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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


218-15 Ap 3, 14-22 Gesù: “Ecco, sto alla porta e busso”. 19/07/2011
218-15 Ap 3, 14-22 Gesù: “Ecco, sto alla porta e busso”.

7. A Laodicea Ap 3, 14-22.

Ap 3, 14 All’angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi: Così parla l’Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: 15 Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! 16 Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. 17 Tu dici: “Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla”, ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. 18 Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista. 19 Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti. 20 Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. 21 Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono. 22 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.

Luci su Ap 3, 14-22.

Ap 3, 14a “All’angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi” : colgo una Luce Immensa nei Cieli: è Dio, la Sorgente. Poi vedo Gesù Glorificato, Gesù in Trasparenza, è come se è tra i Cieli e la Terra.

E poi vedo un Uomo di altri tempi, seduto, ricurvo, Pronto a scrivere e, alle sue Spalle, un Angelo Luminoso, posto lì a Protezione di Giovanni.

3, 14b “Così parla l’Amen” : Gesù fa cogliere a Giovanni che è il Pensiero del Padre che si inciderà su quei Fogli. Nell’“Amen” è come se Gesù gli comunica che questo è il Tutto degli Insegnamenti, l’Assoluto che si dona.

3, 14c “il Testimone fedele e verace” : il Pensiero del Padre, Che si fa Verità attraverso il Figlio e che arriva a Giovanni come Luce Incisiva: Dio, il Sommo Pontefice, Gesù il Sommo Sacerdote e Giovanni l’Umile Servo. È come dire: Dio è il Padre, Gesù, Sommo Sacerdote, è Colui Che divulga il Pensiero del Padre e Giovanni, Prescelto, che annuncia sulla Terra il donare dei Cieli.

3, 14d “il Principio della creazione di Dio” : vedo la Parola di Dio Che si incarna, è l’incarnare di Gesù, Colui Che è nato per Opera dello Spirito Santo, Colui Che, Vero Dio, Vero Uomo, ha incarnato la Parola di Dio, Colui Che ci ha reso Testimonianza della Presenza di Dio Creatore, di Colui Che è Invisibile, ma Che diviene Creazione di Concretezza Spirituale e Umana.

3, 15 “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo!” : Dio, Che parla delle Profondità dell’essere umano, quel Dio Che non si ferma in superficie, ma che scruta le pienezze e i frutti di quella spiritualità interiore, di cui quel corpo ne è la Veste, portando alla Luce l’iniquità, l’indifferenza dell’essere umano, il vivere la superficialità degli Insegnamenti Divini, quel maniero semivuoto che né ti disseta e né trabocca per dissetare.

3, 16a “Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” : Gesù mi dà di cogliere questo Passaggio: dice Gesù: “Tutti coloro che pronunciano il Nome di Dio invano, perché tale è la loro fede, una fede di immagine e non di sostanza una fede vuota e non di contenuto, come possono sentirsi nell’Abbraccio di Dio, se non sono nella Pienezza?
A tutti coloro che si pongono davanti al mio Dire, sappiano leggere le Verità del Padre. Non si partecipa del Cristo, se non Lo si incarna: o si è nella Verità, nella Circolarità dell’Amore, in quel Partecipare in Cristo. O non si può essere veri discepoli, perché Dio è Luce è Amore, è l’Incontro Pieno, Veritiero, l’entrare nel suo Essere attraverso il Figlio, Che conduce nell’Abbraccio di questo Padre.
È necessario essere nel Bene: la Luce che incontra la Luce. Le tenebre non possono entrare nel Regno di Dio e non possono entrare in Dio e non possono incarnare Dio. Per questo nell’immagine di quella Bocca che vomita, non è altro che l’affermare: se sei nella Luce, sei in Dio e di Lui partecipi. Altrimenti non sostenere quel Nome: “DIO”, perché dai scandalo, perché Dio ti mette fuori da quella Bocca.
Quando Dio dice: “O con Dio. O contro Dio”, non ci sono due verità. In Dio c’è una Sola e Unica Verità.
Gesù dice: “Questo è il Dire Veritiero, quel Dire che parla solo per Amore, Colui Che fa indietreggiare il male, perché non gli lascia spazio di false interpretazioni. Non esiste luce a immagine e somiglianza dell’uomo, ciò che il male ci porta a seguire.
Esiste una Sola ed Unica Luce ed è quella a Immagine e Somiglianza di Dio”.

3, 17a “Tu dici: “Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla” : quanto questo dire dell’Angelo è presunzione, è povertà davanti a Gesù, perché non è quell’abito, non sono quelle sue parole a portare frutti di ricchezza, perché quelle opere agli Occhi di Gesù non sono arrivate.
E adesso Gesù mi fa vedere le Opere che sono Gradite a Dio: vedo una Chiesa e vedo un Altare. Questa Chiesa ha tutte le Porte Spalancate, perché quell’Altare è Ricolmo di Luce e quella Luce la diffonde quell’Angelo. Questo è Ciò che è Dono per il Signore: tutti coloro che nella Celebrazione accendono la Luce di quell’Altare e, davanti a quell’Altare, tanti Fedeli che vogliono essere dissetati.
A cosa è chiamato un Discepolo della Chiesa? A imbandire quella Tavola e a donare Sazietà. Questa è una delle Opere Principali Gradite a Dio.

3, 17b “ma non sai di essere un infelice, un miserabile”: Gesù dice: “Non si è ricchi fuori, se non si è Ricchi Dentro. La Fede è il vivere con le Ricchezze dei Cieli e quale Ricchezza può coronarti, se non la Ricchezza della Parola di Dio?”. Non servirsi di Dio per riempirsi la bocca di belle parole, che ti fanno sapiente davanti agli Umili, perché quella non è ricchezza, è povertà, è infelicità, perché non è nutrimento, è solo parola che passa e che il tempo si porta via.

3, 17c “un povero, cieco e nudo” : quanta infelicità, quando davanti a Dio saranno aperte tutte le Verità, quanta tristezza lo scoprire l’infelicità del vissuto sulla terra! Quanto si poteva dare e avere, un’Immensità persa, per non aver ascoltato, per non aver udito Ciò che di più semplice il Signore vuole donare, quella Piccola Parola che è Amore e Umiltà.
E adesso vedo la Parola: “UMILTÀ”, che diviene come un Contenitore e come questo Contenitore ripieno dell’Amore di Dio si trasforma in una Ricchezza, in una Sapienza. Di nuovo quell’incarnare quella Parola di Dio sulla Terra, quell’essere Immagine e Somiglianza di Dio, Che riesce a donarsi e a compiere tutto il Volere di Dio, anche in un Breve Passaggio del Cammino Terreno.
Quanto si riesce a dare partendo da Dio e non da se stessi.

3, 18a “Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco” : è come se Gesù, con queste Poche Parole, fa vedere a questo Sacerdote quanta pochezza ha accumulato. È come se gli dà Luce della sua nudità: l’avere tanto e non avere niente, perché l’Unica Ricchezza di cui lui si deve rivestire è quella Ricchezza che può attingere solo dal Padre attraverso Gesù, perché Gesù è lì Pronto a lavarlo con il suo Sangue e a far risplendere in lui la Ricchezza della Santità.
Questa è la Ricchezza di cui ogni Sacerdote deve essere assetato e alla Ricerca Continua perché è una Ricerca alla quale può ambire gratuitamente.

3, 18b “vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità” : l’Invito a coprirsi con le Vesti Bianche, perché sono le Vesti donate dal Padre, le Vesti della Santità, perché è Ciò che deve risplendere in un Consacrato, perché tutto ciò che non è spirituale venga coperto, perché è tristezza per i Cieli e per la Terra.
Ogni Consacrato dovrebbe arrivare a vedere quella nudità come scandalo, come vergogna da accantonare, perché nutrirla senza comperare da Gesù, significherebbe aver dato spazio al materiale, alle ricchezze umane e non a quelle Spirituali.

3, 18c “e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista” : Gesù mi fa vedere quanto la gloria umana ha reso cieco questo Consacrato, quanto il nutrirsi di materiale, di umano lo abbia allontanato dalla Vera Missione che lui doveva portare in quella Chiesa. Quanto è bastato poco al male insidiarsi, accecandogli la vista umana per accecargli la Vista dell’Anima.
Gesù lo invita a riavvicinarsi alla Luce, ancora una volta gli indica la Via per comprare la Medicina per riacquistare la Vista. La Vista si può ricuperare solo attingendo da una Sorgente di Luce.

3, 19a “Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo” : Gesù, Che parla come Maestro Severo. Ma, in quel Rimprovero, c’è solo Amore di Salvezza, perché l’unico castigo è quello di fargli da Specchio e riportarlo nella Luce: in Lui non c’è solo il Rimprovero, ma anche la Soluzione per riportarlo sulla Retta Via.

3, 19b “Mostrati dunque zelante e ravvediti” : l’Avvertimento di Gesù, il metterlo in guardia non come minaccia, ma come Prudenza, perché il male è sempre in agguato. E Gesù teme per le sue scelte.

3, 20a “Ecco, sto alla porta e busso” : colgo tutta la Delicatezza di Gesù, il fare arrivare il suo Messaggio, attraverso Giovanni, Pieno di Insegnamenti, un invitarlo a ravvedersi, un riaprirgli gli occhi e, dopo aver annunciato e dato Luce a tutte le Verità che erano presenti in questo Sacerdote e nella sua Chiesa, ora Gesù si presenta così Rispettoso, in Maniera così Delicata, fino a chiedergli il Permesso di poter entrare, di essergli Mano Tesa, soccorrerlo e aiutarlo a riportargli Luce e Grazia a quella Promessa, fatta al Padre suo.

3, 20b “Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” : quanto è Pronto Gesù a farsi Piccolo, Pronto al Perdono, Pronto a rialzare le cadute dei suoi Fratelli. Quanto Gesù tiene ai suoi Discepoli, perché sono la Testimonianza dei suoi Insegnamenti sulla Terra.

3, 21a “Il vincitore lo farò sedere presso di me” : l’Amore di Gesù che porta alla Luce tutte le opere del male, che si insidiano nei suoi Discepoli: li rialza, li soccorre, non li giudica, non li condanna, ma se si ravvedono è Pronto a premiarli.
Gesù mi fa rivedere la Tavola Imbandita con i suoi Discepoli e quando alla sua Tavola c’era quel Piatto Pronto e quel Bicchiere anche per Giuda.
Gesù: “Ascoltate i miei Insegnamenti. Sono lì, Pronto a darvi Soccorso in qualsiasi momento Il male può essere sconfitto e la Gloria di Dio può ripartire, perché in Dio c’è la Misericordia: vivetela come Ancora di Salvezza, non dimenticatela mai, perché in Essa si cela la Speranza, il Ritorno alla Luce. Di questa Grazia fatene Tesoro, incarnate queste Parole e ritroverete la Via della Ripartenza”.

3, 21b “sul mio trono” : il Trono di Gesù è un Trono fatto d’Amore, fatto di Piccole Opere Spirituali. È un Trono ambito da tutti ma, in Gesù, vedo quanto è difficile per i suoi Consacrati capire questo Concetto; sono più orientati alla gloria umana, che alla Gloria di Dio, nonostante che per sedere in quel Trono ci vuole solo tanta, tanta Umiltà, tanta Piccolezza, tanto Amore, tutte Cose Gratuite.
Eppure l’Uomo è pronto ad affannarsi un’esistenza per arricchirsi, per diventare potente, per accumulare tesori, per poi non ritrovarsi niente. Quanto è stolto l’Uomo! Tanto più il Consacrato, che dovrebbe essere nutrito dalla Parola Eterna.
Ora è come se Gesù mi fa dare uno Sguardo sull’Umanità e chiede: “Figlia, chi incarna la mia Parola? Se su questa Umanità non si vede salire neppure una Nuvola Bianca, dov’è la Ricchezza della mia Chiesa?”.

3, 21c “come io ho vinto” : vedo Gesù sulla Croce. E poi vedo questo Trono Bianco dove Lui è seduto. E il cogliere che quell’Atto d’Amore nel Corso dei Secoli è rimasto Irripetibile.
Quanto c’è da imparare da quella Croce e quanto l’Umanità è rimasta sempre così distante.

3, 21d “e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono” : colgo tutta la Gioia e la Gloria del Padre, di questo Dono fatto alla Terra. Colgo come se la Venuta di Gesù sulla Terra e il suo Cammino sempre orientato al Padre, senza mai lasciarsi corrompere dal peccato, è come se ha acquietato l’Ira del Padre, è come se ci ha ridato anni di sopravvivenza, secoli di sopravvivenza.
È come se Gesù da questo Passaggio sulla Terra ne sia uscito Vittorioso, Glorioso, Umile, Obbediente, Amore e, in questa sua Incolumità, riportando la sua Vittoria al Padre, partecipando della sua Gloria di Continuo, ha fatto sì che il Padre ci perdonasse.
Colgo quanto Amore Sconfinato, quanta Pienezza c’era in Gesù.

3, 22 “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese” : Gesù si è fatto Piccolo, Gesù ha riportato alla Luce quegli Insegnamenti da lungo tempo donati, ma sempre accantonati. Questo è il Tempo che i suoi Discepoli ritrovino lo Spirituale, la Vera Preghiera, la Vera Meditazione, il Vero, Sano Discernimento: allontanarsi dal materiale e tornare ad ascoltare lo Spirito Santo.
Chi si predispone ad accogliere la Voce dello Spirito Santo, avrà in Dono la Grazia di tornare sulla Retta Via e di ricondurre il Gregge sulla Retta Via. Questo è Ciò che è Gradito a quella Croce, per dare Gloria al Padre.

Luci su Ap 3, 14-22. Visione.

