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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


414 Il Padre Celeste: “I Puri di Cuore ascolteranno”. 18/03/2016
414 Il Padre Celeste: “I Puri di Cuore ascolteranno”.

20 Luglio 2015, Lunedì.

Il Venti Luglio è stato per noi un Giorno fatto di Preghiera, Meditazione e Riflessione; attraverso le Sacre Scritture il Signore ci ha nutriti di Insegnamenti.
Vi doniamo le Luci Che abbiamo ricevuto su Alcuni Brani, Scelti a caso da ogni allievo che fa parte del gruppo.

La Portavoce: “Vedo la Bibbia e sento: Prendete tutti la Bibbia, aprite al Capitolo 4, Versetto 3 dell’Apocalisse. fra Lino, Leggi”.

fra Lino: Apocalisse 4, 3 “Colui che stava seduto era simile nell’aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il trono”.

La Portavoce: “Vai avanti”.

fra Lino: Apocalisse 4, 4 “Attorno al trono, poi, c’erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro vegliardi avvolti in candide vesti con corone d’oro sul capo. 5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; sette lampade accese ardevano davanti al trono, simbolo dei sette spiriti di Dio. 6 Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo. In mezzo al trono e intorno al trono vi erano quattro esseri viventi pieni d’occhi davanti e di dietro. 7 Il primo vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente aveva l’aspetto di un vitello, il terzo vivente aveva l’aspetto d’uomo, il quarto vivente era simile a un’aquila mentre vola. 8 I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere:

Santo, santo, santo
il Signore Dio, l’Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene!

9 E ogni volta che questi esseri viventi rendevano gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, 10 i ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo:

11 “Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, l’onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
e per la tua volontà furono create e sussistono”
(Apocalisse 4, 3-11).

La Portavoce: “Puoi spiegare a loro la Prima Parte, fra Lino?”.

fra Lino: “Si racconta, in questo capitolo quarto di Giovanni, Che Gli viene concesso di entrare nei Cieli e la prima realtà che Giovanni descrive è il trono. Descrive Colui Che è seduto sul trono, Ne descrive l’Aspetto come Uno Simile nell’aspetto a diaspro e cornalina: sono due pietre preziose che, in qualche modo, richiamano la verità di Colui Che siede sul trono.
Poi, ecco, Colui Che siede sul trono e tutti coloro che partecipano immediatamente di questo trono sono avvolti da questo Arcobaleno: è una Presenza di Colore e di Bellezza, una Bellezza Spirituale, ma Concreta e la sua Presenza abbraccia tutto e tutti.
Si presentano, poi, i Ventiquattro Vegliardi, Che stanno seduti nei ventiquattro seggi, avvolti in candide vesti, con corone d’oro sul capo, così vengono presentati. E poi vengono presentati i Quattro Esseri Viventi Che sono Davanti al Trono”.

La Portavoce: “Spiega Chi sono i Vegliardi”.

fra Lino: “Per quello che colgo sono queste persone così importanti, i Padri, che hanno attraversato tutta la Storia della Salvezza e, con la loro Fedeltà, sono degni di stare accanto al trono e di parteciparne”.

Il Signore dà Luce alla Portavoce su Apocalisse 4, 3-11, chiedendo di pubblicarLo ed è Ciò Che abbiamo fatto: Lo trovate sul Progetto Divino, Argomento 395, dal Titolo: “Il Padre Celeste parla ai Suoi Figli”.

La Portavoce: “Questo è Ciò Che colgo: Questa Verità Che a s. Giovanni è stata Donata, Adesso La vedo, come se Tutto fosse Sotto una Tenda e i Quattro Esseri, Che stanno ai Lati, sono Coloro i Quali reggono Questa Tenda: è il Padre, Che è in una Grande Assemblea.
In Questa Grande Assemblea c’è il Trono, Dove Lui siede con Tutta la Sua Maestosità e Questi Ventiquattro Vegliardi, come Consiglieri del narrare della Storia Eterna: Ciò Che Dio sta preparando per l’Umanità.
Questo Padre Che prende Voce, Questo Padre Che istruisce, sta prendendo Grandi Decisioni e Queste Decisioni sono il Futuro di Questa Umanità: il Figlio, Che, ancora una volta, determinerà le Sorti dell’Umanità, il Suo Ritorno.
Il Cristo Risorto: “Annunciate con Fermezza Ciò Che è la Decisione del Padre: Lui riprenderà lo Scettro Che questa umanità ha oscurato nel peccato dei peccati.
Chi è Pronto a credere a Ciò Che è stato Annunciato a Giovanni, sia Pronto a credere all’Evolversi di Quella Visione a Lui Donata”.
I Cieli ascoltano. Tutto è in Movimento, il Cristo Che raduna, il Cristo Che parla. Suoni di Trombe si odono in Tutti i Cieli: l’Esercito di Dio si sta radunando: Grande Battaglia.
È come se, in Questa Grande Battaglia, Questa Luce, Che avanza con Tutta la Sua Schiera, annienta questo buio: indietreggia, perisce. Ma tutto ha Riflesso sulla Terra.
E il frutto che arriva sulla terra è un frutto così brutto: tanta confusione, tanta. Una cappa su questa Umanità fatta di orrori, fatta di menzogne. Quanta aridità, tanta, tanta aridità.
Ciò Che in Dio Già è Vittoria nei Cieli, ancora non lo è qui, sulla Terra,
Tutto è in Cammino.
E il Padre dice che c’è così tanta illusione, così tante verità distorte:
Il Padre Celeste: “Quella Mamma Che trionferà, ma come Frutto della Vittoria del Figlio. Non attendetevi da Colei, la Sempre Santa, la Sempre Immacolata, Che compia la Battaglia Finale. Non è questo”.
I Ruoli Che il Padre ha Stabilito, rimangono Indelebili: il Figlio La Custodisce, il Padre La protegge. Nessuno può cambiare la Sorte a questa umanità.
Maria, dall’Alto dei Cieli, dona di Continuo il Suo Amore così Pulito, così Innocente, ma Ella parla ai Cuori dei Figli. Ella gioisce della Vittoria Finale, perché il Figlio Trionferà, perché torna per rifare Nuove Tutte le Cose.
C’è Bisogno di Amore su Questa Umanità e il Padre, Ancora una Volta, si serve del Figlio, per ridare Luce, per ridare Sapore a Tutte le Cose.
Lo Scettro della Fede tornerà a Colui Che L’ha Donata come Scudo di Protezione a Tutto il Creato.
Beati coloro che ascoltano!

