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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


78. Dio Padre: “Svegliatevi, prima che sia troppo tardi”. 02/10/2009
Dio Padre: “Svegliatevi, prima che sia troppo tardi”.

Gesù: “Figlia, sepolcri imbiancati camminano lungo la via che conduce al Cenacolo. Cosa portano come dono, se non la cupidigia, il regale, lo sdegno, la perfidia, il concedersi della terra, con pesantezza funebre, morte oscura. Non arriverà mai ad oltrepassare la via che segue il mio Sepolcro. E così sia!
Figlia, sono Gesù Risorto. Porto Benedizione e Amore ai miei Figli terreni. Sono dispersi, affannati, complici del peccato, colui che abbaglia, ma che non lascia altro che volti languidi.
Sono Colui Che porta Risurrezione con il mio Sangue Immolato, con il mio Spirito Santo, con la mia Luce. La mia Mamma Celeste porta Candore, Mitezza, Gioia nei Cuori, cancella le piaghe dei suoi Figli, con la Benedizione che nasce dal suo Cuore Immacolato. E così sia!
Figlia, cogli il Vero nel mio Dire: così piccola, ma così aperta ai miei Insegnamenti, che nulla è più Mistero nella tua Anima. Il mio Passato non è tanto distante. Se si coglie il mio Dire, tutto quello che è stato, è e sarà, non c’è mai stato Inizio e non ci sarà mai Fine, l’Alfa e l’Omega.
Ciò che trovi su quel Libro Sacro è una Verità di Luce e la Luce di Dio è Cammino Continuo ed è un Compimento. Mai nulla si seminerà, se Dio non vuole; mai niente si scanserà, che Dio non voglia.
Cogli, figlia? Il passato si ripresenta ai nuovi Figli, alla nuova generazione. E cosa c’è di cambiato? Nulla, perché non si è mai imparato a camminare con gli Insegnamenti di Dio. E il peccato, che è sempre alle vostre porte: gli avete permesso di fare da padrone: vi sfrutta, vi plagia, vi deride, vi innalza e poi vi inabissa.
Ora che i tini ribolllono, come trovare la forza di non far traboccare il vino? Cosa può fermare la fermentazione, forza della natura, se non si fanno degli argini a custodia di essi? Tutto ciò che la Terra subirà è tutto frutto della vostra sordità e cecità.
Non vedete che la Terra perisce. L’aria che vi circonda è irrespirabile, eppure siete così innalzati, che pensate che tutto potete, tutto vi è concesso e tutto riuscirete a dominare.
In Verità, in Verità vi dico, che molte Anime sono morte premature, per volere dell’uomo e non perché Dio le avesse chiamate al suo Cospetto. Avete permesso al male di varcare le vostre menti, le vostre coscienze e da questa libertà infernale, quante Anime Innocenti hanno subito e quante Anime subiranno, perché non vi siete lasciati amare e non avete amato. E così sia!
Figlia, Ciò che ti ho donato, non è altro che il Linguaggio che si cela nel Vangelo. Chi non rivela il Giusto di Dio, chi nasconde delle Verità, cominci a fare: “Mia colpa! Mia grandissima colpa!”. E così sia!
Figlia, la Benedizione scenda su di te e ti accompagni. Non temere, chi scansa il Signore, arriva sempre il tempo in cui se Lo trova dinnanzi. Questa è la Verità di Dio, della Vera Fede. Amen.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen” (28.09.09 Lunedì).

Luci sul Messaggio.

> Gesù: “Figlia, sepolcri imbiancati camminano lungo la via che conduce al Cenacolo:”: tutti si incamminano verso la Santità, sia i giusti che gli stolti, ma ci sarà chi avrà la Risurrezione e chi no.

> “Cosa portano come dono, se non la cupidigia, il regale, lo sdegno, la perfidia, il concedersi della terra, con pesantezza funebre, morte oscura”: coglievo: chi percorre questa via della Santità, forse per l’Uomo non è visibile, ma per lo Sguardo di Dio, Che ci segue, è così che noi siamo. In ognuno di noi c’è il falso profeta. È come se tutti si professano profeti, ma in loro si cela un falso profeta.

