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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù.
Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo.
Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
"Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino.
Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera.
Grazie, figlia, per il tuo abbandono.
E così sia”.

885 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Luca 15, 1-3. 11-32. 29/03/2025
885 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Luca 15, 1-3. 11-32.

Dal Vangelo Secondo San Luca.

In quel tempo 1 si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2 I farisei e gli scribi mormoravano: "Costui riceve i peccatori e mangia con loro". 3 Allora egli disse loro questa parabola: 11 "Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. 13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. 14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. 16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. 17 Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;19non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. 20 Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. 22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. 23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. 25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26 chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. 27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. 28 Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. 29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. 31 Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato" (Luca 15, 1-3. 11-32).

Luci sul Vangelo.

Gesù: “Figlia, in Quel Tempo Mi si Avvicinarono i pubblicani e i peccatori per AscoltarMi.
Mentre i dotti, che dovevano Insegnare a Conoscere i Miei Insegnamenti, sentendosi migliori, mormoravano di Me, Che Ricevevo i peccatori e Mangiavo con loro.
Ecco, il Vedere di come si ritenevano nel giusto. Quanta cecità in loro, che non svolgevano con Amore, Verità e Accoglienza.
La Mia Parola Va Donata a Tutti, altrimenti come si può Dare Pace alle Genti che non Mi Conoscono? Si Parte Sempre da Una Verità di Luce: Tutti Pensati come Figli, per Questo non si nega a nessuno la Via della Conoscenza, Solo Dopo hanno Tutta la Libertà di Scegliere.
E Rimettere con Rispetto nelle Mani del Padre e Ritirarsi.
Ricordate: il Giudizio Spetta Solo a Dio Padre.
Figlia, ti Benedico per Percorrere con Me gli Insegnamenti di Questa Parabola, Che non conosce tramonto.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Un Uomo aveva due figli e uno di essi chiese al Padre la parte che gli spettava, perché voleva partire. Il Padre Accolse la sua richiesta e Divise i suoi averi tra i due fratelli.
Di lì a pochi giorni partì per un paese lontano e sperperò le sue sostanze, conducendo una vita dissoluta. Ben presto in quel paese venne una carestia e lui, rimasto senza gli averi, cercò lavoro e si mise a lavorare a servizio di una persona, che lo mandò a pascolare i porci nei campi; era disposto a mangiare anche le carrube che mangiavano i porci, ma gli venivano negate.
Questa condizione in cui venne a trovarsi lo fece Riflettere, fino al punto di Rimpiangere la Vita Che Conduceva quando era presso il Padre, Ricordandosi che da Lui, tutti coloro che vi Lavoravano, venivano Ben Retribuiti.
Allora si disse: “Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te” e si sentiva così Umiliato, che disse: “Non sono degno di essere chiamato tuo figlio, trattami come uno dei tuoi garzoni”.
Figlia, Ecco il Giusto: Chi Sa, Insegna, Così come Fece Quel Padre, ma Ciò Che è Giusto: che non si legano i figli, si Accompagnano, si Vigila, ma si Lascia la Libertà ad Ognuno di Scegliere la Propria Strada.
Nessuno può sostituirsi o imporsi sulla vita altrui, perché si rischia di far cambiare la Destinazione, lasciando rimpianti, che danno insoddisfazioni, lasciando vuoti, dove si possono riempire solo Tornando agli Insegnamenti di un Padre Giusto, Che Nutre di Amore e Libertà.
Se Capissero Questo, Avrebbero Capito la “Conversione”.
Arrivò il Momento in Cui Rivide il Padre e gli disse “Quelle Parole Che Aveva Maturato”: aveva capito l’errore e si era Pentito”, disse:
“Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”.
Ma quel Padre, Che gli aveva Dato la Libertà di Scegliere, Quando Lo Vide Cambiato, Maturato nella Verità, Che Lo Aveva Reso Saggio e Umile, Chiamò i Suoi Servi e Lo Fece Rivestire a Nuovo, Rimise l’Anello al Dito e i Calzari ai Piedi”.
La Portavoce: “Signore, il Perdono come Rinascita.
Il vecchio fa parte del passato.
Il Nuovo, Ripieno di Accoglienza, per la Nuova Vita: un Figlio Perso è Ritrovato, il Padre Fece Uccidere un vitello grasso per Fare Festa.
Gesù: “Poi ci fu il ritorno del figlio maggiore che, sentendo Fare Festa, chiese ad un servo cosa fosse tutto ciò.
Il servo gli rispose: “È tornato tuo fratello e tuo padre ha fatto uccidere il vitello grasso per lui, perché è tornato sano e salvo”.
Egli si arrabbiò, perché per lui non aveva mai fatto un gesto così grande, così che non voleva entrare e partecipare alla Festa. La gelosia faceva da padrona, fino a disprezzare Tanta Gioia.
Ma il Padre Uscì a Pregarlo.
Il figlio gli richiamò gli anni che lui aveva passato a servirlo, senza trasgredire un solo comando: “E non mi hai dato un solo capretto per fare festa con gli amici. E tuo figlio, che ha divorato i tuoi averi con le prostitute, è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso”.
Ecco cosa fa l’orgoglio, l’aridità, la chiusura, la gelosia e l’invidia. Lui era rimasto con il padre e non aveva sperimentato le avversità della vita, per questo non sapeva amare.
Ma il Padre glielo ricorda: “Figlio, tu sei stato sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo”. Ma questo figlio non l’aveva mai assaporata la Verità in Questo Modo”.
Così Quel Padre ha Aperto gli Occhi anche al figlio grande.
Ecco le Vie del Signore: un Padre, Che Insegna ai Figli il Giusto, Lasciando la Libertà, Attendendo con Speranza e Fiducia che si Aprano al Lasciarsi Condurre, per non incorrere alla illusione ingiusta della vita ma, qualora è Necessario che accade per Guarire, Ben venga se Serve per Arrivare alla Conversione.
Fiducia e Coraggio ci Vuole nel Cammino della Vera Vita, Mai giudicare, ma Sperare, così da Essere Pronti Sempre al Perdono per poter Dire:
“Bisognava far Festa e Rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.
Il Padre Celeste: “Ecco, Figlia, Testimonia che Ciò Che è Luce di Verità in te: non finisce Mai la Mia Misericordia per i peccatori. I Giusti, se si Sentono Giusti, è perché Già Stanno in Cristo.
E così sia!”
(27.03.2025 Giovedì. Ss. Montano e Massima, Sposi, Martiri. S. Panacea).


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