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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


213-13 Ap 3, 1-6 “Così parla il Figlio di Dio”. 23/05/2011
213-13 Ap 3, 1-6 “Così parla il Figlio di Dio”.

Lettere alle Sette Chiese: Apocalisse 2, 1-3, 22.

5. A Sardi: Ap 3, 1-6.

Ap 3 1 “All’angelo della Chiesa di Sardi scrivi: Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle: Conosco le tue opere; ti si crede vivo e invece sei morto. 2 Svegliati e rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio. 3 Ricorda dunque come hai accolto la parola, osservala e ravvediti, perché se non sarai vigilante, verrò come un ladro senza che tu sappia in quale ora io verrò da te. 4 Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi mi scorteranno in vesti bianche, perché ne sono degni. 5 Il vincitore sarà dunque vestito di bianche vesti, non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. 6 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.

Luci su Apocalisse 3, 1-6.

Ap 3 1a “All’angelo della Chiesa di Sardi scrivi” : colgo il Pensiero di Dio, Che si fa Parola attraverso Gesù e che si dona a Giovanni, perché un’altra Lezione d’Amore sia impressa su quei Fogli: Verità di Compimento per il Pastore della Chiesa di Sardi.

3, 1b “Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle” : è Gesù, l’Inviato del Padre. Si presenta a Giovanni come Colui Che ha le Grazie dei Sacramenti e lo Sguardo di Compimento sulle Sette Chiese.

3, 1c “Conosco le tue opere; ti si crede vivo e invece sei morto” : Gesù rimprovera l’Angelo di questa Chiesa: non si parla da quel Pulpito se non si è in Armonia con il Padre Celeste, vana è la sua opera; si parla di Lui, ma non dei suoi Frutti. A che serve servire gli Uomini, se a quegli Uomini non si dona Dio?
Si è servitori degli Uomini quando si è Servitori di Dio, quando in quella Luce Interiore passa la Grazia, passa il Profumo della Vera Fede, il: “Credo”.
Non deve mai mancare lo Sguardo all’Onnipotenza di Dio, o l’operare è vano nella Casa del Padre.

3, 2a “ Svegliati e rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire” : Gesù riporta lo Sguardo a quel Sigillo impresso da Dio, quell’Obbedienza Promessa al Padre, Dove non viene mai meno quel Luccichio di Luce.
La Mano Tesa di Gesù: l’Invito a ritornare sulla Retta Via, dove tutto si è spento, dove tutto si è umanizzato, Dio, Che veglia sul suo Figlio, gli va in Soccorso e gli dona Luce di Concretezza, riporta lo Sguardo su quel Sigillo, perché solo attingendo dal Padre può riaccendersi quella Fiammella Viva, ma che quel Sacerdote ha coperto di ombre, perché è caduto in basso.
Il suo attingere dalla terra e non dall’Alto, ha creato ombre sul Vero: “Credo”, sulla Vera Fede.

3, 2b “perché non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio” : chi affida la sua vita a Dio e, attraverso Dio, vuole essere Testimonianza di Dio per gli altri Figli-Fratelli, non può operare a sua propria immagine e somiglianza, perché grave è la disobbedienza a Dio, perché la Posta in Gioco sono le Anime dei Figli di Dio.

3, 3a “Ricorda dunque come hai accolto la parola, osservala e ravvediti” : Gesù mi fa cogliere: non grandi opere per avere il Perdono di Dio, ma Piccoli Frutti di Umiltà e di Verità: l’Umiltà di chiedere: “Perdono” e di ritornare a quella Sorgente, Dove attingere e donare.
Il Buon Padre Celeste, Che, davanti agli errori, dona sempre una Via di Salvezza. Gesù, così Buono, Che dona Insegnamenti attraverso Giovanni, a questo Servo di Dio, dandogli Luce degli errori fatti, ma non lo lascia nella confusione, nello sconforto, dona a lui Passi di Luce, per ravvedersi.
Dio Che sceglie i suoi Strumenti come Padre, per tendere la Mano in qualsiasi momento ai Figli che ne hanno bisogno; la Docilità, il saper accogliere il Perdono, ravvedersi e dare Inizio ad una Luce Nuova.