LA GRANDE DECISIONE DEL PADRE È AVVENUTA!

La Santa Madre Chiesa è preda del male: hanno distorte le Verità di Suor Lucia, ma Ciò Che Lei aveva Annunciato è in Via di Compimento.
L’Uomo, con il suo Libero Arbitrio, troppo spesso si dimentica che, Quando Dio parla, nessuno può cambiare la Sorte: il Parlare di Dio è Compiuto per l’Umanità: “Cuori induriti, Uomini stolti, sto per chiedervi Conto e non ci sarà angolo che voi possiate cercare per potervi nascondere”.
Vedo Schiere di Angeli e di Santi, vedo Anime Belle: sono Tutti in Ascolto, sono Parole Forti, ma Che arrivano come Grazia, perché è un Compimento di Salvezza.
Dio non permetterà che, Ciò Che ha creato, venga distrutto. Dio si sta servendo della Celebrazione dei Santi nel Paradiso a Custodia di quelle porte degli inferi che, da lungo tempo, vogliono distruggere Ciò Che Dio ha creato.
Questa Umanità è così schiava del raggiro del male, che non è più di sostegno per i Cieli.
Tra i Cieli e la terra si sta creando una coltre di nubi: il separare il Bene. Dal male.
È Tutto per Amore, è Necessario.
Beati Quei Figli Che tornano sulla Retta Via, che ascoltano Quella Parola Santa, che La praticano.
Il Padre Celeste: “A te, Figlia, do un Ordine, un Ordine di Salvezza per coloro che ascoltano Questa Grande Verità Che ti è stata Donata.
Non chiederti, non domandare, non dire.
Ciò Che ti viene Richiesto è Che Io, Signore dei Cieli e della Terra, ho già Sigillato: pubblica per Intero Queste Parole.
I Puri di Cuore ascolteranno.
Il Mio Radunare è alle Porte. In Questo, riposatevi.
Vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”.
(20.07.2015 Domenica. S. Elia, Profeta. S. Marina, Martire).

Dopo pranzo.

La Portavoce: “fra Lino, apri la Bibbia, Dove vuoi”.

fra Lino: “Romani 7, 14”.

La Portavoce: “Leggi, poi recita la Decina”.

fra Lino: “Romani 7, 14 “Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato. 15 Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto”.

fra Lino: “Nel Primo Mistero della Luce contempliamo il Battesimo di Gesù nel Giordano”.

fra Lino: “Padre nostro…”

La Portavoce: “Qual’è l’Insegnamento Che ti è arrivato? Che devi estrarre da Ciò Che ti dice Gesù?”.

fra Lino: “Le due verità che la Legge di Dio è una Legge Spirituale, mentre io sono uomo di carne, spiega s. Paolo, venduto come schiavo del peccato. Quanto sono vere queste parole, quanto le sperimento, continua s. Paolo: “Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto”.
Ecco, quando si parte dalla carne, allora non si ha più la luce e allora prende il sopravvento la carne e conduce. Quando, invece, si parte da quella Legge, da quell’anima, da quello spirituale allora torna la luce e si possono seguire i passi della luce. Questo è ciò che sta davanti a me”.