Parla l’“Amen”, parla l’Alfa, l’Inizio, dove c’è Tutto. Con questo “Amen” racchiude Tutto: Inizio-Fine, racchiude il Tutto indiscutibile. È il Compimento. È come se l’Inizio e la Conclusione è la stessa cosa; è come se Inizio e Conclusione si sovrappongono e formano un Insieme.
Gesù è il Testimone delle Opere di Dio. In Gesù c’è Tutto. Lo colgo come un Gesù in Dio, prima della sua Venuta: perché altrimenti come fa ad essere Testimone?
Gesù è il Testimone di Tutto e Lui può portare questa Testimonianza di Compimento fin dall’Inizio, quindi la sua Testimonianza. Vedo questo “Amen” come un Assoluto, come un Concentrato della Creazione fino ai nostri giorni e a quelli che verranno.
Questa Parola: “Amen” è l’Infinito, la Testimonianza di Tutto. Mentre per: “Così sia” è come se colgo: “Io ho parlato e non si discute”, invece questo: “Amen” ha una valenza diversa: racchiude in sé il Passato, il Presente e il Futuro. “E così sia”, invece, è: “Così ho detto, così è!”. L’”Alleluia” di Maria, invece, è: “Adesso ho detto e adesso si è compiuto in Cielo e in Terra”: è un Presente, che rimarrà per sempre.
Colgo come se questo: “Alleluia” Maria, dal momento che lo pronuncia, va fino all’Infinito, ma non abbraccia l’Ieri. Mentre per Dio è un Cerchio che abbraccia Tutto, per l’“Alleluia” di Maria è come se vedo una Linea Retta: inizia e va all’Infinito, però ha l’Inizio. Quando Maria dice: “Convertitevi”, questo Messaggio ha un Inizio. Quando Dio dice: “Amen” è come se da sempre è esistito e per sempre.
Gesù in Dio già c’era, perché era il Cristo, era Dio. Perché Dio ha creato prima Adamo ed Eva e poi Gesù? Perché non ha fatto essere Gesù il Primo della Creazione? Sento: perché con Gesù non poteva iniziare il male; con Adamo ed Eva, sì.
Vedo il Sole e vedo un pezzettino di terra, dove germoglia il Chicco di Grano. Poi vedo queste nuvole, goccioline d’acqua che scendono. Comincio a vedere dei laghetti piccolini per terra; poi comincio vedere le Stelline nel Cielo e comincio a vedere i mucchietti di sabbia come nella clessidra, quando scende la sabbia.
Poi è come se vedo la terra secca, inaridita che, piano, piano si apre, e come piove, come scendono le goccioline d’acqua scendono sui mucchietti di sabbia, che si mescola con questa terra, che diventa più solida; la terra si abbassa e vengono fuori queste pietre.
Poi vedo in Cielo la Luna: è come se si contrappone un po’ al Sole, perché questa Luna che copre il sole, fa scendere ombra sulla Terra. Vedo un’ombra che, piano, piano copre la Terra.
Dove sta la roccia, dove viene fuori, è come se ha dei pezzettini luccicanti ed è come se cominciano a farsi delle piccole fiammelle.
Adesso è come se vedo questo Chicco: è germogliato. Da questo germoglio è come se nasce una piantina: prima è come se sembra una spiga, poi diventa una piantina che, piano, piano si fa grande, mette i frutti e da questo frutto maturo comincia a scurirsi, a marcire e a cadere per terra e si formano degli animaletti ed è come se si dà inizio a questi animaletti.
Ora vedo un monte, un cratere, dove esce fuori la lava. Piano, piano questa lava fa tanti solchi, poi si fa nera e cenere, però ha scavato dei solchi così profondi e dalla terra cominciano a venire gli animali brutti, gli scorpioni, gli scarafaggi e da lontano arriva un serpente bruttissimo, ma proprio grosso. E come avanza questo serpente, con la testa alta e dritta è come se porta tutto nero e sotto e dietro di lui è tutto nero. È come se porta un manto di nero.
Invece dalla parte opposta è come se comincio a vedere un prato verde, i fiorellini e vedo le pecorelle, gli agnellini: tutti animali mansueti; delle sorgenti d’acqua bellissime e ruscelli: proprio un Mondo Incantato.
Tu sai come Gesù ha fatto ad inventare Adamo? Come l’ha pensato? È come se ha tolto le ali ad un Angioletto e poi gli ha dato le sembianze con la Terra. È come se ha preso la terra e ha fatto le sembianze dell’Angioletto senza le ali, perché rimanesse a terra saldo, poggiato.
Poi Dio voleva essere ascoltato, voleva istruire i suoi Figli e allora ha pensato all’udito e alla voce. E la voce dell’Uomo è come se l’ha tirata fuori dal belare delle pecore e quella della Donna dagli agnellini; quando poi ha fatto Eva, Dio ha inventato la Donna con una Costola dell’Uomo. È come se tutto ciò che aveva dato all’uomo, il Compimento di questa Creatura, poi lo riportasse in questa altra Creatura, la Donna.
Poi colgo la diversità tra l’Uomo e la Donna per riprodursi: il loro Compito diverso: la Potenza e la Forza: l’Uomo; la Dolcezza e la Bellezza: la Donna. È come se alla Donna dà la Dolcezza per poter essere Umile e Sottomessa. Invece all’Uomo dà questa Potenza, ma, nello stesso tempo, questa Fragilità, per essere Servizievole.
Poi Gesù mi fa cogliere questa Linfa vitale, quest’Anima; poi questo sangue: è come se Dio con questo Sangue già sapesse che Gesù con il suo Sangue ci avrebbe lavato i peccati.
Vedo l’Uomo, le vene i capillari: il sangue è presente in tutto l’Uomo. L’uomo è come se è pieno di questo sangue, che un giorno sarà la Rappresentazione di Gesù-Uomo.
Poi vedo questa Mente: è come se vedo una parte di questa Mente, di questo Cervello che possa ricevere anche dall’Alto i suoi Insegnamenti, il Sapere, l’Intelligenza. E dall’altra parte della Mente c’è una parte materiale, dove tu concretizzi tutto, manipoli.
È come se Dio stava nei Cieli e il Pensare dei Cieli lo volesse portare sulla Terra: nei Cieli c’erano le nuvole di azzurro, di Pace ed è come se da questo Lui ha fatto il Sole, le cose che stanno bene in Cielo e nella Creazione; è come se abbiamo delle cose in comune; però ciò che sta sulla terra, sta sulla terra; ciò che sta nei Cieli, può stare nei Cieli e arrivare sulla terra; il materiale non può arrivare nei Cieli.
Il Sole è la Luce nei Cieli e il Chicco è la Luce sulla Terra. Come primi uccellini nel prato fiorito vedevo gli usignoli e il prato fiorito.
Colgo che da sempre la Chiesa è stata contestata e condannata dal Signore: a Lui non è mai piaciuta. Molti sono gli errori che si commettono e che aleggiano nella Chiesa: tutti sanno e perché tutti si ostinano a sopportare questi errori? Le decisioni la Chiesa le piglia per non far spazio al Signore, eccome se le piglia.
E Gesù diceva che avrebbero dovuto affiancare altri Sacerdoti a questo Progetto Divino e allora ci avrebbe rivelato la data del terremoto; così, soli e isolati, non avrei mai avuto il coraggio di rivelarla, senza sostegno e supporto. Perché allora hanno pagato gli innocenti? Gesù ci ha detto del terremoto tanto tempo fa: perché ce l’ha detto e non è andato fino in fondo? E questo tempo che succederà?
Ma la Chiesa l’ha fatta costruire Gesù? Gesù la sua Spiritualità la viveva pure nel deserto e Lui dice che il Tempio è nella nostra Anima e poi dice che la Chiesa è del popolo. La Chiesa Gesù l’ha creata, ma per radunare i Fedeli e i Fedeli non hanno più voce in capitolo.
Perché la Chiesa la comandano i Sacerdoti, o i Vescovi o il Papa? Ogni decisione viene presa da loro. Tutto questo potere che ha la Chiesa, gliel’ha dato Gesù? È scritto da qualche parte, o è tutto una costruzione dell’uomo?
Perché la Chiesa è diventata uno stato assoluto? È come se è diventato un paese dove si fanno le leggi da soli. Perché un Papa deve essere nominato dai Membri interni della Chiesa? Tutte queste cose le ha dette Gesù o è una conseguenza dell’uomo?
Perché p. Pio ha dovuto subire quelle torture del Diavolo per difendere Gesù? Perché ora Gesù non fa venire il tormento a coloro che Lo rappresentano? Perché le cose non vanno di pari passo? Perché p. Pio ha fatto convertire tante persone e ora sono tra il Bene e il male?
Vedevo: è come se le facciate delle Chiese giocano a nascondino. È come se ci sono degli alberi davanti: d’estate si coprono dietro le foglie e l’inverno si denuda. Quando Gesù dice che sta per vomitare è come se sta per vomitare l’iniquità di questa Chiesa, la non Verità. Colgo davvero il disgusto del Signore nei confronti della Chiesa: davvero hanno profanato tutto, hanno infangato tutto.
È come se questa ultima Chiesa è la rappresentazione vivente della Chiesa del nostro periodo; è come dire: più siete innalzati, e più forte la caduta. C’è un proverbio che dice che non c’è sordo più sordo di chi non vuol sentire.
È come se chi ha l’udito non sente, chi ha la vista, non vede: è come se hanno tutte le mezze misure. Portano tutti un po’ questa velatura che li copre e li fa andare a viso scoperto; ma è talmente una velatura leggera che se, poco poco la Luce gliela rende trasparente, rimangono davvero nudi, fino a leggere quello che portano nelle viscere.
Vedo che chi torna davvero alla Parola di Dio e la mette in pratica è come se il cibarsi di questa Parola è come se all’interno del corpo ti rivesti di una Corazza, dove nessuno può entrare a vederti. E se una Luce si avvicina, sarà solo bagliore, perché si rispecchia nell’Oro, in questa Parola di Gesù, di Dio, che davvero vale per quanto pesa, è la Ricchezza più grande per noi, per la Persona Umana.
Ora, vedo te, fra Lino, e Gesù ti dice di camminare sulla Retta Via, perché un giorno Gliene renderai conto. Colgo queste Parole come Luce per ogni singolo Consacrato.
Vedevo e sentivo. Prima vedevo il Cuore di Maria, poi sentivo Battiti Innocenti che sono davanti alle Porte del Paradiso e aspettano che si spalanchino queste Porte. Sai come la vedo questa Porta? Di un grigio-chiaro, ma sempre fatta tutta di Nuvole e l’Amore e la Preghiera aprirà la Porta: sono le uniche Armi per la Terra e le uniche Armi per i Cieli.
Colgo che nei Cieli ancora deve arrivare colui che siede vicino a Gesù, perché sento che lo farà sedere vicino a Lui, come Lui si è seduto vicino al Padre suo. Il primo che arriverà nei Cieli, degno di arrivarci, vuol dire che nei Cieli si compirà quest’Atto. Gesù è Colui Che si è seduto alla Destra del Padre. Con questi Nuovi Cieli, ci sarà colui che siederà vicino al Figlio.
Mi passa questa Realtà, che non viene ascoltata. Ma il Signore compirà la sua Opera (18.07.2011 Lunedì. S. Materna. S. Sinforosa e sette figli, martire).

Luci sulla Visione.

1 > “Parla l’“Amen”, parla l’Alfa, l’Inizio, dove c’è Tutto. Con questo “Amen” racchiude Tutto: Inizio-Fine, racchiude il Tutto indiscutibile” : il partire dal Tutto che è Dio, da Dio, la sua Parola Che si incarna, che ha Inizio di Concretezza attraverso Gesù, Che porta Insegnamenti dal Tutto. Attraverso Gesù la Concretezza dello Spirituale: Insegnamento per ogni Figlio, Insegnamenti di tutti i tempi, perché sono Insegnamenti che non conoscono tempo. Hanno avuto un Inizio di Rivelazione, ma che è partito dall’Alto e parla di un Inizio e di una Fine, ma gestito da Dio, con la Speranza che quell’Inizio e quella Fine torni al Padre e si sigilli con un: “Amen”: la Fonte, l’Appartenenza, il Tutto.
L’Immensità di Dio.

2 > “È il Compimento” : attraverso Gesù, vedo questo: è come se da questa Sorgente Luminosa, che è Dio, esce una Colomba Bianca e questa Colomba Bianca incontra Maria. È come se viene a portare un Qualcosa che appartiene a quella Luce: di qui tutta la Concretezza della Parola di Dio, Che si fa Carne, si fa Uomo e fa diventare Concretezza tutti gli Insegnamenti del Padre, fino ad arrivare a quella Concretezza della Croce, dove lì c’è il Culmine degli Insegnamenti del Padre: lì c’è il Compiuto di questi Insegnamenti Incarnato da Gesù.
Ma poi c’è la Risurrezione di Gesù e c’è ancora il Continuo delle Rivelazioni del Padre, quelle Rivelazioni Spirituali che non hanno fine, perché sono dell’Eterno, quelle Rivelazioni Spirituali che passano attraverso Gesù e si donano di Continuo, fin dagli Inizi del suo Passaggio, quando Gesù parlava per Opera dello Spirito Santo ai suoi Discepoli, perché su quella Croce c’è stata la Conclusione il Compimento della Concretezza della Parola di Dio.
Ma poi l’Inizio di quel Continuo attraverso Gesù Che torna al Padre, attinge da quella Sorgente e continua a donare per Opera dello Spirito Santo, perché Lui è stato l’Annunciatore di questo Dono di Salvezza. Lui è tornato dal Padre, ma ci ha mandato lo Spirito Santo, perché Egli potesse donare di Continuo, fino alla Fine dei tempi.
Non il Compiuto di quell’Uomo sulla Croce, ma il Continuo di quel Risorto, che solo in Dio trova il Compimento.
Gesù: “Figlia, se l’Uomo sostiene che in quella Croce Tutto si è Compiuto, rinnega il Dopo. L’Opera del Cristo Risorto parte da quella Parola Che si fa Concretezza nell’Anima per Opera dello Spirito Santo, quella Parte della Bibbia Dove non c’è un narrare di quella Venuta del Figlio di Dio, ma quel Narrare della Venuta e del Continuo del Figlio di Dio, Colui Che ha continuato a donare Insegnamenti come il Cristo, come il Risorto, servendosi di Giovanni, di quello Spirito Santo, Che ha inciso ancora Parola del Padre, Che ancora deve conoscere il suo Compimento sulla Terra, ma che già è Compimento per quella Sorgente: in Dio il Compiuto, a Dio l’Appartenenza dell’Anima”.

3 > “È come se l’Inizio e la Conclusione è la stessa cosa; è come se Inizio e Conclusione si sovrappongono e formano un Insieme” : questa Circolarità: si parte da Dio e si torna a Dio nell’Eternità. Il resto è tutto Albero della Vita: quel Semino che si fa radice, si fa Albero, quelle due possibilità di dare Frutti Buoni. O frutti marci. Quella vita che si spegne con il tempo e si immerge nell’Eterno, seguendo la Via della Dolcezza, verso il Paradiso. O seguendo la via della bruttezza, verso l’inferno.
Gesù mi ha dato quest’Immagine da vedere dell’Albero: è partito dallo Spirituale, perché in quell’Albero della Vita è racchiusa tutta l’Umanità e poi questa Separazione tra il Bene e il male, il Bello e il brutto, proprio per riportare tutto alla Semplicità, a solo due vie.
Questo è il Linguaggio dei Cieli, perché se Gesù mi fa abbassare lo Sguardo sull’Umanità, lì ci sarebbe così tanto da spiegare partendo dalle razze, partendo dai costumi, partendo dalle religioni, partendo dai diversi popoli; sarebbe così tanto da valutare: quando si dice che c’è la Grandezza dei Cieli, che può essere riassunta da un’Immagine così Piccola, la Vita, partendo da quell’Albero Spirituale. Quanto invece con la pochezza della terra si apre una confusione dove ci si perde, per poter dare una valutazione.

4 > “Gesù è il Testimone delle Opere di Dio” : colgo come se, prima della Venuta di Gesù, Dio avesse donato ai suoi Prescelti delle Lezioni che racchiudessero dei Valori di Comportamento. Mi passa Mosè con le Leggi, per poter vivere una Vita Degna. E poi è come se vedo che da quegli Insegnamenti non potevano esserci dei buoni frutti, perché l’Uomo era facilmente corruttibile, era così distante dalla fede, veniva così raggiunto dal male, che portava così tanta confusione.
E Dio, nel vedere la sua Umanità in pericolo, ha mandato in Soccorso il suo Amore, quell’Amore che doveva essere Luce per l’Umanità, Gesù Che si è fatto Concretezza della sua Parola, e anche se l’Uomo non ha accolto quel Dono così Gratuito, fino a crocifiggerLo, il male non è riuscito a distruggere il Dono di Dio, perché in quel Corpo c’era un’Anima così Grande, che ha portato a Compimento l’Opera di Dio.
Tutto Ciò che Dio aveva Previsto per la Terra e per i Cieli ha avuto il suo Compimento attraverso Questo Dono, che è Gesù: Egli ci ha riaperto quel Passaggio che il male aveva interrotto, quel Figlio Che ha avuto Origine da quella Luce, Che ci ha portati all’Appartenenza ed è tornato a Dio, dando ad ogni Figlio la Possibilità di tornare a quella Luce.

5 > “in Gesù c’è Tutto” : quanto è Dolce il Padre Celeste! In quel Figlio ci ha donato il Tutto, quella Divinità del Figlio, Che è arrivata sulla Terra e ci ha lasciato la Luce. Ha portato sulla Terra quella Luce del Padre e, in quella Luce, in quell’Uomo Crocifisso, c’è il Tutto Dove attingere.
Attingendo da quell’Uomo sulla Croce, si attinge al Padre. Ed è come se vedo la Circolarità che parte dal Padre, passa attraverso il Figlio, il Figlio l’ha donata a noi con il Dono dello Spirito Santo.
La Circolarità dell’Amore, l’Immensità di Dio.

6 > “Lo colgo come un Gesù in Dio, prima della sua Venuta: perché altrimenti come fa ad essere Testimone?” : vedo un’Immagine di una Grande Luce. E da quella Luce è come se si stacca una Parte di Luce, una Parte di Appartenenza di Dio. E quell’Appartenenza è Gesù: per questo Gesù mi fa cogliere che quando Lui è venuto ad abitare sulla Terra, portava in Sé Tutto il Compiuto del Padre, perché Egli è una sua Appartenenza.
Gesù mi fa vedere gli Angeli: sono l’Espressione dell’Amore di Dio, sono Strumenti di Dio, Che operano l’Amore. Sono quelle Scintille nei Cieli e sono di Continuo in Cammino: hanno una Crescita, un evolversi Spirituale. Mentre gli Angeli appartengono alla Creazione di Dio, Gesù è una Parte di Dio. Per questo Gesù è l’Eterno e per questo in Gesù c’è Tutta la Conoscenza, Tutto il Sapere, c’è impresso in Lui l’Eterno.