3, 3b “perché se non sarai vigilante, verrò come un ladro senza che tu sappia in quale ora io verrò da te” : Gesù, dopo aver annunciato e dopo aver dato la Soluzione, non può fare altro che essere Verità fino in fondo: ti dona il Perdono, ti dona il ravvederti, ti dona la Via, ma sente su di Sé tutta la Responsabilità dell’Operare del Pastore; per questo l’Annuncio di questa Punizione d’Amore, perché le sue Responsabilità sono Grandi davanti a Dio, perché egli opera in

NOME DI DIO.

E Dio dona solo Insegnamenti di Verità, di Amore e di Giustizia, Cibo di Sazietà ai suoi Figli.

3, 4a “Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti” : Gesù, Che allarga il suo Sguardo.
Dopo che Gesù ha portato alla Luce l’operare di questo Consacrato, continua il suo Dire, affermando che ci sono anche Degni Sacerdoti, che operano in Pienezza la Parola di Dio e questo fa della loro Veste una Veste Candida. E Gesù, Che è Presente in loro, darà Testimonianza al Padre suo della loro Obbedienza, riporterà davanti a Lui l’Opera dei loro Frutti: Anime che incontreranno quella Schiera di Angeli Che, ricolmi di Luce, indicheranno loro la Via più Breve per arrivare al Cospetto del Padre.
Chi rimane Fedele alla Parola del Padre, lascerà Frutti di Luce sulla Terra e Frutti di Luce nei Cieli.
Gesù dà Testimonianza che ogni Consacrato incontra tante difficoltà, tante tribolazioni, ma se si rimane ancorati agli Insegnamenti del Padre, Dio non mancherà di trasformare quelle cadute in Risurrezione.
Gesù dice. “Figli, non nascondetevi, non giustificatevi di fronte alle difficoltà, ai troppi impegni. Trovate spazio per essere sempre in Comunione con Dio perchè Egli è la vostra Via e voi, che siete stati chiamati a mostrare la Via del Padre, non potete mostrare la via dell’uomo”.

3, 4b “essi mi scorteranno in vesti bianche, perché ne sono degni” : tutti coloro che sono rimasti Fedeli alle Volontà del Padre, a quei Giusti che hanno messo la loro vita a Servizio del Padre, saranno coloro che vivranno la Comunione Piena della Celebrazione con Gesù.
Vedo Gesù Che celebra. È rivestito di Luce. C’è un Altare di Pietra Bianca e, vicino a Lui, figure di Consacrati, rivestiti di Bianco.
Gesù: “Figlia, questa è Verità Eterna: realmente entreranno a far parte della Celebrazione Eucaristica in questa Eternità d’Amore”.

3, 5a “Il vincitore sarà dunque vestito di bianche vesti”: Gesù: “A tutti quei Consacrati che si contentano delle briciole umane: non rimanete poveri”. Gesù offre molto di più, un Premio di Gloria ad ogni Consacrato che vuole ambire ad un Premio Eterno: deve solo rimanere nella Piccolezza, nell’Umiltà, nell’aprirsi e nel ricevere Amore per nutrirsi e per nutrire.
Quanta Semplicità nella Luce, per essere Degni Figli Consacrati del Padre Celeste.

3, 5b “non cancellerò il suo nome dal libro della vita” : colui che ha indossato quelle Vesti Bianche, che ha camminato nella Rettitudine, che ha vissuto nel Continuo, che si è lasciato guidare, posando i suoi piedi sulle Orme di Gesù, vedrà il suo Nome inciso su quel Grande Libro, dove all’Indice c’è scritta la Parola:

“AMORE”

e, sotto di essa, i Degni Nomi dei Vincitori.
Gesù: “Figlia, questo è il Premio più Ambito e più Veritiero a cui un Consacrato deve sperare: la Gioia Eterna e il vivere la Pienezza dell’Amore. Non c’è Premio più Grande del partecipare dell’Amore di Dio”.
Se ogni Consacrato credesse alla Promessa di Gesù, non esiterebbe un attimo a chiedere il Dono di indossare le sue Vesti, per essere scritto su quel Grande Libro, il Libro della Vera Vita.

3, 5c “ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli”: Gesù: “A voi, Consacrati, che vi ho annunziato Parole di Verità Eterna, non nascondetevi, non siate ciechi e sordi, perché Io vi sarò dinanzi come Giudice e Giustiziere e solo a coloro che sono Degni di vivere la Pienezza della Vita, lo condurrò davanti al Padre mio e la Protezione degli Angeli: faranno da Scudo perché voi vediate la Luce del Sommo Maestro”.

