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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


236-17 Ap 5, 1-14 “Il Libro coi 7 Sigilli”. 21/01/2012
236-17 Ap 5, 1-14 “Il Libro coi 7 Sigilli”.

Ap 5, 1 E vidi nella mano destra di Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. 2 Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: “Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?”. 3 Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra era in grado di aprire il libro e di leggerlo. 4 Io piangevo molto perché non si trovava nessuno degno di aprire il libro e di leggerlo. 5 Uno dei vegliardi mi disse: “Non piangere più; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli”. 6 Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. 7 E l’Agnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono. 8 E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno un’arpa e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi. 9 Cantavano un canto nuovo: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione 10 e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti e regneranno sopra la terra”. 11 Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia 12 e dicevano a gran voce: “L’Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione”. 13 Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: “A Colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli”. 14 E i quattro esseri viventi dicevano: “Amen”. E i vegliardi si prostrarono in adorazione”.

Luci su Ap 5, 1-14.

1 > Ap 5 1 “E vidi nella mano destra di Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno” : Giovanni sta guardando l’Immagine di Gesù. Gesù, per narrare a Lui, ha in Mano una Pergamena arrotolata, dove è inciso il Passato, il Presente e il Futuro.
Lo scorrere di Gesù in questa Pergamena, non è altro che dare Lettura di Insegnamenti e di Rivelazioni per Giovanni: Gesù, Che sta dando Parola Eterna. È Gesù, Che sta aprendo le Verità Profonde, che sono Assise presso il Padre, la Pienezza di quella Sorgente, le Verità della Vita.

2 > “sigillato con sette sigilli” : Gesù ha aperto quei Sigilli e Ciò che è impresso su quel Foglio è Tutta l’Ampiezza del Padre, è il Racchiuso di Tutta la Creazione. Per questo solo Gesù può aprire quei Sigilli, perché è l’Unico ad esserNe Degno, l’Unico Che può donare le Rivelazioni del Padre suo, perché è l’Unico Che ha la Piena Conoscenza in Tutta la sua Interezza, in Tutta la sua Verità, in Tutta la sua Luce.

3 > “2 Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: “Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?” : vedo l’Immagine di Gesù, con Questa Pergamena in Mano, Arrotolata, ma con un Inizio di Apertura ed è Ciò Che ha davanti anche Giovanni.
Ma Ciò che scuote l’Angelo, ma che non è dato di vedere a Giovanni, è che quel Signore, Che si sta manifestando davanti a Lui è Gesù, il Figlio di Dio, ma in Lui c’è Tutta la Pienezza del Padre, perché Chi può operare Tanto è soltanto Dio, perché è l’Unico Che ha la Potenza e la Gloria di custodire quel Grande Libro.
Quel Grande Libro Che è nei Cieli ha una Forza Spirituale, ha una Luminosità, perché ogni Singolo Segno è stato Inciso dal Padre, Che ha operato con Tutta la Forza dello Spirito Santo. È una Forza d’Amore Straordinaria, perché custodisce l’Eterno.
E nei Cieli, nulla di Ciò che è Inciso, è vanificato.

4 > “3 Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra era in grado di aprire il libro e di leggerlo” : solo il Padre è il Detentore di questa Grande Verità e Lui si serve della Gloria del Figlio per poter estendere gli Insegnamenti a tutti i Figli.

5 > “4 Io piangevo molto perché non si trovava nessuno degno di aprire il libro e di leggerlo” : colgo che Ciò che in Giovanni ancora era Pensiero, in Dio già era Tutto Compiuto.

6 > “5 Uno dei vegliardi mi disse: “Non piangere più; ha vinto il leone della tribù di Giuda” : Giovanni, Che si preoccupa che le Verità impresse su quel Grande Libro non possono essergli rivelate, perché talmente Prezioso per i Cieli, perché hanno in Essere le Rivelazioni del Continuo dell’Umanità e dei Cambiamenti.
Ma in suo Soccorso arriva un Padre, Che gli dona la Pace, lo invita a non piangere più, perché Dio aveva già stabilito Chi avrebbe aperto quel Grande Libro: quell’Innocenza di Figlio, Che nulla e nessuno può toccare, perché è tornato ad essere Tutt’Uno con il Padre.
E Chi, se non un Germoglio come il Figlio del Padre può avere la Forza dell’Amore Custodito in Dio, per aprire quel Grande Libro, Quei Sigilli impressi dall’Amore di Dio? Solo il Figlio, la Santità, per poterli aprire.
Il pianto di Giovanni ha richiamato l’Amore del Padre, e attraverso l’Amore del Padre, il Richiamo al Vegliardo, che ha dato Luce a Giovanni, dicendogli di non preoccuparsi, perché il Figlio di Dio, Gesù, è Colui Che ha il Comando di quel Libro e sarà Lui Colui Designato ad aprire e leggere il Contenuto, perché è Colui Che ha vinto ogni Battaglia con l’Amore, riportando Gloria al Padre.

7 > “il Germoglio di Davide” : Colui Che ha dato Origine a una Nuova Discendenza, il Seguito della Discendenza di Davide. Ma in Gesù il Germogliare di Nuove Verità, i Cambiamenti della Storia.

8 > “e aprirà il libro e i suoi sette sigilli” : colgo che, con il Compiuto delle Vittorie sulla Terra, con i Cambiamenti della Venuta di Gesù, tornando al Padre e portandoGli Lode e Gloria, che il Padre L’ha premiato come Colui Che ha accesso alle Grandi Verità.
Solo a Lui, al Figlio di Dio, l’Onore e la Gloria di divulgare il Contenuto che è posto in Essere in quel Foglio.

9 > “6 Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato” : Questi Esseri e Questi Vegliardi li colgo come Sostegno per un Grande Evento e quanto in quell’Agnello Immolato la Fiamma Ardente dell’Amore della Mitezza, quell’Amore Che disarma, che tiene lontano tutti quei lupi famelici che vogliono attingere da Quelle Verità per impossessarsi della Creazione di Dio.
Colgo quell’Agnello Immolato, Gesù, la sua Mitezza, la sua Piccolezza è stata Riempita di Potenza, di Sapere.

10 > “Egli aveva sette corna” : colgo che quelle Corna sono quegli Strumenti per aprire i Sette Sigilli, queste Corna prendono le Parole delle Sette Virtù (Fede, Speranza e Carità (Virtù Teologali), Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza (Virtù Cardinali).
Colgo che queste Sette Virtù è un Frutto della Sapienza di Dio, le Fondamenta per costruire il Rispetto delle Verità Impresse da Dio nel Libro della Sapienza, quelle Sette Virtù, Che sono la Base del Compimento del Vero Cammino del Cristiano, nel Rispetto dei Sette Sacramenti.

Fede:
la Fede racchiude la Fiducia e la Fedeltà in Dio.

Speranza:
il riporre la propria Vita nelle Mani di Dio, per non rimanere mai delusi.

e Carità:
l’essere Caritatevoli, Umili per poter essere predisposti ad accogliere l’Amore di Dio.

Queste sono le Tre Virtù Teologali, le Verità dell’Assoluto, che poi acquistano la loro Ampiezza, ma che sono Frutti dell’Albero Maestro.

Prudenza:
allontanarsi dal male e seguire sempre il Bene.

Giustizia:
esiste un solo Giusto: a Lui volgere lo Sguardo e attendere la Pienezza delle Verità.

Fortezza:
il fortificarsi in Dio non è insorgenza di dubbi e di smarrimenti.

e Temperanza:
l’essere Giusti davanti a Dio. Colgo che c’è una Linea di Equità, un Temperamento Giusto, una Fermezza Interiore, ma che sia Frutto della Fede, della Giustizia e della Carità davanti a Dio.

Queste sono le Quattro Virtù Cardinali: il Sunto del Cardine della Fede.

Colgo solo che quelle Sette Corna sono i Sette Sacramenti (Battesimo-Cresima-Eucaristia - Penitenza (Confessione) - Estrema Unzione - Ordine-Matrimonio). È come se queste Sette Corna: in ognuno c’è il Contenuto di Tutta Quella Ricchezza Che è la Chiave Maestra di Colui Che contiene Tutto Questo Insieme, Che Lo fa Unico Detentore di quella Chiave, per aprire questi Sette Sigilli.

Battesimo:
l’Appartenenza in Dio, l’appartenere a Dio.

Cresima:
il riconoscere di essere Veri Cristiani.

Eucaristia:
il Nutrimento di Dio al Vero Cristiano, come Dono.

Penitenza (o Confessione):
l’Arma per il riconciliarsi con Dio.

Estrema Unzione:
il poter entrare a far parte in Pienezza del Corpo Mistico del Cristo.

Ordine:
il rispondere alla Chiamata di Dio, il farsi Discepolo del Sommo Maestro.

Matrimonio:
le Promesse Coniugali della Terra al Cospetto di Dio.

È come se questo Agnello Immolato rappresentasse il Compimento di quei Sette Sacramenti, Che sono il Continuo costruire delle Sette Virtù.
È come se è Primo Piano e Secondo Piano.
La sua Opera è Compiuta, il suo Essere Immolato, perché ha dato il Compimento a Ciò che doveva essere il Vivere Eterno:

I SIGILLI DI DIO
per ogni
VERO CRISTIANO.

11 > “e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra” : quei Sette Sacramenti che diventa Luce: è attraverso quel Vedere che passano questi Sette Spiriti, Che portano impresso questi Sette Sacramenti e che sono quei Segni di Dio, Che fa il

COMPIUTO DELL’UOMO.

Sono i Sette Spiriti del Compimento in Dio, Che aprono le Vie per percorrere l’Amore in Dio. È come se un Cristiano, accogliendo le Verità di Questi Sette Spiriti: ti introducono sulla Retta Via, sul Cammino dell’Amore, Che Dio ti offre da percorrere.
E colgo questi Sette Spiriti, Che hanno visitato per primo le Sette Chiese, sono gli Spiriti dell’Amore in Dio, Coloro Che indicano la Struttura Dove ogni Figli dovrebbe entrare e custodirsi e la Verità e la Giustizia che ogni Cristiano dovrebbe incarnare.
A ognuna di quelle Chiese Dio ha dato la Primizia, lo Spirito Santo, Che si fa Messaggero, per adempiere al Volere di Dio e portare quei Tesori alla sua Casa Terrena, per poi espandersi, per investire tutta l’Umanità, il Pensiero di Dio, Che diventa Messaggero attraverso questi Sette Spiriti per portare il Vivere Eterno al Popolo della Terra:

INSEGNAMENTI SACRI
E RISPETTARE LA VOLONTÀ DI DIO

è Via e Verità nella Giustizia e nell’Amore, il Crescere in Dio, la Totalità dell’Essenza dell’Uomo.
Quei Sacramenti, Che si imprimono nell’Anima e che fanno dell’Uomo il Figlio di Dio, Figli di Dio. L’Abbondanza e la Ricchezza dell’Uomo è quel Seme Sacramentale Che Dio ha impresso nell’Anima, il suo Pensiero Che si fa Verbo, Quel Verbo Che regna in quel Sigillo, quel Sigillo che è l’Anima.
Dio, Che mette il suo Sigillo d’Amore in ogni suo Figlio, perché ogni Figlio non si senta mai orfano, perché Egli Padre di Tutte le Generazioni, di Tutti i Popoli, di Tutto il suo Creato. Il

PADRE,
Che attraverso un
FIGLIO,
ci fa Tutti suoi
FIGLI.