> “Non arriverà mai ad oltrepassare la via che segue il mio Sepolcro. E così sia!”: È come se al di là di questo Sepolcro, c’è la Risurrezione di Gesù. I falsi profeti non avranno questa Grazia della Risurrezione.

> “Figlia, sono Gesù Risorto. Porto Benedizione e Amore ai miei Figli terreni. Sono dispersi, affannati, complici del peccato, colui che abbaglia, ma che non lascia altro che volti languidi. Sono Colui Che porta Risurrezione con il mio Sangue Immolato, con il mio Spirito Santo, con la mia Luce”: le false promesse del peccato.

> “La mia Mamma Celeste porta Candore, Mitezza, Gioia nei Cuori, cancella le piaghe dei suoi figli, con la Benedizione che nasce dal suo Cuore Immacolato. E così sia!”: è come se Maria guarisce le nostre ferite, che ci siamo fatti procurare dal peccato.

> “Figlia, cogli il Vero nel mio Dire: così piccola, ma così aperta ai miei Insegnamenti, che nulla è più Mistero nella tua Anima”: è come se colgo questo: la Venuta di Gesù, tutto ciò che è stato fatto al Corpo di Gesù, tutto ciò che Lui ha subito umanamente, è come se è una malvagità che noi abbiamo fatto alle carni e neppure quelle ci appartenevano, perché ce le ha date Dio ed hanno lasciato un segno indelebile, che si ripercuote in tutto il Mondo, col dolore fisico.
Ciò che ci ha donato Gesù è la Risurrezione, ma la Risurrezione nella nostra Anima. È come se la bruttezza che è rimasta su questa Terra, il perire di questa Terra è l’affronto che noi abbiamo fatto alle Carni di Gesù ed è la conseguenza che noi dobbiamo continuare a pagare.
Quello che, invece, ci ha donato Dio, attraverso Gesù, è nella nosta Anima. È lì che ha operato Dio con la Risurrezione, non nel nostro corpo. Gesù ha lavato col suo Sangue i nostri peccati ed è per questo che l’Anima è Candida e Luminosa ed in essa può abitare Gesù ed in essa Dio e le Fonti Celesti possono poggiare lo Sguardo.
Ho davanti sempre l’Immagine di Gesù sulla Croce, quelle Piaghe inferte a Gesù, la Lacerazione di quelle Ferite, di quella Carne. I nostri mali fisici sono ancora una conseguenza del male che abbiamo fatto a Gesù. È come se il Miracolo che ha fatto Dio con Gesù, aveva questo scopo: portare Purezza sulla Terra, con il suo Sacrificio per i nostri peccati. È come se Dio avesse la Supremazia assoluta su tutte le Anime di ogni Figlio, perché Gesù ci ha lavato tutti i peccati che portiamo nell’Anima.
Invece il peccato che noi portiamo nella mente, nel Cuore e nella Coscienza, quello è il frutto del nostro Libero Arbitrio: è carne, è umano, è il Libero Arbitrio della nostra fisicità.
È come se io vedo quel Corpo di Gesù, quel corrispondere al nostro umano. Lì, in quella Debolezza, è rimasta la nostra debolezza e in quelle nostre debolezze può entrare il male. È come dire: di questo Gesù, Spirito, Verbo di Dio, quello che era in Lui Uomo è la Fisicità, che comprende la Mente, il Cuore, la Coscienza di tutti i Figli della Terra e il nostro Libero Arbitrio.
Invece la sua Anima è quella Sacralità, quello Spirito Santo, questo Verbo di Dio, dove noi non pssiamo giungere. Le nostre debolezze sono come un Continuo della sua Carne. Colgo questo: tutte le Ferite che abbiamo procurato al Corpo di Gesù, seguendo liberamente l’influenza del male, che era presente nell’Uomo, mentre colpiva ripetutamente quel Corpo, non sono stati atti fini a se stessi, ma sento che tutti i mali che l’Uomo porta come espressione di malattia, nella sua vita, non sono altro che la conseguenza di quelle Lacerazioni. E per questo, adesso, l’Umanità ha tutti questi mali.
Gesù è venuto per quell’Atto Spirituale che è la Salvezza dell nostra Anima, ecco perché il corpo rimane ancora nella debolezza: “Il suo Sangue ricada su di noi”: per Israele è stato anche un Atto Spirituale, invece per il resto dell’Umanità è l’espressione di queste Carni Lacerate, come espressione di corpo umano.