3, 6 “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese” : vedo Gesù, Che si allontana benedicendo Giovanni e, su quel Foglio di Pergamena, Gesù fa il Segno della Croce: la sua Benedizione Sigillo Indelebile per custodire l’Eterno, Parola Viva Parola di Santità. Vedo inciso su quei Fogli la Parola:

“AMEN”.

Ap 3, 1-6. Visione.

Gesù è Colui Che possiede lo Spirito Santo e i Sette Angeli-Stelle. Quello di Sardi è uno di questi. Gesù conosce le sue opere: la sua Spiritualità sta venendo meno e sta per morire. Il suo fallimento è il Fallimento di Gesù davanti al suo Dio.
Questo non rispettare a pieno il Compito di Angelo che gli è stato affidato, fa perdere a lui questa Protezione Spirituale, portando oscurità a questa Chiesa e il Signore, a questa sua disobbedienza, non alimenta più la Fiammella dello Spirito e si crea spazio all’iniquità e di lì lo spegnersi nell’ignoto: una cosa che non ha tempo, non una cosa definita; in qualsiasi momento questo spegnersi, può accadere da un momento all’altro. È come se questa Fiammella si dirige verso una parte oscura, un tunnel e non si sa quando si spegne.
A Sardi alcuni non hanno macchiato le loro Vesti: qui è come se mi passa l’incoscienza, il non sapere: chi non sa, non pecca, quindi rimane con questa Veste Bianca, perché comunque porta Bellezza, cosciente di compiere il giusto, perché non sa oltre. E loro, davanti a Dio, saranno sempre Puri, per seguire il suo Spirito.
Colui che persevera fino alla fine dei suoi giorni, sarà colui che deterrà questo Nome nel Libro della Vita e andrà a sostituire colui che si è sottratto al compito che il Signore gli ha affidato.
Se il Signore ti ha affidato una Grazia, quella Grazia si sposterà di Anima in Anima, se non è stata riconosciuta e arriverà a Compimento, una volta che è stata progettata da Dio. Se Dio ha stabilito Sette Chiese, Sette Chiese devono compiere il suo Dire: Lui può spostare da un Angelo ad uno più Umile, comunque Lui riporterà al Padre il “Succo” di queste Sette Chiese, “Succo”, nel senso di Compimento (22.05.2011 Domenica. S. Rita da Cascia. S. Giulia).

Luci sulla Visione.

1 > “Gesù è Colui Che possiede lo Spirito Santo” : Dio, attraverso lo Spirito Santo, Che è Presenza Viva in Gesù, nella sua Anima, dà Testimonianza di Dio, questi Insegnamenti del Padre, che arrivano con tutta la Pienezza e la Saggezza e la Purezza dell’Amore.
Questo Ponte tra Dio e Gesù è lo Spirito Santo, e il Ponte tra Gesù e i Consacrati è lo Spirito Santo; Dio, Che dona attraverso il Figlio, il Figlio che dona attraverso lo Spirito Santo.
È come se sto vedendo dei Passaggi. È Gesù, mi sta dando Luce, perché il Padre ha previsto Gesù come il Messia, Colui Che ci avrebbe liberato dalla morte, Gesù, Che è stato Concepito per Opera dello Spirito Santo, Che è venuto sulla Terra in maniera Incontaminata, senza che nessun peccato fosse impresso sulla sua Anima, quella Purezza che ha custodito quell’Anima Candida del Padre, anche se il suo Corpo era di Carne, ma la sua Anima era Amore Purissimo.
Anche se Gesù si è spogliato della sua Divinità, ma non L’ha mai persa, quell’Anima è rimasta Integra nel suo Amore ed è Lì che Lui ha attinto come Sorgente d’Amore la Purezza per il Perdono.
È come se colgo la Forza di questo Atto: è riconducibile al Padre, perché il Padre non ha mai lasciato Gesù neppure per un istante senza la Pienezza, quella Forza d’Amore che era Sorgente del Padre; per questo Gesù mi fa cogliere che le Sofferenze che abbiamo inferto alle sue Carni, ne ha partecipato anche Dio, ma quel Perdono del Figlio è stato anche un Perdono del Padre.
Quanto quel Padre Buono è stato Amore.

