248 Gesù: “Figlia, ti ho narrato le Verità Che sono presso il Padre mio”.
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19/04/2012 |
248 Gesù: “Figlia, ti ho narrato le Verità Che sono presso il Padre mio”.
La “Via Crucis”: Nuove Luci
1 Stazione: Gesù è condannato a morte.
Vedo l’Immagine di Gesù Incatenato e una gran folla, che incita la sua condanna a morte; sento: una folla fatta di scribi e farisei.
Adesso vedo un Angelo, Che annuncia a Maria il Concepimento di Colui Che sarà il Redentore del Mondo.
E poi mi torna lo Sguardo su coloro che hanno condannato Gesù. I Cieli Che donano. La Terra che scaccia. Quell’Annuncio di Luce, Che l’Uomo sporca con le tenebre della morte.
Il Pensiero dei Cieli.
E il pensiero dell’Uomo.
Quanta Luce dal Padre. E quanto poco credere nei suoi Figli. Quanto l’Uomo distorce il Pensiero del Padre, perché avanza sulla Terra con lo sguardo abbassato, lo sguardo del peccatore.
Gesù: “Figli, davanti a voi la Croce: riuscite a volgere lo Sguardo su di Me? E ora vi chiedo: chi ci prova? Chi trema? Chi si interroga? Chi osa? Ma, in Verità vi dico: Coraggio, Umiltà e Piccolezza regni in voi ed il mio Sguardo incontrerà il vostro sguardo, per Grazia. E così sia!”.
Gesù, Che parla a noi della Scuola Divina e ci legge dentro e ode in noi tutto questo spasmo e poi ci dice di non temere, perché chi cammina alla Sequela dei suoi Passi con Umiltà e Piccolezza per Grazia potrà incontrare il suo Sguardo.
Questo è Ciò che scaturisce dalla sua Parola, a noi meditarLa ed incarnarLa.
2 Stazione: Gesù è caricato della Croce.
l’Accogliere di Maria, l’Obbedienza ai Cieli, quell’Amore di Madre, Custodita da Dio nella sua Immacolatezza, Colei Che porta l’Innocente, la Purezza, il Dono della Salvezza.
Lo sguardo della Terra,
L’INGIUSTIZIA:
GESÙ, CARICO DI QUELLA CROCE.
La pesantezza dei nostri peccati, il fardello dell’Umanità, carico sulle sue Spalle.
Gesù: “Figli increduli e tremolanti, a voi volgo lo Sguardo e dico: il Signore mio si compiace del vostro Cammino. Non siate duri, non giudicatevi, non lasciate che il mondo vi fermi.
AiutateMi a sostenere la mia Croce così pesante, allora come oggi, come sempre, perché sempre in mezzo a voi. E così sia!”.
Gesù dice: “Questo è il Racchiuso della vostra incredulità: la vostra Anima riconosce, ma il vostro Cuore e la vostra Mente tentennano.
La Preghiera è Luce per l’Anima e più regna in voi come Pane Quotidiano la Preghiera e più riuscite a fare i Passi partendo da quella Luce e non dal vostro umano. E così sia!”.
3 Stazione: Gesù cade la Prima Volta.
L’Incontro di Maria con Santa Elisabetta: la Luce Che riconosce la Luce, quel sussultare di Anime, quel Conforto per Maria, quell’essere Accolta.
Cosa si è tramutato sulla Terra? Il peccato che schiaccia, il peso insopportabile, la durezza degli infedeli. Vedo il peso dell’ingiustizia che fa crollare Gesù, perché Grande è la Sofferenza agli Occhi del Padre.
Gesù, in quegli Attimi, supplicava il Padre suo. Le Carni erano Deboli, il Dolore era Grande, ma l’Amore per l’’Umanità era ancora più Grande.
È la Forza del rialzarsi.
Gesù: “Figli miei, il Dolore è Grande.
Il Coraggio deve essere ancora più Grande.
Lasciate le amarezze della vita qui, sotto la Croce e cominciate a rialzarvi sotto il mio Sguardo. Vi sosterrò e vi guiderò nel vostro Cammino nel Mondo. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, in tutto questo è racchiusa la Parola:
“PURIFICAZIONE”.
Donate a Me il vostro umano, lasciate che Io lo lavi e ripartite dai Cieli, Che saranno Concretezza sulla Terra e, per il vostro umano, partire dai Cieli per camminare sulla Terra. E così sia!”.
4 Stazione:Gesù incontra sua Madre.
Maria, Che si rallegra del Dono di Dio: lo Spirito Santo Che è sceso su di Lei, rendendo Fecondo il suo Grembo, quel Bimbo, Dono di Dio, Unico e Irripetibile in quel Ventre Immacolato.
L’Abbassare lo Sguardo e la Sofferenza del Volto di Gesù, Che incontra la Madre.
Lo Strazio di quel Volto di Donna.
Le Suppliche di Maria al Padre.
In Maria non c’è solo la Debolezza della Carne, lo straziarsi, ma anche il Cuore Sanguinante di Dolore.
Quanta Sofferenza si coglie.
Gesù: “Figli, Ciò che Dio aveva in serbo per voi era quella Gioia del Dono della Luce del Mondo. Cosa ne è stato su questa Terra?
Ecco perché chiedo a voi: decidetevi a liberarvi dei vostri peccati o non sarete di Aiuto al Padre mio per ridare Luce al suo Pensiero.
Vi invito alla Conversione dei Cuori per alleviare il Dolore al Cuore della Madre Celeste, sempre Braccia Aperte per i suoi Figli. E così sia!”.
Gesù: “Questo mio Dire parla della Nuova Umanità, della Nuova Era. In questo Dire è racchiuso la fine. E l’Inizio. L’uomo vecchio. E l’Uomo Nuovo.
Lasciate quell’uomo appesantito, invecchiato e tremolante. Ed Io vi rivestirò con una Fortezza di Luce, ben Saldi sulla Via della Luce, in Cammino verso il Ritorno a quel Pensiero al Quale Dio aveva dato origine alla sua Umanità”.