7 > “Gesù è il Testimone di Tutto e Lui può portare questa Testimonianza di Compimento fin dall’Inizio” : Tutto Ciò che è nella Conoscenza del Padre è nella Conoscenza di Gesù. Tutto Ciò che vive il Padre è Presente in Gesù; per questo in Gesù il Compimento, perché è l’Espressione del Compimento di Dio, Colui Che si è rivelato come Parola di Dio, ma Che è Dio.

8 > “quindi la sua Testimonianza. Vedo questo “Amen” come un Assoluto, come un Concentrato della Creazione fino ai nostri giorni e a quelli che verranno” : quell’“Amen” è come se esprimesse l’Abbraccio di Dio. Tutto è racchiuso in quell’Abbraccio: l’Ieri, l’Oggi e il Domani. L’“Amen” di Dio è Tutto lo Sguardo del Mondo Spirituale sia nei Cieli, che nell’Umanità.

9 > “Questa Parola: “Amen” è l’Infinito, la Testimonianza di Tutto” : Gesù mi fa vedere un’Immagine, come un Lenzuolo disteso e, in questo Lenzuolo, tutta l’Umanità e tutti i Cieli. E poi prende i quattro Lembi e li chiude ed è come se, chiudendoli, ha racchiuso Tutto l’Infinito, Tutto il Creato, Tutta l’Appartenenza a Dio.

10 > “Mentre per: “Così sia” è come se colgo: “Io ho parlato e non si discute” : è come se il “Così sia!” sia un anticipare di Ciò che sarà, è come un Annuncio di Ciò che sarà. È come dire: “Così ho stabilito”.

11 > “invece questo: “Amen” ha una valenza diversa: racchiude in sé il Passato, il Presente e il Futuro. “E così sia”, invece, è: “Così ho detto, così è!” : per “E così sia!” sento: “Così deve essere e così sarà”. È come cogliere che “E così sia!” appartiene a Gesù e l’“Amen” appartiene al Padre. È come se dire: “E così sia!” è un Invito a partecipare di questo Dire, mentre in quest’“Amen” passa il Giudizio di Dio, un Compimento, come un tirare le Somme. È come se “E così Sia” è un’Apertura, invece l’“Amen” è un chiudere.

12 > “L’”Alleluia” di Maria, invece, è: “Adesso ho detto e adesso si è compiuto in Cielo e in Terra”: è un Presente, che rimarrà per sempre” : l’Alleluia di Maria è solo un Racchiuso d’Amore, è solo Celeste. È come se l’“Alleluia” appartiene solo ai Cieli: sa di Purezza, sa di Immacolatezza, sa solo di Paradiso.
Colgo questo: mentre “E così sia” sembra lo Spirituale che si fa Invito, Cammino e Concretezza sulla Terra, con degli Insegnamenti da seguire, nell’“Amen” del Padre è come se c’è una Partenza e una Chiusura nei Cieli: Lui chiude, davanti a Lui va a chiudersi questo “Amen”, mentre l’“Alleluia” di Maria ti porta direttamente con lo Sguardo alla Limpidezza dei Cieli, gli Occhi dell’Anima si orientano subito ai Cieli, è come se l’“Alleluia” ti attira subito lo Sguardo alla Figura di quella Mamma, nell’Abbraccio di Maria.

13 > “Colgo come se questo: “Alleluia” Maria dal momento che lo pronuncia, va fino all’Infinito, ma non abbraccia l’Ieri. Mentre per Dio è un Cerchio che abbraccia Tutto; per l’“Alleluia” di Maria è come se vedo una Linea Retta: inizia e va all’Infinito, però ha l’Inizio” : in Maria colgo un Inizio e un’Eternità, solo un avanzare. È come se non c’è un voltarsi indietro: è solo un salire. In Maria vedo una Scia di Luce che avanza e si orienta sempre più verso l’Alto, l’Avanzare Terreno e il suo Continuo verso i Cieli.

14 > “Quando Maria dice: “Convertitevi”, questo Messaggio ha un Inizio” : il Linguaggio di Maria è Universale, parla a tutti i Cuori, perché ogni Figlio di Dio possa partecipare a quel Banchetto Imbandito dal Figlio. Lei parla a tutti i Cuori. Ella riscatta i Cuori, Ella riporta tutti con lo Sguardo a Gesù. Lei dona Amore, ma quel suo Amore è come se lo indirizza al Figlio, Gesù, perché Egli possa lavare, Egli possa perdonare, per poter accogliere quell’Amore così Grande, che dona quella Dolcissima Mamma.

15 > “Quando Dio dice: “Amen” è come se da sempre è esistito e per sempre” : l’Amore del Padre Che si è manifestato attraverso Gesù, ma che ha avuto la sua Concretezza anche attraverso Maria: questa Circolarità tra il Padre e il Figlio, la Madre: ogni Parola che da Essi viene pronunciata è sempre un coinvolgerLi, sono così Uniti dall’Amore, sono così Pronti a donare quell’Amore Infinito, che ha sempre avvolto Tutta l’Appartenenza di Dio.
Beati coloro che ascoltano Ciò che i Cieli hanno sempre donato, quella Parola che si fa Presenza Viva attraverso la Madre e il Figlio. Se si cogliesse tutta l’Ampiezza Spirituale di queste tre semplici Parole: “Alleluia”, “E così sia!” e “Amen”, quanto racchiudono e quanto basterebbe tenerle sempre presenti per portare dentro di noi tutta quella Spiritualità che parte dalla Sorgente.

16 > “Gesù in Dio già c’era, perché era il Cristo, era Dio” : colgo come se Gesù si è staccato da quella Luce per compiere una Missione: la Voce del Padre Celeste Che si fa Parola e che si incarna e viene ad abitare in mezzo a noi.
È come se vedo Tutto il Compiuto di Gesù da quando si stacca da Dio e poi torna a Dio. Era come se quel Cristo Che abitava in Dio, perché era Dio, si è solo staccato e ha compiuto questa Missione, ma Lui già abitava presso Dio. Tutto Ciò che è partito da Dio e si è fatto Concretezza sulla Terra, in Dio già era Compimento e anche in Gesù perché, anche se si spogliato della sua Divinità come Uomo, non L’ha mai persa, quindi in Lui già c’era Tutto il Sapere dal nascere come Missione dal Padre, fino al Compimento di tornare al Padre.
E colgo che Ciò che l’Uomo ha oltraggiato, ha sbeffeggiato, ha crocifisso, lo ha fatto solo a quelle Carni, a quell’Uomo, Colui Che rappresentava il Figlio di Dio. Ma Dentro, nella sua Anima, l’Uomo non è riuscito a scalfire niente. Quell’Anima è rimasta sempre Amore Purissimo e da quell’Amore ha potuto attingere il Perdono per tutti i suoi Fratelli.

17 > “Perché Dio ha creato prima Adamo ed Eva e poi Gesù?” : colgo l’Ampiezza dello Sguardo di Dio: il creare Adamo ed Eva, Creature che, sotto lo Sguardo di Dio, si sarebbero perse; in quello Sguardo ha introdotto in quei Corpi una sua Appartenenza: l’Anima. Quell’Anima sarebbe stata la Fortezza della nostra Salvezza, perché Dio avrebbe mandato in mezzo alle sue Creature la sua Parola, la sua Concretezza e, attraverso quella Parola Incarnata che è Gesù, il poterci riaprire la Via della Salvezza.
Quanto è Tutto Perfetto con lo Sguardo di Dio: è Tutto così Giusto, è Tutto così Amore ed è Tutto così Libertà. Dio, Che vede nel Compiuto e che conosce le debolezze umane, ha sempre creato anche le Soluzioni, quelle Soluzioni che sono di Perdono e di Riaccoglienza. Lo colgo come un Papà Buono, che non è lì, Pronto a fare la guerra contro il male, ma sa della sua esistenza, sa che è lì, pronto a distruggere il suo Pensiero, ed è per questo che il suo Pensiero è una Crescita d’Amore sempre più Grande; non si impone, ci lascia la Libertà anche di cadere, ma è sempre lì, Pronto, con le Soluzioni.
Beati coloro che si orientano all’Amore del Padre, perché è un Cammino di Libertà, di cadute e di rialzate, ma fatte sempre di tanta Tenerezza, perché è così che siamo davanti ai suoi Occhi: corrotti dal male e per questo abbruttiti. Ma se riusciamo ad ascoltare Dio ed ad allontanare il male, siamo così Piccoli, Indifesi, Fragili, la Grazia è quella di riconoscerci tutti bisognosi, un Cammino che conduce sempre a quella Parola: “UMILTÀ”: è un Suono Gradito al Padre e una Salvezza per noi.

18 > “Perché non ha fatto essere Gesù il Primo della Creazione?” : perché Gesù è una sua Appartenenza, perché in Gesù il male non poteva attecchire, perché Egli era il Continuo della Sorgente, perché in Lui regnava Dio e non si sarebbe potuta manifestare la Concretezza del Bene e del male; e perché in Gesù non esisteva corruzione: Egli, Che è Luce, non avrebbe mai permesso la disobbedienza al Padre, per questo non si sarebbero potute manifestare le due verità che esistono fin dalla Creazione: il Bene e il male.

19 > “Sento: perché con Gesù non poteva iniziare il male; con Adamo ed Eva, sì” : Gesù è Luce. Gesù Interiormente è Divino e attinge da un’Unica Fonte: dal Padre. Tutto in Lui è orientato a Dio, mentre Adamo ed Eva li ha resi appartenenti alla Terra, donando loro il Libero Arbitrio, donando loro la Parte Spirituale e la Parte Umana, ma lasciandoli Liberi di gestirsi in Pienezza. È in quella Libertà che si sono fatti subito stolti, pensandosi più grandi di Dio, fino a disobbedirgli.
Gesù, invece è l’Espressione di Dio, rappresenta il Bene Assoluto, il Sommo Maestro, Colui Che avrebbe riportato tutte le Creature al Padre. Gesù come Dono di Salvezza.
Colgo come se in Adamo ed in Eva si è introdotto il male e con Gesù la Separazione, l’Apertura del Paradiso e lo sprofondare degli inferi. Il Cammino dell’Umanità, il Cammino della Creazione, l’Inizio della Creazione e tutto il suo Cammino, la sua Storia, il suo Cambiamento, l’Evolversi di Continuo. L’Inizio del Cammino Eterno.

20 > “Vedo il Sole e vedo un pezzettino di terra, dove germoglia il Chicco di Grano” : colgo il Pensiero Spirituale di Dio, il suo Creare, il suo farsi Concretezza, il servirsi della Terra, anche della più Piccola Cosa, questo Piccolo Seme; è come se mi riporta Tutto a un evolversi verso i Cieli: la Terra che accoglie in un Abbraccio quel Chicco, questo Chicco che risponde a quell’Abbraccio, il venire fuori le radici, frutti di queste radici alimentate dall’Amore della Terra, che cominciano a cercare la Luce, l’aprirsi alla Luce, il germogliare, lo spuntare: la piantina, l’aver cercato la Luce, che la ripaga alimentandola.
A sua volta questo ripagare della piantina, che si spinge sempre verso l’Alto, fino a donare il suo Frutto, quel Frutto che, a sua volta, si dona per sfamare i Figli della Terra, quel Dono di Sazietà che è Bellezza e Dolcezza, fino a che quel Pensiero Spirituale del Padre custodisce.
Poi, quando il Padre lascia la Libertà, l’addensarsi delle nubi. Colgo la confusione, la ribellione, il contendersi quel frutto, ma in quella forma di potere, di egoismo dove non c’è più quel Dono, dove non c’è più quel dare-avere, dove inizia la Tristezza del Padre, perché il male ha preso il sopravvento su quella Terra, su quella Madre Terra, che Dio aveva pensato come Ricchezza per i suoi Figli.

21 > “Poi vedo queste nuvole, goccioline d’acqua che scendono. Comincio a vedere dei laghetti piccolini per terra” : la Bontà di Dio che, dopo la distruzione, ricomincia da zero, mandando in Soccorso a quella Terra il Nutrimento, il ripartire. Un Nuovo Semino, Gesù: ancora un Dono, ancora una Ripartenza.
Il ripetersi della Storia: quante volte Dio dona Luce e quante volte permettiamo al buio di coprirla e tutto per egoismo, perché abbiamo scansato l’Amore.

22 > “Poi comincio vedere le Stelline nel Cielo” : il Padre Che, a quel buio della terra, risponde con una Luce nei Cieli. Così come Lui adornava i Cieli di Bellezza, così il suo Pensiero era di Riflesso sulla Terra. Ma Ciò che Lui creava nei Cieli, era l’Espressione del suo Amore: era Lui Che custodiva. Mentre Tutto Ciò che creava sulla Terra era contrastato dal male.

23 > “e comincio a vedere i mucchietti di sabbia come nella clessidra, quando scende la sabbia” : vedo l’esprimersi del Pensiero di Dio: l’Azzurro del Cielo che diviene Concretezza sulla Terra e quelle gocce d’acqua che cominciano a posarsi su quella sabbia e diventano distese d’acqua, quelle acque che prendono il Colore del Cielo; il partire dall’Azzurro dei Cieli per dissetare la Terra.

24 > “Poi è come se vedo la terra secca, inaridita che, piano, piano si apre, e come piove, come scendono le goccioline d’acqua scendono sui mucchietti di sabbia, che si mescola con questa terra, che diventa più solida; la terra si abbassa e vengono fuori queste pietre” : il riparo a queste distese d’acqua perché in Dio c’era lo Sguardo del popolare questa Terra, quindi ha creato gli Argini. La Terra che si abbassa, l’acqua che diviene sempre più profonda e comincia a creare la roccia.
In quella Roccia colgo l’Espressione della Fortezza della Terra, quella Roccia che, un giorno, sarebbe stata scartata dai costruttori, per diventare Testata d’Angolo, quella Roccia Che sarebbe stata Argine per il male, quella Roccia, Dove poter costruire le Fondamenta della Concretezza Spirituale sulla Terra.

25 > “Poi vedo in Cielo la Luna” : a quella Fortezza della Terra, Che è Gesù, Che sarebbe stato Luce di un Cammino, così la Luce per il buio. Colgo la Luna come quella Piccola Fiammella. È come se il Cielo e la Terra diventa l’Immenso che ha dentro l’Uomo, è come quella Piccola Fiammella che noi portiamo interiormente non faccia mai prevalere quel buio dentro di noi, così agli Occhi di Dio: questa Luna, che non faccia mai mancare la Luce in quell’immenso buio che è la notte.
È come mostrare che mai le tenebre prevarranno sulla Luce. È Tutta una Armonia Ciò che Dio ha previsto per i Cieli, per la Terra e dentro il suo Figlio, dentro la sua Creatura. È come se in quel buio, in quella oscurità c’è sempre una Porta di Luce, quella Luce di Dio, Che è sempre Presente in ogni istante, in ogni attimo.
È come se Gesù mi fa cogliere che Tutto Ciò che ha creato il Padre: nulla è fine a se stesso, ma ha un’Ampiezza molto più Grande di quella Finalità che arriva ai nostri occhi fisici.

