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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


437 Lunedì della II Settimana di Avvento Luca 5, 17-26. 05/12/2016
437 Lunedì della II Settimana di Avvento Luca 5, 17-26.

Dal Vangelo secondo Luca.

Un giorno Gesù sedeva insegnando.
Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme.
E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza.
Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi».
Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?
Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico esclamò rivolto al paralitico alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».
Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio.
Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose» (Luca 5, 17-26).

La Portavoce: “Meditando sul Vangelo di Oggi, mi viene da pensare il Giusto Che mi insegna Gesù: non è la mente che può avere l’Ampiezza dello Spirituale, ma Ciò Che matura nelle Verità dell’Anima: la Vera Fede.
Cosa ha salvato il paralitico? Non una medicina, non una pretesa, non una magia.
Ma Gesù ha detto: “Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi“.
Gesù, con il Perdono, assunto su di Sé il peccato del paralitico, ha operato la Guarigione.
Questa è la Verità della Fede: avere Fede è avere una Ricchezza, fatta di Verità, di: “Credo” e di Fiducia in Colui Che Tutto può, perché è Amore.
Chi poteva partire e contrastare con i ragionamenti? Solo coloro che erano si erano fortificati per non farsi togliere la gloria umana.
Mentre i Semplici glorificavano Dio per il Prodigio Che aveva Operato Gesù.
Quanto c’è da imparare dalla Parola di Gesù, ma Quanto è più Saggio incarnare gli Insegnamenti di Gesù, perché nell’imparare ci può essere dimenticanza, nell’incarnare c’è l’Eterno della Vita Che resterà Sempre Indelebile.
Meditate, Care Sorelle e Fratelli in Cristo Gesù.
La Portavoce.

(05.12.2016 Lunedì. S. Crispina. S. Saba, Martire. B. Niccolò Stenone).

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