Vedo come se Dio fa Pulizia, ripartendo da quell’Origine. Tutto ciò che è contenuto dalle Origini ad oggi, quel materiale, lo spirituale che abbiamo sporcato, Dio spazzerà tutto.
E Tutto tornerà a risplendere così come era Luce all’Origine dei Tempi.
5 Stazione: Gesù è Aiutato dal Cireneo.
Maria, Che viene affiancata dalla Figura di Giuseppe, Colui Che La sosterrà durante tutto il Periodo della Gravidanza, il loro Lungo Viaggio.
Quanto Maria contava sul Sostegno di Giuseppe, Colui Che L’ha Amata, Rispettata e Onorata, così come Dio aveva stabilito.
Quel Volto di Madre Che cercava Aiuto e Sostegno per quel Figlio e l’incontrare un Uomo che muove a Compassione.
Quanto Quel Cuore di Madre faceva trasparire il suo Dolore, fino a raggiungere alcuni Uomini, nelle loro Coscienze, davanti a tanto Strazio.
Gesù: “Figli, il vostro Sostegno, la vostra Mano Tesa, il vostro incarnare i miei Insegnamenti sono di Sollievo alle Sofferenze di questa Mamma dei Cieli. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, in Questa Parola è Racchiuso l’essere Servi, Servizievoli per il Fratello e la Sorella. Siate Mano Tesa. Siate Sollievo alle Sofferenze. Siate Sostegno nelle cadute.
Io sono la vostra Luce, il vostro Sostegno: attingete dalla mia Fonte e inondate di Umiltà, di Piccolezza e di Amore tutto ciò che vi circonda così che per nessuno abbia a ripetersi quella Sofferenza di Maria, quella non accoglienza, ma siate Braccia Aperte e Porte Spalancate perché chi si apre all’Amore di Dio è un Canale Inesauribile di Doni e di Ricompense.
Quanta Crescita in ogni Figlio che opera mettendosi al Servizio di Dio.
NON FATE AL FRATELLO CIÒ CHE NON VOLETE CHE SIA FATTO A VOI. E COSÌ SIA!”.
6 Stazione: Gesù è Confortato dalla Veronica.
Giuseppe e Maria Che si mettono in Viaggio e, dopo tanto bussare senza essere accolti, solo alla fine trovano Riparo in una Stalla.
E adesso vedo il Confortare della Veronica, il suo Grande Amore per Gesù. Vedo un Velo e la Veronica Che Gli asciuga il Volto.
In questa Donna il Gesto e l’Espressione più Grande Che poteva compiere in quel Momento era asciugare il Volto di Gesù e Gesù ricompensa quell’Atto così Nobile, quell’Amore così Grande perché Grande è la Gratitudine per coloro che si prestano dinanzi alla Sofferenza.
Gesù: “Voi, Figli miei, davanti alla mia Croce disponetevi con una tale Grazia, perché è così che Io, Signore, ve la dono. Voi affidate a Me i vostri peccati, le vostre pene. E cosa dono a voi come Ricompensa? Il Perdono.
Ora chiedo a voi: è tanto Ciò che vi chiedo in Cambio? Siate come Me, seguite il mio Esempio: donate Ciò che ricevete, perché Io sono il Signore di ogni Figlio. E così sia!”.
Il meditare su questa Scuola Divina, che è Dono dei Cieli, Gesù ci invita a donare questa sua Parola con Carità e Amore, con Semplicità e Devozione; Tutto Gli appartiene.
A noi essere piccoli discepoli, riportare fedelmente gli Insegnamenti di Gesù, perché essenziali per entrare a far parte del Viale della Luce.
Gesù: “Figlia, Questo mio Dire racchiude il Cammino della Salvezza, il Popolo che Io radunerò e che guiderò nella Nuova Umanità. E così sia!”.
7 Stazione: Gesù cade una seconda volta.
Il Sollievo di Maria e Giuseppe: l’aver trovato Riparo.
Il ringraziare Dio, perché Quel Figlio Unigenito ha finalmente trovato un Posto per venire alla Luce.
Gesù è Stremato sotto quella Croce. Gli insulti, gli sputi, le percosse appesantiscono sempre di più quella Croce, quel peccato che diventa sempre più grande, un peccato che dilaga.
Tanti sono coloro che si ribellano alla Luce. E Gesù porta tutto il peso del buio del Mondo.
Quanto per Lui il toccare Terra è Segno di Penitenza davanti al Padre, Lui Che assume su di Sé i nostri peccati e chiede Perdono al Padre, si prostra davanti a Lui per la nostra Salvezza.
Quanto nello Spirituale i Gesti di Gesù, che ha compiuto durante la sua Passione, hanno una Valenza così Ampia: Tutto sa di Cielo, Tutto sa di Spirituale, Tutto sa di Insegnamento.
Se ogni Figlio capisse Questo: le Debolezze di Gesù era la Forza di Gesù per il nostro Perdono davanti al Padre.
Gesù: “Figli, meditate a lungo su questa Luce e vi renderete conto che il vostro pensiero è il vostro peggior nemico.
Ogni mia Parola, ogni mia Sillaba: vi arriverà il tutto e il contrario di tutto, pur di non assumere su di voi un piccolo peso: quello della Purificazione Interiore. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, Questa mia Parola racchiude il giustificarsi dell’uomo. Il riconoscere il proprio peccato e fare mia colpa è un gesto di Grande Umiltà.
Beati coloro che sono pronti ad incarnare la Parola:
“PENTIMENTO”,
il chiedere scusa per le sofferenze procurate interiormente e le sofferenze procurate al Fratello e alla Sorella è un Atto così Nobile, quell’Atto che toglie quella bruttezza di quei peccati che la creatura umana ha sempre fatto dinanzi a quella Croce.
Quegli sputi e quegli insulti, quelle bestemmie e quelle percosse ora prendono il nome di: “indifferenza”. Figli che camminano senza Dio”.
Vedo Gesù su quella Croce Che dice: “L’accogliere gli oltraggi degli Uomini sulle mie Carni Trafitte è di Insegnamento di quanto Dio possa perdonarvi quel sacrilegio così efferato davanti alla Luce.