26 > “è come se si contrappone un po’ al Sole, perché questa Luna che copre il Sole, fa scendere ombra sulla Terra” : colgo quanto nei Cieli Tutto Ciò che si muove attraverso lo Sguardo del Padre diventa Tutto Fattibile: l’incontrarsi di questi Astri, cosa che può guidare solo il Padre, ma quanto questo è Specchio per la Terra: il ricordarci che a Dio nulla è impossibile.
E quanto Ciò che succede nei Cieli si riflette sulla Terra. Cose così impensabili per l’Uomo, è come se in quel Gioco tra la Luna e il Sole Dio esprima la sua Grandezza e il ricordarci che la sua Dimora è così Viva, è un Gioco così Vivo, Armonico, così Spirituale, una Concretezza Udibile agli Occhi dell’Uomo, che cela una Spiritualità così Grande, è la Vista che dona il Padre a quell’Immenso Cielo è farci comprendere quanta Vita c’è nel suo Immenso Cielo.
Colgo quella Luna come un ripetersi della torre di babele: non gli era permesso all’Uomo innalzare una torre così alta per raggiungere i Cieli e Dio ha dato Prova allora che non si entra alla Casa del Padre senza che il Padre lo permetta.
E quella Luna era come uno Specchio per i Figli della Terra. Lasciarla lì, accessibile, ma come se fosse quella prova di tentazione. Non dovevamo sconfinare: è un’Appartenenza del Creato nei Cieli!
L’Uomo ha sconfinato e, così come allora Dio aveva mescolato tutte le lingue e tutte le razze e si era creata tanta confusione, così ora che l’Uomo ha toccato un’Appartenenza di Dio, oltraggiando l’Equilibrio del suo Regno, ha dato Dolore al Padre e, in quel Dolore, si è creato spazio al male. Quella disobbedienza dei Figli si ripercuoterà su quei Figli.
Tutto ciò che non è più armonia tra Cielo e Terra è tutta opera dell’Uomo: quella disobbedienza di Adamo e di Eva, che ancora continua a raggiungere l’Uomo e a disobbedire ancora al Padre. Ciò che l’Uomo ha omesso di riconoscere a se stesso e agli altri è ciò che stiamo vivendo nel quotidiano, i varchi aperti al male che hanno creato una tale disarmonia, da rompere ogni equilibrio e quell’equilibrio lo stiamo pagando con la Natura che si ribella e con tutta quella bruttezza che arriva all’Uomo a tutti i livelli.
Quando l’Uomo pensa di aver raggiunto delle mete di trionfo per l’umanità, non ha fatto altro che lanciare un boomerang. L’Uomo che non riesce a leggere con lo Sguardo di Dio, ma che pagherà tutte le conseguenze, la concretezza sulla Terra, perché ha accantonato la Sapienza di Dio e ha camminato con la sapienza umana.

27 > “Vedo un’ombra che, piano, piano copre la Terra” : Gesù dice che tutto ciò che l’Uomo ha conquistato come pretesa, non avrà mai il Consenso dei Cieli, non porterà mai Luce sulla terra, ma sarà ripagato con quell’immagine di buio che i Cieli danno come avvertimento sulla Terra.

28 > “Dove sta la roccia, dove viene fuori, è come se ha dei pezzettini luccicanti ed è come se cominciano a farsi delle piccole fiammelle” : è come se Dio, attraverso Gesù, mi fa cogliere che anche la nostra Ricchezza materiale ci è stata donata dal Padre: ha creato quelle Rocce, quelle Montagne. In quelle Montagne l’Espressione della Spiritualità, quella Roccia su cui costruire le Fondamenta.
In quella Roccia anche il materiale: quel luccichio, quell’oro, la sopravvivenza nel materiale. C’era stato dato come Dono. Se fosse rimasto nel Rispetto, come Dono, così come il Padre lo aveva pensato, era Specchio per noi, era un tenerci lontano dalla tentazione.
Gesù: “Siate Roccia! Siate Fortezza contro il male! Non lasciate che quell’oro vi abbagli e vi porti ad essere schiavi di voi stessi”.
Quell’oro doveva essere quel Luccichio per gli occhi umani, era un Bene Comune per tutti, perché Chi ha donato quella Roccia era il Padre e il Padre dona a tutti. Non l’abbiamo capito: abbiamo letto con gli occhi umani, scansando quelle Piccole Fiammelle di Verità e abbiamo creato i ricchi, i poveri, i disonesti, gli ipocriti, fino ad arrivare alle guerre, alle ribellioni, per difendere ciò che era stato dato come Dono, difendere un qualcosa che non ci appartiene, perché va a morire su questa terra.
In ogni Cosa che ha creato Dio c’è impresso lo Spirituale e la Concretezza umana e ancora l’Uomo ha sfruttato la concretezza umana e ha scansato la Concretezza Spirituale. Quanti Esempi ha donato Dio alla Terra, per riportarci alle Bellezze dell’Uguaglianza e della Fratellanza, Esempi di Ripartenza come s. Francesco e Santa Chiara, come s, Paolo, come san Pietro, per richiamare la Roccia che doveva crescere in ognuno di noi.
Gesù mi fa vedere che quel Luccichio d’Oro doveva rimanere come Dono, doveva essere lavato, passato al crogiolo per staccarsi dalla terra, per essere ripulito dalla terra, dal materiale e divenire Luce di Sazietà e, in quella Sazietà tutti potevano partecipare. Così poteva rimanere l’Unicità della Fratellanza.
Gesù: “Se l’Uomo avesse attinto dal Divino, prima che dall’umano, quanta Ricchezza in più sull’Umanità”.

29 > “Adesso è come se vedo questo Chicco: è germogliato” : in tutti gli errori dell’Umanità, in tutto questo affannarci, la conquista della ricchezza, Gesù mi fa vedere come agli Occhi del Padre la nostra Unica Ricchezza, la nostra Unica Ripartenza è quel Piccolo Semino che germoglia.
Quanto può donare di più quel germogliare di quel Semino che tutta la ricchezza dell’umanità. Quanta stoltezza dell’Uomo per avere abbassato lo sguardo solo sulla terra!

30 > “Da questo germoglio è come se nasce una piantina: prima è come se sembra una spiga, poi diventa una piantina, che piano, piano si fa grande, mette i frutti” : ci colgo un Nuovo Inizio, una Ripartenza. Ogni cosa che l’Uomo porta per lungo tempo avanti, ogni sua creazione, ogni suo obiettivo, davanti troverà sempre i limiti umani.
E Dio riporta lo Sguardo a Gesù, il ripartire sempre da quelle Radici di quel Chicco, ripartire sempre da quel Sacrificio di Gesù. Colgo come una Conversione quel Ritorno a Gesù, che ci permette una Ripartenza, un Nutrimento, un Cammino dove più si avanza e dove più cresce lo specchiarsi. È quando ci si abbandona totalmente nelle Braccia Amorevoli del Padre che si riconoscono i Frutti Buoni del Cammino. E riconoscere i Frutti marci che avevamo accumulato. E poi il separarli. Il risorgere, la Luce della Retta Via, il Continuo.
In Dio c’è sempre una Ripartenza e in Gesù una Guida. Per questo il Cammino è Irto, perché tutto deve venire alla Luce e tutto deve essere lavato da Gesù:
QUESTA È L’UNICA VIA.

31 > “e da questo frutto maturo: comincia a scurirsi, a marcire e a cadere per terra e si formano degli animaletti ed è come se si dà inizio a questi animaletti” : è come se Gesù mi fa vedere quanto è Giusto e Santo seguire il Bene, perché quella Ripartenza Insieme a Gesù si può sempre sperare in un rifiorire e ridare Buoni Frutti, perché quei Frutti danno Dolcezza, danno Bellezza, danno Calore. Mentre quei frutti marci, quando cadono per terra, non finiscono mai, ma danno origine ancora ad altre bruttezze.
È come se Gesù mi sposta lo Sguardo al Paradiso e all’inferno. Quei Frutti Buoni che alimentano la Dolcezza del Paradiso: è un Continuo. Così pure quei frutti neri, che alimentano l’inferno e la morte, in quella morte c’è il continuo. Il vedere come lo Spirituale, che è sempre in Cammino, si evolve di continuo, ma non esiste la fine né nel Bene. Né nel male. È un generarsi di Continuo: c’è l’Eterno di Dio. Ma c’è anche l’eterno del male.
Gesù mi fa vedere quell’Albero, come se diventasse l’Uomo e quei frutti non sono altro che ciò che l’Uomo ha operato nel suo cammino. Lì dove lo sguardo umano finisce, non finisce, lo sguardo dello spirituale. Quanto è tutto in Cammino e quanto è tutto collegato su questa Terra e, dopo il Passaggio, nella vita spirituale.

32 > “Ora vedo un monte, un cratere, dove esce fuori la lava. Piano, piano questa lava fa tanti solchi, poi si fa nera e cenere, però ha scavato dei solchi così profondi e dalla terra cominciano a venire gli animali brutti, gli scorpioni, gli scarafaggi” : Gesù mi fa vedere quella Montagna Iniziale, dove era solo Bellezza, dove era solo un Vivere, una Mano Tesa, un darci una Concretezza Materiale per sopravvivere. È l’intervento dell’Uomo che ha dato spazio al male, lo ha alimentato e, da quella Bellezza che Dio aveva creato, il male ha preso la sua rivincita, ha costruito un’arma, la cupidigia, una fonte che produce solo bruttezza.
Quanto il male ci tiene sotto queste minacce; pensava di gestirlo l’Uomo e invece l’abbiamo così alimentato di peccato, le Bellezze del Creatore le abbiamo consegnate nelle mani di satana e lui se ne serve, tirando fuori ogni mostruosità.
Colgo quanta fatica in più per i Cieli, per tenere a bada le armi del male. Quanto Dio ci ama. Ogni sua Opera l’abbiamo ridotta ad un peccato e l’abbiamo messa nelle mani del male.
Vedo questi due monti davanti a me, quel Luccichio d’oro che aveva creato Dio era la nostra sopravvivenza. Quello che ha creato il male è per poter distruggere quella sopravvivenza per le Creature di Dio. Più quell’oro si è gestito male, più quel cratere ha aumentato le fiamme. E più dai Cieli, ci arriva l’Amore, per tenere lontane quelle fiamme dalla Terra.

33 > “e da lontano arriva un serpente bruttissimo, ma proprio grosso. E come avanza questo serpente, con la testa alta e dritta è come se porta tutto nero e sotto e dietro di lui è tutto nero. È come se porta un manto di nero” : e più Dio dona Amore e più la Terra lo respinge e più quel demone prende la forma del serpente che si insidia sulla Terra. Quanto lo nutriamo. Quanto peccato. E più lui si nutre e più si espande il manto nero e più l’Uomo inaridisce e più cresce l’invidia e la gelosia e la cattiveria e più non si riconosce il Fratello, la Sorella e più crescono gli scontri e più l’Uomo si trova in un vortice senza luce e manca il respiro e si è assetati. L’Umanità che è divenuta un popolo insofferente, dove sempre di più si va verso il baratro, il non amarsi più, il non amare più, il crescere della cecità e della sordità.

34 > “Invece dalla parte opposta è come se comincio a vedere un prato verde, i fiorellini e vedo le pecorelle, gli agnellini: tutti animali mansueti, delle sorgenti d’acqua bellissime e ruscelli: proprio un Mondo Incantato” : e di nuovo, davanti a questo scempio, Dio dona Luce. Egli parte da quella sua Appartenenza, da quella Lucina nell’Anima e ridona le Verità.
Beati coloro che si aprono, che accolgono, perché le Meraviglie di Dio sfamano, dissetano, ricolmano, danno Ricchezza, danno Profumo, danno la Libertà e, in tutto questo, il ritrovare l’Amore per amarsi e per amare, per riaffidarsi alla Speranza dei Cieli.

35 > “Tu sai come Gesù ha fatto ad inventare Adamo? Come l’ha pensato?” : è come se vedo lo Sguardo di Dio, che scruta il suo Cielo, Che si guarda intorno e che vede l’Armonia degli Angeli, di tutte quelle Creature che popolano la sua Casa. Quanta Bellezza!
Il concretizzare quelle Figure per popolare la Terra: è come se Dio non ha fatto altro che dare Carne, rivestire di Carne: è come se ha preso un’Immagine di un suo Angelo e gli ha dato Carne. Poi il suo Pensiero si è concretizzato: se quei Figli dovevano abitare la Terra, dovevano appartenere alla Terra per questo colgo che Lui gli Angeli li ha creati con la Trasparenza del Cielo, così l’Uomo Lui l’ha creato modellandolo con la Concretezza della Terra.
È come se il Padre volesse donare Visibilità e Concretezza a Tutto Ciò che era il suo Mondo Spirituale: è come se Lui prendesse dal Cielo e donasse a questa Terra.
E adesso, con lo Sguardo di Gesù è come se vedo e mi dice: “Cogli, Figlia, perché Tutto è Dono per l’Uomo? Perché Tutto appartiene al Padre, perché Tutto ha avuto Origine dai Cieli”.
Colgo che mentre nei Cieli è Lui che dona, è Lui Che crea, è Lui Che dà Origine agli Angeli, agli Arcangeli, è Tutto un Pensiero di Dio che si fa Luce: è come se Dio pensa e crea, è un Tutt’Uno, mentre quando ha dato Carne al Primo Essere Vivente per renderlo Libero, perché Tutto avesse un Inizio, un Generarsi, un Progredire, un avanzare, doveva dare a quell’Essere la Libertà di Azione, di agire; ma in quell’Essere Lui ha donato una sua Appartenenza, perché Egli sapeva che quella sua Creatura avrebbe avuto bisogno sempre del suo Creatore per potersi salvare, perché tutto ciò che era successo nei Cieli, quando Lui, con la sua Infinita Bontà ha donato la Libertà di Pensiero nel suo Regno, c’è stata la ribellione. E di lì la Separazione tra il Bene e il male. per questo ha creato quella sua Appartenenza, ma per Salvezza e per Amore, che è l’Anima. E poi, così come ha lasciato Liberi gli Abitanti della sua Casa Eterna, così ha lasciato Liberi quegli Esseri plasmati con la Terra.
Gesù mi fa vedere che in Dio era già Tutto stabilito, già Tutto previsto: ciò che era successo nei Cieli con la ribellione di lucifero, così sarebbe stato intaccato anche quel Regno Terreno, che Lui aveva pensato come Specchio dei Cieli, ma che non sarebbe stato così, perché Lui Che è Amore, in Lui è Innato il Senso del Dono, della Libertà.

36 > “È come se ha tolto le ali ad un Angioletto e poi gli ha dato le sembianze con la Terra è come se ha preso la terra e ha fatto le sembianze dell’Angioletto senza le ali, perché rimanesse a terra saldo, poggiato” : è come se in Gesù vedo l’Ampiezza di quando Dio dice che ci ha fatti a sua Immagine e Somiglianza, perchè siamo a Immagine e Somiglianza dei suoi Angeli. Ecco perché ogni Figlio ha il suo Angelo Custode, perché Dio ci ha modellato l’Anima così come i suoi Angeli, perché quegli Angeli hanno Origine da quella Sorgente di Luce.
Colgo quella Grande Luce, è come se si stacca un Pezzettino, si modella e viene fuori un Angelo, una Luce Celeste. Ecco perché lo Sguardo di Dio nel giudicarci è diverso: perché sarà quell’Angelo a narrare il nostro vissuto. Se quell’Angelo è un’Appartenenza di quella Luce, in quella Luce non ci può essere che Verità Assoluta.
Colgo come se l’essere giudicato da Gesù: Lui ha portato anche il Peso di quelle Carni e quindi c’è più un giustificarci, un narrare con Lui. C’è più un riconoscerci. Mentre quando si arriva davanti a Dio, arriva soltanto il Narrare di quell’Angelo, quelle Vesti dell’Anima così ripulite che riprendono le Sembianze di quell’Origine.
Colgo come, alla fine dei tempi, Dio ridarà Vita a quei Corpi, perché non è altro che ritrasformare quegli Angeli in quelle Sembianze di Passaggio sulla Terra, ma Trasfigurati, ognuno tornerà ad avere il suo Corpo e il suo Volto, perché non saranno altro che quell’Angelo presso Dio Che riprende le Carni, si riveste di Carni Trasparenti.
Ed ecco di Nuovo che rivedo la Divisione tra il Bene e il male: quelle Anime Che sono presso Dio vivranno la Gloria di Dio, avranno il Continuo della Vita, il Continuo dell’Amore. Quelle anime che avranno assunto e si sono modellate a immagine e somiglianza di satana, vivranno in eterno negli abissi.
Quanta importanza ha il Passaggio su questa Terra, breve o lungo che sia, ma ogni Figlio porta in Sé una Responsabilità Grandissima: quella della Decisione di far parte, non solo dopo il Passaggio, di quella Casa o degli inferi, ma tanto più quando ci sarà il Giudizio del Padre, Che ridarà Vita a quei Corpi.
Gesù dice: “Beati coloro che meditano su queste Parole, perché avranno colto l’Ampiezza del Pensiero di Dio, che attraverso di Me il Padre sta donando alla sua Portavoce”.
È come se vedo armonizzare in maniera ancora più Vasto il Passaggio della Creatura di Dio: parte da Dio, cammina sulla Terra, fa il Continuo del Passaggio e un Dì il Signore riarmonizzerà tutto il suo Pensiero. Quando Dio parla della Fine dei Tempi non è la fine, ma è un riaprire di nuovo quella Circolarità che parte da Lui e torna a Lui e tutte le Cose saranno Nuove, perché ad ognuno sarà dato Ciò che è stato tolto. Sono solo e soltanto dei Passaggi, perché Tutto riprenderà Forma così come Dio aveva pensato.
Dio aveva pensato i Cieli e la Terra in Armonia: Lui separerà il Bene dal male, chiuderà gli inferi e riaprirà la Circolarità dei Cieli. E quell’Eden, dove Quelli che ora abitano nella sua Casa, riprenderanno i loro Corpi Lavati, Puliti, Belli, torneranno l’Origine del Padre, la Bellezza Che Lui aveva stabilito.
E il Tutto è un Cerchio d’Amore.