2 > “e i Sette Angeli-Stelle. Quello di Sardi è uno di questi” : vedo Gesù, Che dà Voce e Corposità ai Sette Sacramenti, l’istituire come Uomo, ma in quell’Uomo la Presenza Viva dello Spirito Santo, Che imprime in ogni suo Dire la Parola del Padre, l’essere Testimone Visibile di quei Sacramenti.
Ma in quei Sacramenti è impresso l’Eterno, per questo chi li incarna, ha in sé la Presenza dei Cieli, dell’Angelo, la Rappresentazione di questa Stella, Astro del Cielo, ai quali Dio tiene come Luce nel suo Regno Celeste, quella Luce sempre Accesa, che illumina il Cielo e che è Specchio sulla Terra.
Il ricordarsi sempre la Provenienza della Parola del Padre: in Gesù, Vero Dio e Vero Uomo, gli Insegnamenti del Vero Cristiano, della Vera Fede.
E Gesù in questo Sacerdote di questa Chiesa vedeva il vivere di quella Luce, la Comunione con Gesù, perché c’era questo Compimento, il vivere gli Insegnamenti di Gesù in Pienezza.
Quanto lo Spirito Santo è Presente in quei Sette Sacramenti, la Concretezza Spirituale, di un Gesù Vivo e Presente in mezzo a noi.

3 > “Gesù conosce le sue opere: la sua Spiritualità sta venendo meno e sta per morire” : Gesù, che nel momento del bisogno, della tribolazione di questo Sacerdote, nella sua Sincerità del suo: “Sì” a Dio, ma nella difficoltà della concretezza del vivere quotidianamente il Sacerdozio, Lui è sempre Pronto a soccorrere.
Gesù riporta lo Sguardo a Colui Che ha annunciato la Parola del Padre, a Colui Che si è fatto Uomo per incarnare la Parola del Padre, a Colui Che nelle debolezze umane, sapeva attingere a quella Sorgente d’Amore, così ora Lui può ridare Luce a quella Fiammella che sta spegnendosi.
Non arrendersi mai davanti alle tentazioni, ricordarsi sempre che a Dio nulla è impossibile e, se lo si cerca attraverso Gesù, attraverso quei Sacramenti, come si può non incontrare quella Mano Tesa.
Al Consacrato: Apertura e Accoglienza e tanta Buona Volontà, riorientare lo Sguardo verso i Cieli e attendere quella Cascata di Benedizione, che ridà Luce al Sacerdozio, a quel Sigillo ed è quella Benedizione di Luce che dirada le ombre, disperde la pochezza umana e riabbraccia l’Armonia dell’essere Umili Discepoli e Umili Servitori nella Libertà e nella Gioia in Dio.

4 > “Il suo fallimento è il Fallimento di Gesù davanti al suo Dio” : Gesù mi fa cogliere che ogni Sacerdote è sotto il suo Sguardo.
E quanta Responsabilità il Sacerdote avrà davanti a Dio, perché ha chiuso le Porte a quel Figlio, a Gesù: non L’ha lasciato operare, non ha dato Buoni Frutti.
E il Dolore di Gesù davanti al Padre di non essere stato accolto.
Ogni Missione di un Consacrato è un Continuo di una Missione di Gesù, perché un Consacrato è tenuto ad attingere a quella Sorgente Viva degli Insegnamenti Incarnati da quel Figlio d’Uomo, Gesù.
Gesù: “Figlia, quanto ha da meditare anche il più Piccolo dei Consacrati davanti a queste Parole.
Non si diventa Sacerdoti se non si cammina sul Sentiero della Luce.
Il Primo Insegnamento di un Sacerdote, prima di intraprendere il Cammino della Santità, è il morire a se stesso, l’essere Piccoli, Umili e farsi ricolmare dalla Sapienza e dalla Grazia Celeste.
Non coloro che portano l’abito parteciperanno alla Celebrazione del Cristo, ma coloro che indosseranno l’Abito nelle Vesti del Cristo, nell’Anima.
Gesù: “Figli Consacrati, voi che avete la Grazia della Meditazione, ascoltate, ravvedetevi, questa è una Grazia dei Cieli.
Ciò che fino ad ora avete accantonato, rendetelo Presenza Viva davanti a voi. Ciò che era di Insegnamento allora per questo Angelo della Chiesa di Sardi, così ora sia Acqua Zampillante per le vostre verità.
Vi sto tendendo la Mano come Buon Pastore: in Verità, in Verità vi dico, che queste parole susciteranno nei vostri Cuori un Battito Tuonante, perché riconoscerete l’Eco del Padre vostro Che, dai Cieli, annuncia la sua Separazione per Opera dello Spirito Santo. E così sia!”.