La Portavoce: “Ciò Che colgo è Questo: che la Verità dell’Uomo per intera s. Paolo ce La mostra così, che l’uomo che deriva da quel peccato originale, fa le cose della carne e le cose della carne non sono ciò che la persona vuole fare, ma le Cose che la Persona vuole fare sono le Cose di Quella Legge, Che è Impressa nella nostra Anima.
Questa è la Spiegazione di Quando le Fonti Celesti ci dicono di partire Sempre dai Cieli, prima che dalla terra. perché, altrimenti, le cose che noi facciamo, la nostra Anima le detesta, perché la nostra Anima attinge dal peccato, da ciò che l’uomo vuole che noi facciamo, da ciò che la carne vuole che noi facciamo. E questo è detestato dalla nostra Anima. Questa è la Spiegazione Profonda di s. Paolo”.
Imparare a partire Sempre di più da Quella Legge, Che è Famigliare alla nostra Anima, per rivestire anche la nostra Carne di Quella Luce Veritiera. Altrimenti avremo sempre il tormento, perché la nostra Anima detesta ciò che il nostro corpo fa.
Passa la Bibbia, fra Lino e annuncia il Mistero del Santo Rosario. La persona che sceglie un Brano a caso, preghi la Decina”.

Marzia: “Luca 17, 22-24”.

fra Lino: “Nel Secondo Mistero della Luce contempliamo le Nozze di Cana: Gesù trasforma l’Acqua in Vino Nuziale, per Intercessione di Maria”.

fra Lino: “Luca 17, 22 Disse ancora ai discepoli: “Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. 23 Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno”.

Marzia: “Padre nostro…”.

La Portavoce: “fra Lino, spiega tu”.

fra Lino: “È Gesù Che parla ai suoi discepoli e, nel suo sguardo di compiuto, Gesù annuncia che arriverà un tempo in cui desidereranno vedere anche uno solo dei Giorni del Figlio dell’Uomo ma Gesù annuncia: “Non lo vedrete. Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno”.
Gesù è venuto una sola volta sulla terra, ha compiuto tutta l’opera del Padre, è risorto glorioso, presso il Padre è tornato e non conoscerà più la terra, così come è già stata la sua venuta.
E invece ci sarà un Ritorno e questo Ritorno sarà davvero glorioso. In questo suo giorno, in cui da un capo all’altro, come un lampo che guizza, così sarà la venuta del Figlio dell’Uomo nel suo Giorno”.

La Portavoce: “Beati coloro che camminano Dietro le Sue Orme, perché Quando Questo accadrà, Lo riconosceranno.
Tutti Lo vedranno.
Ma non tutti Lo riconosceranno. E non tutti saranno Pronti a seguirLo.
E la Verità Profonda è che non è Gesù Che separa, ma è una Conseguenza del Frutto Che porterà Gesù (la Sua Grande Luce, il Suo Grande Amore) Che separa, perché l’Uomo non riconoscerà il Suo Padrone, ma per i suoi peccati”.

Antonietta: “Salmo 38, 12-13”.

fra Lino: “Nel Terzo Mistero della Luce contempliamo Gesù Che continua a proclamare il Regno di Dio e invita tutti alla Conversione”.

fra Lino: “Salmo 38, 12 “Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe, i miei vicini stanno a distanza. 13 Tende lacci chi attenta alla mia vita, trama insidie chi cerca la mia rovina. E tutto il giorno medita inganni”.

Antonietta: “Padre nostro…”.

fra Lino: “Ecco l’annuncio della passione di Gesù anche nell’Antico Testamento: questo giusto che sta davanti a Dio, per il suo essere giusto è fedele al Padre Celeste, sperimenta delle piaghe spirituali: “Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe”: dalla sua sofferenza, ma piaghe anche concrete e non trova sostegno né tra gli amici e neppure tra i compagni: “I miei vicini stanno a distanza”: la solitudine piena. Questi, coloro sui quali potrebbe contare.
E, invece, ci sono gli avversari e nemici che tendono lacci, vogliono ucciderlo, tramano insidie, cercano la sua rovina e tutto il giorno meditano inganni.
La bellezza di Gesù: è stato fedele al Padre e il Padre in Lui ha manifestato la sua gloria”.

La Portavoce: “Questa mattina più di una volta è stata sollevata una Domanda: lo Spirituale, ma poi è Concretezza? Attraverso Queste Parole riuscite a cogliere Quando Gesù dice: “Quello che sta succedendo Adesso nei Cieli, sarà la Concretezza sulla Terra”?
Ciò Che a Gesù facevano Spiritualmente, il male che si insidiava, per attaccarLo e l’Uomo che operava ciò che il male dettava, era concreto. Aveva le Piaghe, Gesù? È stato percosso? Il partire dallo Spirituale, per Ciò Che vedeva Gesù: come si sarebbe comportato l’Uomo nei Suoi Confronti. E poi la Concretezza che avrebbe osato nei Suoi Confronti.
La Verità Profonda è che la Persona vive l’uno e vive l’altro. Ciò che vive Spiritualmente non lo vede. Ma ciò che di Quello Spirituale è Riflesso nella sua vita è tutto un viverlo.
fra Lino, vuoi fare un Esempio di Concretezza per loro?”.

fra Lino: “Ecco quello che Gesù nel Progetto Divino ci insegna, che lo spirituale è trasparente, invisibile, ma il suo riflesso lo si sperimenta nella concretezza. Allora, se una persona è aperta al Signore, il Signore non Lo vede, ma è presente nella sua Anima, nei suoi pensieri, nelle sue opere e i frutti in lui e attorno a lui saranno di luce, di bellezza.
Una persona, invece, che è aperta al male, il male è invisibile, ma incatena e porta ad incatenare anche gli altri e forse alcuni episodi che sono stati condivisi dopo il pranzo, ci aiutano a capire proprio quanto il male, così invisibile, opera nella concretezza”.