A voi, Figli, dico: abbiate a seguire un Solo Maestro, l’Unico Che vi ha dato Esempio di quanto Dio sia Amore, fino a perdonarvi tutto. E così sia!”.
8 Stazione: Gesù consola le Pie Donne.
Vedo quella Mangiatoia, il Calore che dona la Madre Terra, la Paglia.
E quel bue e l’asinello, quegli esseri viventi che si mettono a Servizio dell’Uomo senza pretesa, solo quello di essere nutriti e sono pronti a donare tutto quello che possono: creature del Mondo Animale, ma così Servizievoli.
La Forza di Gesù, quell’Espressione di non volere Ricompensa, ma di essere solo Servizievole al Padre e ai Figli della Terra. Quell’Umiltà di Gesù, che diviene ancora più Umile di quel bue e l’asinello: Lui, il Grande, Che sopporta Tutto per Amore.
E Gesù ha uno Sguardo più Ampio, perché Lui sa che Tutto appartiene al Padre suo e Tutto ha creato Lui e tutti coloro che si mettono a Servizio del Padre suo avranno la Ricompensa dal Padre suo.
Questo Amore Sconfinato di Dio, Che ama Tutto e Tutti allo stesso Modo. Tutto Ciò che ha creato Dio Gli appartiene.
Quel Dolore Grande di Gesù, perché riconosce che l’Uomo non fa del male solo al Fratello e alla Sorella, ma anche a Tutto Ciò che Dio ha creato e Tutto è Sofferenza per Dio. È per questo suo Dolore Che Egli consola le Pie Donne, perché Egli sa che questo suo Dolore avrà un Continuo sull’Umanità.
Gesù: “Figlia, la Storia insegna quanto orrore e quanta Consolazione ha conosciuto l’Uomo durante la Storia.
Gesù: “Figli, credete alle mie Parole, che amo ognuno di voi come Gemme Preziose, Ricchezza Umana e Spirituale. Amo ogni Creatura della Terra.
Allora, chiedo a voi: perché tanta fatica ad abbandonarvi a Me? Vi accolgo, vi perdono, vi amo.
È nell’Amore che passa la mia Redenzione. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, Questo Dire di Queste Parole Racchiudono l’incredulità dell’Uomo. Quanto sono tutti muti e sordi.
Ciò che narra la mia Parola di Luce è
VERITÀ ETERNA.
Vi invito ad affidarvi perché Io vi guidi. Vi invito ad ascoltarMi, perché Io faccia di voi dei Buoni Discepoli.
Vi invito al Perdono, affinché Io possa lavarvi. Vi invito a
CREDERE
NELLA MIA ESISTENZA VIVA E PRESENTE
IN MEZZO A VOI,
ma cosa Mi ritrovo sempre dinanzi? Figli increduli, Figli chiusi, Figli sordi e ciechi, Figli così diffidenti, eppure il mio Parlare è nella Semplicità, è nel donare, è nell’Invito.
Prudenza, sì, ma non ostilità, perché questo non è nel Vocabolario dell’Amore, per questo appartiene all’Uomo. E non a Dio.
Che questo sia per voi Specchio e Riflessione. E così sia!”.
9 Stazione: Gesù cade una terza volta.
Vedo l’Immagine di Giuseppe e Maria, le Ore di Attesa per la Nascita di Gesù, tutta la loro Sofferenza, perché sapevano che quella Luce che stava per venire al Mondo sarebbe stata contrastata, quella Luce sarebbe stata Sofferenza, perché quel Figlio era l’Espressione del Padre e non si sarebbe ribellato, perché doveva darci Prova dell’Amore.
E adesso vedo Gesù e il Cadere sotto il peso di quella Croce e quanto ha subito, quanto in Lui la Forza della Piccolezza, della Mitezza, quella Sofferenza che ha subito, senza mostrare la sua Grandezza, la sua Onnipotenza, l’essere di Esempio fino in fondo Obbediente al Disegno Divino.
Quanto il male, attraverso l’Uomo, ha manifestato tutta la sua concretezza di odio in Colui Che si è mostrato così Inerme, per non offendere il Padre suo, perché attorno a Lui Tutti Frutto del Pensiero del Padre: i suoi Figli.
Gesù: “Figli miei, chiedo a voi: siete pronti a morire a voi stessi? Pregate su questa Luce e chiedetevi: io voglio amare gli Insegnamenti di Gesù, così come Lui me li dona per Amore Mio? E così sia!”.
Gesù parla a coloro che si mettono in Cammino su questo Viale di Luce e li invita a meditare, a riflettere, a guardarsi nel Profondo e a darsi delle Risposte, Risposte che partono dalla Verità e dalla Sincerità, perché sono Risposte Che rimarranno dinanzi a Dio.
Gesù: “Figlia, questo non è un gioco. Queste sono Promesse davanti alla Croce, quelle Promesse di cui, un Giorno, vi chiederò Conto.
La Fede è Rispetto, è Fermezza, è Luce, è Amore.
In Verità vi dico che in Queste Parole non esiste il gioco.
Beati coloro che acquistano la Libertà e il Respiro, perché saranno ricompensati della Salvezza, dal Padre mio. E così sia!”.
10 Stazione: Gesù spogliato delle sue Vesti.
Il Parto di Maria, quella Sofferenza, quei Dolori.
Quel Parto: è giunta l’Ora, Maria si apparta, viene Pervasa da un Calore, da una Luce Straordinaria ed ecco Colui Che è la Luce del Mondo, il Dono per l’Umanità: l’Immacolatezza di Maria e quel Bimbo Che si fece Carne. Un Parto Che non ha lacerato le Carni di Maria, ma Maria ha vissuto Tutto il Dolore del Compimento di quell’Evento.
Maria conosceva il Compiuto del Pensiero del Padre nella sua Anima e quanto Ella avrebbe sofferto per quel Dono d’Amore così Grande. Quanto quell’Innocenza così Pura Le avrebbe arrecato Spade Inferte al suo Cuore.
Maria: “Figlia, in Me c’era la Luce degli Eventi a seguire, ma nulla ha potuto il peccato su di Me, perché l’Amore di Dio Mi ha fatto vivere la Gioia della Risurrezione di mio Figlio, Figlio del Padre.