12 > “7 E l’Agnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono” : colgo il Figlio di Dio, Che guarda in quel Libro, Dove è inciso Tutto il Pensiero di Dio.

13 > “8 E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all’Agnello” : Colui Che ha toccato quel Grande Libro è Colui Che appartiene a Dio: è l’Unico Che poteva avvicinarsi e toccare il Grande Libro: il prostrarsi davanti a Lui, il riconoscere l’Agnello Immolato come

APPARTENENZA DI DIO.

14 > “avendo ciascuno un’arpa e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi” : colgo Gesù, Che incide su quel Grande Libro le opere riportateGli dagli Abitanti della Casa di Dio. È come se una Luce Immensa è dietro di Lui e colgo che, prima di arrivare a quella Grande Luce, è l’Agnello Immolato Che accoglie i Vegliardi con questi Doni, che vanno ad arricchire quell’Amore Infinito del Padre.

15 > “9 Cantavano un canto nuovo: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato” : il lodare l’Agnello con un Canto Nuovo, perché Nuova è quell’Immagine davanti agli Occhi dei Vegliardi, Colui Che si avvicina al Grande Libro è Colui Che Dio ha designato come suo Erede, Colui Che assolve in Pienezza il Volere del Padre.

16 > “e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione” : danno Lode a Lui, perché è Colui Che si è sacrificato su quella Croce, ridando Luce Eterna ad ogni Fratello, ad ogni Sorella. Ha riaperto le Porte dell’Eterno, dando Salvezza a Tutti i Figli di Dio.

17 > “10 e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti e regneranno sopra la terra” : Ciò che quell’Agnello ha operato sulla Terra: il costituire su Pietro le Fondamenta della sua Chiesa, Chiesa Che abbraccia quelle Sette Corna dell’Agnello, quei Sette Sacramenti, Che danno Vigore e Santità a quelle Case che accolgono i

Tabernacoli:
la
PRESENZA DI DIO SULLA TERRA.

Il Patrimonio che quell’Agnello Immolato ha costituito sulla Creazione di Dio: una Casa per i Figli di Dio e quei Pastori a Guardia del Gregge.
Colgo quei Sette Sacramenti come Passaggio dello Spirito Santo, per regnare qui, sulla Terra: la

PRESENZA VIVA DI DIO IN MEZZO A NOI.

18 > “11 Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia” : l’Infinito del Regno di Dio, abitato da Creature Celesti. Quanta Armonia e quanta Santità si sprigiona da quel Movimento degli Angeli. Tutto è Armonia è Tutto un Canto Dolcissimo: è l’Espressione dell’Amore Purissimo.
Sono gli Angeli Che attingono dalla Sorgente e poi donano Luce. È un amarsi Vicendevole: si coglie solo Gioia, tanta, tanta Gioia e tanta Dolcezza, Tutte Creature a Servizio di Dio, un Servizio d’Amore, Che sprigiona Amore.

19 > “12 e dicevano a gran voce: “L’Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione” : lodano Colui Che ha preso quel Grande Libro

COLUI
CHE RICEVE DAL
PADRE IL TUTTO,
L’UNICO CHE HA LA PIENEZZA DEL PADRE,
PERCHÉ È L’UNICO CHE PUÒ RICEVERE E SOSTENERE IL PADRE.
È COME SE
L’UNO APPARTIENE ALL’ALTRO

e questo viene lodato da quelle Creature, Che sono attorno a quel Trono. Quanta Grandezza c’è nei Cieli! È Tutto così Incisivo, è Tutto così Forte: c’è un Incanto, una Venerazione, una Complicità, un

VIVERE.

È un Qualcosa davvero Grande.

20 > “13 Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: “A Colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli” : Tutto ciò che è nei Cieli si riflette sulla Terra, perché lo Sguardo di Dio è uno Sguardo più Ampio: Egli vede attraverso le Anime e Ciò che vivono le Anime nei Cieli, si riflette nelle Anime sulla Terra.
Il Vedere di Dio non è il vedere degli uomini.
Quanto Dio ha impresso nelle Anime di Ciascuno di noi fin dall’Eternità! Per questo Lui conosce ogni Singolo Figlio, perché Egli ha impresso in ogni Singola Anima il suo Volere, il suo Dire, perché l’Anima Gli appartiene.

21 > “14 E i quattro esseri viventi dicevano: “Amen” : questi Quattro Esseri Viventi hanno ascoltato il Padre: è in Loro, la Conoscenza dell’Eterno, in quel Compiuto di Conoscenza Eterna il Sigillo degli Insegnamenti del Padre, con quella Parola:

“AMEN”.

22 > “E i vegliardi si prostrarono in adorazione” : il riconoscere la Sapienza Divina, il riconoscere il Figlio di Dio, il mettersi in Adorazione di quell’Agnello Immolato, come Colui al Quale appartiene lo Scettro di Dio. Il riconoscere il Maestro, il Padre, la Divinità del Creato.

Visione su Ap 5, 1-14.

Vedo un muro e, in questo muro, è come se ci stanno attaccati i Quadri della Via Crucis.
E, a un Quadro, c’è rappresentato Gesù, con un aratro e due buoi. Ed è come se questi buoi portano un aratro che fa dei Solchi così profondi.
È come se vedo Gesù, Che sta seduto su quel Gradino ed io che sto seduta vicino a Lui e Lui ha un Libro ed è come un vedere attraverso questo Libro. E questi Solchi così profondi è come se fossero uno Squarcio nella Carne. Vedo la Terra con questo Solco e, nello stesso tempo, questo Solco è come se diventa uno Squarcio nella Carne.
A questi Solchi è come se ci stanno, anziché dei Semi, delle palle nere, con delle micette, come se fossero delle bombe. È come se queste bombe esplodono e, lungo questo solco, comincia a scorrere una cosa nera, come fosse petrolio. È come se si forma un canale di fuoco.
Quando queste palle, con queste micette, prendono fuoco ed esplodono, è come una noce di cocco che si apre in due: decade questa corteccia nera e, dentro, rimane questo Bianco. Esce un qualcosa di Bianco: non so se è Acqua, ma è Bianca. E un misto tra Acqua e Latte e fa tanta Schiuma e scorre su questi Solchi, spazzando via tutto quel nero.
Poi è come se Gesù gira Pagina a questo Libro ed è come se ci troviamo in mezzo alla savana, dove ci stanno degli animali, di tutti i tipi. È come se il Cielo si oscura. Vedo gli animali correre in tutte le direzioni, come se sono impazziti e questa oscurità dei Cieli è come se secca tutto, diventa una terra arida e tutti questi animali cominciano a morire.
Adesso è come se questo Cielo: comincia una pioggia intensa, fitta; però le gocce sono nere: è come se deve cadere tutto questo nero per tornare il Chiaro. Ad un certo punto comincio a vedere che ci stanno solo i volatili di tutte le dimensioni: piccoli, grandi. È come se sono tutti bianchi questi volatili e col colore bianco di questi volatili, si rischiara di nuovo questa Terra.
Adesso è come se cominciamo a salire su una Gradinata Bianca, Gesù Che sta davanti a me ed io che Lo seguo. Davanti a Noi si comincia ad aprire sempre di più come un Buco, che si allarga e Noi vi entriamo dentro ed è come se c’è un Campo Fiorito e, come Noi vi camminiamo, questi Fiorellini, questa Natura si ravviva, ma solo perché ci passa Gesù ed è come se questi Fiori si nutrono d’Amore.
È come se questi Fiori si stavano ad avvizzire, ad appassire, perché è un riflettersi di questo brutto della Terra.
C’è mancanza d’Amore nei Cieli, c’è aridità.
Adesso è come se davanti a Gesù c’è una Donna: è Maria.
E Maria Gli dice: “Figlio, la tua Luce si espande, parla di Tepore, di Calore”. È come se tutto si Accende attorno a Gesù e Maria, tanti Raggi, tanti Fasci di Luce attorno a Loro.
È come se Noi ci ritroviamo seduti davanti a questo Libro. E Gesù gira ancora Pagina: c’è una grande città piena di luci: Manhattan. È come se dai tetti vengono giù tutti i vermi, quelli che escono dalla terra quando piove.
E adesso dai cieli è come se arrivano tutti uccelli rapaci: le aquile, i falchi, tutti uccelli brutti ed è come se vanno a prendere questi vermi che pendono dai tetti. È come se poi questi uccelli, come si alzano in volo, vedo i nidi: è come se non sono fatti più di paglia, ma di questi vermi intrecciati, che stanno a bocca aperta e strillano.
Adesso risaliamo su questi Gradini, rientriamo di nuovo in un Buco Tutto Bianco ed è come se vedo un Mondo Tutto Incantato. Vedo delle Case, con delle Cupole, ma Tutto d’Oro. È Tutto una Cosa Dorata. Le Finestre sono fatte di Specchi e dentro c’è Tutto un Bianco Candido.
Come continuiamo a camminare, c’è un Castello Dorato e, davanti, è come se ci fosse dell’Acqua, un Piccolo Lago, dove si rispecchia una Madonna, con un Vestito Tutto di Stelle.
È come se in questo Lago ci si riflettono le Stelle del Vestito di questa Madonna. Sai come ha il viso questa Madonna? Come se fosse di Ceramica Lucida: è una Pelle così. Ha una Corona in Testa. Sembra davvero una Bambola delle Fiabe.
E poi vedo Gesù e Le dice: “Beato sia colui al quale Tu poni i tuoi Occhi, Tu poni il tuo Sguardo”.
Maria guarda Gesù e poi guarda me ed è come se mi invita a camminare con Gesù.
C’è una Porta Enorme. Ha quattro Cerniere ai lati. Hai visto quei portoni grandi, che si mettono alle mura di cinta di una città? Una Porta così. Ai lati di questo Portone è come se ci stanno due Giganti. Non è l’armatura quella che portano ma è come se ce l’hanno e, in Mano, hanno due Fiaccole Accese: con una Mano a questa Fiaccola e, con l’altra Mano, bussano.
Si apre questa Porta.
C’è Tanta, Tanta Luce. All’inizio è come se fosse Bianca poi, più la guardi a distanza, ed è come se diventa Gialla. È strano il tutto, è come se lo sto a vivere in mezzo a delle Nuvole.
C’è una Tavola Lunghissima, ma è un vederlo e un non vederlo questa Tavola: è come se fosse una Linea Gialla più intensa Questa Tavola e, ai Lati, tanti Padri. Non sono Discepoli, sono dei Padri.
Sopra questo Tavolo c’è poggiata una Croce, un Cuore un Diamante, una Tromba color d’Oro. C’è un’Arpa. C’è pure un’Incudine. C’è un Cesto di Vimini Pieno di Pane.
È come se c’è un’Anfora Tutta d’Oro, rivolta verso di me e versa Acqua. Non poggia quest’Anfora; continua a cadere Acqua e non so dove va.
Poi c’è un’Anfora poggiata e dentro c’è il Vino.
Poi ci sta un Agnellino, come se dormisse.
Poi vedo l’Immagine di Gesù, con un Calice davanti. Vedo un Bastone in Legno e, vicino a Gesù, ci sono Giuseppe e Maria. E come se cominci dalla Fine e arrivi ad un Inizio. O, se cominci dall’Altra Parte, parti dall’Inizio e arrivi alla Fine. Mi viene di cogliere questo.
A un Lato, in Alto, è come se ci sta la Madonnina di Lourdes. Ha un Rosario in Mano e la Croce del Rosario è come se attinge dalla Luce Gialla di Questo Tavolo. Non vedo altro.
Adesso è come se torno indietro. Sto di nuovo seduta con Gesù.
Adesso è come se Gesù mi fa vedere Noè, l’Arca che aveva costruito. Ed è come se il Signore, per ripartire avesse cominciato dagli Animali e non dagli Uomini, perché a loro non è lasciato il Libero Arbitrio, così era più facile dettare la Legge di Dio, Quello che voleva operare.
Era più facile partire dagli Animali. Davvero, come se Dio avesse più Fiducia degli Animali che dell’Uomo.
E a ricominciare da quest’Acqua, piuttosto che dal fuoco.
E come se vedo Noè con la sua Famiglia e il ripartire dalla Famiglia, che per Dio è l’Unione, la Stirpe, la Generazione, è il rappresentare la Chiesa, la Casa del Regno. E questi Animali è come se rappresentano il Popolo, il Mondo, tante Varietà, tante Specie. Un misto: mescolamento di tutto. Mi dà l’impressione di espressioni di tutte le libertà.
Ma questo Punto Fermo, questo Apice: questa Famiglia, questa Chiesa. È come se vedo una Chiesa Imponente, che racchiude Tutto il Popolo Consacrato e i Gradini di questa Chiesa come se fossero tutti i Fedeli.
Vedo un Viale fatto di Terra ed è come se Gesù mi invita a guardare questa Terra. Ha tante diramazioni e su queste diramazioni hanno camminato i Padri e, in queste diramazioni, vi sono le Impronte, in alcune più calcate, in altre come se ci fosse sabbia: come si fa l’impronta, così si cancella.
Se seguo le Orme che sono rimaste, è come se, alla fine di questo Viale, c’è un Portone di Legno, dove busso. Ci stanno due Donne, come se fossero di altri tempi, come se avessero dei costumi. Aprono e dentro trovi Case, vie fatte tutte di Sassolini. È un Mondo Povero, Antico, però c’è la Gente Felice. C’è un Calzolaio, che ha l’uscio aperto della bottega.
Vedo un Granaio, come se fosse un Piccolo Presepe.
Invece, se ti incammini su quella sabbia dove non ci stanno le orme, è come se è una sabbia rovente, dove ti scotti i piedi e arrivi davanti ad un portone brutto, arrugginito. Quando si apre, cigolando, ci stanno due gobbi brutti, vestiti male, tutti rappezzati ed è come se camminano. Non c’è una strada, è come un camminare su un qualcosa di nero. C’è tanta bruttezza. È come se mi viene da dire: è un paese abbandonato da Dio. È un mondo muto: non c’è linguaggio, non c’è suono, non c’è poesia. Non c’è niente. È solo un avvolgerti di una sensazione di nero, di fine. È così.
Poi è come se Gesù mi dà da guardare in una Via. È come se fosse fatta di Sabbia, tutta Luccicante, Tutta d’Oro e, come ci cammini sopra, è come se emana dei Suoni, dei Dolci Suoni. E poi c’è Maria, ci sono tanti Angeli e c’è Barbara, ed è come se mi invitano a seguirLi.
Io mi avvicino e camminiamo e poi, dietro di Noi, è come se vedo Tanta, Tanta Gente: è Quel Popolo in Cammino. Sono Tanti, hanno Tutti il Rosario in Mano. È come un’Oasi di Sabbia. C’è Luce, è Bello. Senti solo che è Bello.
E Barbara dice che è Lì, Dove ci vuole condurre Gesù. È Lì che sta la Salvezza. Ci vuole solo tanta Fede e tanto Coraggio. E l’Amore ci aiuterà, ci salverà.
È come se si riempie di Cavalli, di Carrozze. È Tutto così Bianco, Tutto così Dorato. Ho l’impressione che camminano scalzi e, allo stesso tempo, è come se abbiano i Sandali ai Piedi. Ci stanno tante Sorgenti d’Acqua. Ci invitano ad attraversare queste Cascate d’Acqua. Ci passiamo ma non ci bagniamo.
Ora vedo, in lontananza, dei Gradini e una Casa Singolare, con dei Pilastri e una Cupola sopra: è Lì, Dove siede il Padre Celeste. E, davanti a Lui, c’è un Tavolo, lo stesso Tondo, sotto ha un Piede e Questi Piedi è come se fossero fatti con Legno Bianco, con l’Edera Attorcigliata.
Il Piano del Tavolo è come se ha un Occhio Grande ed è l’Occhio di Dio sull’Umanità.
Vedo un Libro, colgo che è la Bibbia. È un Libro fatto di Pietra e, sopra, ci stanno delle Parole d’Oro. Ed è come se c’è Scritto: “Ogni Piccola Cosa che è stata, che è e che sarà è il Tesoro più Grande che esiste nei Cieli. È lo Scettro di Dio”. C’è ogni Destino di ogni Singola Creatura. Ci stanno le Sorti dell’Umanità.
Solo Dio dà di attingere al Sapere di quel Libro e solo Dio dona e sa a chi donare, a chi far Luce, anche a Quelli che stanno nei Cieli.
Come Gesù gira quel Libro,