La Portavoce: “È il Cammino per arrivare all’essere Quel Figlio di Dio in tutta la Sua Interezza: Anima e Corpo. Se il Corpo di Gesù aveva Tutte Quelle Ferite, non è stato altro che l’Espressione dei peccati che Lui ha Assunto su di Sé: la Visibilità.
Quando noi, per esempio, ci succede qualche cosa e, a seconda di quello che noi stiamo vivendo Interiormente, lo scorrere di una Lacrima sul Viso, può essere Espressione di Dolore. Ma può essere anche Espressione di Gioia: Ciò Che tu, poi, trasmetti dà Spiegazione a Quella Lacrima, altrimenti che cos’è una lacrima? Tutto è Trasparente. Tutto lo si vive e lo si assume e tutto ha un Riflesso, così come una Lacrima, così come una Ferita, così come un Dolore, così come un male fisico, così come una Gioia.
Questa è la Verità di una Persona: sono due cose Distinte l’Anima e il Corpo. Ma non sono separate: stanno Insieme, vivono Insieme. La morte li separa, ma in quel Corpo rimarrà quell’Alone dell’Anima, Che farà il Suo Cammino, e in Quell’Anima rimarrà Tutto l’alone del Corpo, Che riporterà a Dio”.

Samanta: “Sapienza 3, 13-15”.

fra Lino: “Nel Quarto Mistero della Luce contempliamo Gesù Che si ritira in Preghiera sul Monte Tabor e si trasfigura Davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni”.

fra Lino: “Sapienza 3, 13 “Beata la sterile non contaminata, la quale non ha conosciuto un letto peccaminoso; avrà il suo frutto alla rassegna delle anime. 14 Anche l’eunuco, la cui mano non ha commesso iniquità e che non ha pensato cose malvage contro il Signore, riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà, una parte più desiderabile nel tempio del Signore; 15 poiché il frutto delle opere buone è glorioso e imperitura la radice della saggezza”.

Samanta: “Padre nostro…”.

fra Lino: “Vengono encomiati la donna sterile non contaminata e l’eunuco che non commette iniquità. Sono due esempi brevi, ma molto significativi: la beatitudine per una donna è poter avere un figlio: è proprio dono dei Cieli e pienezza per lei come donna.
E, invece, c’è una donna sterile. Nonostante sia sterile, lei non si ribella. Non si ribella contro il Signore, non si ribella contro se stessa e contro gli altri, ma trasforma la sua sterilità in gradino per salire e diventa beata, perché custodisce il suo corpo e la sua condotta senza conoscere un letto di peccato. E di lei si dice: “Avrà il suo frutto alla rassegna delle anime”.
Sa Dio perché non le ha dato un figlio, ma sa anche che Dio Lo incontrerà e, per la sua Fedeltà sarà premiata, quando passerà davanti al suo Signore e Padre.
L’eunuco è colui che non potrà avere figli, perché l’uomo gli ha tagliato i genitali; spesso gli eunuchi erano coloro che, negli harem, venivano utilizzati per custodire le donne, in modo tale, appunto che non potessero avere rapporti segreti con loro, venivano privati dei loro genitali. Quindi anche lui non potrà dare un figlio, anche volendo.
Trovandosi in questa situazione, la sua mano non commette iniquità, si comporta in maniera giusta e santa davanti a Dio, ma anche davanti agli uomini e non pensa cose malvagie contro il Signore, non si ribella. Anche lui quel suo limite lo trasforma in gradino per salire. E, sentite: riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà. Quanto male può fare l’uomo. E invece là Dio è pronto a premiare in maniera speciale, poiché il frutto delle opere buone e gloriose, riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà, una parte desiderabile nel tempio del Signore.
Oggi abbiamo sentito l’annuncio dell’Apocalisse, che tutto ha inizio e nell’Apocalisse si contempla un nuovo tempio del Signore, dove ognuno di noi sarà una presenza viva in quella costruzione. Questo eunuco in questo tempio dove il Signore abita avrà una parte più desiderabile nel tempio del Signore.
Conclude la Parola di Dio: “Poiché il frutto delle opere buone è glorioso e imperitura la radice della saggezza”. Non è lo stesso fare il bene. O fare il male. Il Bene ha riflesso su questa terra e davvero dà gloria a Dio e a quel figlio che lo compie. E chi compie il bene, attinge da quella saggezza celeste”.

