non Viene alla Luce, Giudicato e Benedetto.
Oppure, Giudicato e Condannato.
Non illudetevi, genti, che tutto ciò che vi appartiene: se Non Passa Sotto il Mio Giudizio, Ripulito e Perdonato, Non Potrà Portare Buoni Frutti.
Vi È Stato Detto: chi ha poco, o tanto, ma Non lo Vive con lo Sguardo del Vero, lo Perderà.
Ma Chi Ha Quel Poco, o Quel Tanto e Lo Vive nel Giusto, Sarà Ricompensato con la Pace nel Cuore e la Ricchezza nell’Anima.
La Verità Che È Presso il Padre Mio È Questa e si Chiama: Padre, Madre, Figli, Fratelli, Sorelle e Vita Giusta.
E Così Sia!”
(03.11.2025 Lunedì. S. Silvia).
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