alcune Parole sono scritte in Bronzo,
alcune in Ferro.
Ci sono anche Parole scritte con Diamanti, con diversi Colori.
Ci sono anche Parole scritte con l’Arcobaleno,
Parole scritte anche con le Stelle del Firmamento;
e Parole scritte anche con il Sangue Immolato dell’Agnello:
sono le Parole più Incisive, come se scorrono e hanno delle Sbavature.

A delle Pagine leggo Scritto:

“INIZIO”-“fine”;
“LUCE”-“ombra”;
“PICCOLEZZA” e “Grandezza”;
“tuoni” e “lampi”;
“FEDE” e “SPERANZA”;
“Mari” e “Oceani”;
“CIELO” e “terra”;
“prigionia” e “LIBERTÀ”;
“odio” e “AMORE”;
“VITTORIA” e “vinti”;
“BELLEZZA” e “bruttezza”;
“ONNIPOTENZA” e “nullità”;
c’è Scritto anche,
“FERITE” e “SANGUE”;
“UMILTÀ” e “stoltezza”;
“guerra” e “PACE”;

“AMEN” e “ALLELUIA”.

C’è un Sigillo in quel Libro: c’è un Drago e c’è un Arcangelo; c’è il Drago che gli esce il Fuoco dalla Bocca e c’è questo Arcangelo che, ad una Mano, ha una Lancia e, all’altra Mano, un’Anfora con l’Acqua.
Questo Drago, alle Zampe Posteriori, ha una Catena Grossa.
Invece quest’Angelo ha i Piedi Scalzi, ma è come se li ha d’Oro.
È come se vedo un Solco e c’è scritto:

“IL BIVIO DELLA VITA”:
“LUCE” e “tenebra”.

Adesso torno seduta davanti a quei Gradini ed è come se Gesù chiude questo Libro ed è come il chiudere una Via. È un Libro che diventa una Via e Gesù mi dice: “Hai percorso una Verità donatati dal Signore. E così sia!
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.

Luci sulla Visione.

1 > “Vedo un muro e, in questo muro, è come se ci stanno attaccati i Quadri della Via Crucis”: Gesù: “Figlia, Ciò che sto per narrarti è Ciò che Io portavo come Sofferenza nell’Anima, il vivere Spiritualmente come Vero Uomo, la Testimonianza dell’Essere Figlio di Dio e Disceso sulla Terra per Volere del Padre, per dare Testimonianza all’Uomo di quanto la Fede vada ben oltre le pochezze umane.
Ciò che viene narrato attraverso la Rappresentazione della Via Crucis, quei Quadri che ti do di vedere attaccati a quel muro, è solo Ciò che si coglie come Facciata Esterna e non Ciò che scorreva dentro la mia Anima: Verità Taciute da lungo Tempo, che ora a te sono Rivelate, così come ne ha avuto Visione Giovanni, ma non Gli è stato donato di rivelarle, perché

QUESTO È IL TEMPOI STABILITO DAL PADRE MIO,

perché l’Uomo ne venisse a Conoscenza.

METTETEVI IN ASCOLTO:
CIÒ CHE STO PER NARRARE È

VERITÀ DIVINA.

2 > “E, a un Quadro, c’è rappresentato Gesù, con un aratro e due buoi. Ed è come se questi buoi portano un aratro che fa dei Solchi così Profondi” : Gesù, nella sua Anima, viveva la Parabola del Buon Seminatore: quel fare i Solchi, per seminare la Parola di Dio.
L’intervento dell’uomo ha fatto sì che quei Solchi diventassero Squarci di Dolore. Dio continuava a seminare in quell’Anima Germogli d’Amore, Germogli di Bontà, di Pienezza:

TANTO PIÙ IL PADRE OPERAVA NEL FIGLIO.

Tanto più il male si scagliava contro.

3 > “È come se vedo Gesù, Che sta seduto su quel Gradino ed io che sto seduta vicino a Lui; e Lui ha un Libro ed è come un vedere attraverso questo Libro” : Ciò che mi sta permettendo Gesù è di vedere come Lui aveva impresso su quel Libro la sua Storia, il suo Vivere Interiormente, Attimo per Attimo: la Comunione Piena col Padre e lo svilupparsi sulla Terra. La Diversità del vivere dell’Anima: l’Espressione del Corpo.
Quanta diversità tra lo Spirituale e l’Umano.

4 > “E questi Solchi così profondi è come se fossero uno Squarcio nella Carne. Vedo la Terra con questo Solco e, nello stesso tempo, questo Solco è come se diventa uno Squarcio nella Carne”: Gesù: “Figlia, Tutto Ciò che è Ferita per la Terra, è Ferita nelle mie Carni, perché è Tutta un’Appartenenza di Dio.
Ciò che Dio ha donato va amato e rispettato. Il ferire la Terra è il ferire direttamente Dio. Non c’è materiale che non ha in sé un Riflesso Spirituale, sia nel Bene che nel male:

TUTTO È VITA, TUTTO È RESPIRO, TUTTO È ESISTENZA:

NON DIMENTICATELO MAI!”.

5 > “A questi Solchi è come se ci stanno anziché dei Semi, delle palle nere, con delle micette, come se fossero delle bombe”: Gesù: “Figlia, cosa può germogliare da una terra ferita? Come potete aspettarvi un albero, se voi avete inquinato quella terra? E cosa può restituirvi, se non orrore?
Ciò che vedi è il frutto del male. Questa bomba è come se ha tanti significati: è una ricompensa del male, può esplodere, può incendiare, può far sprofondare; è minaccia, è paura. Sono tutti frutti del male, che sono presenti nell’uomo.
Questo è il disobbedire a Dio. Questo è il ferire il suo Creato: fate varchi al male e lo lasciate operare indisturbato”.

6 > “È come se queste bombe esplodono e, lungo questo Solco, comincia a scorrere una cosa nera, come fosse petrolio. È come se si forma un canale di fuoco” : ciò che noi commettiamo come gesti consueti e frequenti, senza coglierne l’efficacia, Gesù ha dimostrato con questa Visione Ciò che è dei nostri gesti, cosa si nasconde dietro.
Ciò che all’Uomo sembra niente, perché è come se tutto gli appartenesse, è come se può permettersi di tutto, quanto, invece, ogni gesto, ogni parola, può nascondere tante Verità.
Per questo Gesù ci invita sempre a partire dal Bene, a partire sempre dalla Dolcezza e dall’Amore, perché dove regnano queste Verità, Gesù è sempre Pronto a mostrarci come camminare, come comportarci, come essere Rispettosi di Ciò che non ci appartiene, ma che ci è stato solo dato in Prestito, come Dono, per la Sopravvivenza di questo Cammino Terreno.