La Portavoce: “Vedo tutta l’Ampiezza della Parola: “Rassegnazione”.
La rassegnazione umana può dare frutti amari.
Mentre la Rassegnazione in Dio avrà Sempre una Ragione di essere e di esistere. E ciò che non si capisce nell’immediato, si capirà Quando ci si trova Davanti al Signore, Che ti da una Ragione così Veritiera, Che ti lascerà Quella Pace, Quella Serenità e il Dire: “Quanto è Saggio e Giusto Ciò Che è stato nella mia Vita”.
E tutte le ingiustizie, che si possono vivere qui, sulla terra, se le si affrontano con la Pace, senza ribellione, troveranno un Frutto così Buono Davanti al Signore; ciò che non è ricompensa sulla terra, sarà Ricompensa nel Regno di Dio.
La Verità è l’incarnare la Parola del Signore nella Sua Interezza. Se uno vivesse Questa Luce, Quanto male scanserebbe da sé e dagli altri. Ciò che è Dono di Dio, non deve essere mai una pretesa: se Dio vuole, alla donna sterile, dà. Ma se non è nel Disegno di Dio, che quella Donna sterile faccia un Cammino di Rassegnazione, perché in Dio troverà Ricompensa e potrà coronarla di Ogni Bene.
E così dicesi di un uomo che riceve un torto. Se quel torto lo si porta con la Croce di Gesù, è un torto che avrà la sua Ricompensa.
Vedo questa scena così forte: quanto l’uomo ha osato in questo suo simile, pur di proteggere la donna dal peccato; è come vedere la mancanza di libertà: lui, schiavo dell’uomo; lei, schiava dell’uomo. Ciò che il male ha reso schiavo, Davanti a Dio, sarà Coronato di Bellezza. Il peccato non trionferà mai Davanti a Dio. Mai!
E se l’Uomo guardasse con Questa Saggezza, condurrebbe la sua vita in Quella Rassegnazione Ricolma di Luce”.

Grazia: “Isaia 65, 20”.

fra Lino: “Nel Quinto Mistero della Luce contempliamo Gesù Che istituisce l’Eucaristia e il Sacerdozio.

fra Lino: “Isaia 65, 20 “Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza; poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto”.

Grazia: “Padre nostro…”.

fra Lino: “Il Signore al Profeta Isaia aveva concesso di vedere anche i nuovi cieli e la nuova umanità. Nella vecchia umanità era entrato il peccato, con il peccato erano entrati le malattie e la morte. Quando il Signore farà nuovi cieli e nuova umanità scomparirà il peccato, quindi non ci sarà alcun bimbo che viva solo pochi giorni. Non ci sarà un vecchio che non giunga alla pienezza. Dio, per ogni suo figlio ha stabilito un percorso di sazietà e di bellezza. E tutto ciò che Dio ha stabilito nel suo pensiero nella nuova umanità si compirà. E allora, in questa gioia, camminiamo dietro le orme del Signore, perché tutto ciò che il Signore desidera, possa anche realizzarsi”.

La Portavoce: “Ciò Che dà di cogliere a me Gesù è Questo: che un Bimbo Piccolo farà il suo Passaggio Quando la Sua Anima è Matura e un Vecchio farà il Suo Passaggio, Quando la Sua Anima è Matura.
Ma se quell’Anima non è stata nutrita del: “Credo” di Dio, non sarà custodita da Dio e, quindi, non conoscerà il Compimento di Quella Sazietà. Viene data un’Indicazione: i cento anni, per farci capire quanto c’è Bisogno di una Pienezza. Ma ci viene anche detto di un Bimbo Che conoscerà la Pienezza, Quindi Tutto è Racchiuso nella Sazietà dell’Anima, non in quella del corpo.
E quell’anima che non conosce questa Verità non raggiungerà né la Pienezza Quando è bimbo, né la Pienezza quando è vecchio è ha cent’anni. Se non ha Questa Pienezza è un’anima maledetta, perché non avrai mai la Sazietà né su questa terra, né dopo il Passaggio. Perché, se mi parli di Nuova Umanità, nella Nuova Umanità non c’è peccato, non c’è la morte. È già stata vinta e si vivrà il Frutto di Quella Vittoria del Cristo”.

Tonino: “Esodo 12, 2-7”.

fra Lino: “Nel Primo Mistero del Dolore contempliamo la Preghiera, l’Agonia e il sudare Sangue di Gesù nel Getsemani”.

fra Lino: Esodo 12, 1 “Il Signore disse a Mosè e ad Aronne nel paese d’Egitto: 2 “Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. 3 Parlate a tutta la comunità di Israele e dite: Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. 4 Se la famiglia fosse troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà al suo vicino, al più prossimo della casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello, secondo quanto ciascuno può mangiarne. 5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre 6 e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. 7 Preso un pò del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case, in cui lo dovranno mangiare”.