> “Il mio Passato non è tanto distante. Se si coglie il mio Dire, tutto quello che è stato, è e sarà, non c’è mai stato Inizio e non ci sarà mai Fine, l’Alfa e l’Omega”: vedo una Sorgente di Luce, come se parte da Gesù. Tutto Ciò che è Spirituale è Eterno. Tutto Ciò che nasce dalla Sorgente, è sempre un Continuo: è come se non c’è evoluzione, non c’è un progredire. Qualunque cosa parte sempre dall’Origine. Nello Spirituale non esiste il tempo. È come se tutto ciò che è successo con la Venuta di Gesù, può cambiare la forma, ma la Sostanza è sempre quella: non cambia.

> “Ciò che trovi su quel Libro Sacro è una Verità di Luce e la Luce di Dio è Cammino Continuo ed è un Compimento”: è come se all’Occhio di Dio il passato, il presente e il futuro non esiste: è l’Attimo in cui Dio posa lo Sguardo. Se Dio guarda quel Libro, il Passato fa parte dell’Adesso, il Futuro fa parte dell’Adesso, l’Adesso fa parte dell’Adesso, non c’è tempo, è tutto ORA.

> “Mai nulla si seminerà, se Dio non vuole; mai niente si scanserà, che Dio non voglia”: è tutto sotto l’Occhio Vigile del Padre.

> “Cogli, figlia? Il passato si ripresenta ai nuovi Figli, alla nuova generazione.”: forse noi, con l’occhio umano, non lo vediamo, ma nello Spirituale è un continuo ripetersi. È come se, nell’umano, puoi prevenire, prevedere; nello Spirituale non puoi, perché decide sempre Dio, in prospettiva del Compiuto dell’ieri, dell’oggi e del domani. Non sarà mai capito dalla mente umana.

> “E cosa c’è di cambiato? Nulla, perché non si è mai imparato a camminare con gli Insegnamenti di Dio”: è come se vedo dei Passaggi. Se riguardo quello che è stato il Pasaggio di Gesù sulla Terra, era come se ad ogni sua Azione, seguisse un Compimento, perché Gesù era Concretezza Umana. Poi è come se questi Insegnamenti di Concretezza che ci ha dato Gesù, dopo il suo Ritorno al Padre, era come se, piano piano, tutto ciò che l’Uomo compiva, ad ogni gesto dell’uomo, non c’era subito il compimento e questo è come se ci ha portato a pensare…: vedo un bimbo piccolo, man mano che passano gli anni, prende sicurezza, fino a fare da solo. E così è stata la nostra storia.
Finchè Gesù stava sulla Terra, era un confrontarci con la Concretezza Divina. Invece, quando Gesù è tornato al Padre, abbiamo cominciato a fare a meno di questa Concretezza Divina, di questo Confronto Spirituale. Era come se i tempi nello Spirituale non ci tornavano, perché abbiamo perso la Fede che è Attesa Paziente, è Speranza.
È come se l’Uomo fosse diventato incosciente, nel senso che se non vedi, non c’è. È questo ci ha portato a fare da soli, a non dare conto più a nessuno, se non alla realtà e alle persone che ci circondano. Abbiamo accantonato il credere allo Spirituale, che è sì Invisibile, ma Concreto. È come se siamo arrivati a fare questo taglio tra Cielo e Terra. È come se qui, sulla Terra ci viviamo la concretezza, Lassù nei Cieli ci vivremo lo Spirituale, la Trasparenza, senza, però, renderci conto che in noi, come Uomo, abbiamo sia la parte umana, che la Parte Spirituale. Forse non abbiamo capito fino in fondo che Dio attraverso Gesù, ci ha lasciato sulla Terra sia la Concretezza del suo Vissuto, ma anche il Continuo dello Spirito Santo.