5 > “Questo non rispettare a pieno il Compito di Angelo che gli è stato affidato, fa perdere a lui questa Protezione Spirituale, portando oscurità a questa Chiesa” : Gesù, partendo da quella Chiesa così distante, ha parlato allora, così come ora sta parlando alla Chiesa Universale.
Gesù: “Pastori che vi siete persi in quelle terre aride, lo spegnersi della vostra Spiritualità, il perdersi per cose materiali, ha rotto gli Argini di Protezione; così come Io ho insegnato all’Angelo della Chiesa di Sardi, così ora do Testimonianza a voi che nulla è perso.
Tornate alla Sorgente Che è nei Cieli, lasciate che il Padre mio vi ricolmi di Luce e di Speranza. Siate Docili e Obbedienti alla sua Parola. Tornate nella Piccolezza e lasciate che sia il Padre mio a ridarvi la Grandezza, la Dignità e l’Onore dell’Abito che indossate. Potrete tornare a sedere sul Trono della Santità e ridare Luce all’Umanità.
I Cieli sono in Preghiera, attendono le Risposte della Terra, Risposte d’Amore, Risposte di Preghiera. E così sia!”.

6 > “e il Signore, a questa sua disobbedienza, non alimenta più la Fiammella dello Spirito”: Gesù: “Ridate Obbedienza a Dio. Ascoltate. Non attendetevi Miracoli, se non tornate nella Dignità.
Il Padre mio non potrà mai sostenere l’innalzamento dell’Uomo nel materiale. Dio offre solo Canti d’Amore, nell’Innalzamento della Luce, perché Suoni Soavi rischiareranno la Terra e i Cieli”.

7 > “e si crea spazio all’iniquità e di lì lo spegnersi nell’ignoto” : Gesù, Che sta donando tutti i Passi di Luce, sta trasformando il buio che si è creato sulla Terra in Spiragli di Luce.
Ma Gesù non può non essere Verità fino in fondo e, in questa Verità, davanti ai suoi Occhi, la confusione, l’imbarazzo, il perdersi.
In quella Casa Sacra, Testimonianza della Casa di Dio sulla Terra, quanto scandalo per le povere Anime. Dove bussare? Dove dirigersi?
Quanto Dolore negli Occhi di Gesù. È come se ci affida l’Immagine di quella Croce, l’Immagine Sofferente e Spenta, non c’è il Continuo del Partecipare della Risurrezione.
E se non si è proiettati con lo Sguardo al Continuo di Gesù, al Cristo, come ritrovare e ridare la Forza della Speranza a questa Umanità iniqua?

8 > “una cosa che non ha tempo, non una cosa definita; in qualsiasi momento questo spegnersi, può accadere da un momento all’altro”: Gesù: “Figli, destatevi! Io, Signore dei Cieli e della Terra, chiederò a voi Conto della oscurità che avete portato sul mio Creato”.
Gesù dice che non sarà Clemente con chi Gli ha chiuso le Porte, perché un Dio Che annuncia, un Dio Che parla, annuncia e parla per Amore.
Chi osa contro un Dio d’Amore? Solo il maligno si contrappone a Dio.
Gesù: “Figli, non seguite coloro che si contrappongono al Padre mio, o non parteciperete della Gloria di Dio”.