7 > “Quando queste palle, con queste micette, prendono fuoco ed esplodono è come una noce di cocco che si apre in due: decade questa corteccia nera e, dentro, rimane questo Bianco”: Gesù: “Figlia, dopo essere stato Ferito, Dio Mi dava la Forza di rimarginare le Ferite, il Dispiacere veniva rinsaldato dalla Misericordia di Dio.
Quanti errori commessi dall’Uomo! Quanto Perdono dal Padre mio!”.

8 > “Esce un qualcosa di Bianco: non so se è Acqua, ma è Bianca. E un misto tra Acqua e Latte e fa tanta Schiuma e scorre su questi Solchi, spazzando via tutto quel nero”: Gesù: “Figlia, la Forza del Perdono, la Forza dell’Amore che, per Giustizia, porta Tutto alla Luce, per ridare Purezza, per espellere il peccato, per rinsaldare quegli squarci che il peccato aveva creato”.
Dio, Che purifica ogni cosa.
Gesù: “Quante impurità ho spazzato via dalla Terra, e quanto, di continuo, ne è stato ricreata”.

9 > “Poi è come se Gesù gira Pagina a questo Libro ed è come se ci troviamo in mezzo alla savana, dove ci stanno degli animali, di tutti i tipi. È come se il Cielo si oscura. Vedo gli animali correre in tutte le direzioni, come se sono impazziti e questa oscurità dei Cieli è come se secca tutto, diventa una terra arida e tutti questi animali cominciano a morire” : Gesù mi fa vedere come Dio aveva pensato quel Lembo di Terra: offriva poco, ma c’era Vita, c’erano esseri viventi Graditi a Dio. Interviene il peccato, il maligno e, quando si insidia, Dio per rifare Nuove le Cose, necessariamente, ciò che esiste deve perire, perché ciò che è stato contaminato, non può più appartenere alla Luce.
Quanto Dolore in Gesù per quelle perdite! Ma le Leggi di Dio sono Giuste e Sante: non c’è altra via da seguire. Per questo, il Dolore di Gesù, che vede nel Compiuto!
Ha sempre annunciato le Profezie di Dio, è sempre stato Buon Maestro fin dalla sua Tenera Età. Quanto Dio attraverso di Lui ci ha donato degli Insegnamenti Giusti e Saggi.
Quanta Sofferenza in Gesù, perché non veniva ascoltato!

10 > “Adesso è come se questo Cielo: comincia una pioggia intensa, fitta; però le gocce sono nere: è come se deve cadere tutto questo nero, per tornare il Chiaro”: Gesù: “Figlia, questo è il riflesso tra i Cieli e la Terra. Il peccato non investe solo la Terra, ma anche i Cieli e, quando Dio interviene, fa Pulizia nei Cieli e sulla Terra, perché nulla possa innalzarsi verso i Cieli di non puro e nulla possa ricadere sulla Terra di non puro”.
È come se fosse una conseguenza della Purezza, del Frutto della Purezza.

11 > “Ad un certo punto comincio a vedere che ci stanno solo i volatili di tutte le dimensioni: piccoli, grandi. È come se sono tutti bianchi questi volatili e col colore bianco di questi volatili, si rischiara di nuovo questa Terra” : il male che viene sconfitto e il Bene che trionfa. Tutto parla di Luce, Tutto parla di Purezza e Candore; anche quei Piccoli Volatili: si manifesta l’Opera di Dio.

12 > “Adesso è come se cominciamo a salire su una Gradinata Bianca, Gesù Che sta davanti a me ed io che Lo seguo. Davanti a Noi si comincia ad aprire sempre di più come un Buco, che si allarga e Noi vi entriamo dentro ed è come se c’è un Campo Fiorito e, come Noi vi camminiamo, questi Fiorellini, questa Natura si ravviva, ma solo perché ci passa Gesù ed è come se questi Fiori si nutrono d’Amore” : questo era il Salire di Gesù, Ciò Che Gesù portava nell’Anima, nelle sue Profondità aveva Tutta questa Bellezza, perché

OGNI SUO PASSO ERA UN CRESCERE IN QUEL
GIARDINO DELL’EDEN.
ERA QUEL CIELO, CHE
GESÙ
PORTAVA DENTRO DI SÉ: LA

COMUNIONE COL PADRE.

Lui ha sempre vissuto l’Eterno dentro di Sé: Lì trovava la Forza Gesù, quella era la sua Dimensione, nella quale attingeva la Forza dell’Amore, del Perdono, quella Spinta per donarsi di Continuo sulla Terra.
Se l’Uomo imparasse a camminare con le Verità della Fede, quanto sarebbe Dolce il Cammino sulla Terra, perché elevati da essa. Ogni Figlio di Dio ha nelle sue Profondità questo Prato Fiorito:
Beati coloro che gli sanno dare il Giusto Nutrimento, affinché possano godere di quel

PROFUMO DI SANTITÀ.

13 > “È come se questi Fiori si stavano ad avvizzire, ad appassire, perché è un riflettersi di questo brutto della Terra. C’è mancanza d’Amore nei Cieli, c’è aridità” : dove mi sta portando Gesù, Gesù dice che sono le Vie del Purgatorio, quelle Vie che hanno bisogno di Preghiera e di Amore, quelle Vie che, dalla Terra, attendono ogni Bellezza, Preghiera, Carità, Bontà, Generosità, Accoglienza, Fratellanza, quell’Amore Che dovrebbe sprigionarsi dalle Creature di Dio, per nutrire quelle Vie dove quelle Anime sono in Cammino e, dove non arrivano la Bellezza della Terra, Gesù provvede alle sue Creature: è Lui Che porta Luce, è Lui che ravviva quelle Vie per Misericordia presso quelle Anime.
Gesù: “Figlia, questo è Ciò Che è il costruire dell’Umanità, un Umanità così evoluta, che costruisce solo pochezza. O niente. Hanno accantonato la Verità della loro Vita: il

COSTRUIRE PER QUEL CONTINUO ETERNO”.

14 > “Adesso è come se davanti a Gesù c’è una Donna: è Maria”: Gesù: “Dove c’è Maria c’è tanta Luce: si coglie solo Dolcezza e Amore”.
E Gesù dice che queste sono le Porte del Paradiso. E quanto quelle Povere Anime attendono l’Amore per poterLa incontrare.
Gesù: “Ognuna di quelle Anime, Figlia, è Desiderosa di tornare tra le Braccia di questa Mamma Amorevole.
E quanta Sofferenza per la mia Mamma dover attendere il loro Ritorno”.

15 > “E Maria Gli dice: “Figlio, la tua Luce si espande, parla di Tepore, di Calore”. È come se tutto si accende attorno a Gesù e Maria, tanti Raggi, tanti Fasci di Luce attorno a Loro” : colgo solo il Frutto del loro Incontro: un Amore Indescrivibile, una Pienezza Immensa. È un Incontro di Idillio.
Colgo tutta la Diversità dell’Amore Divino: non esiste sulla Terra, è troppo Grande per potervi entrare sulla Terra.

16 “E come se Noi ci ritroviamo seduti davanti a questo libro” : Gesù continua ancora a narrare, ad essere Parola d’Insegnamento.

17 > “E Gesù gira ancora Pagina: c’è una grande città piena di luci: Manhattan” : Gesù mi fa cogliere: tanto più c’è corsa verso il denaro, tanto più c’è ricchezza, tanto più divertimento, tanto più ci si eleva verso il materiale, tanto più si tocca prima l’insoddisfazione, il malcontento, tanto più si perde la dignità e l’amor proprio. Non più Creature Rispettose e rispettabili, ma sepolcri imbiancati, che pensano di vivere.
Colgo quanto il peccato gioisce di questi traguardi dell’uomo: tutti verso la perdizione.
Quanta sazietà il male trova nelle grandi ricchezze!

18 > “È come se dai tetti vengono giù tutti i vermi, quelli che escono dalla terra quando piove. E adesso dai cieli è come se arrivano tutti uccelli rapaci: le aquile, i falchi, tutti uccelli brutti ed è come se vanno a prendere questi vermi che pendono dai tetti” : questa immagine è uno specchio per l’Uomo, di quanto abbiamo snaturato l’Equilibrio della Terra, di cosa è stato capace il male: uccelli rapaci attirati nell’habitat dell’Uomo e questa terra che si rivolta e offre questo cibo succulento; questa Natura, che l’abbiamo così stravolta, che si rende così complice del male.
Dio aveva pensato la Terra Qualcosa di Fecondo, Qualcosa che sfamasse i suoi Figli.
E questo è stato stravolto nel corso del tempo ed ora nulla ridà più, tutto è compromesso, perché questa Terra è diventata preda del male.

19 > “È come se poi questi uccelli, come si alzano in volo, vedo i nidi: è come se non sono fatti più di paglia, ma di questi vermi intrecciati, che stanno a bocca aperta e strillano” : è un’immagine di come tutto è diventato illogico, confuso e ingovernabile. L’uomo ha rivoluzionato il Pensiero di Dio ed è diventato tutto illogico, fino a diventare mostruoso sulla terra.
L’Equilibrio che era Necessario per la terra è Necessario per i Cieli.
Così come vedo che si è rotto l’Equilibrio tra Dio e la Natura, a causa del male, così succede tra Dio e l’Uomo: abbiamo rotto quell’Equilibrio d’Amore, che poteva fare di ogni Figlio un Umile Servo del Signore, ricolmo di ogni Bene.

20 > “Adesso risaliamo su questi Gradini, rientriamo di nuovo in un Buco Tutto Bianco ed è come se vedo un Mondo Tutto Incantato” : Gesù mi riporta nelle Verità Divine: Ciò Che Dio ha pensato nei Cieli, aveva pensato per la Terra: ciò che è divenuta con il nostro Libero Arbitrio.
E Ciò che regna dall’Eternità nei Cieli, perché Lì Tutti Obbedienti alla sua Parola, e

OBBEDIRE ALL’AMORE,
NECESSARIAMENTE,
DONA
FRUTTI D’AMORE.

21 > “Vedo delle Case, con delle Cupole ma Tutto d’Oro. È Tutto una Cosa Dorata. Le Finestre sono fatte di Specchi e dentro c’è Tutto un Bianco Candido” : i Tesori del Padre, Tesori di Purezza e di Candore, Luoghi Incontaminati, Luogo Dove Dio fa regnare le sue Creature: l’Incanto del Regno di Dio.

22 > “Come continuiamo a camminare, c’è un Castello Dorato e, davanti, è come se ci fosse dell’Acqua, un Piccolo Lago, dove si rispecchia una Madonna, con un Vestito Tutto di Stelle” : colgo che è il Regno di Maria: è una Casa fatta di Innocenza, di Purezza, di Limpidezza, Dove Maria vive il suo Eterno.
È un cogliere Tutto in Trasparenza: è Tutto così Luminoso, sa di Cielo, sa di Pace.
È una Mamma Che accoglie, Che incanta, c’è una Dolcezza Infinita. Quanta Tenerezza! È l’Espressione dell’Amore di Maria. È come se tutto si racchiudesse in un Cuore di Mamma: quella sua Sofferenza Trasformata in Gloria.

QUANTO DIO HA AMATO MARIA!

Fino a ricolmarLa di tanta Ricchezza! Ogni sua Lacrima, ogni suo Gesto, ogni sua Sofferenza: e la sua Fedeltà a Dio L’ha Coronata Regina di quell’Abitare Divino.

LA RICOMPENSA DEL CREDERE IN DIO.