Tutto Ciò che è stato Concretezza su quelle Carni di mio Figlio, in Me sono state sempre Presenti, fino a concretizzarsi Spiritualmente con quelle Spade Inferte al mio Cuore.
Ma il peccato non ha avuto vittoria su di Noi, perché la Gloria è stata di Dio: la mia Immacolatezza e la Risurrezione di mio Figlio hanno sconfitto il peccato degli Uomini.
Quello Che voi chiamate il Salvatore del Mondo è mio Figlio e, attraverso di Lui, voi siete tutti miei Figli, perché Grande è stato il suo Perdono per le vostre ingiustizie. Alleluia! Alleluia!”.
E adesso vedere Gesù Spogliato delle sue Vesti, quella Nudità, che parla di Sofferenza, di Atrocità alle sue Carni.
Gesù: “Figlia, cosa ha inflitto l’Uomo su di Me!
Sono Colui Che è venuto per donare.
E come sono stato ricambiato?
L’iniquità dell’Uomo”.
Gesù: “Figlia, in quella iniquità dell’Uomo Dio è stato Amore, continuando a donare la Figliolanza al Mondo. Colui Che è stato Oltraggiato, mosso a Compassione del Fratello, della Sorella, ha invocato il Perdono al Padre, facendoci Dono del Continuo dell’Umanità. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, Queste Parole, Dono di Vita Eterna, sono di Verità e Via.
In quel Perdono la Benevolenza del Padre mio nel lasciarvi la Vita. In quella Vita Spirituale Dove ha permesso alle Generazioni di continuare a camminare sulla Terra e ad essere accolti in quella Maestosità dell’Amore di Dio Dove Egli regna e Dove voi regnate, perché Tutto Gli appartiene: la Continuità della Vita sulla Terra e la Continuità della Vita nei Cieli.
Nel mio Perdono c’è un Compiuto, quel Compiuto parla di Apertura del Paradiso, di Anime in Cammino verso Dio, ma anche di Figli di Dio in Cammino sulla Terra”.
Gesù mi fa cogliere che in quel Compiuto non parla solo del Compiuto Spirituale, ma anche di una Scia sull’Umano, perché se non ci fosse stato quella Supplica di Gesù per la nostra Salvezza presso il Padre, Dio avrebbe scatenato la sua Ira su questo mondo, perché Grande è stato l’Oltraggio al Pensiero di Dio, Concretezza nel suo Figlio.
Gesù: “Figlia, ti ho narrato le Verità Che sono presso il Padre mio. E così sia!”.
11 Stazione: Gesù è inchiodato sulla Croce.
Adesso vedo quel Bimbo Piccolo nella Mangiatoia:
ECCO COLUI
CHE PORTERÀ LA
SALVEZZA,
LAVANDO TUTTI I PECCATI DEL MONDO.
La Luce Che sarà vista da Oriente a Occidente: Quel Bimbo Che illumina il Volto di Maria e Giuseppe. Quanta Dolcezza, quanto Candore si coglie, quanto Amore si sprigiona.
E adesso vedo Gesù sulla Croce. È così Straziante quel Corpo Martoriato, quell’espressione dell’ingiustizia.
Cosa ha subito Gesù, come ci siamo accaniti contro quell’Uomo così Indifeso.
Gesù: “Figlia, se ognuno di voi fissa questa Immagine, che è l’Espressione della brutalità più efferata che ho portato sul mio Corpo, per opera di mano dell’Uomo, quanto ha l’Uomo da farsi perdonare.
Eppure ancora vengo scacciato dalle vostre Vite. Mi temete come si teme un ladrone nel cuore della notte, eppure vi ho manifestato Tutta la mia Mitezza, Tutto il mio Amore.
Cosa aspettate? Vi sto chiedendo di tornare da Me. Sono qui, Pronto ad assolvervi dai vostri peccati, affinché il mio Sacrificio porti Buoni Frutti”.
Gesù: “Figli, a voi chiedo: guardatevi dentro. Mi avete aperto le Porte della Mitezza, della Piccolezza affinché Io, Signore, possa regnare dentro di voi? O ancora siete timorosi? Non ancora volete affidarvi a Me, così Fragile e Inerme su questa Croce?
AccoglieteMI e farò Nuove Tutte le Cose.
Come pensare: “Ma proprio a noi?”.
Sì, Figli, c’è sempre un Inizio nelle Opere di Dio. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, questa mia Richiesta è Racchiusa nella Parola:
“RISORGERE IN CRISTO”,
spogliarsi delle vesti vecchie e lasciare che sia Io, Signore, a rivestirvi di Vesti Nuove.
Quanto avete da interrogarvi? Quanto tempo vi occorre? Sono due Verità davanti a voi: decidervi per la Salvezza. O lasciare le porte aperte al male.
La Fede è Una e Una Sola: o vi orientate verso quella Parola così Vera, così Incisiva, così Scolpita nell’Eterno:
“CREDO”
“CREDO IN CIÒ CHE LA MIA ANIMA RICONOSCE”,
così come vi è stato annunciato da tanto tempo l’Opera di Dio avanza, i tempi sono Maturi e chi confida in Lui non rimarrà mai deluso.
Apritevi all’Ascolto. Io sono la Luce la Verità e la Via: chiunque si prostra davanti a Me con Umiltà e Sincerità avrà fatto il suo Discernimento, perché Io, Signore dei Cieli e della Terra, darò Prova della mia Opera. E così sia!”.
Fra Lino: “Non ho parole per ringraziare il Padre Celeste per questo Dolce Dono che è il Progetto Divino e la mia unica gioia e compiere ogni Volontà di Dio”.
Gesù a fra Lino: “Figlio, la tua risposta sarà Gloria presso il Padre mio.
Continua a guidare il tuo piccolo gregge, per condurlo ai Nuovi Cieli e alla Nuova Umanità.
Io, Signore, continuo a celebrare in te. E così sia!”.
Antonietta: “Voglio seguire Quel Padre Buono Che ha dato il suo Figlio per la mia Salvezza, anche se ho paura ad abbracciare la Croce, ma voglio impegnarmi”.