9 > “È come se questa Fiammella si dirige verso una parte oscura, un tunnel e non si sa quando si spegne” : questa Fiammella è la Parola di Gesù, Che si sta donando e questo tunnel non è altro che il Percorso che sta facendo dentro ognuno di noi.
Se questa Parola si accoglie con il Cuore avremo la Grazia e la Forza di camminare guidati da Gesù, fino ad arrivare alle Vesti dell’Anima, ridando un Tocco di Luce e bussare a quella Porticina e partecipare della Gioia di Gesù: l’Incontro con lo Sposo ed entrare nella Nuova Umanità, la Dolce Casa che il Signore ha preparato per questa Umanità.
Ma se questa Fiammella si accoglie con la stoltezza dell’Uomo, in quel vortice della mente, dove l’Uomo si sente padrone di se stesso, sarà una Fiammella che intraprende quel tunnel, che inevitabilmente porterà verso lo spegnimento e il dirigersi sempre di più verso quel buio.
Gesù mi fa vedere l’Uomo, che è il Pensiero del Padre: in questo Involucro, che è il Corpo, Dio ha donato l’Anima, in quell’Anima è Presente lo Spirito Santo, il Tabernacolo di Gesù.
Dio si può ascoltare solo attraverso Gesù e Gesù ci raggiunge solo attraverso l’Anima e Tutto scaturisce dall’Anima. Per questo, se non si accoglie con la Pace, con l’Amore e con la Luce la Parola dei Cieli, che l’Unico Ponte tra Cielo e Terra, come può l’Uomo pensare di ascoltare Dio partendo dalla mente?
Diventa tutto così Semplice. Tutto questo è un Miracolo d’Amore e si può partecipare di questo Miracolo solo ora che Gesù è tornato a donare Insegnamenti Divini attraverso l’Apertura dell’Apocalisse.
Gesù: “Non chiudete le Porte a questi insegnamenti, avrete chiuso le Porte alla Nuova Umanità, al partecipare della Salvezza”.

10 > “A Sardi alcuni non hanno macchiato le loro Vesti: qui è come se mi passa l’incoscienza, il non sapere” : la Bontà del Signore, Che ci sta donando le Giustificazioni per poterci dare la Forza del Cambiamento, il Perdono ai nostri peccati.
Tutto ciò che era in cammino fino all’Apertura dell’Apocalisse è stato un’era dove il peccato ci ha resi ciechi e sordi. Quanto male ci ha fatto! Quante ingiustizie! Quanti soprusi! Quanta bestemmia ha avvolto questa Umanità: il male ci illudeva di essere nel giusto, per farci sprofondare.
E come se ora Gesù mi fa vedere lo scenario di questa Umanità: dov’è la Presenza di Dio? Dove sono i Frutti?
Dio, Che aveva creato l’Uomo a sua Immagine e Somiglianza, perché vivesse in un’Oasi d’Amore e di Pace, davanti agli Occhi ora c’è una valle di tristezza e di lacrime.
Ed è davanti a questo scenario che Dio, attraverso Gesù, dona Insegnamenti di Luce, ridando Voce a quelle Parole dell’Apocalisse che sono state già impresse sul Grande Libro.
Ma ora, per Grazia del Padre, quelle parole saranno Incarnate, dando Seguito di Continuità a quel Dire Eterno. Quanta Grandezza e quanta Immensità si celano dietro a quelle Parole: Gesù, Che si mette a Servizio del Padre e ci rende Testimonianza ancora della Grandezza del suo Compimento.
Gesù: “Figlia, in quella Croce Tutto il Dire è stato Compimento di Rivelazione, ma in Verità in Verità vi dico che l’Opera di Dio è ancora in Cammino.
In Dio Tutto si è Compiuto. Ma per l’Uomo ancora c’è l’evolversi.

11 > “chi non sa, non pecca, quindi rimane con questa Veste Bianca, perché comunque porta Bellezza, cosciente di compiere il giusto, perché non sa oltre” : colgo che Gesù ora sta parlando per tutti, anche per gli Umili, i Piccoli, coloro che, con la loro Semplicità, non potevano essere raggiunti dal male, perché non conoscevano.
Ma ora il pericolo è per tutti e il male riuscirà a raggiungere tutti, perché si impadronirà delle menti dell’Uomo. Le Porte del mondo hanno spalancato l’ingresso al male.
Dio, Che ha lo Sguardo del Compiuto, aveva previsto questa Nuova Era e, in questa Nuova Era, il Ritorno del Figlio, Gesù, Che sta operando nei Cuori e nelle Anime. Dio, attraverso Gesù, darà Risveglio alle Anime. E mentre l’Uomo ha aperto le porte del mondo al male, Dio, per salvarci, vuole aprire le Porte della nostra Anima, per poter essere Comunione con ogni Figlio, che vuole partecipare della Salvezza.
Gesù: “Figlia, ecco l’Importanza della Scuola Divina.
A tutti coloro che, nella verità, sostengono che tutto è stato rivelato e tutto si è Compiuto su quella Croce, Io, il Signore Dio, vostro Padre e vostro Maestro, vi sto dando Luce di Ciò che si nascondeva e che per lungo tempo è stato sigillato dietro quelle Parole dell'Apocalisse.
Non siate indifferenti! Non nascondetevi nel vostro sapere, ma attingete dalla Sapienza del Padre e meditate e avrete la Luce per donare la Luce e per la Salvezza dell’Umanità”.