> “e il peccato, che è sempre alle vostre porte”: vedo quando Gesù è Spirato in Croce. È come se tutto ciò che è seguito dopo la sua Morte, per l’Uomo è stato l’assumere la paura del Sovrannaturale, dello Spirituale, la paura della sua piccolezza e del conoscere i suoi limiti.
La paura si è talmente radicata nell’Uomo: vedo questi soldati così potenti, così boriosi, così corazzati di fronte ai deboli, al Debole Gesù, che è come se loro potevano tutto. Invece, poi, si sono resi conto che anche di fronte al brutto, anche di fronte al male, quando si sono scatenate le forze infernali, loro che erano pronti a sconfiggere il male, si sono resi conto che non avevano potere, che non avevano niente, non avevano armi. Il rimanere disarmati.
Colgo tutta la paura dell’Uomo. Vedo Gesù davanti a Pilato. La paura che Pilato sperimenta, trovandosi di fronte un Uomo Disarmato, la Piccolezza, la Compassione e il giudizio del popolo e il mostrare la sua debolezza, il piegarsi davanti al proprio io; la paura del Bene, che lo porta a lavarsi le mani, trasformando la sua paura in indifferenza agli occhi del popolo.
E quella piccolezza del popolo, trasformarsi in forza, davanti ai sovrani. Il Cammino verso quella Croce e il provare che tutta la loro grandezza, la loro potenza, era niente davanti al Perdono di quel Piccolo, Umile Gesù. Segue lo scontro Spirituale: il male che, non contento della sconfitta di quell’Uomo Che, con le sue Carni, il suo Sangue ha lavato i peccati dei suoi Figli-Fratelli, si è scagliato contro i suoi stessi servi, che avevano operato nel male, ripagandoli con tuoni, lampi, quel delle mura del Tempio. Quel terremoto saturo di paura per quel popolo, mentre Dio preparava la Bellezza per i suoi Figli: l’Accogliere del Figlio e l’aprire le Porte del Paradiso a tutti i Figli dell’Umanità.
Quello che disorienta è che sembra che il male vinca il Bene, perché c’è il Bene che perdona e questo ci lascia la Libertà di innalzarci, perché noi scansiamo la Concretezza dello Spirito Santo. La nostra non fede, il nostro non credere ci porta a pensare, qui sulla Terra, umanamente, che il male vince il Bene. ma fino a quando Dio lo permette.
La Venuta di Gesù, al di là che è stato l’Aprirci del Paradiso, è come se ci ha dato la Concretezza che l’Uomo, oltre ad essere una mente, un Cuore ed una Coscienza, ha anche un’Anima, che è gestita da Dio. L’Uomo ha scoperto di avere un’Anima, quando Gesù ha chiamato il Padre: “Padre, nelle tue Mani affido l’Anima mia”. Il Padre non L’hanno visto, ma hanno visto la sua Risposta, con la Risurrezione di Gesù. Ecco perché Gesù si è mostrato a noi Servitore, perché Lui riconosceva che sopra di Lui c’è ancora di Più. Mentre noi ci fermiamo all’umano, non facciamo questo salto. Gesù si è mostrato Servitore all’Uomo, perché Lui, anche se Invisibile, sapeva di avere un Padre.
Noi non facciamo questo Salto, che al di là della concretezza umana, c’è la Pienezza, nella Concretezza Spirituale. Quando l’Uomo si misura l’altezza, che arriva alla sua testa, è come se è finito. Invece no! Sopra la sua testa, Invisibile, c’è la Mano di Dio. Quindi, se ogni Figlio, capisse che l’Uomo non finisce lì, dove vedi la concretezza, che tocchi con mano, ma l’Uomo finisce laddove stabilisce Dio.
Ecco perché il male non vincerà mai il Bene, perché il male ha spazio fino a quando Dio lo ferma e questo male opera fin dove Dio lo fa arrivare. Ecco perché è importante non confrontarsi e specchiarsi con gli altri, ma devi prima amare e perdonare te stesso, perché solo così puoi essere quel Bene, per essere saziato e saziare gli altri.