Gesù ad Antonietta: “Figlia, nel tuo Cuore regna ancora la paura, ma la tua Piccola Fede ti rende Docile al Padre mio; per questo dico a te: prega, affinché il tuo Coraggio ti avvicini sempre di più a quella Croce Che parla di Risurrezione. E così sia!”.
Nico: “Io mi voglio mettere sempre davanti alla Croce. Ogni volta che si parla di Dio, il mio Cuore va a 3000.
Ho già dato il mio: “Sì” Pieno a Dio, spero che sia per sempre”.
Gesù a Nico: “Figlio, la tua Docilità ti fa Onore. Continua nella Piccolezza e nell’Umiltà: Grandi Opere ha previsto il Padre mio per te.
La tua Risposta nel Cuore è Sincera e per questo il Padre mio ti farà partecipe dei Nuovi Cieli e della Nuova Umanità. E così sia!”.
Tonino: “Riconosco che Questa è un’Opera del Padre, Lo ringrazio per aver posato il suo Sguardo su di noi e spero e prego di esserne degno e di poter lottare contro il materiale che ci attanaglia”.
Gesù a Tonino: “Figlio, la tua Piccolezza è Grande, ma la paura è ancora più grande. Ti affidi alla Croce, ma poi la mente ti fa tentennare. La sofferenza ti fa paura, la morte no, perché nel tuo Cuore porti impressa la Verità della Risurrezione, il Ritorno alla Casa del Padre Celeste. Ma ho da tranquillizzarti, ancora sei indispensabile qui, sulla terra.
Entrerai a far parte della Nuova Umanità, perché il tuo: “Sì” è Sincero. E così sia!”.
Pamela: “Voglio seguire Gesù, perché da quando è Presente nella mia vita, è sicuramente cambiata. Voglio tornare ad amare e ad amarmi. Chiedo a Gesù di darmi sempre più Fede e tutta la Grazia per seguire questo Progetto Divino”.
Gesù a Pamela: “Figlia, nella tue parole c’è Sincerità, ma colgo anche tanta fatica per il vuoto che trovi intorno a te. Non occuparti dei Fratelli che non rispondono nell’immediato, ma essi ti osservano.
A te essere Testimone Fedele di questa Realtà.
Io, Signore, porterò al Padre mio la tua Risposta di Soccorso, ma anche di Conferma: Grande sarà la tua Missione su questa Nuova Umanità. E così sia!”.
Stefano: “Riconosco che è Gesù che parla in questo Progetto Divino: sta operando in me e in tutti noi. L’unica cosa che mi porto è che tante volte devo chiedere scusa a Gesù per delle cose che mi danno fastidio, e mi metto davanti a Lui e non davanti a voi del gruppo”.
Gesù a Stefano: “Figlio, il tuo dire è breve e conciso.
Ora dirò Io cosa porti nel Cuore, ciò che per te è nervosismo e fastidio per il tuo Cuore è preoccupazione e dolore. Prova a guardarti dentro e dire la Verità a te stesso. Sei così orientato a Dio che ogni piccola sofferenza del Fratello, della Sorella per te è dispiacere, dolore così grande, che ti senti così piccolo, incapace di gestirlo.
Sei solo un Figlio che non accetta le cattiverie del mondo e ogni piccola difficoltà ti diventa grande.
Non temere. Ti rafforzerò nella Fede e ti darò di capire che lì, dove tu non puoi, Io, Signore, sono Presente per far sopportare al Fratello, alla Sorella tutto il peso.
Riposa e cammina. Sei quel Piccolo Bagliore che ha bisogno di Sostegno Celeste ed Io sono Qui, Pronto a donartelo.
Al Padre mio porterò questa Risposta: Si compia su di lui Ciò che era Previsto. Ora è Pronto. E così sia!”.
Paolo d. G: “Mi riconosco appieno in questa Scuola Divina, perché, da quando l’ho incontrata, percepisco i cambiamenti in meglio, percepisco i Frutti di questa Scuola Divina in me, perché mi sento più buono, migliore di prima.
E mi accorgo anche di quanto sia vero e importante il pregare; quando prego di più, riesco a vivere meglio la giornata con me stesso e con gli altri e anche nelle cose più piccole riesco ad essere Mano Tesa; quando non lo faccio, torna il vecchio Paolo”.
Gesù a Paolo d. G. : “Figlio, Tutto quello che sta succedendo in te è solo il Risveglio di quel Cuore indurito: stai permettendo al Signore di lasciarti amare attraverso la Preghiera e la Preghiera sta sciogliendo la paura di dare, perché c’è qualcuno che ricambia e scoprire che incontrare Gesù Che è Amore non può essere diversamente: se si ama il Signore, ci si ama e si può amare. Questo è per te Dono d’Amore.
Avanza, Figlio, nella Bellezza.
Al Padre mio porterò Questa Risposta: Signore, conduci questa Prescelto nella Nuova Umanità come Guida per gli altri, perché in lui c’è un: “Sì” Sincero in quel Cuore che ha ripreso a battere, fermo da quando era in tenera età. E così sia!”.
Samanta: “Ti ringrazio, mio Signore, perché mi vuoi liberare, mi vuoi salvare. Certo, Ti voglio seguire. Ti chiedo di proteggermi, di sorreggermi, di darmi la Forza di abbracciare la tua Croce”.
Gesù a Samanta: “Figlia, in te colgo tanta Umiltà, tanta Bellezza.
I tuoi errori ti hanno punita abbastanza. Non restare nel peccato, esso uccide!
Afferra la mia Mano e ti condurrò come mia Discepola verso i Nuovi Cieli, la Nuova Umanità.
Il tuo Cuore è Pieno d’Amore, ma anche pieno di amarezza. Prega, Figlia e ti darò di risorgere, perché Preziosa in questa Opera del Padre mio.
A quanti vorranno la Salvezza, tu potrai essere di Aiuto. E così sia!”.