12 > “E loro, davanti a Dio, saranno sempre Puri, per seguire il suo Spirito” : tutto Ciò che annuncia, Tutto Ciò che sta rivelando il Figlio sarà Compimento di Luce per coloro che, Umilmente, si mettono a Servizio del Padre Celeste.
Solo Dio può ricostruire sopra le macerie.
Solo Gesù può lavare quelle Vesti e farle tornare Bianche. Non c’è altra via di Salvezza.
E Dio, nella sua Infinita Bontà, sta donando Grazia ai Figli della Terra, perché si predispongano ad accettare tale Grazia, perché il Signore possa contare nella Concretezza di Passi Spirituali dei suoi Figli, coloro che guidano il Popolo, camminando dietro le Orme di Gesù verso la Salvezza.
Quanta Fiducia ripone Dio nei suoi Figli.

13 > “colui che persevera fino alla fine dei suoi giorni, sarà colui che deterrà questo nome” : Gesù mi fa cogliere quanti Martiri in Nome di Gesù! Ma quanta Luce in quei Martiri!
Il perseverare in Dio è Corona di Santità, un Nome che rimarrà Indelebile nella Storia della Terra e un Nome che rimarrà Indelebile nel Libro del Firmamento. Non conoscerà tramonto.
Il perseverare nell’ostinazione umana, conoscerà la fine sulla terra e non conoscerà il Continuo nell’Eterno.
Coloro che perseverano in Dio, conosceranno il Vincitore, perché sarà Colui che vedrà le Opere di Dio, ne parteciperà e ne gioirà in Eterno.
Gesù: “Figlia, in Verità, in Verità vi dico, che il Nome di colui che sarà impresso nel Regno dei cieli, già fa parte del Compiuto di Dio”.

14 > “e andrà a sostituire colui che si è sottratto al compito che il Signore gli ha affidato” : ogni Missione del Padre che viene affidata è una Missione di Grazia. Se ci si predispone in Pienezza ad accoglierla, a farsi Piccoli e a lasciarsi guidare, il Padre, attraverso colui al quale ha posato il suo Sguardo, lo condurrà fino alla fine della Missione. Ma se tutto questo non è presente in colui che è stato designato, prescelto, il Padre rispetterà la decisione e sposterà il suo Sguardo su un altro Prescelto. E la sua Opera avanzerà fino al Compimento.
Gesù mi fa vedere, attraverso i suoi Occhi, perché il Padre Celeste aveva previsto quella figura di Giuda in mezzo ai Discepoli: non perché lui fosse meritevole di tale Grazia, ma per essere Specchio per coloro che si allontanano da Dio.
Quanto il male può circondare.
E quanto Dio, invece, vuole salvare.
Ma, alla fine, la scelta la lascia a colui che decide per la sua sorte. In quel Libero Arbitrio, il Rispetto in Pienezza della Libertà dell’Uomo; ma in quella Libertà non manca mai la Luce di Verità, che propone la Retta Via.
Dio non dona per pretesa di obbedienza, Dio dona per Amore. È solo in quell’Amore che si trova la Salvezza. E di questo ogni Uomo ne è a conoscenza.
Gesù: “Davanti al Padre mio l’Uomo non potrà mai discolparsi, sussurrando: “Io non sapevo”, perché la Luce di Dio va ben oltre la Conoscenza dell’’Uomo: essa si manifesta nelle Profondità dell’Anima; per questo in Verità, in Verità vi dico: ogni Figlio che cammina con Dio, conoscerà tutte le Verità”.
Quando Gesù ci sarà dinanzi, avrà una sola domanda da porci: “Avete fatto partecipe il Padre mio della vostra esistenza?”.
Quanto impiegherà poco Gesù a metterci dinanzi alle nostre verità. Le ragioni umane saranno tante.
Ma le Ragioni dell’Anima saranno Uniche ed Assolute, quel Brano della Bibbia dove si potrà dire solo: “Sì”, “Sì”, “No”, “No” (Matteo 5, 37).
Gesù mi fa cogliere che quel Passo del Vangelo non è un Dio Che non ti lascia parlare, ma dopo questo Dire, mi dà Luce nel vedere che non ci sarà bisogno di scalpitare per giustificarsi, perché in quell’Anima è tutto scritto ed è scritto da Gesù; Lui conosce ogni Figlio in tutto il suo bagaglio del vissuto.