23 > “È come se in questo Lago ci si riflettono le Stelle del Vestito di questa Madonna” : in questo Manto racchiude il Cielo Tutto e Maria Lo custodisce riflesso davanti ai suoi Occhi. Tutto è sotto il suo Sguardo, ma Tutto passa attraverso quell’Acqua, che lava, Che toglie i peccati, perché Ella non possa essere sporcata.

24 > “Sai come ha il viso questa Madonna? Come se fosse di Ceramica Lucida: è una Pelle così” : è così che Maria mi si presenta davanti: nella sua Trasparenza, nella sua Purezza, ma è come se prendesse quella Consistenza: d’Incanto, un Qualcosa che ti incanta.
È così che si presenta a me, perché ancora non sono pronta ad accoglierLa in tutta la sua Maestosità.
Quanta Preghiera, quanto Cammino e quanta Preparazione prima che i Cieli si manifestino ai Figli della Terra.

25 > “Ha una Corona in Testa. Sembra davvero una Bambola delle Fiabe” : è come vivere Qualcosa di Irreale e, davanti a me, è come se c’è uno scenario e distinguo appieno come se io entrassi dentro a un sogno, quell’elaborare della mente, del pensiero e il vedere una regina in carne ed ossa, con il suo manto, con la sua corona: cose di altri tempi, ma vere, di un vissuto terreno.
E poi è un cogliere uno Scenario dell’Anima: un’Immagine Spirituale, una Figura in Trasparenza, ma la sua Regalità viene espressa come Incanto, come Pace, la sua Corona è fatta di Immacolatezza.
Cogli che è una Regina, ma ti dà Pienezza, ti appaga, non c’è fantasia, non c’è un’immaginazione: è un cogliere, è un vedere in quella Trasparenza, ma in quella Verità, in quella Verità dei Cieli.

26 > “E poi vedo Gesù e Le dice: “Beato sia colui al quale Tu poni i tuoi Occhi, Tu poni il tuo Sguardo” : il cogliere la Pienezza di questo Dire, il Linguaggio di Gesù davanti alla Madre è un Linguaggio Spirituale, dove ogni Parola ha la sua Corposità: Poche Parole, ma così Profonde, dove dicono davvero tanto: l’Ampiezza del Linguaggio Divino, sono Parole che lasciano un Incanto Interiore, il Linguaggio dell’Immensità dei Cieli.

27 > “Maria guarda Gesù e poi guarda me ed è come se mi invita a camminare con Gesù” : colgo tanta Dolcezza Interiore. È come se la mia Anima si espande. È come se Gesù, in Questo Cammino, mi ha introdotto nei Cieli e mi ha fatto incontrare Quella Dolcissima Mamma.
È quella Mamma Che mi ha rivolto un Invito: mi incoraggia e mi chiede di seguire il Figlio.
Quanto Dio sta permettendo alla mia Anima. Sa di incredibile, ma lo sto vivendo con un tale Abbandono, con una tale Serenità: è Tutto così Vero, così Nitido, così Semplice.
Quanto possono operare le Fonti Celesti attraverso la Preghiera, attraverso il Risveglio di un’Anima.
Quanto questo Dono sarebbe Bello che ogni Figlio potesse accoglierlo, perché Dio lo ha pensato per ogni suo Figlio: basta solo rispondere, basta solo desiderarlo. E, alla Base, una Grande Sincerità, una Grande Mitezza e una Grande Povertà di Spirito. Questo fa Spazio a Dio, per innalzarci e renderci partecipi della sua Dimora, camminando qui, sulla Terra.

28 > “C’è una Porta Enorme. Ha quattro Cerniere ai lati. Hai visto quei portoni grandi, che si mettono alle mura di cinta di una città? Una Porta così. Ai lati di questo Portone è come se ci stanno due Giganti. Non è l’armatura quella che portano ma è come se ce l’hanno e in Mano hanno due Fiaccole Accese: con una Mano a questa Fiaccola e, con l’altra Mano, bussano. Si apre questa Porta. C’è Tanta, Tanta Luce. All’inizio è come se fosse Bianca poi, più la guardi a distanza, ed è come se diventa Gialla. È strano il tutto, è come se lo sto a vivere in mezzo a delle Nuvole” : davanti a me vedo questo Cancello, ma un Cancello Gigantesco e ha queste Cerniere ai Lati di color verde olivastro. E queste due Figure ai lati, stanno Lì per essere Testimoni che in Quella Casa c’è la Luce, Lì dimora la Luce.
Quando bussano, queste Porte si spalancano. Queste due Immagini si prostrano a terra e Gesù Che avanza: è Tutto Bianco, Tutto Candido. E, più si avanza e più, in Profondità c’è un Giallo Oro Che è Accecante. È Lì. Dove Gesù vuole condurmi. È come se oltre quei Portoni si incontra la Vera Vita, il Vero Amore, la Luce Eterna.
E, più avanziamo, e più i Capelli di Gesù cominciano ad avere un Color Oro e il suo Abito diventa sempre più Rosso-Porpora.

29 > “C’è una Tavola Lunghissima, ma è un vederlo e un non vederlo questa Tavola: è come se fosse una Linea Gialla più intensa Questa Tavola e, ai Lati, tanti Padri. Non sono Discepoli, sono dei Padri” : continuo a seguire Gesù. È come se Gesù avesse indossato la sua Regalità Spirituale, perché deve incontrare questi Padri. È come se quel Tavolo d’Oro è un Concentrato di Sapienza, l’incontrarsi nell’Amore: Gesù, Che ancora continua a predicare.
Quanto, ancora, ha da donare a Quei Padri e quanto, a sua volta, Quei Padri hanno da donare alle Creature dei Cieli, Quella Sapienza d’Amore Che scorre fino a raggiungere quelle Anime, Che stanno camminando verso il Percorso della Purificazione.
Ora capisco quando Gesù dice che tutto ciò che si compie sulla terra viene ripercorso nei Cieli, fino a togliere la più piccola macchiolina d’impurità. E come possono quelle Anime arrivare a quella Meta di Luce, se non guidate dagli insegnamenti dei Padri?
Gesù dice: “Sulla Terra si contano le generazioni. Nei Cieli c’è la Continuità: è uno scorrere di Continuo”. È come vivere sempre l’Oggi, perché Lì è il Cammino Eterno e sa Tutto di Presente. È come se Lì non c’è ieri, oggi, domani, ma è quell’Attimo che sa di Eterno.

30 > “Sopra questo Tavolo c’è poggiata una Croce” : questa è la Tavola Imbandita nei Cieli: quella Croce, Dove è racchiusa la Gloria di Dio e Dove, di Continuo, genera Amore, per la Salvezza di Tutti coloro che entrano nel Regno di Dio.

31 “un Cuore” : quel Cuore, Segno di Fedeltà e di Obbedienza a Dio.

32 > “un Diamante” : la Preziosità, l’Incorruttibile, lo Specchio.

33 > “una Tromba color d’Oro” : la Voce del Padre, quel Suono Che fa Eco a Tutto il Regno: la Tromba della Sapienza, della Saggezza, della Giustizia,

34 > “C’è un’Arpa” : la Dolcezza, la Leggiadria, l’Incanto.

35 > “C’è pure un’Incudine” : quell’Incudine, Segno di Fermezza, di Incisione.

36 > “C’è un Cesto di Vimini Pieno di Pane” : la Sazietà.

37 > “È come se c’è un’Anfora Tutta d’Oro, rivolta verso di me e versa Acqua. Non poggia quest’Anfora; continua a cadere Acqua e non so dove va” : il dissetare, il lavare le Vesti.

LA PREZIOSITÀ DELLA SETE:
LA VERA FEDE.

38 > “Poi c’è un’Anfora poggiata e, dentro, c’è il Vino” : il Frutto di quella Vigna, la Ricompensa di quel Sangue che lava e disperde le ombre, spazza ogni impurità. La Nuova Vite, la Vite della Ricompensa.

39 > “Poi ci sta un Agnellino come se dormisse” : la Beatitudine. L’Amore. La Quiete, la Mitezza, la Piccolezza.

40 > “Poi vedo l’Immagine di Gesù, con un Calice davanti” : Questa è la Tavola Imbandita, Che Gesù ha sempre davanti a Sé e che mostra ai Padri. Il Tutto si racchiude davanti a quel

CALICE.

E mentre prima Gesù si mostrava come Maestro, ora si mostra come Sacerdote: Questo è Ciò che racchiude Gesù nella sua Celebrazione davanti a quel Calice.
Questo è Ciò che dovrebbe passare come Frutto dell’Incarnare le Volontà del Padre.
Gesù: “Figlia questo è il Frutto, Che è Scudo per ogni Casa Terrena. Questo è Frutto Che tiene lontano il peccato dai miei Figli”.

41 > “Vedo un Bastone in Legno e, vicino a Gesù, ci sono Giuseppe e Maria” : Gesù mi mostra quelle Due Figure, Che sono state le Pietre Miliari della Vera Fede, Coloro Che hanno Aperto i loro Cuori a quell’Angelo Annunciatore, dando Inizio alla

STORIA DI DIO:
REGNO CELESTE, DIVINO
SCESO SULLA TERRA.

42 > “E come se cominci dalla Fine e arrivi ad un Inizio. O, se cominci dall’Altra Parte, parti dall’Inizio e arrivi alla Fine. Mi viene di cogliere questo” : questo è l’Attimo, è il Presente dei Cieli, la Continuità, il narrare la Storia di Gesù è Tutto un Frutto, è Tutto un Continuo. Ciò che Egli vuole insegnarci: che tutto il Passaggio vissuto come Uomo sulla Terra, ogni Piccolo Gesto, ogni Piccolo Attimo in Lui c’è un Insegnamento, Dove si può ricominciare, quell’Insegnamento che ti permette di rimetterti sulla Retta Via e di riincamminarti verso una

VERA FEDE.

43 > “A un Lato, in Alto, è come se ci sta la Madonnina di Lourdes. Ha un Rosario in Mano e la Croce del Rosario è come se attinge dalla Luce Gialla di Questo Tavolo. Non vedo altro” : questa Tavola Imbandita è l’Espressione della Sapienza di Dio e come Immagine mi hanno fatto vedere la Madonna di Lourdes, ma Tutti attingono da quella Sapienza, Che è sopra quel Tavolo e Ognuno parte da un’Espressione, che è Presente su quel Tavolo.
Colgo che c’è Chi attinge Pace, Chi attinge Sapienza, Chi attinge Insegnamento, Chi attinge Ascolto, Chi attinge Fermezza: Ognuno è stato scelto da Dio, per poter operare così come Egli desidera.

44 > “Adesso è come se torno indietro. Sto di nuovo seduta con Gesù. Adesso è come se Gesù mi fa vedere Noè, l’Arca che aveva costruito” : Gesù mi narra il Vissuto sulla Terra di Noè.