Tonino: “Padre nostro…”.

fra Lino: “Israele si trova schiavo in Egitto e il Signore parla a Mosè e ad Aronne e invita loro a considerare questo mese come l’inizio dei mesi, che sia per loro il primo mese dell’anno. Quindi è un nuovo inizio che Dio vuole operare con il suo popolo con l’uscita dalla schiavitù. E il Signore dona le indicazioni: ogni famiglia dovrà avere un agnello, che dovrà essere immolato e consumato al tramonto e con questo sangue, possano essere segnati l’architrave e gli stipiti delle case. Sarà quell’agnello che, allora, donerà salvezza al popolo di Israele ed è segno di quell’Agnello, il Cristo Che, con il suo Sangue, salverà il popolo dei Figli di Dio”.

La Portavoce: “Così come Allora il Padre ha parlato per il Suo Popolo, Così Ora il Signore parla a noi: in Ogni Casa ci sia la Figura del Signore, dell’Agnello: è Ciò Che contraddistinguerà il nostro gruppo: il Buon Pastore e un Piccolo Agnellino.
E se Dono Gradito volete fare, portate Sempre con voi e come Dono in Ogni Casa un Piccolo Agnellino: il Piccolo Popolo del Signore. Quell’Agnellino sarà il Simbolo di Custodia, Protezione e Benedizione nelle Case”.

Angela: “Siracide 1, 1-8”.

fra Lino: “Nel Secondo Mistero del Dolore contempliamo Gesù Flagellato alla Colonna”.

fra Lino: Siracide 1, 1 “Ogni sapienza viene dal Signore ed è sempre con lui. 2 La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni del mondo chi potrà contarli? 3 L’altezza del cielo, l’estensione della terra, la profondità dell’abisso chi potrà esplorarle? 4 Prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre. 5 A chi fu rivelata la radice della sapienza? Chi conosce i suoi disegni? 6 Uno solo è sapiente, molto terribile, seduto sopra il trono. 7 Il Signore ha creato la sapienza; l’ha vista e l’ha misurata, l’ha diffusa su tutte le sue opere, 8 su ogni mortale, secondo la sua generosità, la elargì a quanti lo amano”.

Angela: “Padre nostro…”.

fra Lino: “Il Signore, prima ancora che Creatore, viene presentato come sorgente della Sapienza. Ogni sapienza viene dal Signore e la Sapienza è sempre con Lui. Da questa Sapienza scaturisce tutto il creato, l’uomo è uno di questi prodigi della Sapienza di Dio. È come consiglio, come primo consiglio che viene donato dalla Parola di Dio: prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre, quindi questa saggia prudenza è il modo giusto di agire. Tutto è creato da Dio, la sua sapienza è presente in ogni sua creatura, ma la Sapienza la possiede solo Dio e Dio la dona solo a coloro che Lo amano”.

La Portavoce: “Dio ha dato Origine alla Sapienza. Da Quella Sapienza ha fatto Tutte le Cose Giuste, Perfette. Quella Sapienza L’ha elargita come Dono ad ogni Figlio, ma quel Figlio è Sapiente dal momento che Dio lo rende Sapiente.
Chi cammina con Dio, nelle Verità di Dio porta in sé la Sapienza di Dio. Chi non è Questo, non attinge da Dio. E se questo è, Dio ci ha fatto anche Dono della Saggia Prudenza.
La Prudenza sta in noi, come la Sapienza sta in Dio. Se la Prudenza viene da Dio, la Sapienza viene da Dio. Stare Sempre Attenti che ciò che ascoltiamo, ciò che viviamo, parta sempre dalla Verità di Dio.
Non scansate mai la Prudenza: Sempre Vigili quando si parla della Sapienza di Dio. Mi passano Tutti gli Insegnamenti Che Dio ci ha donato per essere Sempre Prudenti. Con lo Spirituale non si gioca. E il male si serve di qualsiasi strumento, pur di seminare la zizzania:
Badate Bene che, anche chi si presenta amorevolmente, può nascondere cattiveria e falsità. Anche il male può rivestirsi di bianco, ma se usate la Prudenza, riconoscerete se è Autentico. O no.
Dio ha donato ad ogni Figlio la Sapienza, ma in Quella Sapienza c’è Sempre l’Occhio di Dio, la Vista: il vedere non inganna mai, perché dietro a quell’Occhio c’è la Sapienza di Dio, Che ti fa vedere il Giusto delle Cose.
Le Fonti Celesti mi danno di vedere l’Occhio della Fede, della Vera Fede: in Quell’Occhio Tutta la Protezione del Padre per i Suoi Figli, l’Occhio Spirituale, Che vede al di là delle cose”.

Pamela: “Salmo 69, 19-22”.

fra Lino: “Nel Terzo Mistero del Dolore contempliamo Gesù Incoronato di Spine”.

fra Lino: Salmo 60, 19 “Avvicinati a me, riscattami, salvami dai miei nemici. 20 Tu conosci la mia infamia, la mia vergogna e il mio disonore; davanti a te sono tutti i miei nemici. 21 L’insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno. Ho atteso compassione, ma invano, consolatori, ma non ne ho trovati. 22 Hanno messo nel mio cibo veleno e quando avevo sete mi hanno dato aceto”.