37 > “Poi Dio voleva essere ascoltato, voleva istruire i Suoi figli e allora ha pensato all’Udito e alla Voce” : vedo Dio davanti ad una sagoma di terra a forma di uomo e il compiere la sua Opera era dare a quel corpo di terra Tutto Ciò che conteneva l’Anima. Questo scorrere di Dio in Pienezza attraverso un’Anima: anche quel Corpo doveva avere il suo Pensiero, il suo esprimersi, la sua Libertà, perché Tutto Ciò che Dio poteva donare all’Anima, poi prendesse Voce in quel Corpo, per poter comunicare con altri simili e quella Voce potesse essere udita attraverso quella Ricezione.
In Dio c’era già il vedere l’Uomo che si sarebbe spinto ben oltre a Ciò che Lui gli aveva concesso; per questo, dopo aver pensato all’Udito e alla Parola, Dio cominciò a pensare ad una Coscienza, una Trasparenza Interiore, che potesse percepire quel Sentimento che sarebbe stato Frutto della Mente Umana. Il cominciare a renderli autosufficienti, Liberi nel Cammino.
Poi Dio concretizza in questo Corpo l’Espressione dell’Amore donando il Cuore, quel Battito che segna il tempo, quel Battito che è il Campanellino d’Allarme: lo colgo come una Campanella che annuncia, annuncia l’espressione dei Sentimenti, annuncia il Cammino Interiore del Corpo, percepisce il Richiamo dell’Amore, perché a quel Corpo si sarebbe unito un altro Corpo e quei due Cuori sarebbero stati Uniti sotto lo Sguardo di Dio.
È come se in Dio ci può essere il Compimento di un’Appartenenza tra un Uomo e una Donna: non c’è nessuno all’infuori di Lui che possa far appartenere due Persone, perché ogni Essere l’ha creato nella sua Libertà; per questo mai l’Uomo può unire due Corpi, solo Dio.
Coglievo che due Corpi vengono uniti da Dio solo se in loro c’e un Amore Pulito, senza compromessi, senza risentimenti. Dio unisce un Amore in Libertà. E solo se questo avviene, la Coppia avrà la Grazia di incarnare quella Parola di Gesù che dice: “Nella Buona e nella cattiva sorte, fino a che morte non vi separi”.
Quell’Amore Spirituale, che ci avrebbe raggiunto di Continuo attraverso l’Anima, che è lo Spirito Santo, per donarci Luce di Insegnamento, doveva essere Circolarità tra i suoi Figli e Dio ha dato l’Espressione di Concretezza a questo suo Amore, a questo Udito: il poter dialogare tra Simili e il poter ascoltare, ma partendo sempre da quella Comunione Interiore, dove si attinge alla Voce e all’Udito dello Spirito Santo.
Questa Voce e questo Udito doveva essere una Circolarità Interiore dell’Uomo, doveva essere Coscienza, Pensiero, Cuore, prima di dare Suono su quella Bocca. Era così che Dio aveva pensato la Voce e l’Udito dell’Uomo.
E l’Uomo che ha sminuito la Grandezza del possedere l’Udito e la Voce, e l’ha talmente sminuita che l’ha resa così vana: è diventato tutto così superficiale e il non ponderare le parole ha fatto sì che ha creato tanta confusione, parole vuote, sordità. E in questo di nuovo l’inserirsi del male in quel linguaggio e in quell’udire, dove si è riempito di menzogna e falsità.
Gesù mi fa vedere l’Immagine di Mosè sul Monte Sinai: quanto tempo per accogliere e pronunciare quelle poche Parole che avrebbero racchiuso tutta l’Eternità. La Saggezza di Dio, un Esempio di Concretezza di come Lui voleva donare la Saggezza alla sua Creatura e, soprattutto, ai suoi Discepoli.

38 > “E la Voce dell’Uomo è come se l’ha tirata fuori dal belare delle Pecore e quella della Donna dagli Agnellini” : mi si apre talmente tanto! Gesù mi fa vedere questa Immagine di queste Pecorelle, di questi Agnellini: l’unica differenza che passa tra di loro è soltanto un Timbro un po’ più acuto e, in quell’acuto della Pecora è racchiuso solo la Protezione, la Forza, la Custodia. E di qui è come se vedo la Forza per il lavoro: vedo il solcare dei campi, quell’Autorevolezza, ma fatta d’Amore, fatta di Custodia, fatta di Soccorso, di Aiuto, fatta di Colonna Portante.
Mentre in quel belare dell’Agnellina, era la Dolcezza, era Culla, era Focolare, era Radunare, Accogliere: quella Mitezza, quelle Braccia Spalancate, dove era Bellezza tornare.
Questo in Dio era il Timbro della Voce, era un Timbro di Insegnamento. E tutto questo era fattibile, se si restava sempre nell’Ascolto Reciproco, quel Suono di Voce, che doveva essere Circolarità di Comunione, di Ascolto.
Gesù mi fa cogliere che ogni Cosa che Dio ha creato ha sempre avuto un Origine e un Ritorno a Lui, qualsiasi cosa. È solo quando si è inserito il peccato e ha cominciato a rompere questi Argini di Circolarità che è cominciato a diventare tutto divisione.
Ma Tutto Ciò che era nel Pensiero di Dio era solo Armonia.

39 > “quando poi ha fatto Eva, Dio ha inventato la Donna con una Costola dell’Uomo” : lo Sguardo di Dio nel creare la Donna con la Costola dell’Uomo: non perché essa fosse inferiore, ma per far sì che diventassero un’Appartenenza anche come Carne.
Quanto rispetto vi doveva essere tra l’Uomo e la Donna, perché così come Dio ci ha fatto: Appartenenza a Sè, così come noi apparteniamo tutti a Dio, così Lui ha concretizzato tra queste due Figure, l’Uomo e la Donna, l’Appartenenza. E questo era l’Unica Verità: quella Figura più Imponente doveva essere solo una Forza d’Amore, quell’Uomo che doveva proteggere, amare e quella Donna che doveva rimanere sotto questa Custodia.
E di Lì questo Pensiero di Dio, Che comincia quella Discendenza: dall’Uomo la Donna concepirà, perché nella Donna ha impresso quella Mitezza dell’Agnellina. È come vedere l’Equità di questa Unione: l’Uomo più Forte, più Tenace, cacciatore, ma in quella Forza il tornare ad essere Bimbi davanti a quella Donna sottomessa, ma di questa Donna Amore, di questa Donna che si fa Accoglienza Umile: ma quanto Frutto di Bellezza se ognuno avesse rispettato il proprio Ruolo, perché Dio aveva pensato una Reciprocità Continua.
È come se rivedo questa Pecora e questa Agnellina e, in questo, la Misura di Uguaglianza: non un leone e un Agnellina, non la cattiveria, la ferocia e la malvagità e un’indifesa, ma una Giusta Misura per i Ruoli che dovevano svolgere Lungo il Cammino.

40 > “È come se Tutto Ciò che aveva dato all’Uomo, il Compimento di questa Creatura, poi lo riportasse in questa altra Creatura, la Donna” : vedo dei Passaggi Luminosi, quel Costato che diventa come una Nuvola e quanto Dire si apre su quel Costato: esso ha dato Origine ad una Donna, senza essere sporcata dalla Terra, ma una Luce di Dio Che si materializza.
Questa Luce darà Vita ad una Nuova Eva, Colei Che riprenderà tutta questa Purezza del Pensiero di Dio e Concepirà per Opera dello Spirito Santo. Colei che in più ha avuto la Preservatezza dell’Immacolatezza, l’essere custodita da Dio, per accogliere Colui Che avrebbe dato Origine al Compimento della Vera Fede, alla Salvezza delle Anime.
Vedo di nuovo quel Costato, Che ha generato Maria e poi vedo Gesù sulla Croce, e dove il male ha inferto il suo ultimo colpo: di nuovo su quel Costato, non perché dovesse distruggere Gesù, ma per oltraggio al Padre, Che ha creato da quel Costato i suoi Figli, il Bene più Grande per un Padre.
Colgo che, da quell’oltraggio del male, Dio ha dato Origine ad una Nuova Via di Salvezza per i suoi Figli della Terra: da quel Costato Trafitto, il nascere della Chiesa, Rifugio per i suoi Figli, mentre Gesù su quella Croce, col suo Perdono, ci ha riaperto le Porte del Paradiso.
Colgo ancora la Comunione Piena di Dio e di Gesù nell’operare per la Salvezza di tutti i Figli.

41 > “Poi colgo la l’Uomo e la Donna per riprodursi” : è come se colgo il Pensiero del Padre, Dove vedo la stessa analogia tra il creare la Natura, e il riprodursi dell’Uomo. così come il Pensiero del Padre, per plasmare l’Uomo è partito dalla Terra, così quel riprodursi tra Uomo e Donna Lui ha avuto lo stesso Sguardo di quel Semino seminato su un Terreno Fertile. È come se quell’Uomo plasmato dalla Terra dovesse dare il Frutto di quella Terra. Ma per esserci Unione quel Seme doveva essere seminato in quella Donna, nella Purezza di quella Donna che non era stata plasmata dalla Terra, ma da quel Costato, questa Partecipazione che continua ad accomunare l’Uomo e la Donna, il Padre e la Madre e poi da questa Purezza dovesse venire alla Luce una Discendenza, così come Dio ha donato Calore alla Terra per far germogliare quel Semino, così ha donato all’Uomo quel Calore per poter dare alla Luce la Concretezza dell’Amore di Dio. Il riprodursi delle Creature di Dio.

42 > “il loro Compito diverso: la Potenza e la Forza: l’Uomo; la Dolcezza e la Bellezza: la Donna” : la Potenza e la Forza data all’Uomo in quel Fisico, in quelle Carni era una Concretezza, perché in quella Figura di Uomo, Gesù, con quella Forza Spirituale, un Giorno avrebbe fondato la sua Chiesa.
Tutta l’Espressione Spirituale del Padre è racchiusa nella Grandezza del Figlio, in Gesù, Che è venuto come Figura d’Uomo, ma in quelle Carni portava impresse anche tutta la Dolcezza, l’Immacolatezza e l’Umiltà di quella Figura di Donna, Che era Tutta l’Espressione Interiore che era racchiusa in quel Corpo: la Forza della Spiritualità che ha retto tutti i peccati del mondo.

43 > “È come se alla Donna dà la Dolcezza per poter essere Umile e Sottomessa” : quella Forza che Dio aveva donato alla Donna di essere Umile e Sottomessa, era la Forza per sostenere tutta la malvagità del male che si sarebbe scagliato contro una Figura così Immacolata, Quella Figura di Donna Che, se non avesse conosciuto la Sottomissione per Amore, l’Umanità non avrebbe mai conosciuto la Luce.
La Forza dell’Amore unita all’Immacolatezza ha dato il Frutto della Salvezza.

44 > “Invece all’Uomo dà questa Potenza, ma nello stesso tempo questa Fragilità, per essere Servizievole” : il Pensiero di Dio Che avanza e dona a quelle due Creature il Compimento, i Frutti che scaturiscono dal Cuore, dalla Mente, dalla Coscienza. Lo Sguardo di Dio Che si allarga come Orizzonte e che dona a queste due Creature tutti quei Doni che dovevano servire ad esse per poter popolare la Madre Terra.
E in queste due Figure è così nitida la Conoscenza del Bene e del male: imprimendo la sua Parola in quel Soffio di Vita, ha introdotto in quei Corpi la Parte Spirituale, l’Anima. È come dare Vita alla Parte Spirituale, dando Battito all’Anima. Così ha dato Vita a quella Parte Concreta del Cuore: il Battito della Vita. A quell’Uomo e a quella Donna ha dato modo di ascoltare la sua Voce, per questo, da sempre, ha dato modo a quella Creatura di poter riconoscere il Bene dal male. Per questo Gesù dice che ognuno di noi può discernere il Bene dal male e si segue volutamente sia il Bene, sia il male.

45 > “Poi Gesù mi fa cogliere questa Linfa Vitale, quest’Anima” : Gesù mi dà di vedere che, sin dalla Creazione, Dio ci ha fatto Dono dell’Anima, che era quella Parte dalla quale l’Uomo avrebbe dovuto sempre attingere, ha messo in ogni singolo Figlio un Dono di Appartenenza al Padre ed è l’Unica Arma d’Amore per la Salvezza di ogni Figlio; se la si nutre, se la si ama, se in noi c’è il Desiderio del Ringraziamento a quell’Anima che è dentro di noi di aver detto: “Sì” al Padre, per aver riconosciuto che Egli è l’Unico Padre del Dono della Vita.

46 > “poi questo Sangue: è come se Dio con questo Sangue già sapesse che Gesù con il suo Sangue ci avrebbe lavato i peccati” : Gesù mi fa vedere come lo Sguardo del Padre era rivolto a Sorgenti di acqua che scorrono: quanto esse erano importanti per la terra, quanto da esse c’era il nascere della Vita; quanto la Natura faceva da Specchio a Dio, per poter creare dentro l’Uomo.
Cosa poteva alimentare quel Corpo? Cosa poteva essere la Concretezza che un Giorno quel Figlio, Gesù, potesse donare ai suoi Figli? E ha trasformato quell’Acqua in Sangue. La Preziosità di quel Sangue! Che può essere lavato da quell’Acqua, lo Spirito Santo, per togliere tutte le impurità, per poter circolare e alimentare e dare Vita.
Attraverso Gesù ho questa Immagine: Vedo quanto Dio ama l’Uomo e ama la Natura. Quanto l’Uomo ha oltraggiato la Natura. E quanto ha ferito il Signore. È come se vedo che Dio ha fatto tutto a sua Immagine e Somiglianza; ma la Natura, rispecchiandosi nell’Uomo, è anch’essa un po’ a Somiglianza di Dio.
E di nuovo rivedere questa Circolarità, l’Importanza degli Insegnamenti di Gesù, Che tutto ha attinto al Padre per poter donare ai suoi Fratelli. E vedo una Parola: “Rispetto”, che scaturisce da quell’Amore, che diviene Reciproco. Tutto ciò che viene rispettato entra in quella Circolarità e dona di Continuo. Lì dove si ferma il Rispetto, comincia a nascere la distruzione e l’alimentare il male.

47 > “Vedo l’Uomo, le vene i capillari: il Sangue è presente in tutto l’Uomo. L’uomo è come se è pieno di questo Sangue, che un giorno sarà la Rappresentazione di Gesù-Uomo” : colgo quanto oltraggio è stato fatto a Dio che, con quello stesso Sangue che è presente in tutto il Corpo Umano, ciò che Dio aveva previsto per nutrire quel Corpo Umano, un Giorno sarebbe stato versato dal Figlio. E attraverso quel Sangue del Figlio, il poter lavare i suoi Fratelli in ogni parte del Corpo, quel purificare totalmente, prima di tornare alla Casa del Padre.
Vedo quanto è stato Prezioso agli Occhi di Dio il mettere quel Sangue in quel Corpo Umano. In quella Preziosità, il contrapporsi del peccato nella maniera più efferata: Ciò che era Vita, è stato fatto divenire morte, ma in quella morte l’Amore ha ridato Vita in quel Perdono di Gesù, la Forza dell’Accoglienza del Padre nell’Ascolto.
Gesù mi fa cogliere che ogni Piccola Parte che è stata Intessuta in quel Corpo fatto di Carne ha un Riflesso Spirituale agli Occhi di Dio.