45 > “Ed è come se il Signore, per ripartire, avesse cominciato dagli Animali e non dagli Uomini, perché a loro non è lasciato il Libero Arbitrio, così era più facile dettare la Legge di Dio, Quello che voleva operare” : Gesù mi sta mostrando l’Opera di Dio attraverso Noè e, in quest’Opera, il mostrare la Saggezza di Dio, il dover attingere dal Mondo Animale, per dare una Ripartenza alla sua Terra perché, mentre con l’Uomo ci sarebbe stato lo scontro con il Libero Arbitrio e, quindi, con la disubbidienza, con gli Animali Noè avrebbe potuto operare con l’Amore, con il solo Gesto dell’Accudirli.
Quanto un Animale, se viene nutrito e dissetato, si mette a servizio dell’Uomo. Quanto negli Animali c’è l’accontentarsi, l’essere appagati, mentre l’Uomo, con la sua ambizione, con la sua diffidenza, con la sua arroganza, sa solo disobbedire.
E Dio non poteva rifare un Mondo ripartendo dal peccato.
E qui colgo quante volte abbiamo disobbedito a Dio, quante volte c’è stata una Ripartenza, quante volte Dio è stato Misericordioso con l’Uomo.
E adesso capisco l’Ampiezza di Dio, Che dona il suo Figlio, per poter permettere ad ognuno di noi di salvarci, perché Dio sapeva che nell’Uomo la Guarigione può avvenire solo passando attraverso il Sacrificio di Gesù:

l’ULTIMA SPIAGGIA PER L’ESSERE UMANO.

46 > “Era più facile partire dagli Animali. Davvero, come se Dio avesse più Fiducia degli Animali che dell’Uomo” : colgo questo che, mentre l’animale si lascia domare, l’Uomo, no. L’istinto dell’animale è per difesa, è per sopravvivenza, ma non è per costruire. È come se tutto quello che avevano costruito gli Uomini, di riflesso avevano danneggiato la Natura e gli Animali.
Ed per questo che Dio ha scelto gli Animali per abitare quell’Arca, perché erano coloro che avevano subito da sempre le percosse degli Uomini.

QUANTO È IMPORTANTE RISPETTARE CIÒ CHE DIO HA CREATO.

È vero che Dio ama le sue Creature più del Resto della Creazione, ma è pure vero che Egli tiene ad un Granellino di Sabbia, come tiene all’Amore dei suoi Figli.

47 > “E a ricominciare da quest’Acqua, piuttosto che dal fuoco” : colgo quella distesa come Tempo Prezioso per meditare. È come se ci invitasse a prendere tempo per riflettere, ciò che abbiamo fatto a quel Pensiero di Dio e l’insegnarci la Speranza, la Fiducia, l’Autenticità della sua Esistenza.
In questo Insegnamento colgo la Misericordia di Dio, ma anche la Tristezza del credere di un solo Uomo, mentre Lui era stato Promotore di un Popolo, di una Creazione Perfetta.
Dio poteva scegliere il Fuoco per bruciare ogni cosa e poi ricreare Ogni Cosa. Ma non sarebbe stato l’insegnamento giusto, perché non sarebbe stata lezione da ricordare e da meditare per una Crescita Interiore.
Dio è un Padre di Insegnamento e non di distruzione. La corruzione e il peccato doveva essere fermato, ma il suo Pensiero era un

PENSIERO DI SALVEZZA.

48 > “E come se vedo Noè con la sua Famiglia e il ripartire dalla Famiglia” : l’Amore di Dio, Che parte sempre dai Frutti e mai dalla sterilità; non ha lasciato da solo Noè a compiere il Nuovo Miracolo, del ripopolare la Terra, ma gli ha lasciato il Frutto del suo Amore, la Ricompensa della sua Obbedienza, una Stirpe che riparte dai Frutti dell’Amore.

49 > “che per Dio è l’Unione” : il Dio Che unisce, Dio non separa Ciò che ha unito. È il male che opera la divisione.
Dio moltiplica.
In Dio solo la Crescita. Il male distrugge.

50 > “la Stirpe” : il Pensiero di Dio Che si moltiplica: è un generare.

OGNI FIGLIO È LA SUA DISCENDENZA

e più la sua Discendenza cresce, più la sua Casa si ripopola e più le sue Braccia si estendono per abbracciare Tutti.

51 > “la Generazione” : ogni Uomo è l’Espressione dell’Amore di Dio, perché in ogni Uomo c’è la Ricchezza del Dono più Prezioso che Dio ha fatto all’Uomo:

L’ANIMA,
DOVE EGLI REGNA,
DOVE TUTTO SCRUTA
E DOVE TUTTO GIUDICA
E DOVE TUTTO GLI APPARTIENE.

Colgo come se Dio avesse creato la Creatura così Perfetta, da essere Espressione dell’Opera di Dio sulla Terra.
Siamo riusciti a deturpare anche quest’Opera Grandiosa di Dio.

52 > “è il rappresentare la Chiesa” : vedo: dove c’è un Padre, una Madre e dei Figli e regna l’Amore, la Comunione, Lì regna Dio, Lì c’è Chiesa.

53 > “la Casa del Regno” : la Dimora di Dio in mezzo a noi, l’Unione della Famiglia, la Sacralità della Famiglia. È come se colgo che

QUESTA È LA VERITÀ ASSOLUTA,
PERCHÉ QUESTO È IL PENSIERO DI DIO,
PERCHÉ QUESTO È
DIO
CHE REGNA NELL’AMORE E NELLA FAMIGLIA,
NELLA COMUNIONE DELLA FAMIGLIA.

54 > “E questi Animali è come se rappresentano il Popolo, il Mondo, tante Varietà, tante Specie. Un misto: mescolamento di tutto. Mi dà l’impressione di espressioni di tutte le libertà” : è come se colgo che Dio, fin da quel Nuovo Inizio, già ci aveva illustrato quello che sarebbe stato la Nuova Umanità, coloro che seguono le Verità di Dio e adempiono alle Volontà di Dio: in quell’Arca Specie Diverse, ma Uniti, stando nelle Verità di Dio e poter essere custoditi.
E cosa sarebbe stato della generazione futura: usciti da quell’Arca, orientarsi da soli e il perdersi: il camminare tutti con le proprie libertà, così come questi animali, il mescolare tutte le verità.
Questo era il senso che voleva farci conoscere Dio: uomini alla deriva, con una falsa libertà, raggiungibili da tutti e plagiati e dominati, perché privi della Presenza di Dio.

55 > “Ma questo Punto Fermo, questo Apice: questa Famiglia, questa Chiesa” : è come se Dio ricomincia la sua Costruzione su questa Figura, su questa

FAMIGLIA, SU QUESTA SUA PRESENZA:

i Frutti, il Moltiplicarsi di questa Comunione con Dio riporta tutto alla Vita, una Vita che si moltiplica, una

CHIESA

che si fortifica, che spalanca le Porte per accogliere.

56 > “È come se vedo una Chiesa Imponente, che racchiude Tutto il Popolo Consacrato e i Gradini di questa Chiesa come se fossero tutti i Fedeli” : il Popolo in Cammino, che percorre quella Salita nei Gradini, Gradini che si sollevano, che innalzano, che si innalzano, per raggiungere quelle Verità racchiuse in quella Chiesa così Imponente.

57 > “Vedo un Viale fatto di Terra ed è come se Gesù mi invita a guardare questa Terra. Ha tante diramazioni e su queste diramazioni hanno camminato i Padri” : Dio, Che prepara la Terra, Che fa questi Viali, dove invita i suoi Figli a percorrerle, perché lungo quelle Vie possono donare Insegnamenti, Parola Eterna, il radunare le Genti, insegnare loro la Via che conduce al Padre.
Il dare Luce a quella Sapienza Interiore, che ogni Figlio può scoprire, basta solo lasciarsi nutrire, per poter ridare Vita a quelle Verità Impresse, ma che ora sono solo dormienti.

58 > “e, in queste diramazioni, vi sono le Impronte, in alcune più calcate, in altre come se ci fosse sabbia: come si fa l’impronta, così si cancella” : in quanti hanno provato a percorrere quelle Orme.
Ma in quanti, voltandosi indietro, non hanno lasciato scia.
Le Orme del Signore sono Orme Indelebili, sono le Orme della Verità, Che rimangono Incise per sempre.
Quelle Orme che vengono spazzate via sono orme di falsità e menzogna e non hanno vita lunga. Vanno tutte a scomparire, perché Dio pone dei Limiti, oltre i quali non c’è più possibilità di avanzare.

59 > “Se seguo le Orme che sono rimaste, è come se, alla fine di questo Viale, c’è un Portone di Legno, dove busso. Ci stanno due Donne, come se fossero di altri tempi, come se avessero dei costumi. Aprono e dentro trovi Case, Vie fatte tutte di Sassolini. È un Mondo Povero, Antico, però c’è la Gente Felice” : quella che vedo è una delle tante Vie, che ti conduce nelle Verità del Padre, quella Via dell’Umiltà, dell’Accoglienza, della Povertà: Cuori Spalancati ad accogliere. In quell’Accoglienza, in quel Calore, in quella Povertà

L’AMORE
E, DOVE C’È AMORE,
C’È DIO.

60 > “C’è un Calzolaio, che ha l’uscio aperto della bottega” : il cogliere la Piccolezza dell’Uomo, il mettersi a Servizio, il Lavoro che rende Felice un Fratello, un mettersi a Disposizione, un Lavoro che può dare un Servizio a Tutti.
La Bellezza del Contentarsi.
L’essere grandi, ma l’avere attorno ancora quell’Alone di Innocenza, di Semplicità: questo alimenta questo Paesaggio.
Attraverso questo Paesaggio le Fonti Celesti mi stanno dando Luce di quanti Frutti circolano in un

VIVERE A STENTO.

61 > “Vedo un Granaio, come se fosse un Piccolo Presepe” : questo Granaio ha l’Espressione di quel Seme, questi Chicchi di Grano così Dorati, dove tutti possono attingere, dove tutti possono trovare Nutrimento, dove c’è il dividersi, il donare, dove c’è l’Amore: Lì Dio non farà mai mancare nulla.
Da quel Granaio, da quei Piccoli Chicchi, che Dio ha donato Nutrimento per l’Anima e per i Corpi. Cose Semplici, ma Vitali per la Sopravvivenza sulla Terra e con la Comunione dei Cieli, per i Cieli.

62 > “Invece, se ti incammini su quella sabbia dove non ci stanno le orme, è come se è una sabbia rovente, dove ti scotti i piedi e arrivi davanti ad un portone brutto, arrugginito” : è come se quella sabbia è frutto della disobbedienza a Dio, piedi che non lasciano impronte. Confusione. Disperazione. Il perdersi.
È l’avanzare disorientati e l’aver camminato da soli. E cosa si può costruire da soli? Il trovarsi davanti questo cancello, il peccato che si manifesta sotto questa forma, l’amarezza, la desolazione, il pianto. La ricompensa di tanta fatica.

63 > “Quando si apre, cigolando, ci stanno due gobbi brutti, vestiti male, tutti rappezzati ed è come se camminano. Non c’è una strada, è come un camminare su un qualcosa di nero. C’è tanta bruttezza. È come se mi viene da dire: è un paese abbandonato da Dio” : tutto questo è come se è l’espressione dell’illusione, quell’illusione che si sgretola, la bruttezza, lo squallore, le mostruosità del male, l’aridità, l’incompiuto delle cose.
Ciò che le Fonti Celesti mi danno di vedere è la concretezza della spiritualità: tutto ha uno sviluppo, un evolversi, tutto si accumula e tutto si ritrova.

DAVANTI A DIO NULLA È DIMENTICATO.
DAVANTI A LUI C’È IL CONTINUO DELLE COSE.
MA DELL’ETERNITÀ.

Tante cose sono state trasformate, tante cose hanno una visibilità diversa, ma la Sostanza e la Verità è sempre la stessa. Ciò che era Legge nei Primordi, è presente oggi e sarà presente domani.

64 > “È un mondo muto: non c’è linguaggio, non c’è suono, non c’è poesia. Non c’è niente. È solo un avvolgerti di una sensazione di nero, di fine. È così” : a ognuno meditare su queste due verità: o si segue le Orme del Bene. O si seguono le orme del male.