Pamela: “Padre nostro…”.

fra Lino: “Poche parole che narrano in anticipo tutto ciò che Gesù avrebbe vissuto. Si ritrova solo e tanti nemici attorno e solleva lo Sguardo e attende riscatto e sostegno solo dal Padre. Ciò che, invece, Gli offre l’uomo come cibo, veleno e, per la sua sete, solo aceto”.

La Portavoce: “Ognuno di noi si interroghi.
Il mio interrogarmi: Quel Signore Che è Eterno e Che cammina con me, di cosa Lo sto nutrendo? Io faccio parte di coloro che Gli hanno avvelenato il cibo e dato per la sete, l’aceto? Mi specchio nella mia vita e posso dire questo: “Signore, abbi Pietà e Misericordia. Anche io, in piccola parte, Ti ho fatto respirare questo. Aiutami a darTi Cibo Buono e Acqua Che disseti”.
fra Lino, il tuo interrogarti”.

fra Lino: “Umilmente, o Gesù, Ti chiedo perdono per ogni volta che Ti ho dato veleno da mangiare, aceto da bere. Purificami, Gesù, con il tuo Sangue, perché sempre di più possa accogliere quel tuo Cibo, il tuo Corpo, quel tuo Sangue, la tua Bevanda, perché con i tuoi Insegnamenti, dietro le tue Orme, Gesù, possa diventare cibo di bellezza per Te, per tutti coloro che Tu desideri”.

Marzia: “Perdono, Signore e Misericordia, perché anche io ho contribuito a farTi salire su quella croce con il mio peccato. Ti chiedo umilmente perdono. Sono davanti a Te, Signore, ai piedi della tua croce e spero con tutto il cuore che la tua misericordia possa scendere su di me e lavare ogni mio peccato e far sì che le vesti della mia anima possano ritornare a risplendere, a divenire bianche come la neve e risplendenti come il sole, come Dio le ha impresse su di me nel momento del mio concepimento. Perdonami, Gesù, ho sbagliato. Cercherò di essere docile alla tua Parola, a seguirTi e ad amarTi, Signore. E sia fatta la tua volontà su di me, come Tu hai previsto. E così sia”.

Samanta: “Gesù, camminando umanamente, non sapevo del male che Ti arrecavo. E allora Ti chiedo di avere pietà e misericordia di me, della mia anima e del mio corpo. Fa che io possa riscattare quel peccato e fa che la mia vita possa alleviare le tue Ferite e fa che il cibo che io possa darTi sia cibo buono”.

Angela: “Gesù, perdonami se tante volte Ti ho dato da bere aceto, anche se non volevo. Ti chiedo di insegnarmi la prudenza, affinché possa donarTi acqua e imparare ad attingere solo acqua da Te, Signore”.

Stefano: “Perdona, Signore, perché, volutamente, con il mio peccato, ho arrecato delle ferite e ho fatto molto danno. Quando il Signore mi ha messo a conoscenza del danno che potevo arrecare a Lui col mio peccato, le cose sono cambiate e il mio chiederGli scusa per tutto il mio passato impregnato di peccato. Con la speranza che, con il suo aiuto, spero veramente di poter essere quel discepolo che Lui vuole e quindi arrivare a quel compimento così come Lui vuole”.

Grazia: “Gesù, io Ti volevo chiedere perdono perché ho attinto dal male, per aumentare il pensiero malato che avevo per avere un riscatto, alimentando il peccato che mi divorava dentro e ogni volta che lo facevo, flagellavo il tuo corpo. Aiutami ad amarTi, ad aprirmi alla tua misericordia e donami coraggio per accettare il nuovo che stai creando in me, per dare gloria a Dio ed essere mano tesa per chi, come me, è nel buio e nella confusione. Ho bisogno ancora di Te, perché sono ancora fragile e titubante. Rafforzami nella vera fede e nella prudenza. E grazie per il tuo sacrificio per avermi riscattata da questo buio”.

Antonietta: “Perdonami, Gesù”.

Pamela: “Chiedo quasi sempre scusa a Gesù, per quello che ho fatto, per quello che faccio, per la mia chiusura, quando mi chiudo, quando non Lo faccio entrare”.

Tonino: “Perdonami, Signore”.

Sergio: “Chiedo scusa, perché ho contribuito pure io, ho disobbedito molte volte ai Comandamenti, a Quello Che ci ha Insegnato”.

Stefano: “Salmo 60, 8-10”.

fra Lino: “Nel Quinto Mistero del Dolore contempliamo Gesù Crocifisso, muore in Croce per la Salvezza di tutta l’Umanità”.

fra Lino: “Salmo 60, 8 “Dio ha parlato nel suo tempio: “Esulto e divido Sichem, misuro la valle di Succot. 9 Mio è Gàlaad, mio è Manasse, Efraim è la difesa del mio capo, Giuda lo scettro del mio comando. 10 Moab è il bacino per lavarmi, sull’Idumea getterò i miei sandali, sulla Filistea canterò vittoria”.