48 > “Poi vedo questa Mente” : vedo una Cascata d’Acqua: è una forza potente, fa rumore, si espande, crea vapore e crea tutto un processo naturale: è un crearsi e ricrearsi di continuo. È come se è da quella Immagine che Dio crea la Mente: e vedo la forza, che si trasforma in Pensiero, in Profondità. Il rumore è come se si trasforma in Fermezza, in Tenacia. Quel vapore è come se si trasforma in Fantasia Umana: lo spaziare, ma che ha i suoi argini, i suoi confini. In questi confini: il tenere il controllo. In quel rumore: l’alternarsi del pensiero, la confusione. E quella cascata d’acqua, come tocca l’altra acqua, ti fa tornare indietro quelle goccioline. E l’andare ad attingere sempre a monte, da ciò che è la fonte, da ciò che è il nascere.
Ed è come vedere che il creare della Mente dal Pensiero di Dio ancora una volta sia stato attinto dalla Natura, ma da quella Trasparenza, da quella Spiritualità che si ricrea di continuo.

49 > “è come se vedo una parte di questa Mente, di questo Cervello che possa ricevere anche dall’Alto i suoi Insegnamenti, il Sapere, l’Intelligenza. E dall’altra parte della Mente c’è una parte materiale, dove tu concretizzi tutto, manipoli” : poi Dio ha pensato che, parte di quella Mente dovesse essere partecipe con gli occhi umani e orecchi umani. Perché l’Uomo non venisse mai lasciato solo, che avesse sempre Qualcuno al Timone, ha donato questa Parte Invisibile, dando Concretezza, come nello Spirituale creando gli Angeli, gli Arcangeli, così ha sviluppato questa parte del Pensiero; in questo Pensiero la Ragione, ma in questa Trasparenza, per poter incontrare anche la Trasparenza Spirituale, che era affine a quella Cascata d’Acqua, a quella Sorgente Spirituale.
E Gesù mi fa vedere come Dio in ogni Uomo ha dato una Dose di Umano e una Dose di Spirituale, nella Speranza che si fossero amalgamate: sarebbero regnati sulla Terra l’Amore e la Pace che regna nei Cieli.

50 > “È come se Dio stava nei Cieli e il Pensare dei Cieli lo volesse portare sulla Terra” : Dio voleva riprodurre Ciò che aveva creato nei Cieli: con la stessa Similitudine voleva ricreare la Terra.

51 > “nei Cieli c’erano le Nuvole di Azzurro, di Pace ed è come se da questo Lui ha fatto il Sole, le cose che stanno bene in Cielo e nella Creazione” : Tutto Ciò che stava ai Cieli, che era fatto di Espressioni Concrete d’Amore, per questo donava Sazietà, questo Dio voleva pure per la Terra: il Sole, che scalda i Cieli e scalda la Terra, la Luna, che illumina la notte e illumina la Terra.
Ciò che è cambiato nel corso della Storia è quando si è introdotto il peccato: Dio ha cominciato ad allontanare i Cieli dalla Terra. E Tutto Ciò che all’Inizio cominciava a bastare, poi è diventato carente sempre di più: l’Uomo che ha cominciato ad avere dei ruoli sempre più pesanti e definiti, perché ha dovuto cominciare a far fronte al suo fabbisogno.
Prima è come se vedevo all’Inizio l’Orizzonte del Cielo e della Terra che si toccavano, questa Comunione Piena, dove Dio donava ai Cieli e alla Terra.
Poi questo allontanarsi sempre di più per la disobbedienza del Primo Uomo e della Prima Donna e più ci si allontanava da Dio, dai Cieli, e più l’Uomo cresceva e si alimentava di materiale e più cambiava davanti agli Occhi di Dio. Mentre prima è come se l’Uomo avesse lo sguardo anche nella Trasparenza di Dio, anche nella Presenza dei Cieli, adesso più si avanza e più comincio a distinguere i colori, la concretezza, proprio la carne, la terra, così come è oggi. E si coglie sempre di più la pesantezza delle cose. E questa Dolcezza di quelle Sfumature di Colori Iniziali cominciano ad essere sempre più nitide, ma spente.

52 > “È come se abbiamo delle cose in comune; però ciò che sta sulla Terra sta sulla Terra; ciò che sta nei Cieli può stare nei Cieli e arrivare sulla Terra” : Gesù mi fa vedere i limiti dell’umano: la concretezza della terra non può entrare nei Cieli; ma Tutto Ciò che è nei Cieli può avere Riflesso di Concretezza sulla Terra. Per questo l’Uomo doveva rispettare quei Limiti che Dio aveva posto, perché solo così ci sarebbe stata la Perfezione dell’Equilibrio tra i Due Mondi.
Abbiamo varcato quei Limiti e abbiamo contaminato e abbiamo rotto quell’Equilibrio. E adesso Ciò che parte dai Cieli è come se non arriva in tutta quella Pienezza di Bellezza, perché rompendo quell’Equilibrio, abbiamo sporcato quelle vie che sono il Ponte tra il Cielo la Terra. Ed è per questo che ora i Cieli operano solo nell’Anima e nei Cuori Puri, perché tutte le altre vie sono state sporcate dal male.
Solo dove non ha accesso l’Uomo Dio può operare e, in Dio, i Cieli.

53 > “il materiale non può arrivare nei Cieli” : nonostante che Dio avesse creato Tutto Ciò che era necessario per la Sopravvivenza e, in quella sopravvivenza, l’amarci, perché ogni Uomo avrebbe avuto il Passaggio sulla Terra, ma pur sempre di Passaggio si parla e, in quel Passaggio, se ci fosse stata Piccolezza e Abbandono, è nella Pochezza che si trova la Sazietà e ci saremo ricolmati di quei Bagagli d’Amore, che ci avrebbero resi così Leggeri, ci avrebbero fatto salire così in fretta verso l’Eternità, l’Unico Obiettivo di cui l’Uomo non doveva mai perdere lo Sguardo, e invece è l’unica cosa che ha accantonato e si è ricolmato di pesantezza e umano, i bagagli di sofferenza e di distanza.

54 > “Il Sole è la Luce nei Cieli e il Chicco è la Luce sulla Terra” : quella Concretezza che ci è dato di vedere con gli occhi umani, che regna nei Cieli, quella Luce così accecante che dona la Sazietà del Calore, quella Luce che riscalda ogni Figlio che voglia attingervi: la Grandezza di quei Cieli!
La Grandezza di quel Sole, che raggiunge la Terra, quel Sole che non si spegne mai, che è lì per ricordarci che in quell’Immensità c’è una Luce che non si spegne mai e che non smette mai di guardare i Figli della Terra. In quel Sole la Maestosità di Dio, del Pensiero di Dio, che non ha creato per Grandezza, ma ha creato per donare a tutti.
E poi Dio si è fatto così Piccolo, così Tenero e ha donato alla Terra quel Semino, che doveva essere da Specchio, doveva essere ricolmo di Umiltà, quel Semino che era accessibile a tutti, un’Appartenenza di tutti dal più piccolo al più grande, dal più povero al più ricco.
Lo Sguardo di Dio Che dona in Eguale Misura sia ai Cieli che alla Terra. Questa è l’Uguaglianza di un Papà Buono. Quanto è distante l’Uomo dall’accogliere la Bontà di Dio. Ciò che all’occhio umano può apparire disparità tra i Cieli e la Terra, guardandola attraverso l’Occhio di Dio, all’Origine c’è solo un Insegnamento d’Amore.

55 > “come primi uccellini nel prato fiorito vedevo gli usignoli e il prato fiorito” : è come se Dio avesse dato un’Espressione di Concretezza al Profumo e ai Colori e alla Dolcezza della Santità che è nei Cieli. Il Camminare nella Casa di Dio è un aleggiare di Profumi e di Dolcezza e alla Terra il voler donare i Colori, donare Bellezza, un Richiamo di Dolcezza che invitasse al Rispetto a non calpestare Ciò che la Terra poteva donare. E l’Espressione di quell’Uccellino è il Canto degli Angeli nei Cieli, quel Suono così Soave, il Richiamo della Gioia, della Quiete, un Respiro di Bellezza che, se ascoltato con Pace, può dare un Tocco di Armonia a tutto l’Essere Umano.
Quelle Dolcezze, quelle Piccolezze che sulla Terra vanno scomparendo, ma che nel Regno di Dio c’è una così tale Crescita, che è la Forza dei Cieli che tiene ancora in Vita quel Poco Respiro della Terra. Ciò che Dio ha creato nel Cielo si è moltiplicato. Ciò che Dio ha donato alla Terra ha avuto una crescita, un cambiamento a dismisura, ma i frutti della terra sono acerbi. I Frutti dei Cieli sono Dolcissimi. Colgo la Povertà della Terra nonostante la sua Grandezza e la Grandezza dei Cieli che sa di Immensità.
Vedo Ciò che costruisce l’Amore e ciò che costruisce il buio dell’Uomo. Quanto l’Uomo ha da chiedere Perdono a Dio, per aver impoverito il suo Creato.

56 > “Colgo che da sempre la Chiesa è stata contestata e condannata dal Signore: a Lui non è mai piaciuta” : vedo Gesù sulla Croce. E colgo che quella Morte non è stato solo un Esempio che Dio ha voluto dare, ma è stato necessario. Dio ha permesso quella morte, perché tutta la pesantezza, tutto quell’Involucro potesse lasciare Libera quell’Anima perché, finchè quel Corpo stava in Vita, avrebbe dato tanta pesantezza a quell’Anima, tanto Dolore.
È difficile da spiegare. Tutto quello che ci è stato rivelato sul Sacrificio di Gesù è come se adesso Gesù mi dà di vedere un qualcosa di diverso, un’aggiunta. Il morire di quel Corpo era il far cadere tutto l’Umano, la morte della mente, del pensiero, del cuore, perché non potesse più appesantire quell’Anima. È come far diventare l’Uomo Inerme: fine dell’uomo vecchio, la Rinascita con quell’Anima, quell’Anima gestita solo da Dio: accogliendo Dio rinasce a Vita Nuova, ma l’Uomo non può più niente.
L’Uomo porta sì, in quell’Anima, tutto il bagaglio del vissuto; ma adesso quel vissuto o viene gestito da Dio, o viene gestito da male, perché tutto ciò che era umano, tutto ciò che era pensiero, tutto ciò che era cuore, coscienza, quella concretezza dell’umano, lì non ha più influenza.
Una volta che quell’Anima lascia quel Corpo, essa è tutta vista attraverso gli Occhi della Verità Assoluta, attraverso Dio. Per questo quel Sacrificio di Gesù accogliendo su di Sé tutti i peccati, tutti quei peccati sono morti attraverso quel Corpo, perché l’Anima di Gesù, che era Purezza, è potuta tornare Gloriosa, trasformandosi in Veste di Santità ed essere riaccolto subito dal Padre.
Per questo Gesù mi fa vedere che solo le Opere Buone che si imprimono nell’Anima saranno Luce davanti al Padre. O le opere brutte, che abbiamo fatto su questa terra, saranno accolte dal male. Questo è quello che farà da Separazione, ma tutto è scrutato da Dio.
Per questo è come se cogliessi in Gesù che è vero, sì, che i Corpi giacciono su questa Terra, ma se su questa terra si è vissuti nella Grazia di Dio, dopo il Passaggio quelle Vesti riprenderanno subito le Sembianze del Figlio che era sulla Terra: Vesti di Trasparenza sì, ma Vesti Gloriose nella Casa del Padre. Quelle Anime che hanno vissuto una vita non degna, non riprenderanno subito quelle vesti, ma prenderanno un’altra via e le vesti le saranno ridate a immagine e somiglianza di satana.
Per questo Gesù ci dice: “Beati coloro che professano tutte le Verità di Dio, perché c’è un’Unica Verità, senza nessuna sfaccettatura. E Dio ha promesso che ci sarà anche il Giudizio tra i Vivi e i morti. Ma chi è già stato condannato, non tornerà alla luce.
Il Tempo di Dio è Lungo, perché è Eterno, ma in quell’Eterno non dimenticate mai che c’è il Compimento di ogni cosa”.
Gesù mi fa cogliere ancora Tutto il Dolore del Padre, perché Gesù è quel Corpo Mistico, quelle Membra di quelle Casa Terrena. Quel Sacrificio che è Specchio di continuo, non è stato mai Incarnato in Pienezza, se non in alcuni Prescelti, che adesso godono della Bellezza del Volto di Dio. È come se colgo che quella Croce che è Segno di Morte e di Risurrezione, ha molta più Sofferenza, molto più Dolore che Gioia e tutto questo perché non c’è una Vera Fede, un pronunciare: “Sì”, “Sì”, “No”, “No”, ma quella stessa Chiesa ha creato così tanta confusione, facendo una fede a propria immagine e somiglianza.
Gesù: “Riportate a Dio Tutte le Verità di Dio e distinguete le verità dell’uomo: solo così si potrà tornare a vivere quella Croce nella Pienezza della sua Morte e della sua Risurrezione”.
Gesù: “Figlia, sono il Sacrificio Vivente e sono la Risurrezione per tutti coloro che vengono ad afferrare la mia Mano Tesa. Ravvedetevi. Date Inizio ad un Nuovo Linguaggio, a quel Linguaggio che sono le Verità Eterne, perché solo così potrà tornare un Giusto Equilibrio, perché la Voce del Padre si diffonda portando Luce e Verità e allontanerà le tenebre”.
Gesù: “Non Mi riconosco nella ricchezza umana. La mia Vita era Ricchezza Spirituale. Non sentitevi appagati se Mi donate il regno umano. Vi ho consegnato il Regno dei Cieli e la mia Gioia è che riportate tutti a quel Regno dei Cieli. Non sprecate la vostra vita per le glorie umane. Non vivete la sazietà né della gloria umana, né della Gloria di Dio, perché ne avete fatto a meno.
Riconoscete la sconfitta delle vostre menti e ridate Luce alle vostre Profondità, tornando alla Preghiera, alla Meditazione, al Rapporto Vivo con Dio ed Egli non mancherà di guidarvi verso la Sazietà, per non sentire più quel belare di quelle Pecorelle, perché sarete Buoni Pastori: condurrete le Pecorelle in quei Prati Verdi”.
Gesù ha da rimproverare ai suoi Pastori: dove la Chiesa deve essere Accoglienza, Ascolto, Mano Tesa, lo fa con tantra superficialità. Non ha eco, è così spenta, sottovoce. Gesù li invita a ridare Voce a questo loro operare.
La sua Casa Terrena non può tacere davanti alle ingiustizie, essa non è chiamata a fare compromessi, la Trasparenza della Fede è sempre Saggezza. Tutto ciò che si copre, Dio porterà alla Luce, non per condanna, ma per Amore di Giustizia, perché in quella Giustizia si potranno riaprire gli occhi e tornare a distinguere le vie degli abissi dalle Vie dei Cieli.
Gesù: “Tutta la storia, dall’inizio dell’Umanità, è stata avvolta da una gran confusione. Avete infangato il Divino col profano. Guardate attraverso gli Occhi del Padre e capirete quanti errori commessi e quanto tutto state pagando. Il male non fa sconti e continuate a seguirlo.
E non sentite il mio Richiamo, quella Croce Che è Pronta a perdonare e a lavare, per essere Piccole Fiammelle in Cammino. Camminate sulla Via della Salvezza:

QUESTA È L’ORA. E COSÌ SIA!”.

57 > “Molti sono gli errori che si commettono e che aleggiano nella Chiesa: tutti sanno e perché tutti si ostinano a sopportare questi errori?” : Gesù mi fa vedere che ogni singolo Figlio conosce le Verità Eterne, perché le porta impresse nell’Anima. Prima di far prevalere la ragione umana bisogna guardare la Sapienza Spirituale: non può esserci ragione, se non si parte dal Divino. Ogni Figlio al quale il Padre ha donato ragione e intelligenza, ma per portare Frutti, quella Ragione e quell’Intelligenza devono essere convogliate nelle Profondità, dove si attinge la Sapienza di Dio attraverso la Preghiera e la Meditazione, cosa che agli Occhi di Dio non arriva. Da lungo tempo questa Via di Luce dentro l’Uomo, che dovrebbe essere Comunione tra la Mente e le Profondità dell’Uomo, si sono spente, perché non c’è più la Pazienza e la Virtù. Tutti sono assetati di glorie umane, perché tutti hanno fatto spegnere la fede.
Gesù: “Rinsaldate quella Fede, altrimenti in voi non c’è verità autentica. Troppi varchi avete tracciato e voi, Creature umane, con il Dono del Divino, avete usato la vostra astuzia; in quell’astuzia il male vi ha scavalcato.
Tornate alla Sorgente e riempirò quei varchi di Acqua Pura e sarete rigenerati, per poter dare Inizio a una Nuova Era”: lo colgo come un Invito di Gesù per tutti coloro che vogliono ancora guidare il Gregge non più verso le sterpaglie, in mezzo ai rovi, ma in un Prato Verdeggiante.