65 > “Poi è come se Gesù mi dà da guardare in una Via. È come se fosse fatta di Sabbia, tutta Luccicante, Tutta d’Oro” : Ciò che a Dio nulla è impossibile: le Orme di Gesù Impresse sulla Sabbia, anche se quella sabbia si sposta, ma l’Impronta di quel Luccichio della Santità rimane Impressa per sempre. Ciò che il male non potrà mai imitare e realizzare: l’Impronta come Quella del nostro Signore.

66 > “e, come ci cammini sopra, è come se emana dei Suoni, dei Dolci Suoni” : Gesù mi ha dato di vedere Questo perché io non abbia a temere. Quelle Impronte, Che sono le Impronte dell’Amore e quel Richiamo che mi danno la Certezza nell’Anima sia nella Visibilità, sia nella Melodia: l’Udire e il Sentire della mia Anima, Che mi danno Pace, Che mi illuminano l’Anima ed essa si lascia trasportare, diventa così Docile nel seguirLi: è per Volere del Padre che accade Tutto Questo.

67 > “E poi c’è Maria, ci sono tanti Angeli e c’è Barbara, ed è come se mi invitano a seguirLi” : è per la Docilità della mia Anima a rispondere ai Cieli che ricevo questi Doni. La mia Gioia nel seguirLi. Il riconoscere Barbara: Dio sa che ho bisogno di Questo, perché è così Grande Ciò che mi accade che, per darmi Pace, mi fanno sentire Tutto l’Amore di mia Figlia.

68 > “Io mi avvicino e camminiamo” : Ciò che sto vedendo è Ciò che è già stato Scritto in quel Grande Libro: la Parola di Dio Che si fece Verbo, Che venne ad abitare in mezzo a noi, Che ora torna come Buon Maestro, per insegnarci Nuovi Passi, i Passi che ci conducono alla Salvezza e che ci introducono, avvolti dall’Amore di Quella Mamma, il suo Richiamo.
E quel Filo d’Oro tra quell’Anima tornata al Padre, Barbara, e la mia Anima qui, sulla Terra, Risvegliata dal Padre, questa Comunione, questa Circolarità, questa Maturità Interiore, Che Gesù ha guidato dentro di me, mi dà ora Visibilità di quella Nuova Umanità.
Questo è il Compimento di quel Grande Annuncio Compiuto in Dio, ma che ora avrà la Concretezza sulla Terra:

NUOVI CIELI, NUOVA UMANITÀ.

69 > “e poi, dietro di Noi, è come se vedo Tanta, Tanta Gente: è Quel Popolo in Cammino. Sono Tanti, hanno Tutti il Rosario in Mano” : Ciò che sta annunciando il Signore è un Invito a mettersi in Ascolto, a riconoscere e a incamminarsi in questa Scuola Divina, perché Gesù, Maria vogliono la Salvezza di tutti i Figli della Terra: solo attraverso i Loro Insegnamenti, che sono Insegnamenti di Crescita Interiore, Crescita Spirituale, per questo

L’ARMA DELLA SALVEZZA:
LA CROCE E IL SANTO ROSARIO.

Una Salvezza fatta di Dono Gratuito.
Gesù: “A voi, Figli della Terra, aprirvi a Queste Verità Divine. Ogni Anima che si predispone all’Accoglienza, può riconoscere la mia Voce.
Seguite la Via del Bene: è una Via Gratuita. È una Via Che è stata Riscattata dal mio Sacrificio, per voi, nei Secoli dei Secoli. Amen”.

70 > “È come un’Oasi di Sabbia. C’è Luce, è Bello. Senti solo che è Bello. E Barbara dice che è Lì, Dove ci vuole condurre Gesù. È Lì che sta la Salvezza. Ci vuole solo tanta Fede e tanto Coraggio” : questa Oasi di Sabbia appartiene al Regno di Dio, quel Dio Che è Presente in Cielo, in Terra e in ogni Luogo.
Per questo l’Invito a poggiare i nostri Piedi, le nostre Vite sopra quel Luccichio di quelle Orme e per fare questo le Fonti Celesti ci ricordano che tutto quello di cui abbiamo bisogno è la

Buona Volontà,
il Coraggio,
il Cammino della Purificazione:

NON C’È ALTRA VIA PER LA SALVEZZA.

Accogliamo ora che ce la stanno offrendo, perché in Dio, Che c’è Tanta Clemenza e tanta Pazienza: attenderebbe fino all’Infinito, affinché ognuno di noi si ravvedesse, per arrivare alla Redenzione dei peccati. Ma c’è il male, che avanza impetuoso.
E Dio non può più attendere, per Amore dei suoi Figli.

71 > “E l’Amore ci aiuterà, ci salverà” : torniamo alle Verità di Dio, a quella Sacra Famiglia, perché dove c’è Sacralità, il peccato non attecchisce. Dove c’è Sacralità regna l’Amore e l’Amore custodisce i suoi Figli.
Incamminiamoci verso la Salvezza. O sarà pianto e stridore di denti.

72 > “È come se si riempie di Cavalli, di Carrozze. È Tutto così Bianco, Tutto così Dorato. Ho l’impressione che camminano Scalzi e, allo stesso tempo, è come se abbiano i Sandali ai Piedi” : colgo che è il Regno di Dio, la Concretezza del Pensiero di Dio, per questo è un cogliere e vedere una Cosa e, allo stesso tempo vederne un’Altra, perché Lì è come se è Tutto Realizzabile, Tutto è vivibile.
Non c’è una sequenza logica, è Tutta un’Espressione che si crea al momento. È come se è il Pensiero che dà Vita: non lo so come spiegarlo. È un Pensiero che non ha limiti, che non ha freno perché è un Pensiero d’Amore e crea solo Bellezza, Dolcezza, Immensità, perciò scorre di Continuo e questi Abitanti del Regno di Dio ne vivono appieno tutta la Grandezza.

73 > “Ci stanno tante Sorgenti d’Acqua. Ci invitano ad attraversare queste Cascate d’Acqua. Ci passiamo ma non ci bagniamo” : è come se mi stanno guidando sulla Visibilità del Pensiero di Dio, un Cammino fatto di Puro Cielo, la Visibilità della Bellezza, Che regna nella Casa di Dio.
Se sento una Melodia, quella Melodia diviene un Cinguettio d’Uccelli. Se sento un Canto, diventa una Folla di Bimbi così Dolci, un Canto così Soave. Se sento un’Acqua che scorre, sento tutta una Freschezza, un Venticello.
Vedo l’Incanto di un Angelo, la sua Preghiera è come se diviene una Leggerezza, una Gioia, Qualcosa Che ti Allieta. Ma non lo so spiegare.

74 > “Ora vedo, in lontananza, dei Gradini e una Casa Singolare, con dei Pilastri e una Cupola sopra: è Lì, Dove siede il Padre Celeste” : è l’Espressione di Ciò che Gesù ha detto sulla Terra, quel Padre, Che siede in quel Trono, Quel Sommo Pontefice e Quel Pensiero del Padre, Che Gesù ha Concretizzato sulla Terra, dando a Pietro lo Scettro di Colui Che doveva essere Pilastro: la

VERA FEDE SULLA TERRA,
LE FONDAMENTA DELLA CASA DEL POPOLO DI DIO,
I CRISTIANI.

75 > “E, davanti a Lui, c’è un Tavolo, lo stesso Tondo. Sotto ha un Piede e Questi Piedi è come se fossero fatti con Legno Bianco, con l’Edera Attorcigliata” : Ciò che sta davanti a Dio è quel Tavolo, quella Circolarità che Tutto parte da Lui e torna a Lui, quei Piedi che sono le Fondamenta di Quella Circolarità e quell’Edera che è la Rappresentanza del Frutto della Terra, che un Giorno sarà su quel Tavolo, davanti a Lui.

76 > “Il Piano del Tavolo è come se ha un Occhio Grande ed è l’Occhio di Dio sull’Umanità” : Tutto è davanti a Dio, l’Eterno che è davanti ai suoi Occhi, Ieri, Oggi e Domani, Tutto è alla sua Presenza, Colui Che ha dato Origine alla Prima Parola, fino all’Ultima: l’Alfa e l’Omega.
Nulla accada che Dio non voglia, nella Verità e nella Giustizia, nella Gioia e nel Dolore, nella Vita e nella Morte.
Sento:

“COLUI CHE HA IL POTERE DELL’ASSOLUTO”.

77 > “Vedo un Libro, colgo che è la Bibbia. È un Libro fatto di Pietra e, sopra, ci stanno delle Parole d’Oro. Ed è come se c’è Scritto: “Ogni Piccola Cosa che è stata che è e che sarà è il Tesoro più Grande che esiste nei Cieli” : mi danno di vedere questa Bibbia, Dove Tutto è Racchiuso e Dove è l’Espressione dell’Incorruttibilità, quella Pietra Miliare, Che sarà ricordata in Eterno.

78 > “È lo Scettro di Dio” : Tutto è nelle Mani di Dio: i Cieli la Terra e Tutto Ciò che contengono.

79 > “C’è ogni Destino di ogni Singola Creatura. Ci stanno le Sorti dell’Umanità” : è Dio Che detiene il Compiuto nelle sue Mani, Quel Compiuto che, sulla Terra, è ancora Divenire, ma in Dio e solo in Dio: conosce Tutte le Verità dell’Eterno, dell’Eternità.

80 > “Solo Dio dà di attingere al Sapere di quel Libro” : è come se Gesù mi fa vedere che è vero, sì, che su quella Croce c’è stato il Compiuto della Salvezza, perché Egli è stato Testimonianza della Risurrezione, dell’Autenticità del Regno di Dio e dell’Accoglienza in Quel Regno di Dio, Chiamato Paradiso.
Ma ciò che non è esatto è dire che in Quella Croce Tutto è Compiuto.
Ma in quella Croce c’è il Seguito del Compiuto.
È Giusto dire: in Dio Tutto è Compiuto, perché altrimenti è come se l’Uomo sostenesse che, da quella Croce in poi, non appartiene a Dio, perché Lì si è fermata la Rivelazione.

LA RIVELAZIONE HA IL SUO CONTINUO,
È UN CAMMINO CHE È GUIDA PER
L’ETERNITÀ.

Su Quella Croce c’è il Compiuto di Tutte le Rivelazioni del Figlio di Dio e di Dio. Ma in Dio, e solo in Dio, c’è il Compiuto dell’Ieri, Oggi e Domani.
Mentre sulla Terra c’è il Passato, c’è il Presente e c’è il Divenire: un Cammino che parla di Seguito, di Evoluzioni, di Infinito.
Gesù: “Non è dato all’Uomo sapere la Fine dei Tempi.
Come fate a sostenere che tutto è finito su quella Croce, quando il Divenire del Cristo ha ancora Passi da Compiere sulla Terra come il Cristo Risorto?
Cosa vi è dato di sapere a voi dell’Opera che Io compirò sulla mia Umanità?
Non dimenticate mai che

L’APOCALISSE
FA PARTE DELL’ETERNITÀ DI QUEL
GRANDE LIBRO”.

81 > “e solo Dio dona e sa a chi donare, a chi far Luce, anche a quelli che stanno nei Cieli” : se l’Uomo attingesse dalla Sapienza di Dio, avrebbe uno Sguardo più Giusto e più Veritiero, perché riconoscerebbe quest’Opera di Dio, Questo Dono Divino, Che sta narrando la Sapienza di Dio.