> “gli avete permesso di fare da padrone: vi sfrutta, vi plagia, vi deride, vi innalza e poi vi inabissa”: vedo la differenza tra il Bene e il male. Mentre per il Signore non esiste il tempo, l’ieri, l’oggi e il domani, per Lui è Ora. Invece per il male c’è il riscontro immediato. È come se il male paga subito, perché costruisce sul niente, quindi c’è immediatezza. È come dire che il male non ha bisogno dei contorni, perché non ha fondamenta. Quindi, seguire il male è diretto, meno faticoso.
È il dopo che è difficile, quando arrivi ad un traguardo, perché il male ha inizio e fine. È quando arrivi a questo traguardo, che cominci a capire. Lì, infatti, comincia la pesantezza, il buio, tutto quello che segue: il rimorso, i sensi di colpa, la cattiveria, la nullità, il non aver risolto niente. È proprio lo sprofondare in quel vuoto, in quel vuoto interiore, il cadere in quel precipizio e non riuscire a risalire.
Perché la cosa brutta, poi, è la consapevolezza della piccolezza, di non essere nessuno, perché lo specchiarti con il male non ti dà niente. È come se non hai niente da attingere, per poter andare avanti e, quindi, il passo più difficile è ripartire da quel niente, dopo esserti così innalzato, l’accantonare dell’io e ripartire come piccola creatura, che non ti sei, creato, ma che sei stato creato e, quindi, dipendi da Qualcuno. È la cosa più difficile da accettare.
Io rivedo questa Croce, rivedo questi Cieli che si oscurano. Sento i tuoni, i fulmini, le mura che crollano, come se fosse un terremoto. È come se è la sconfitta del male. mentre per l’Uomo è il pensare che Dio ha punito, è la vendetta, di Dio, Invece è la ribellione del male, perché è stato sconfitto e la Gloria di Dio, perché con questo Compimento c’è stato un Nuovo Inizio. La malvagità umana non è riusciti a superare il Bene. A tanta bruttezza che hanno compiuto su Gesù, Dio con un Atto d’Amore, ha superato tutto. Quindi quando si dice che nulla succede che Dio non voglia, è che prima dell’Atto di Dio è il male che paga nel male. invece quando arriva Dio, anche se non si capisce subito, non è comprensibile subito, è per darti un Bene più grande.
Tutto quello che sta succedendo adesso è perché noi abbiamo innalzato il male, noi abbiamo saziato il male. Ora il male si sta ribellando, perché ha capito che Dio sta per intervenire sulla Terra e per questo ci si sta scagliando contro. Questo è il prezzo da pagare, non può essere diversamente.
E il male ci sta a pagare, perché l’Intento di Dio è quello di riportare Bellezza. Tutto quello che l’Uomo deve capire: quando Gesù dice: “È tutto un ripetersi” è di non schierarsi con il male. È il male che ci sta punendo, ma perché Dio sta per iniziare un Nuovo Cammino di Bellezza. Quindi cerchiamo di rientrare nella Retta Via. Dio sta posando gli Occhi sulla Terra, perché vuole donare i Nuovi Cieli e la Nuova Umanità. Il male sta un gradino più in basso e sta operando fin dove l’Uomo gli ha fatto spazio, ma poi trova Dio.

> “Ora che i tini ribolllono, come trovare la forza di non far traboccare il vino?”: adesso che il male si sta scagliando contro di noi, il male inteso come Natura, come aria, come tutto, è come se adesso, in un momento così brutto della nostra vita, Gesù vuole farci capire di seguire Lui, perché è il momento del Cambiamento. Il male ci ha avvelenato l’esistenza e Gesù vuole farci capire che tutti possiamo tornare nel Bene ed essere salvati.

> “Cosa può fermare la fermentazione, forza della natura, se non si fanno degli argini a custodia di essi?”: il tino che ribolle, prende il posto della Coscienza. È la nostra Coscienza che è stata alimentata dal nostro pensiero, dalla nostra mente. È come se è talmente satura di iniquità, di peccato, che la paura sta prendendo il sopravvento. Stiamo cogliendo la bruttezza che abbiamo costruito attorno a noi e il cominciare a trovarci davanti a vicoli ciechi, ai limiti dell’Uomo.
Per arginare questo male, possiamo attingere soltanto nel nostro Cuore e nella nostra Anima. Abbiamo bisogno dello Spirituale, abbiamo bisogno di cercare questo Dio, questo Papà e questa Mamma Celeste, Che ci prendono in Braccio e ci sostengono. Non abbiamo altra scelta, altra via di uscita.