15 > “Se il Signore ti ha affidato una Grazia, quella Grazia si sposterà di Anima in Anima, se non è stata riconosciuta e arriverà a Compimento, una volta che è stata progettata da Dio” : nessuno può fermare un’Opera di Dio. Ai prescelti rimarrà solo il rimpianto di non aver aderito alla Grazia, ma il Cammino di Dio è Eterno e Continuo.
Chi mai potrà fermare un Disegno Divino?

16 > “se Dio ha stabilito Sette Chiese, Sette Chiese devono compiere il suo Dire” : colgo gli Insegnamenti che Dio, attraverso il Figlio e il Figlio attraverso Giovanni ha insegnato a queste Sette Chiese: le Verità Assolute che devono essere Presenti in ogni Consacrato.
Che questi Insegnamenti, così come allora, siano da Specchio per l’Eternità, così ogni Consacrato, prima di pronunciare il suo: “Sì” a Dio, non sia un: “Sì” di pensiero, di aspettative, di conseguenze, di attitudini, ma nella Preghiera il discernere, partendo dalla Sapienza e incarnando gli Insegnamenti di queste Sette Chiese, perché solo così quella Pienezza Interiore sarà Mano Tesa verso il Padre.
E vedo il Padre, Che tende quella Mano e quella Mano diventa una Miriade di Angeli, Che vengono in Soccorso a quel Consacrato e lo sostengono e lo innalzano e lo rendono Testimone Fedele del Signore, Saldo nella Fede e in Cammino verso la Santità, Buon Pastore per le sue Pecorelle.

17 > “Lui può spostare da un Angelo ad Uno più Umile, comunque Lui riporterà al Padre il “Succo” di queste Sette Chiese” : Gesù mi fa vedere che, ogni volta che il Padre ha una Missione da compiere attraverso la Santa Madre Chiesa, che sia Luce per l’Umanità e una Missione di Cammino, è un Cammino che avanza, che bussa di Porta in Porta.
E questo è il ripetersi.
Vedo l’Immagine di Giuseppe e Maria, quando doveva venire alla Luce quel Figlio, Nato da quel Grembo di Immacolatezza, il ripetersi: ogni volta quel bussare con Umiltà, quel Chiedere: “Soccorso”, il non essere ascoltati.
Ma così come il Pensiero del Padre ha avuto il suo Compimento, dando al Mondo la Luce del Salvatore, l’Umanità che ha avuto il suo Redentore, così per ogni Realtà Divina i Passi si ripetono, ma la Luce di Dio giungerà a Compimento.

18 > “Succo”, nel senso di Compimento”: Gesù: “Figlia, dona questa Parola Divina ai Figli della Terra: Meditazione, Preghiera e Umiltà apriranno le Porte del Riconoscere.
Chi sta operando questo Miracolo d’Amore è il Padre Celeste.
La Pace nei vostri Cuori sia la Luce che quella Santa Croce è Lì, che attende il vostro peccato.
Sono Colui Che, per Amore, vi dona il Perdono.
Vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.

Appello della Portavoce.

A tutti coloro che si riconoscono in un Gesù Vivo, Presente e in mezzo a noi, Umilmente chiedo: aiutatemi nel Discernimento di questa Realtà Divina, perché tutti possano parteciparvi, perché il Signore Dio mi chiede che tutti ne vengano a conoscenza.
E poi, nella Libertà Interiore, mettersi in Cammino, guidati da Gesù.
Grazie.
Una Mamma, alla quale il Signore, dopo il Passaggio della Figlia, ha fatto Dono di una Grazia di Luce.


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