82 > “Come Gesù gira quel Libro, alcune Parole sono scritte in Bronzo” : colgo questa Diversità di Metalli, come se quelle Parole di Dio hanno l’Assoluto: non so come dirlo, hanno la Possibilità del Perdono, hanno la Possibilità della Misericordia, hanno la Possibilità della Salvezza.
Colgo una Parola Scritta con il Bronzo, dove sembra che sia così Incisiva per la Terra:

“NON AVRAI ALTRO DIO AL DI FUORI DI ME”.

83 > “alcune in Ferro” : poi è come se quella di Ferro:

“RISPETTA IL TUO PROSSIMO COME TE STESSO”

e questo Ferro che può avere dei Mutamenti e questa Parola, anche se deve essere sempre Rispettata, però in sé ci può essere il Perdono di Dio, Quel Figlio Che si è Assunto su di Sé tutti i peccati dell’Uomo.

84 > “Ci sono anche Parole scritte con Diamanti, con diversi Colori” :

“NON FORNICARE”:

il Frutto, Queste

PIETRE PREZIOSE:

LA BELLEZZA,
LA PUREZZA,
IL CANDORE.

85 > “Ci sono anche Parole scritte con l’Arcobaleno” :

“ONORA TUO PADRE E TUA MADRE”:

coloro che sono Continuità tra i Cieli e la Terra, nei Cieli e nella Terra, quel Legame d’Amore che non vincola, ma è uno Scorrere.
Colgo un Amore Pulito, il Frutto di un Amore.

86 > “Parole scritte anche con le Stelle del Firmamento” :

“NON DARE FALSA TESTIMONIANZA”,

perché un Giorno il tuo Nome sarà Inciso nel Firmamento.

87 > “e Parole scritte anche con il Sangue Immolato dell’Agnello. Sono le Parole più Incisive, come se scorrono e hanno delle Sbavature” : sento solo:

“RISPETTA”:

“NON AVRAI ALTRO DIO AL DI FUORI DI ME”.

Poi sento:

“AMA IL TUO DIO CON TUTTE LE TUE FORZE”.

“NON BESTEMMIARE”,

chi rinnega Dio non può essere lavato da quel Sangue, non può esserci Perdono, perché non Lo si riconosce.
Il Dolore del Padre, di aver reso vano quel Sacrificio.
Quanto Dolore è Impresso in Quelle Carni davanti alla bestemmia. È l’inferno puro: è la gloria di satana.

88 > “A delle Pagine leggo scritto: “INIZIO”-“fine” : è l’Inizio del Racconto di un’Anima, il vissuto dell’Uomo davanti a Dio: ripercorrere le Verità di Quel Libro e poi il Giudizio Finale di Dio e il Destino Che Dio riserva a quell’Anima.

89 > “LUCE”-“ombra” : è il Discernere di Dio, Che fa da Specchio a quell’Anima, Che è arrivata davanti al suo Cospetto.

90 > “PICCOLEZZA” e “grandezza” : è come se sono due vie, le due Verità, che porta impresse quest’Anima. È questo Specchio che si trova davanti che Le dà di vedere il Bene. E il male. Cosa ha costruito nel Bene. E cosa ha costruito nel male.
La Voce inconfondibile del Padre, Che si fa Specchio e questo Specchio, Che è a Forma di Croce, Che gronda Sangue:

IL LAVACRO DI QUEST’ANIMA.

91 > “tuoni” e “lampi” : la disperazione! La paura! Il riconoscere: sembra come un mare in burrasca! Quanta sofferenza!

92 > “FEDE” e “SPERANZA” : la Forza, l’attingere dalla Luce, la Speranza della Guarigione. L’essere accolti.

93 > “Mari” e “Oceani” : quanto navigare. Quanto cammino per raggiungere la Meta. Quanta Purificazione! Quanta solitudine per potersi purificare.
Il Silenzio della Meditazione e del perdonarsi, per essere perdonati.

94 > “CIELO” e “terra” : la Resa dei Conti. Il lasciare tutto sulla terra, per entrare nei Cieli.

IL VIVERE TRA LE BRACCIA DEL PADRE.

95 > “prigionia” e “LIBERTÀ” : il Verdetto Finale. Ciò che mi hanno dato di vedere era la Salvezza di un’Anima. Ma la Verità piena è: o quelle Calde Braccia Amorevoli del Padre. O quello sprofondare negli abissi della terra.

96 > “odio” e “AMORE” : le colgo come le due Facce di uno Specchio: così Nitide, due Parole, che racchiudono tanto: l’odio che, inevitabilmente, ti sprofonda. E l’Amore, Che ti eleva.

97 > “VITTORIA” e “vinti” : nello Spirituale è un Confronto di Pienezza: i vinti sono coloro che, nella massima libertà, si sono puniti e vengono ripagati per il frutto che hanno dato.
La Vittoria è una Scelta nella Pienezza e a incoronare c’è la Presenza di Dio, col suo Amore.
Vedo la Diversità tra lo Spirituale e il materiale: quando si dice che in una guerra non ci sta mai chi ha vinto e chi ha perso, perché c’è soltanto bruttezza; nello Spirituale non è così perché, mentre quella guerra ci sono dei complotti, ci sono degli ordini, ci sono delle vicissitudini e, quindi, c’è coinvolgimento, forzatura, obbligo, la Fede Interiore è una Volontà di ogni Singolo: c’è la Massima Libertà di Scelta.
Per Questo Dio parla di Vincitori. E vinti.

98 > “BELLEZZA” e “bruttezza” : o si è Belli. O si è brutti. Nella Fede non c’è mai tentennamento. È come se sono due bilancieri: o pende l’uno. O pende l’altro. Non si incontrano.

99 > “ONNIPOTENZA” e “nullità” : la Scelta Definitiva: questo è lo Specchio che ogni Figlio dovrebbe avere dentro di sé, incontrarlo nella Meditazione. O si incammina verso l’Onnipotenza di Dio. O si entra a far parte di quella nullità, un cammino senza frutti, perché tutto cenere.

100 > “c’è scritto anche, “FERITE” e “SANGUE” : è nuovamente quella

CROCE

Che si ripresenta. Che ogni Uomo non renda vano Quel Sacrificio, Questo è l’Unico Specchio che ogni Essere dovrebbe incarnare in Pienezza, perché è Fonte di Luce, Fonte di Dignità, di Bellezza, di Costruzione.

101 > “UMILTÀ” e “stoltezza” : ciò che è vicino a quella Croce è solo e soltanto l’Umiltà, perché nell’Umiltà Dio raggiunge i Cuori. Nella stoltezza, Dio rimane distante, perché si è scelto altro.

102 > “guerra” e “PACE”: Gesù dice: “All’Uomo la Libertà della Scelta, la Meta Finale: la Conquista della Pace. L’orrore della guerra.

Badate bene che nello Spirituale si parla sempre di

ETERNO”.

103 > “AMEN” : Ciò che Dio sigilla nelle sue Verità, donate a noi, Piccoli Servi del Verbo.

104 > “e “ALLELUIA” : il Sigillo del Padre, Coronato dall’Amore della Madre: la Speranza di scegliere la Pace.

105 > “C’è un Sigillo in quel Libro; c’è un Drago e c’è un Arcangelo” : è un Sigillo di Fuoco e di Luce, quella Fiamma Ardente dell’Amore, Che fa indietreggiare il peccato e quella Luce Che testimonia la Sorgente.

106 > “c’è il Drago che gli esce il Fuoco dalla Bocca” : quel Fuoco è quella Fiamma Ardente a Testimonianza della Veridicità del Contenuto di quel Grande Libro, la Sapienza di Dio impressa su quei Fogli.
È come se colgo la Misericordia di Dio, la Trasparenza degli Insegnamenti per tutti i Figli di Dio.

107 > “e c’è questo Arcangelo che, a una Mano, ha una Lancia e, all’altra Mano, un’Anfora con l’acqua” : quella Lancia richiama quella Ferita al Cuore di Gesù, Quella Ferita Dove sgorga Acqua e Sangue, la Visibilità di Colui Che ci ha fatto partecipi della Speranza di entrare a far parte degli Insegnamenti di quel Grande Libro, quell’Acqua Che disseta, Quell’Acqua Dove ogni Figlio può attingere, perché è Lì per dissetare Tutti coloro che hanno Sete di Verità e Giustizia, hanno Sete di Camminare verso la

PIENEZZA DI DIO.

108 > “Questo Drago, alle Zampe Posteriori, ha una Catena Grossa” : sono Catene d’Amore, sono Quella Forza Spirituale che non viene raggiunta. Tanti sono gli attacchi verso la Luce, tanto più a coloro che mostrano le Vie della Saggezza.
Quelle Catene sono Catene della Pazienza di Dio, l’Attesa della Conversione, la Forza dello Spirito Santo, Che riesce a rimanere Saldo, a Difesa della Beatitudine, Che Dio invita a percorrere a ogni Figlio.

109 > “Invece quest’Angelo ha i Piedi Scalzi, ma è come se li ha d’Oro” : Colui Che ha camminato su quelle Fiamme Ardenti dell’Amore, Che escono dalla bocca di questo drago, il fortificarsi.
È un Arcangelo, Che ha camminato sulle Orme del Cristo ed è Specchio della Bellezza e della Santità, Che ha lasciato in Esso il Camminare sulle Orme del Cristo.

110 > “È come se vedo un Solco e c’è scritto: “Il Bivio della Vita: “Luce” e “tenebra” : il Cristo, Che si è fatto Parola, Che ci ha fatto da Specchio e ci invita ad una Scelta; Questa Via che prende due diramazioni.

SCEGLIERE ORA.
SCEGLIERE BENE,
SCEGLIERE NELLA CONSAPEVOLEZZA E IN TUTTA COSCIENZA,
CHE SIAMO FIGLI ISTRUITI DALLA

LUCE DEL PADRE

Gesù: “Non più confusione, non più stoltezza. Non più tentennamenti giustificazioni o nascondigli. Nella Verità e nella Luce scegliete, perché

SONO QUI PER CONDURRE IL MIO POPOLO NELLA NUOVA UMANITÀ.

Ma, in Verità, in Verità vi dico, che anche il male è in cammino e vuole guidare il suo popolo verso gli abissi. Questa è Parola di Dio. Amen!”.

111 > “Adesso torno seduta davanti a quei Gradini ed è come se Gesù chiude questo Libro ed è come il chiudere una Via” : è Gesù, Che ha istruito la mia Anima, le ha dato Parola per essere donata all’Umanità, il Maestro Che ci insegna Ciò che ci attende in Questo Tempo di Separazione: è una Grande Lezione d’Amore e di Misericordia del Padre Celeste.

CHI HA ORECCHI PER INTENDERE, INTENDA.

112 > “È un Libro che diventa una Via e Gesù mi dice: “Hai percorso una Verità donatati dal Signore. E così sia!”: Gesù: “Figlia, chi vuole essere nella Verità e nella Sapienza di un Giudizio fatto di Verità e Giustizia, prima di pronunciarsi si inginocchi davanti a quelle Croce, preghi e mediti. Lo Spirito Santo parlerà a loro, a ogni Creatura di Buona Volontà.
La Benedizione dei Cieli si china sulla Terra, Quella Croce Ardente d’Amore cancelli i peccati e riapra le Vie dell’Amore.
Una Via Tortuosa attende l’Umanità.
Ma coloro che scelgono la Mano del Cristo, avranno scelto la Salvezza. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.

113 > “Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.


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