Francesca: “Dico: “Sì” al Signore. Anzi, vorrei dire come s. Tommaso: “Sei il Signore della mia vita”, con i miei limiti. Da sempre ho avuto la Consapevolezza che Lui ci fosse, che è Concretezza, che è Presente e Vivo in mezzo a noi e questa Scuola Divina era necessaria per me, perché mi sta insegnando a conoscerLo meglio, ad amarLo di più, a fare dei Passi avanti e questo mi dà Pace e così accolgo Tutto così come viene, lasciando che Lui possa operare”.
Gesù a Francesca: “Figlia, la tua Mente si chiede, si risponde, si tranquillizza. A te dico: Ciò che puoi apprendere da questa (Mente) ti porterà ad armonizzare Cuore e Mente.
In Verità ti dico: già sei a metà dell’Opera. Sii Docile alla mia Parola ed Io farò di te una Grande Discepola, sarai Vittoria per il Signore, riporterai tanti sulla Retta Via, perché la tua Pace sarà la Testimonianza più Veritiera che un Fratello, una Sorella possa avere.
A mio Padre porterò Ciò che è già Inciso nel tuo Cuore: Sì, Signore, a Te mi affido, in Te confido”. E così sia!”
Nicola: “Ho sempre cercato Gesù. ho sempre cercato di rincorrerLo, Lo cercavo a trecentosessanta gradi. Ma se facevo un esame di coscienza, mi chiedevo se effettivamente avessi incontrato Gesù.
Ora, invece, con questa Scuola Divina, non sono più io a rincorrere Gesù, ma è Lui Che cerca me.
Mi ha aperto il Cuore, nonostante mi dovrò risollevare ogni volta che cadrò.
Prima non ho incontrato Gesù, perché avevo il “Gesù fai da te”.
Gesù a Nicola: “Figlio, eccoMi Vivo e Concreto Vicino a te.
Non serve tanto cammino per cercarMi, perché Mi si incontra solo se Mi si cerca nella Sincerità e nella Verità.
Mi hai portato per tanto tempo nella tua mente, ma come Amico accondiscendente.
Ora, in Verità ti dico, Mi porterai nel Cuore d’ora innanzi e saprò guidarti affinché tu sappia guidare nel tuo Cuore l’Amore: scioglierà le durezze accumulate per tanto tempo, perché non eri pronto ad incontrarMi nella Verità.
Ma in questo incontrarCi ci sarà la tua Purificazione, Irta, ma Necessaria e di Risurrezione.
Confida in Me.
La Risposta Che porterò al Padre mio: Eccolo, Piccolo, ma Umile e Servizievole. E così sia!”.
Antonella: “Senza la Scuola di Gesù mi sento orfana e l’ho sperimentato in tutte le cadute che ho avuto. Quello che chiedo oggi a Gesù è di mettere ai Piedi della sua Croce il mio Libero Arbitrio, per poterLo abbracciare senza fronzoli, in Autenticità e non dover più tornare nel deserto, perché ciò che ci allontana da Lui per me è deserto”.
Gesù ad Antonella: “Figlia, il tuo Cuore è Pronto a riprendere il Giusto Battito, il Battito di una Vera Figlia di Dio, che vuole camminare Insieme a Me nell’Amore, nella Verità, nella Risurrezione.
Figlia, nel tuo Cuore c’è tanto da poter donare ed è per questo che torno a dirti: non seguire i pensieri che ti riportano nel passato, ma fa in modo che il tuo passato parli di un Presente Nuovo, Vero, Sereno.
Ed Io, Signore, Mi servirò della tua Pienezza per rifare Nuove Tutte le Cose in te e attorno a te.
Cosa porterò al Padre Mio? Un Grande Grazie per aver riportato alla Luce una sua Creatura con un: “Sì” Sincero nel suo Cuore. E così sia!”.
Angela: “Voglio camminare con Gesù in questa Realtà, perché Lo riconosco e, soprattutto, voglio imparare a morire a me stessa soprattutto per comprendere la Volontà di Gesù, per viverla appieno, per essere Mano Tesa per gli altri, come Gesù lo è stato per me.
E Lo ringrazio per Questo Progetto Divino: è una Realtà così Grande.
Spero di esserne degna”.
Gesù ad Angela: “Figlia, sei una Figlia in Cammino, ma sei così Docile all’Ascolto. Non hai bisogno di grandi cose, ma di continuare a condividere ogni piccola difficoltà può essere freno. Non lasciare che il tempo si rienpia di queste pochezze umane, ma cammina nella Vera Fede.
Ed Io, Signore, ti aprirò la Via per incontrare Fratelli, Sorelle che sono nel buio.
Sii mia Discepola ed Io porterò al Padre mio la tua Sincerità che porti nel tuo Cuore un po’ dolorante.
Anche per te il Cammino deve essere di Presente e di Futuro. Il tuo passato è pesante e ti appesantisce. Come puoi camminare in avanti se ti volti indietro? Coraggio! Cammina in avanti e lascia una Scia d’Amore per chi vuole seguirla. E così sia!”.
12 Stazione: Gesù muore in Croce.
Torno a vedere ancora quel Bimbo e l’Annuncio dell’Angelo:
“È NATO IL REDENTORE”.
Vedo tutte le Immagini del Presepe, uno scenario così povero, così piccolo, eppure c’è il TUTTO DI DIO, della sua Concretezza, quell’Espressione così Grande dell’Infinito Amore di Dio.
E il ripetersi di sempre: i piccoli, gli ultimi, quelli che si fanno come Agnellini riconoscono la Grandezza dell’Amore di Dio, quel Piccolo Bimbo Che ha cambiato le Sorti di tutta l’Umanità.
Adesso rivedo quella Croce, l’Ultimo Respiro di Gesù, il suo Perdono, l’Espressione più Grande dell’Amore e l’incontrarsi con l’Amore del Padre. È come se sono due Immagini Che si compensano: quella Nascita, l’Espressione dell’Amore di Dio Incarnato e quel Perdono di Gesù sulla Croce, che è anch’essa l’Espressione più Grande dell’Amore del Figlio.
DI QUALE GRANDEZZA DIO HA FATTO DONO ALLA SUA CREAZIONE!