58 > “Le decisioni la Chiesa le piglia per non far spazio al Signore, eccome se le piglia” : Gesù mi fa vedere all’Inizio quanto materiale era divulgato nelle Chiese. E quante decisioni sono state prese nel corso degli anni, per accrescere quel materiale. Come può la Chiesa aver arricchito la Parola di Dio? Quante Verità si celano nella Chiesa, Verità Divine, che sono state donate attraverso lo Spirito Santo? Ma anche quante pochezze, perché sono frutto della mente umana.
Gesù: “Quanti si mettono davanti al Padre per prendere una decisone e quanti lo fanno a cuor leggero, senza aver chiesto il Permesso al Padre Celeste. Questa è l’Unica Verità che ha portato ombra nella mia Casa Terrena, non perché il Padre non fosse Presente ad operare di Continuo, ma perché è stato messo da parte. Troppa superficialità, troppe giustificazioni, troppi compromessi, troppe iniziative umane hanno portato a sminuire la Parola di Dio.
La Parola di Dio porta Frutti, quando sulla bocca dell’Uomo esce la Parola del Padre: è l’Unica Fonte è il Sacro Libro: l’Unica Fonte dove far Riferimento, dove attingere per discernere Tutte le altre Verità. Solo così altre Verità donate dallo Spirito Santo potranno essere lette dalle Profondità dell’Uomo, perché dove Dio parla, l’Anima Lo riconosce. Dove non è parola di Dio, dove non è iniziativa di Dio, ci sarà sempre confusione, ribellione e smarrimento.
Chi ha la Fede Salda è custodito da Dio e non indietreggia mai, perché lì si trova l’Umiltà, l’Accoglienza, la Guida, Mano Tesa: tutti Doni che riconducono al Recinto”.

59 > “E Gesù diceva che avrebbero dovuto affiancare a questo Progetto Divino altri Sacerdoti e allora ci avrebbe rivelato la data del terremoto” : Gesù mi fa cogliere tutta la Responsabilità dei Pastori della Chiesa, che si sono chiusi a questa Realtà; ma non si sono chiusi a due persone: a un sacerdote, a una Portavoce, ma hanno scansato la Parola del Padre, Che sta donando una Scuola Divina, per poter salvare i suoi Figli, anche in tutto quello che sarà concretezza materiale.
Dio chiederà Conto ad ogni singolo Pastore, perché ogni singolo Pastore ha il Dono del Discernimento, perché ogni singolo Pastore conosce la Preghiera, conosce la Meditazione e conosce le Sacre Scritture. La Voce di Dio è Inconfondibile e a ognuno di Loro è stato chiesto di meditare e discernere su queste Verità e solo dopo esprimersi.
Quanto Dolore per i Cieli per questo ripetersi, ma come già ha rivelato Gesù, Egli adesso è in Cammino non come Uomo, Spogliato della sua Divinità, ma come il Cristo Risorto e ognuno se Lo troverà dinanzi e a ognuno chiederà:
Gesù: “Cosa avete fatto del mio Bussare?”.

60 > “Così, soli e isolati, non avrei mai avuto il coraggio di rivelarla senza sostegno e supporto. Perché allora hanno pagato gli innocenti?” : quante volte Gesù mi ha chiesto di bussare al Cuore dei Pastori. E quante volte ho inviato Loro delle lettere, senza mai essere stata accolta, senza mai ricevere risposte, se non risposte superficiali, o di bruttezza, perché mai nessuno si è soffermato a leggere e a meditare la Parola Che Gesù mi dona e questo lo colgo in Gesù, perché nessuno poteva leggere Tutto quel Materiale e meditarlo in brevissimo tempo, perché solo pregandoci e meditandoci si aprono degli Orizzonti rivolti verso i Cieli.
E chiunque si avvicini con Cuore Sincero, senza decisioni umane, perché in quelle decisioni non c’è posto per delle risposte, ma solo seduti davanti a quella Croce, Gesù può aprire e può presentare tutta la sua Ricchezza.
Mi porto il dolore di tante cose che il Signore mi ha dato di vedere, mi ha dato di annunciare, che hanno avuto il loro Compimento ed non ho potuto fare altro che cogliere il Dispiacere dei Cieli.
La mia Unica Preghiera è che qualcuno faccia quel Piccolo Passo di Umiltà, di riconoscere la Libertà di Dio nella Scelta di servirsi di un qualsiasi Strumento, per poter dare Luce all’Umanità.

61 > “Gesù ci ha detto del terremoto tanto tempo fa: perché ce l’ha detto e non è andato fino in fondo?” : tanto tempo fa il Signore è tornato a parlarmi di un nuovo terremoto. Porto tutto il peso che questo, ben presto accadrà. Infatti, da qualche mese, il Signore continua a farmi maturare questa verità: mi sta preparando perché sia pronta ad ascoltarLo, senza che in me parta il senso della paura, che possa chiudere la mia Anima e non ascoltare.
Perché ho tanto bussato alla Chiesa. Tante volte abbiamo chiesto Soccorso, abbiamo chiesto, così come Gesù ci diceva, che altri Sacerdoti potessero accompagnarci in questo Cammino di Verità; queste Verità hanno un’Ampiezza molto Grande, perché partono dai Cieli, ma hanno Riflesso di Concretezza sulla Terra.
Il Signore vorrebbe donare di più per la nostra Salvezza, ma Gesù, Che è così Buono, rispetta tutte le mie fragilità, le mie debolezze, le mie paure. È un peso tanto grande da portare. Mi dà la Grazia. Ma sento anche tutta la difficoltà del donarlo all’Umanità.

62 > “E questo tempo che succederà?” : molte volte Gesù mi ha detto: “Figlia, Ciò che ora non comprendi, un giorno ti sarà rivelato”. E ora comincio a cogliere ciò che presto mi sarà rivelato.

63 > “Ma la Chiesa l’ha fatta costruire Gesù?”: Gesù risponde alla mia domanda: “Figlia, prima che costruire le mura, Io ho fondato la mia Chiesa su Pietro. Ho dato Fiducia alla Creatura di Dio. Le mura sono il contorno, ma Chi regna dentro quelle Mura è Chiesa, è Fortezza.
Ogni Uomo è Chiesa. Ogni Uomo è Tabernacolo. Ogni Uomo è Difensore di quel Tabernacolo. La Chiesa è Comunione. La Chiesa è Raduno. La Chiesa è Complicità d’Amore. La Chiesa è Recinto. Il Tutto ha una Bellezza Melodiosa se Lì regna Dio”.

64 > “Gesù la sua Spiritualità la viveva pure nel deserto e Lui dice che il Tempio è nella nostra Anima” : vedo Gesù nel deserto, Raccolto, nel Silenzio. Ma su di Lui scende una Luce. In quella Luce vedo scorrere un Suono, Che diventa Parola dentro Gesù: è quella Comunione Piena tra Dio e Gesù. Gesù poteva stare ovunque, perché aveva di Continuo il Nutrimento del Padre.
Ciò che non è dato a noi. per questo dobbiamo attingere dalla Chiesa, perché solo su quell’Altare discende lo Spirito Santo, si fa Vero Corpo e Vero Sangue e si dona a noi per poter nutrire l’Anima, per alimentare sempre di più quella Fiammella, per poter vivere di Continuo la Comunione con i Cieli.
Colgo quanto Gesù è stato Amore per noi, ma quanto più il Padre: attraverso Gesù ha lasciato una Grande Ricchezza: il Cibo, il Pane Spirituale, per poter essere sempre in Comunione, quella Comunione che è Via di Salvezza per ogni Figlio.
Perché attraverso quel Pane e quel Vino, non si spegnerà mai quella Circolarità Spirituale la Continuità del Cammino oltre il Tempo.

65 > “e poi dice che la Chiesa è del popolo” : vedo le Braccia di Gesù Spalancate e quelle Braccia Spalancate, Che invitano ad andare da Lui, quelle Braccia che si fanno Chiesa, per questo quelle Porte devono essere sempre Aperte.
E adesso vedo, oltre le Porte delle Chiese aperte, anche le Braccia Aperte dei Consacrati, perché Loro sono il Continuo di quel Gesù, Che ha sempre le Braccia Aperte.
Che tristezza per Gesù quando abbassa lo Sguardo su questa Terra.

66 > “La Chiesa Gesù l’ha creata, ma per radunare i Fedeli e i Fedeli non hanno più voce in capitolo” : Gesù mi fa vedere, attraverso i suoi Occhi, tanto deserto: Pecore che belano, ma non vengono ascoltate. Quel Suono di tromba, che doveva essere Continuo dentro la sua Casa Terrena, ora è divenuto silenzio.
Gesù dice: “Figlia, il mio Tempo era del Padre mio. Il mio Tempo era a sua Disposizione. Il mio Tempo era per servirLo. La mia Parola era la sua Parola. I miei Insegnamenti erano i suoi Insegnamenti. Vegliavo sul suo Gregge, così come Egli mi insegnava. La mia Gloria era dare Gloria al Padre. I miei Frutti erano i suoi Frutti. Tutto Ciò che Mi veniva donato era Luce per l’Umanità e di quella Luce Mi occupavo che si diffondesse di Continuo.
Queste sono le Verità che devono stare dentro la mia Chiesa. Dentro ogni Consacrato. E così sia”.

67 > “Perché la Chiesa la comandano i Sacerdoti, o i Vescovi o il Papa? Ogni decisione viene presa da Loro”: Gesù dice: “Se ogni Chiesa avesse una Protezione Spirituale scaturita dalla Preghiera e dall’Adorazione, potrebbe restare Aperta di Continuo, perché ogni peccatore potesse trovarvi Rifugio in qualsiasi ora, perché il Vero Custode della mia Casa è l’Amore, è la Presenza dello Spirito Santo che, se alimentato di Continuo, sarebbe solo Luce e Accoglienza. E la mia Casa tornerebbe ad essere Gremita di Piccoli Peccatori”.
Gesù mi fa vedere come, nel corso del tempo l’Uomo, che pensava di arricchire e impreziosire le Chiese, non ha fatto altro che avvicinare le tentazioni e il peccato.
E Gesù mi fa vedere la sua Nascita in quella Piccola Mangiatoia, la Ricchezza più Grande Che Gesù abbia mai toccato: il Calore di quel Bue e dell’Asinello e l’Amore del Padre e della Madre. Di questo umano Gesù ne ha fatto Tesoro, la Ricchezza Che Lo scaldava: la Povertà dell’Uomo.

68 > “Tutto questo potere che ha la Chiesa, gliel’ha dato Gesù? È scritto da qualche parte o è tutto una costruzione dell’uomo?” : è come se adesso Gesù volge lo Sguardo dentro una Chiesa Terrena e guarda come è Piccola quella Porticina Dove Lui regna: la Parte più Preziosa.
E poi si guarda attorno e coglie tutta l’ambizione umana, la vanità, l’innalzamento, il possedere, il nutrimento degli occhi fisici e il compiacimento delle orecchie umane. E di qui la paura che hanno introdotto dentro la Chiesa: la paura del ladro, che non sanno mai quando andrà a rubare.
Nella sua Piccola Mangiatoia c’era solo da attingere

AMORE.

Lì non sarebbero mai andati dei ladri, ma sarebbero sempre accorsi tutti, per poter vedere la Luce.
La Ricchezza di ogni Casa è quella Piccola Porticina, perché è l’Unica Sorgente che porta Frutti.

69 > “Perché la Chiesa è diventata uno stato assoluto? È come se è diventato un paese dove si fanno le leggi da soli” : Dio non aveva creato separazioni tra i Padri della Chiesa e il Popolo. Gesù camminava nelle Sinagoghe, nelle Piazze, nelle Vie; si è fatto Uno di noi ed è venuto ad abitare Insieme a noi. Lui, Re e si è fatto Povero. L’Uomo, povero e si è fatto re.
Quante mura di ricchezza si sono innalzate nella fede. Ma non ci è stato insegnato da Gesù. È frutto dell’Uomo. Gesù andava a predicare dappertutto. Ora si va in mezzo ai Poveri solo per apparenza. Quante cose sono state cambiate.
E quanto Dio ha continuato a rispettarci.

70 > “Perché un Papa deve essere nominato dai Membri interni della Chiesa?” : Gesù mi fa vedere che ci sono Uomini che devono essere scelti da Uomini. Ma Tutto Ciò che è Specchio di Divino deve essere Frutto di Preghiera e di Meditazione. Non si sceglie per le opere umane, ma per i Frutti Divini.
Solo se ci si raccoglie in Preghiera lo Spirito Santo susciterà una Giusta e Santa Scelta, perché saranno i Cieli a scegliere.

71 > “Tutte queste cose le ha dette Gesù o è una conseguenza dell’uomo?” : tutte le Scelte che ha fatte Gesù sono Scelte di Amore, ha scelto guardando ogni singolo Figlio nell’Anima, per questo ciò che l’Uomo non riesce a spiegarsi: perché Giuda? Perché s. Paolo? Perché Pietro?
Le Scelte di Gesù sono state Scelte per essere da Specchio all’Uomo, come a tutti è data la Possibilità della Conversione e come a tutti è data la Libertà della Scelta. Gesù non ha guardato l’umano che era in loro, per questo all’Uomo non è mai dato di dare Giudizio, perché il Giudizio di Dio ha un’altra Visibilità
Gesù: “Che l’Uomo impari a scegliere così come il Padre ha dato Testimonianza, perché Grande è la Responsabilità davanti al Padre”.

72 > “Perché p. Pio ha dovuto subire quelle torture del Diavolo per difendere Gesù?” : p. Pio veniva raggiunto dal diavolo, solo perché quelli che Lo circondavano, compresi i suoi Fratelli, non lo amavano, ma lo contrastavano; in quel contrasto si inseriva il male e p. Pio pagava tutte le conseguenze.
Se p. Pio fosse stato accolto, accompagnato nella Preghiera, Ciò che Dio aveva previsto per lui sarebbe stato solo Dolcezza sulla Terra, perché Grande era la Luce in p. Pio. E quando al Bene si contrasta il male, quel male si poteva vincere solo se attorno a lui si fosse creata una Barriera di Preghiera e Protezione. Quanti Frutti in più avrebbe potuto donare p. Pio a questa Umanità se fosse stato accompagnato con la Preghiera e con l’Accoglienza, in quella Grande Grazia che Dio gli aveva donato.

73 > “Perché ora Gesù non fa venire il tormento a coloro che Lo rappresentano?” : Gesù mi fa cogliere che se l’Uomo è sempre Protetto dallo Sguardo di Dio, nella Misura in cui Lo accoglie, tanto più c’è Protezione per i Consacrati, perché essi rappresentano la Parola di Dio e per ogni Consacrato che non è luce, non fa spegnere la Luce solo in sé, ma trascina tante Anime nel buio.
Solo che ora colgo che l’Umanità è in pericolo e Gesù, necessariamente, busserà al Cuore di ogni Consacrato, perché si ravveda e torni nella Luce, perché il suo Giudizio non sarà solo per la Vita Eterna, ma sarà Ora, in questa Era, in questa Umanità.
Ogni cosa Gesù porterà alla Luce, perché solo se si muore a se stessi e ci si ricolma di Dio, si può riavere un Inizio, una Ripartenza. Non si può eludere questa Verità.

74 > “Perché le cose non vanno di pari passo?” : colgo che nello Spirituale non c’è quell’immediato, come nelle persone normali. Nei Consacrati c’è un’Ampiezza maggiore, perché con la Promessa a Dio, vivono una Profondità Maggiore, per questo le cose vanno più adagio: Gesù gli dà sempre di cadere e rialzarsi, perché tanta è la loro Responsabilità ma, nonostante questo, di ogni caduta si darà Conto a Dio.
Dio sarà Clemente più con le Persone semplici, né con i suoi Discepoli.