Stefano: “Padre nostro…”.

fra Lino: “Quello che colgo in questo piccolo brano del Salmo 60 è che è Dio Che parla nel suo Tempio, che la sua regalità si estende sui popoli, sulle nazioni e sugli avversari, i Filistei, è Lui Che canterà vittoria”.

La Portavoce: “Ciò Che colgo è che in Gesù c’è stata la Visibilità delle Opere di Quel Padre. Ma anche Prima della Venuta di Gesù, come Dio ha distribuito Ciò Che ha creato, ed era Concretezza. Quindi, Quel Dio Invisibile ha creato Opere di Concretezze, anche prima della Venuta del Figlio. Nel Figlio, il Compimento ma, in Dio, il Divenire di Quel Compimento.
Dio ha Sempre posato lo Sguardo sul Suo Creato e ha stabilito il Divenire delle Cose. Dio ha Sempre Guidato il Suo Creato. In Gesù, il Compimento. Come Quel Padre non ci ha fatto mai mancare la Sua Guida: Lui determinava le Cose e poi ci lasciava Liberi di agire. Ma Chi disponeva era Lui: un Padre Invisibile, ma così Concreto e Reale, Quel Padre Che parlava agli Uomini della Terra e destinava le Cose.
È come vedere che Dio è Sempre stato Presente da Sempre attraverso le Sue Opere e Quanto si è fatto conoscere: la Verità della Fede dalla Sua Origine. E, Quindi, mi danno di vedere che il Cristo Risorto è Colui Che compie i Passi. Ma Chi ha Stabilito Tutto è il Padre”.

Sergio: “Sapienza 3, 1-12”.

fra Lino: Sapienza 3, 1 “Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. 2 Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, 3 la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. 4 Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza è piena di immortalità. 5 Per una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé: 6 li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto. 7 Nel giorno del loro giudizio risplenderanno; come scintille nella stoppia, correranno qua e là. 8 Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro. 9 Quanti confidano in lui comprenderanno la verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di lui nell’amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai suoi eletti. 10 Ma gli empi per i loro pensieri riceveranno il castigo, essi che han disprezzato il giusto e si son ribellati al Signore. 11 Chi disprezza la sapienza e la disciplina è infelice. Vana la loro speranza e le loro fatiche senza frutto, inutili le opere loro. 12 Le loro mogli sono insensate, cattivi i loro figli, maledetta la loro progenie”.

fra Lino: “Nel Quinto Mistero del Dolore contempliamo Gesù, Crocifisso, Muore in Croce per la Salvezza di Tutta l’Umanità”.

Sergio: “Padre nostro….”.

fra Lino: “Ecco Che cosa ci insegna oggi la Parola di Dio: che le Anime dei Giusti sono nelle Mani di Dio, sono da Dio Custodite e, anche se nel loro breve passaggio, come viene detto qua, sulla terra, loro avranno a soffrire, perché resteranno Fedeli a Dio e, per quanto sanno e possono, cercheranno di incarnarNe gli Insegnamenti, ma questa loro sofferenza troverà un Giorno Ricompensa presso il Padre e vivranno una Eternità Piena di Misericordia e di Bellezza nel Suo Amore.
Gli altri, la Bibbia li chiama: “Gli empi”, vana la loro speranza, spiega la Parola di Dio, le loro fatiche senza frutto, inutili le opere loro, conclude, le loro mogli sono insensate, cattivi i loro figli, maledetta la loro progenie”.

La Portavoce: “Che Grande Parola la: “SAPIENZA”. Attingere dalla Sapienza non è altro che percorrere una Strada Insieme a Gesù Dove, più avanzi e più leggi in Maniera Giusta e Veritiera gli Insegnamenti Divini.
Ecco Ciò Che mi donano i Cieli: le Anime Giuste vivono nell’Amore di Dio, per Questo Nutrite e Saziate di Pace, le Anime Eloquenti Che sento, come se l’Anima mia ardesse di Amore per Quanta Beatitudine ti infondono.
Gesù: “Questo, Figli, è la Risposta a quanti si chiedono: “Il vivere delle Anime: Cosa accade in Dio?”: proprio Ciò Che l’Anima tua percepisce. E se a te viene dato di percepire, non viene spiegato Ciò Che è la Nuova Umanità?
Meditate su Ciò.
Le Anime ingiuste non possono gioire di Tale Amore, per questo la loro sorte è un ripetersi della storia di Adamo ed Eva: immersi nel peccato, hanno distorto la Sapienza Che Dio gli aveva donato e quel frutto e quelle opere da loro fatte sono state buie, insulse, condanne per loro e per la loro progenie.
Così come allora, gli ingiusti pagheranno per la loro stoltezza, saranno chiusi alla Sapienza e aperti a pagare le iniquità di tutta la loro discendenza: famiglie intere pagheranno avendo mogli senza senso, cattivi i loro figli, maledette le loro progenie.
Vegliate Bene, Figli, su Questo Insegnamento: i Giusti vivono dell’Amore di Dio. Gli empi vivranno il castigo per aver disprezzato i Giusti e si sono ribellati al Signore”.
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