> “Tutto ciò che la Terra subirà è tutto frutto della vostra sordità e cecità”: questo è il momento di farci piccoli e di chiedere aiuto al Signore, con tutte le nostre forze. È lì, Che attende le nostre suppliche. È come se vedo Gesù, Che ci sta aspettando, Che sta aspettando solo un nostro cenno, un nostro gridarGli: “Aiuto”, un nostro riportarLo nella nostra vita, un crederLo Vivo, Presente in mezzo a noi. È Stanco di essere annunciato come Tale, ma poi essere messo al cantuccio, perché poi non Lo sentiamo Tale, non Lo sentiamo Vicino a noi, non Lo facciamo parlare, non Lo facciamo operare in noi. Ci serviamo del suo Nome, ma non camminiamo con Lui. Ci facciamo più grandi di Lui.
Se continuiamo a rimanere in questa nostra convinzione, in questa nostra cecità, che Lui ha parlato nella Bibbia e nel Vangelo, che ci ha lasciati soli nel Mondo, perché Lui fa parte del passato. Ci ha dato degli Insegnamenti, ed è come se noi, adesso, dobbiamo sbrigarcela da soli. È questo che siamo diventati, è così che Gesù ci vede: questi sepolcri imbiancati. Siamo ciechi, sordi e tutto questo per non inchinarci e riconoscere che Lui ci sta tendendo la Mano e che non sta a noi decidere quello che è giusto agli Occhi di Dio.
Gesù: “Accantonate la vostra superbia, diventate umili e servi, prendendo Me, Gesù, come Esempio e tornate sotto la Custodia di Dio, quel Manto Stellato”. È come se vedo un Mantello, che è il Cielo; è come se ci fa da Manto, per coprirci, per custodirci.

> “Non vedete che la Terra perisce. L’aria che vi circonda è irrespirabile, eppure siete così innalzati, che pensate che tutto potete, tutto vi è concesso e tutto riuscirete a dominare”: è come se vedo un Dio Indignato con noi perché, dove non arriviamo a darci delle spiegazioni reali, dove non arriviamo con la nostra mente, ce la prendiamo con l’Ignoto, con il Sovrannaturale, ce la prendiamo con Dio, con questo Mondo Spirituale.
Prima siamo così stolti, da non volerLo ascoltare, da non seguire il suo Dire. Poi, quando Lui ci richiama a questa realtà che stiamo vivendo nel Mondo, quando Lui ci ricorda che esiste il Bene ed esiste il male. e che questo male siamo stati noi ad arricchirlo spiritualmente, con il nostro peccato, con il nostro innalzarci e crederci re della nostra vita. Siamo così stolti che, prima, osiamo nella nostra vita; ma, alle prime difficoltà, è come se questo Perdono, questa Misericordia di Dio è una nostra pretesa. È come dire: “Io, qua, sulla Terra, faccio tutto quello che voglio, perché poi, Lassù, ci sei Tu, che sei Misericordioso e mi aiuterai”.
Invece non è così! È come se noi gli Insegnamenti che troviamo sulla Bibbia e sul Vangelo li seguiamo a nostro piacimento: scansiamo la Croce e vogliamo solo la gloria. Ci lasciamo guidare dal male.
Il male ci ricambia con il male. Quello che sta succedendo adesso: non è Dio che vuole richiamare tutte quelle Anime a Sé, è il nostro peccato, sono i nostri peccati che ci si stanno a ripercuotere contro. È il male che coglie che Dio vuole compiere questi Nuovi Cieli e questa Nuova Umanità; il male che sa che Dio vuole riportare Bellezza sulla Terra, sta scatenando tutto questo.
“Non uccidere!”: non è Dio Che ha predicato la superbia, l’arroganza, la malvagità, l’odio, l’indifferenza, le armi. Mi passano lingue di fuoco. È come se Gesù mi fa guardare attraverso i suoi Occhi.
Gesù: “Quel Padre Buono, quel Padre Che vi ha insegnato l’Amore e la Fratellanza e il Sommo Bene, l’Uguaglianza, la Purezza, l’Onestà, questo è il Mondo Dove il Padre ci attende e ci ospita”. Perché accusiamo Lui? Siamo riusciti a condannare ancora una volta l’Innocente. Le nostre colpe, le colpe del male le attribuiamo a Dio. Ma noi, del Libero Arbitrio, cosa ne abbiamo fatto? Ci ha donato la Libertà, L’abbiamo ripagato con l’indifferenza, la cattiveria, quelle catene spirituali, che stringono l’Anima sempre di più.