Gesù: “Figli, a voi chiedo: se siete Umili, Piccoli, come quei Piccoli che Mi hanno riconosciuto, perché ancora vi domandate: “Ma è vero Tutto Questo? Sta succedendo a me, piccolo peccatore?”
Meditate! Meditate: chi sono, cosa sono, come sono. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, Queste Parole racchiudono quell’Interrogativo Profondo che è impresso in ogni Figlio: la Mente, il Cuore, la Coscienza, che convogliano tutti in quell’Anima, Dove è Piena di Risposte, Dove dà Inizio alla Circolarità. Ma se non vi aprite, se non Mi accogliete, se non meditate, ponendovi quegli Interrogativi Profondi, come potete avere risposta?
Per questo vi invito a pregare e meditare e poi, con Piccolezza, con Umiltà ma nella Sincerità Totale. Chiedetevi: Chi ho dinanzi? Chi voglio servire? Chi voglio seguire fino alla fine dei miei giorni?”. Quando avrete queste Risposte, che sono già sigillate nelle vostre Profondità, avrete trovato Risposte alla vostra Esistenza e sarete Liberi, Liberi nel vostro Cammino di Luce, perché aprire le Braccia a Dio è rimanere Incolumi da ogni tentazione.
Questa è la Vera Fede: non tentennio, ma Fermezza e Umiltà. E così sia!”.
13 Stazione: Gesù deposto dalla Croce.
La Luce di quel Bimbo Che si effonde, così Piccolo, ma già così Operante. Porta in Sé Tutta la Sapienza di Dio e Tutto l’Amore, in Sé Tutte le Armi per riportare le Anime a Dio, quella Luce Che sconfigge la morte, sconfigge il peccato, sconfigge l’inferno. Quella Luce Che si riappropria della Luce, il riaprire le Porte del Paradiso e riconsegnare le Anime al Padre.
Quale Grandezza in quel Piccolo Fanciullo!
E vedo Gesù, Poggiato per Terra, dà Inizio al suo Operare: lascia quel Corpo e l’Espressione dell’Amore torna a Dio: lo Spirito Risorto, quelle Vesti che rimangono come Espressione di quel Corpo Martoriato.
Ma quello Spirito è così Puro è così Incandescente, la
LUCE CHE TORNA ALLA LUCE.
L’AMORE CHE RIABBRACCIA L’AMORE.
La fine del vecchio.
E L’INIZIO DEL NUOVO.
Gesù: “Figli, Chi vi parla è Gesù. Chinatevi per la Benedizione Santa. A voi chiedo: sto per fare Nuove Cose in voi, attorno a voi. Come vi sentite, Figli nel vostro Cuore: nella Pace? Nel dubbio? Nella confusione? In Verità, in Verità vi dico abbiate Pace.
È troppo Grande Ciò che vi sta accadendo ma, mano nella Mano con la Vera Fede, affidatevi e, in Me avrete Compimento. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, Queste mie Parole Racchiudono la Decisione Finale. Io, Signore, leggerò nei vostri Cuori e porterò al Padre mio la vostra Decisione. Chi ha scelto di camminare nell’Opera Divina, abbracci la Croce perché sia protetto e, Gioiosamente, Mi segua.
Chi ha chiuso quelle porte, bada bene il male lusinga, il male promette, ma il male dà morte.
Figli meditate a lungo. Badate bene di servire quell’Unico Signore Che vi ama fino a dare il suo Figlio per la vostra Salvezza. Vi ho riscattati dal peccato, per donarvi la Libertà. Non lasciatevi incatenare dal mondo: non sa di eternità, sa di tempo e di fine. E così sia!”.
14 Stazione: Gesù viene posto nel Sepolcro.
Quel Fanciullo Che farà parlare di Sé, quel Fanciullo in Cammino Che farà tuonare Tutta la Terra: tutti conosceranno le sue Opere, perché Egli è l’Eterno.
Adesso vedo Gesù, quel Corpo così Straziato, ma sa così di Pace, di una Profonda Quiete.
Le Grida su quella Croce sembravano la vittoria del male, quell’illusione che è durata così poco.
Perché Ora quel Gesù Che giace in quel Sepolcro è l’Espressione della Vittoria sul male, quella Fine che sa di Inizio, quella Sconfitta che sa di Vittoria, una Vittoria Gloriosa, il Compimento del Pensiero di Dio, Che parla di Continuo, parla di Eternità, parla di Risurrezione, di quel Pellegrinare come Buon Pastore sempre Vivo e Presente in mezzo ai suoi Figli.
Gesù: “Figlia, meditate.
Ti ho narrato la mia Storia.
Ridate Luce a quel Grande Libro: non più Parola Tacita, ma Veridicità del Verbo.
Che questa Parola scuota le vostre Coscienze, perché sto parlando del Nuovo Inizio, Ciò che attende questa Umanità.
Volgete lo Sguardo su quella Croce: parla di Eternità e non di passato, ma di Presente, di Futuro e di Infinito. Quel Dio Operante Che vi sta parlando, vi sta annunciando. Scuotetevi. I miei Passi avanzano.
BEATI COLORO CHE ASCOLTANO IL PADRE LORO.
Ministri della Santa Madre Chiesa da lungo tempo vi è stata fatta una Richiesta: apritevi al Dire di Dio.
Chi può fermare la Parola di Dio? Chi può porre limiti a Dio?
Vi era stato annunciato che il tempo non avrebbe giocato a vostro favore, perché vi sarò dinanzi e vi chiederò Conto di cosa ne è stato del mio Dire.
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
La Croce sigilli le mie Parole: sono di Vita Eterna.
A voi, Figli dell’Umanità: vi rendo partecipi di un Grande Dono, affinchè questo Tempo di Passione sia per voi un Tempo di Riflessione e di Pentimento, perché la mia Risurrezione è Vicina e il mio Perdono vi attende come il Cristo Risorto.
Maria: “Affrettate i vostri Passi di Riconciliazione con il vostro Signore, Egli ha in serbo per voi la Nuova Gerusalemme. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, meditate su queste Luci, quanto la mia Passione scorre nei Grani del Santo Rosario, per questo il mio Invito a recitarlo, perché è il Nutrimento della vostra Anima, l’Arma della vostra Salvezza”.
