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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


798 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Marco 14, 12-16.22-26. 01/06/2024
798 Luci Donate da Gesù alla Portavoce su Marco 14, 12-16.22-26.

Dal Vangelo Secondo San Marco.

Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: “Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?”. Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: “Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là preparate per noi”. I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua. Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”. E dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi (Marco 14, 12-16. 22-26).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “L’Evangelista Marco ci Racconta di come, il Primo Giorno degli Azzimi, in Preparazione della Pasqua, i Discepoli Dissero a Gesù: “Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?”.
Gesù: “Queste Parole sono state Annuncio di una Pasqua Ricca di un Rito di Fede, Dove Mi Preparavo e Preparavo i Miei Discepoli alla Sostanza della Pienezza dell’Eucaristia: il Mio Corpo Immolato, Frutto di Nutrimento Spirituale, Che avrebbe Cambiato l’Umanità, l’Amore Che Sazia l’Anima e Dà Nutrimento di Conoscenza anche al Corpo a tutti gli Uomini di Buona Volontà, che non si accontentano della vita terrena, ma che Anelano a viverLa in Cammino Verso Quelle Porte di Eternità.
Dissi a Due dei Miei Discepoli di Andare in Città: “Dove incontrerete un uomo con una brocca d’acqua e là, dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: “Dov’è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”.
Sì, Figlia, Cogli Bene: avrei Istituito l’Eucaristia e L’avrei Divisa con i Miei Discepoli per Dargli in Dono la Grazia di Ciò Che si sarebbe Ripetuto Ogni Volta Che, nel Mio Nome, si sarebbe Spezzato il Pane e il Vino si sarebbe Dato in Verità di Ciò Che Rappresentava: il mio Corpo Immolato, Verità Che si Benedice Quel Pezzo di Pane avendo lo Sguardo Rivolto in Alto, Abbracciando la Mia Santa Benedizione.
Lo Spezzai nella Pienezza della Verità di Cosa Rappresentava e Dissi Loro:
“Prendete, Questo è il Mio Corpo”.
Gesù: “Descrivi, Figlia”.
La Portavoce: “Vedo il Corpo di Gesù su Quella Croce, la Carne Lacerata Che Sanguina, la Sofferenza, la Pietà, la crudeltà dei cuori davanti alla Croce.
Lo Sguardo Torna al Calice e Sento:
“Poi Prese il calice e rese Grazie, lo diede loro, ne bevvero tutti e disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti”.
Gesù: “Descrivi, Figlia”.
La Portavoce: “Vedo il Sangue Che Fuoriesce da Quel Corpo, Dove Ogni Goccia sembra che debba Parlare di una Espiazione, Che Diviene uno Sciogliersi di catene arrugginite, per poi Riformarsi una Catena Bianca in Trasparenza.
Non più Quel Gesù, Reso come Sguardo Indelebile su Quella Croce, ma un Affiorare di un Sangue Mescolato ad Acqua, Che Lascia Intravedere la Luce del Cristo”.
Gesù: “Figlia, Fino alla Fine del Mondo Quella Croce Resterà Indelebile ma, nella Casa del Padre Mio Quella Croce Parla di Risurrezione, di Gioia e Gaudio Dove Tutto è Pienezza di Vita per i Figli Che hanno Scelto la Verità della Vita.
Tutto Questo, Figlia, è stato il Compiersi degli Insegnamenti”.
La Portavoce: “Come Gesù, Vero Uomo: Lasciò la Testimonianza ai Suoi Discepoli sulla Terra, si Ripeterà Questa Concretezza di Fede Dove si Riverserà con Abbondanza nella Verità e nel Giusto e il Nutrimento Rafforzerà gli Animi”.
Gesù: “Dove Questo viene a mancare, il buio prenderà il sopravvento sui Figli di Dio, fino al Manifestarsi della Volontà del Padre Mio e Questo è un Avvertimento.
Beati gli Umili che ascolteranno il Mio Dire.
Gesù: “In Verità vi Dico, che io non berrò più del frutto della vite, fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel Regno di Dio”.
Gesù: “Ecco, Figlia, la Speranza ai Figli di Dio: non mancherà MAI il Nutrimento perché chi è Fedele Partecipa del Nuovo della Casa di Dio.
Lo Spirito Dona la Verità, l’Ascolto e la Pace.
La Mia Parola non Passerà MAI ed Essa è Ricolma di Pienezza per Vivere la Vera Fede, che non tarda a Risplendere di Luce.
Scenda su Questa Parola la Mia Benedizione e sia Custodita a Testimonianza del Cammino verso l’Eterno.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”
(30.05.2024 Giovedì. S. Giovanna d’Arco).


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