> “In Verità, in Verità vi dico, che molte Anime sono morte premature, per volere dell’uomo e non perché Dio le avesse chiamate al suo Cospetto”: È il nostro Libero Arbitrio che ci ha portato a fare il male, ad uccidere. Quando uccidiamo una persona Dio accoglie la sua Anima e decide di farla salire o di purificarla, prima di iniziare la salita.
Dio Padre: “Tutto ciò che avete commesso per mano vostra Io, Dio, ho portato a Pienezza. Ho accolto nel mio Regno, ma non ho mai ordinato a nessun Figlio di trafiggere il Fratello. Avete fatto scempio della vostra Libertà! Pentitevi per i vostri peccati! Ciò che state subendo è l’ira del male. Tornate a Me, miei Pargoli! Aprite i vostri Cuori e vi ridonerò la Bellezza, la Fede Vera, di un Dio Vivente, Che ama incondizionatamente ogni Figlio, quel Soffio. Svegliatevi, prima che sia troppo tardi”.
Ed è come se vedo un Occhio Grande, Grande. È l’Occhio di Dio. E adesso rivedo Gesù sulla Croce. Gesù, Che dice: “Padre, perdona Loro, non sanno quello che fanno. Amen”.

> “Figlia, Ciò che ti ho donato, non è altro che il Linguaggio che si cela nel Vangelo. Chi non rivela il Giusto di Dio, chi nasconde delle Verità, cominci a fare: “Mia colpa! Mia grandissima colpa!”. E così sia!”: è come se Dio ci ha voluto dare questo suo Dire, per ridarci uno scossone. Se ridiamo presto Luce a questo Vangelo, a questa Bibbia, se le sue Parole le facciamo vivere in noi, se facciamo rientrare Dio nella nostra vita, il Bene, sarà questa nostra corazza che ci salverà.
Stiamo per precipitare e, dinnanzi a questo precipizio, Lui ci sta gridando con tutte le forze che l’Unica Arma della nostra Salvezza è il Risveglio dell’Anima; per nutrire la nostra Anima c’è bisogno della sua Parola e del Santo Rosario.
Gesù dice: “Figlia, quando ti dico: è il ripetersi degli Eventi”. La Fede è Accoglienza, è Amore è Pace, è un Cuore spalancato a Maria. È come se vedo un Raggio che, dal nostro Cuore, va alla nostra Anima e, dalla nostra Anima, sale nei Cieli. E questa è la Luce, la Saggezza, l’Umiltà, l’Abbandono, il Discernimento del Padre.
Gesù: “Figlia, il fare proprie le Parole di Dio, non è altro che riconoscere il Frutto che, piano piano, matura in voi e se questa Realtà Divina, vi dona Pace, Amore, Verità e Saggezza, non può essere che Frutto Divino in voi. Cresca la Pace!”.
Adesso, invece, è come se vedo l’Uomo, il cervello, la Coscienza: è come se non scorre Pace. È come un ingranaggio. Il Cuore? Un battito e non c’è niente. C’è tanta cecità attorno. Vedo tutti occhi chiusi, tutte teste abbassate. Questo è lo scempio che si presenta agli Occhi del Padre.
Gesù: “Figlia, il porsi davanti a questo Progetto Divino con la mente, con un cuore chiuso e cercare di capire umanamente, non avrà mai una Ricompensa, è chiudere le porte al Divino, alla Luce di Dio”.
Adesso è come se vedo Maria, circondata da tanti Fanciulli ed è come se Lei sta insegnando l’Ave Maria a questi Fanciulli e un Alone di Bellezza si espande sempre di più. Forse è ciò che ci vuole insegnare Maria: riaprire gli occhi e lo possiamo fare solo con la Dolcezza, con l’Innocenza, con la Fanciullezza. Ognuno di noi può rinascere a Vita Nuova.
Maria: “Ma questo è il Tempo. Alleluia!”.

Figlia, la Benedizione scenda su di te e ti accompagni. Non temere, chi scansa il Signore, arriva sempre il tempo in cui se Lo trova dinnanzi. Questa è la Verità di Dio, della Vera Fede. Amen.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.



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