Maria: “Figlia, sono la Mamma dei Cieli. in questo Tempo Santo il Padre mio vi ha dato Luce sulla Passione e sul Santo Rosario: quanto è Tutto Impresso su quei Grani Spirituali, quanta Importanza nella Vita di ogni Figlio che si decide ad afferrare quella
DOLCE ARMA,
PERCHÉ IN ESSA È RACCHIUSO IL
TUTTO DI GESÙ:
LA SUA STORIA,
IL SUO INIZIO,
LA SUA FINE,
LA SUA RISURREZIONE.
ALLELUIA!”
Gesù: “Figlia, volgi lo Sguardo sulla mia Croce e ti do di cogliere il Dolore. Ma anche la Risurrezione.
Figlia, Ciò che ho operato nei miei Figli è Apertura. Non si rendono Conto perché confusi, ma il vostro incontrarvi sia di Meditazione d’Ora in Avanti il mio Operare sarà come il Cristo Risorto.
A voi affrettare i Passi, l’Umanità ha bisogno delle Primizie che Io, Signore, sto operando attraverso di voi. Confidate in Me ed Io sarò il vostro Faro, Luce per l’Umanità. E così sia!”.
Gesù: “Figlia, i Cieli si sono Chinati su di voi. Siete stanchi fisicamente e Spiritualmente, perché il Signore vi ha dato tanta Luce. La vostra Anima riconosce il Dire dei Cieli, la vostra mente il vostro Cuore ancora annaspano.
Ma voi, come Umili Discepoli, sedetevi attorno alla mia Parola con Preghiera e Docilità mettetevi in Ascolto. Io, Signore, vi darò di sentire ciò che portate dentro in tutta la sua Verità e, come Piccoli Discepoli, vi indicherò ad ognuno di voi il Sentiero da percorrere per risorgere sul Viale della Luce così, Uniti e Forti della Parola di Dio, opererete sulla Terra con Pace e Amore. E così sia!
Vi benedico. Vi illumino la Via. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Figlia, trovate il tempo per il vostro Maestro: è l’Unico Che può rendervi la Vita Gioiosa e Serena. Amen”.
Gesù: “Figlia, Io, Signore, veglio sul vostro Cammino. Io vi guido verso l’Apertura di Questa Realtà Divina. Siate Forti e Saldi nella Fede. Ognuno di voi sia Testimone dei Frutti che Io sto operando in ognuno di voi. Io, Signore, chiedo a voi di adempiere alla mia Parola.
Da lungo tempo vi siete prodigati a mettere al corrente la Santa madre Chiesa Che Io, Signore dei Cieli e della Terra, stavo donando un Cammino di Luce per tutti quei Figli che cercano la Luce e che ora vivono la confusione, lo smarrimento, perché troppo avete lasciato operare il male sulla terra.
A tutti quei Figli Consacrati, Che Io ho posto il Sigillo della Verità Eterna, ho annunciato che Mi sarei posto dinanzi a Loro: Questo è il Tempo. E attraverso di Voi Io opererò per richiamare l’Attenzione su Colui Che ha fatto Nuove Tutte le Cose. La mia Parola Che diviene Concretezza per la Terra.
Figlia, questo narrare della Via Crucis venga fatto conoscere alla Santa Madre Chiesa e, con Umiltà e Amore, chiedete Discernimento. Che ogni Figlio venga a Conoscenza e, Liberamente, scelga la Via da seguire.
Io, Signore dei Cieli e della Terra, annuncio a voi che il male è alle porte e c’è un’Unica Via di Salvezza per la mia Creatura: il Risveglio dell’Anima.
Vi avevo annunciato, Figli miei, che il tempo non avrebbe giocato a vostro favore. E ora sono Qui, prima della Resa dei Conti, a bussare ai vostri Cuori. Date Obbedienza a Colui Che vi ha incoronati suoi Discepoli. Io chiederò ad ognuno di voi: cosa rispondete a Colui Che vi sta chiamando come Esercito per la Salvezza dei Figli della Terra.
Figlia, il tuo Cuore è in tumulto. Cogli queste Parole così Veraci, così Assolute. È così che devono arrivare a tutti coloro che si inginocchiano davanti alla mia Parola. Coraggio! Sto operando come il Cristo Risorto. Nulla accada che Dio non voglia.
La mia Benedizione sia Respiro, sia Luce, sia Pace, sia Abbandono, sia Verità e Via. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”.
Vedo Gesù con un Foglio, su un Tavolo. È Tutto così Trasparente, ma Concreto, Egli incide un Sigillo di Fuoco su questo Foglio: sono le Verità Eterne. Sono le Verità che sono Presso il Padre e che Ora prendono Visibilità sulla Terra”.
Gesù: “Figlia, vi ho donato le
VERITÀ CHE SONO PRESSO IL PADRE MIO:
LO SCORRERE DELLA MIA VITA TERRENA
E IL RICHIAMARLA DI CONTINUO ATTRAVERSO I GRANI DEL
SANTO ROSARIO.
Da Tutta Questa Luce vi ho donato Insegnamenti per il vostro Cammino Interiore e di Concretezza: questo è il Modo che Io, Signore, condurrò d’ora in avanti, per guidarvi verso la Nuova Umanità, Passi di Luce e di Concretezza, l’Armonia tra L’Uomo e i Cieli, per avere un Nuovo Inizio, guidati dal Cristo Risorto.
Questo Dire, Figlia, sia affidato al Mondo, perché tutti possano conoscere i Passi per partecipare alla Salvezza ed entrare a far parte di quel Futuro Previsto da Dio. E così sia!
Figlia, coraggio! Affido a voi, miei Piccoli Discepoli di Questa Scuola Divina, il Compito di bussare a tutta la Santa Madre Chiesa, perché Questa è Volontà del Padre, una Scuola di Insegnamenti Divini, deve trovare Accoglienza nella mia Casa Terrena. Questo è Ciò Che è Scritto nel Grande Libro. E così sia!
Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
LA LUCE OPERA NEL MONDO PER PORTARE TUTTO ALLA LUCE”
(19.04.2012 Giovedì. s. Leone IX).
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