75 > “Perché p. Pio ha fatto convertire tante persone e ora sono tra il Bene e il Male?” : Gesù mi fa vedere quanta Povertà c’era in p. Pio. Ma aveva una Tale Ricchezza dentro, che Fiumi di Persone si sono Convertite, le ha riportate al Padre.
Per lungo tempo la sua Santità ha aleggiato in quella Casa Terrena, poi l’intervento dell’uomo, il nutrire gli occhio fisici e il far spegnere tutte le Verità che erano impresse in Padre Pio, egli che amava la Semplicità, la Piccolezza, perché in quella Semplicità e in quella Piccolezza aveva incontrato il Padre, aveva incarnato Gesù in Pienezza. Col passare del tempo la folla, il popolo è tornato a farsi tante domande, tante perplessità, tanti interrogativi. E di nuovo inserirsi quel peccato che crea confusione e che, piano, piano, fa spegnere quella Grande Spiritualità che quell’Umile Sacerdote aveva innalzato.
Se l’Uomo vedesse attraverso gli Occhi di Gesù quanti danni, quanti peccati insorgono su questa Terra! E tutto per il dio denaro.
Quanto Dolore nei Cieli per le sorti di questa Terra! Se ogni Figlio fosse cosciente di quanto orrore abbiamo creato, tremerebbe di continuo.

76 > “Vedevo: è come se le facciate delle Chiese giocano a nascondino. È come se ci sono degli alberi davanti: d’estate si coprono dietro le foglie e l’inverno si denuda” : quelle facciate rispecchiano la spiritualità che effondono i Consacrati che sono all’interno. Hanno una fede di facciata, una fede ricolma d’ipocrisia, sono nel peccato, eppure si innalzano. Si coprono dietro la Parola di Gesù e si fanno chiamare: “Padri”.
Vedo quanto le Piccole Verità ci mettono tempo per espandersi. Ma quanto corrono le bruttezze dei comportamenti. Il peccato dilaga a macchia d’olio, mentre le Bellezze fanno fatica ad espandersi. Quelle facciate che cambiano di continuo non sono altro che l’eco di pettegolezzo quel mormorio che è un dire e uno sdire tra i Fedeli. E quanto il male si prende gioco di quella Casa Terrena. Quegli alberi che danno il senso del tempo, quel tempo che cammina e il Ritorno di Gesù si fa sempre più Vicino.

77 > “Quando Gesù dice che sta per vomitare è come se sta per vomitare l’iniquità di questa Chiesa, la non verità” : Gesù parla di Profezia da Lungo Tempo annunciata nell’Apocalisse. In quella Profezia Dio ora annuncia, per Amore:
Il Padre Celeste: “Ravvedetevi. Questo è il Tempo a voi concesso. Un Dio Che parla, non è un Dio Che gioca. Meditate. Pregate. Non è più tempo di giustificazioni”.

78 > “Colgo davvero il disgusto del Signore nei confronti della Chiesa: davvero hanno profanato tutto, hanno infangato tutto” : Gesù mi fa cogliere l’errore della Chiesa: il non essere più ascoltati li ha portati a percorrere altre vie. Ma quelle vie li ha ricoperti di cecità e sordità, fino a perdersi nei limiti umani. Hanno impoverito la fede, l’hanno resa a immagine e somiglianza dell’uomo.
Non era così che si riportava il Gregge all’Ovile, ma perseverando nella Preghiera e nella Fedeltà in Colui Che è Maestro e Verità e Via.

79 > “È come se questa ultima Chiesa è la rappresentazione vivente della Chiesa del nostro periodo” : questo è tutto ciò che sta davanti agli Occhi di Gesù.

80 > “è come dire: più siete innalzati, e più forte la sarà la caduta” : tanto più la Chiesa si è innalzata con opere umane, tanto più, ora che Gesù sta operando, grande sarà il Dolore dello specchiarsi. Si tornerà alla Povertà, alla Piccolezza, al chiedere Umilmente: “Aiuto”, perché Grande sarà il nostro Bisogno del Signore, Che riporti in ogni Cuore, in ogni Mente il Giusto Equilibrio, perchè tanto più si è innalzata quella piramide di io, e tanto più Gesù riporterà l’Umiltà. Sarà così Doloroso a far crollare quella piramide, ma è necessario per far Spazio a Dio per ricostruire il suo Tempio.

81 > “C’è un proverbio che dice che non c’è sordo più sordo di chi non vuol sentire” : quanto Dolore abbiamo dato a quella Croce nel Corso dei Secoli, perché se uno ha Fede, se uno crede che un Padre Buono non lascia mai da soli i suoi Figli, non ci resta altro che fare: “Mia colpa”, perché se un Padre c’è, Quel Padre parla, e sente.
Ma chi sente, non ha voluto sentire, non può ritenersi obbediente a Dio, Figlio di Dio, perché gli è stato detto e non ha ascoltato, Lo ha accantonato, facendosi più grande del Padre suo.
Gesù: “E se non si riconosce Quel Padre e Lo si scansa, di quale padre sei diventato figlio?”.

82 > “È come se chi ha l’udito non sente, chi ha la vista, non vede: è come se hanno tutte le mezze misure” : tutti conoscono le Verità del Grande Libro, ma nessuno le ha mai Incarnate. Per questo il Padre invita tutti a leggere e meditare le sue Verità, perché poi si possa incarnarle, viverle e farle vivere, crescere nella Sapienza di Dio è comperare Ricchezza da Dio e per comperare da Dio non c’è bisogno della ricchezza, ma di quella stessa Ricchezza di cui Dio ci ha fatto Dono attraverso Maria: la Semplice Preghiera del Santo Rosario.
Tanto più si prega, tanto più ci si impreziosisce, tanto più si è Luce e tanto più si ha una Conoscenza e una Sapienza di quelle Verità che il Padre ci ha donato attraverso i suoi Strumenti.

83 > “Portano tutti un po’ questa velatura che li copre e li fa andare a viso scoperto” : non è l’abito che si indossa che può coprire il peccato, davanti a Gesù non c’è involucro che riesca a nascondere ciò che si è e ciò che si porta.

84 > “ma è talmente una velatura leggera che se poco poco la Luce gliela rende trasparente, rimangono davvero nudi, fino a leggere quello che portano nelle viscere” : tanto più Gesù si avvicina come Giustiziere, tanto più la Luce si diffonde e tanto più il peccato verrà alla Luce. Non ci sarà parvenza che tenga.

85 > “Vedo che, chi torna davvero alla Parola di Dio e la mette in pratica, è come se il cibarsi di questa Parola è come se all’interno del corpo ti rivesti di una Corazza, dove nessuno può entrare a vederti” : credere con tutte le Forze che a Dio nulla è impossibile. E se ci si crede in Pienezza, Gesù mi fa vedere quell’Immagine di Donna dove, spogliata dei suoi vestiti, la Grazia di ricoprirsi di capelli.
Solo in Gesù le Cose si possono fare Nuove. L’uomo non può più niente, solo quel Piccolo Passo di Umiltà di ravvedersi e Abbandonarsi alla Volontà di Dio.
Il fare: “Mia colpa” è Gradito agli Occhi di Dio in questo tempo.

86 > “E se una Luce si avvicina, sarà solo bagliore, perché si rispecchia nell’Oro, in questa Parola di Gesù, di Dio, che davvero vale per quanto pesa” : è come se Gesù invita tutti a prendere del tempo, a sedersi, a meditare e discernere tutto il vissuto, perché più si porta alla Luce, più si riconosce e più quella Lucina che attende può cominciare ad operare e crescere in Bellezza, fino a ridonare un Respiro di Purezza, di Profumo, quella Via di Santità che, se per lungo tempo l’abbiamo chiusa, Gesù ce la vuole riaprire.
Ma ad ogni Figlio è dato di sapere che la LUCE incontra la Luce: Egli la dona ma all’Uomo accoglierLa.

87 > “è la Ricchezza più grande per noi, per la persona umana” : Gesù invita tutti i peccatori a rompere quegli argini costruiti dal male, per poter accedere di nuovo a quella Parola di Dio con Occhi Nuovi, con Udito Nuovo e a pregare con tutte le Forze, di poter tornare a nutrirci e a saziarci solo di quella Ricchezza, perché solo lì il ritrovare la Vita, l’Essenza della Vita.

88 > “Ora, vedo te, fra Lino, e Gesù ti dice di camminare sulla Retta Via, perché un giorno Gliene renderai conto. Colgo queste Parole come Luce per ogni singolo Consacrato”: Gesù: “A te, umile discepolo prescelto, non chiederò Conto di ciò che hanno ascoltato e udito le tue orecchie e i tuoi occhi fisici, ma Ciò che Io ti ho dato di vedere e di udire nella tua Anima. Ciò che porti nel cuore lo esprimi con la bocca, ciò che porti nell’anima, vivilo alla Luce di Dio.
Ti chiederò Conto dei frutti che hai maturato sulla Terra, perché quei frutti sono Opera della mia Scuola Divina.
Rimani fedele alla tua Promessa di dare Obbedienza al Padre Tuo e, attraverso il Padre Tuo, ai Padri della Chiesa e non ti occupare: ad ognuno chiederò il Conto. Medita su queste Parole e che siano da Specchio ai miei Prescelti ai quali un Giorno chiederò i Frutti del Dono del mio Dire”.

89 > “Vedevo e sentivo. Prima vedevo il Cuore di Maria” : quante Persone si convertono attraverso il Cuore di Maria. Quanta Dolcezza in quella Mamma nell’accogliere quegli Umili Figli che La riconoscono come Mamma, perché così Lei può donare tutto il suo Amore ai loro Cuori e riscaldarli.

90 > “poi sentivo Battiti Innocenti che sono davanti alle Porte del Paradiso e aspettano che si spalanchino queste Porte” : quanti per Intercessione di Maria vengono esauditi dal Padre. Colgo l’Accoglienza in Maria di questi Figli, delle loro Suppliche e tutte quelle Suppliche Maria, attraverso gli Angeli, le porta tutte al Cospetto di Dio.
Colgo Maria Che ha una Schiera di Angeli Che La sostengono e Che La aiutano in tutte queste Richieste, queste Intercessioni presso il Padre.

91 > “Sai come la vedo questa Porta? Di un grigio-chiaro, ma sempre fatta tutta di nuvole” : è quella Porticina dei Cieli, quella Porticina Che si apre per introdurre al Paradiso. Lo Spirituale dei Cieli quella Trasparenza che diventa Concretezza.

92 > “e l’Amore e la Preghiera aprirà la Porta: sono le uniche Armi per la Terra e le uniche Armi per i Cieli” : colgo che la Preghiera e l’Amore sono quelle Armi che fanno cadere tutte le barriere dell’incredulità. Se si crede con tutte le Forze, si romperanno quegli argini, si spezzeranno quelle catene e si riaprirà il Respiro, quel Respiro che verrà accolto da quelle Porticine, che non aspettano altro che il nostro chiedere: “Aiuto”, il nostro: Sì”:

“Padre, soccorrici.
Padre, sostienici.
Padre, a Te mi affido,
in Te l’Ascolto.
In Te l’Udire.
In Te vivere.
Grazie,
perché Tutto è Dono.
Grazie,
perché in Te ho trovato la Salvezza.
Grazie,
perché in Te si è riaperta la Porta della Speranza.
Grazie,
perché in Te la Via della Comunione:
i Cieli che tornano a regnare nella mia Anima.
Lode a Te, o Padre,
Lode a te, o Madre.
Lode al Regno di Dio, che torna ad abitare in mezzo a noi.
Amen.
Alleluia”.

93 > “Colgo che nei Cieli ancora deve arrivare colui che siede vicino a Gesù. Perché sento che lo farà sedere vicino a Lui, come Lui si è seduto vicino al Padre suo” : Gesù mi fa cogliere che l’Apertura dell’Apocalisse è un Cammino di Concretezza Divina nel Compiuto di Dio già è segnato quel Predestinato che siederà vicino a Gesù e Gesù Che annuncia che colui che sarà Testimone Fedele dell’Annuncio del suo Cammino, dei suoi Passi, di queste Rivelazioni di Concretezza sarà il Prescelto, colui che siederà al suo Fianco, così come Egli è seduto alla Destra del Padre. Un Animo nobile sarà a fianco a Gesù.
Chi si mette a Servizio di Dio ha la sua Ricompensa, il Premio della Fedeltà e del Ringraziamento del Dono della Nuova Investitura, quell’Investitura fatta di Abbandono, di Obbedienza, di Testimonianza, colui che ha risposto ai Cieli, mettendosi in Ascolto e lasciandosi guidare dal Padre, Gesù, Che dona sempre la Giusta Ricompensa a coloro che servono Fedelmente il Padre, dandoGli ogni Onore e Gloria.

94 > “Il primo che arriverà nei Cieli, degno di arrivarci, vuol dire che nei Cieli si compirà quest’Atto” : Gesù parla di colui che entrerà a far parte della Nuova Era, della Nuova Umanità, perché sarà colui che avrà avuto la Forza del:

“CREDO”

in maniera incondizionata che l’Opera di Dio è in Cammino, cha a Dio nulla è impossibile, che in Dio era già Tutto previsto.
Tutto ciò che attende l’Uomo è l’Accoglienza del vivere l’Ingresso nella Nuova Umanità.

95 > “Gesù è Colui Che si è seduto alla Destra del Padre. Con questi Nuovi Cieli, ci sarà colui che siederà vicino al Figlio” : quando Gesù parla della Nuova Umanità e dei Nuovi Cieli, il Cambiamento che ci sarà sull’Umanità avrà riflesso anche nei Cieli.
E vedo una Luce Che è Dio, vedo una Luce Che è Gesù e vedo una Luce vicino a Gesù, che è il Primo Abitante della Nuova Umanità che è in Rappresentanza di quell’Era che è cambiata sulla Terra: nei Cieli solo una Testimonianza, una Rappresentazione di un Cambiamento. È come se vicino a Gesù siederà il Frutto del Cambiamento dell’Opera di Dio.
È come cogliere: all’Inizio c’era Dio, il Trono dell’Altissimo, poi il Trono del Figlio dell’Altissimo, Che è stato quel Cambiamento che ha stravolto tutta l’Umanità e ha portato dei Cambiamenti anche nei Cieli, perché si sono riaperte le Porte del Paradiso.
Adesso, a distanza di Secoli, con l’Apertura dell’Apocalisse, questo Nuovo Posto vicino a Gesù, in Rappresentanza di questo Nuovo Cambiamento che sarà sulla Terra e che porterà Cambiamenti anche nei Cieli, perché nella Nuova Umanità è previsto il Compimento della Circolarità tra Cielo e Terra.

96 > “Mi passa questa Realtà, che non viene ascoltata. Ma il Signore compirà la sua Opera” : è Gesù Che dà ancora Testimonianza alla Chiesa: così come allora si è servito di Giovanni, per poter annunciare alle Sette Chiese, così ora Gesù mi sta mostrando Ciò che ancora non era stato Rivelato, ma che era impresso in Giovanni: Luci Nuove, Luci di Concretezze, la Parola del Padre Che cammina verso il Compimento.
Gesù: “Tutto è racchiuso nel Padre, ma Tutto deve ancora scorrere agli Occhi dell’Umanità e Ciò che scorrerà agli occhi dell’Umanità sarà la Realizzazione dell’Apocalisse.
La Preghiera, la Meditazione, illuminerà le Anime. Ascoltate la Voce del Padre. Il Cristo è in Cammino e presto vedrete i Frutti. L’avvicinarsi del Bene è perché il male già sta distruggendo.
Ai Pastori della Chiesa: mettetevi in Ascolto: a Voi sono state affidate le Anime, quel Gregge da ricondurre a Dio. Badate bene di non farle disperdere lungo il Cammino, perché tanta sarà la vostra Responsabilità! Ognuno avrà la sua Ricompensa.

QUESTA È PAROLA DI DIO.

Figlia, la Pace, la Preghiera, sia la tua Fortezza. Il tuo Abbandono sia rivolto ai Cieli. Lo Spirito Santo veglierà su di te. Non lasciare che l’Uomo ti fermi. Il tuo Rifugio sia la Croce, dove la Sofferenza è stata Risurrezione”.
Vedo Gesù e ha in Mano una Croce di Luce. Benedice la sua Parola, che ogni tenebra sia diradata e che ogni Cuore Puro riconosca la sua Parola.
Gesù: “Figlia, la mia Benedizione ti custodisca. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.


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