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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


717 Gesù: “Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi” (Matteo 20, 16). 22/08/2023
717 Gesù: “Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi” (Matteo 20, 16).

Dal Vangelo Secondo San Matteo.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 1 “Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2 Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati 4 e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 5 Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 7 Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna. 8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dá loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10 Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero un denaro per ciascuno. 11 Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: 12 Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te. 15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi” (Matteo 20, 1-16).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “L’Evangelista Matteo ci Racconta di come Gesù Raccontava ai Suoi Discepoli della Similitudine tra il Regno dei Cieli e un Padrone Che, di buon mattino, uscì per chiamare gli operai alla sua Vigna.
Trovati i lavoratori, si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò alla sua Vigna.
Uscito di nuovo più tardi, incontrò altri lavoratori, che erano disoccupati e disse loro: “Andate a lavorare nella mia Vigna e vi darò ciò che è giusto”.
Poi uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre fece la stessa cosa.
Ancora vide che c’erano degli altri operai verso le cinque in piazza ad oziare e gli chiese: “Perché siete qui?”.
E loro risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”.
E allora gli disse: “Andate anche voi nella mia vigna”.
Quando fu sera il Padrone della Vigna disse al suo fattore: “Iniziando dagli ultimi, fino ai primi, dà loro la paga”.
Il fattore cominciò dagli ultimi, dando loro un denaro.
Allora cominciò un mormorio tra coloro che erano stati nella Vigna dalla mattina, aspettandosi che venissero ricompensati con più denari, visto che avevano lavorato più ore.
Ma il Padrone disse loro: “Perché mormorate?”.
Loro risposero: “Noi abbiamo sopportato il peso della giornata ed il caldo, ma voi ci avete trattati tutti allo stesso modo di chi ha lavorato di meno”.
Il Padrone disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Quindi prendi il tuo e vattene”.
Aggiunse il Padrone: “Se io voglio dare a quest’ultimo quanto a te, non posso fare delle mie cose quello che voglio?”, cogliendo nei primi l’invidia di come il Padrone avesse operato verso gli ultimi.
Ma Quel Padrone, che era Buono, aveva raccolto coloro che erano persi, gli oziosi, quelli che non erano stati presi, coloro che erano disoccupati.
Ed è come Cogliere che un Padrone che chiama a lavorare nella sua Vigna, hanno bisogno di essere Incoraggiati e Sostenuti per Introdurli nelle Verità dei Cieli.
Il lavoro va Gratificato tutto allo stesso modo, perché la Prima Cosa che Insegna ai suoi operai: più sono piccoli e poveri nella fede e più si Contentano di Ciò che il Padrone Stabilisce, Accogliendo e Ringraziando.
E saranno loro che, essendo Contenti del Padrone, Ameranno il Padrone e la loro Ricompensa sarà di superare i grandi, che pretendono di lavorare, pretendendo ciò che non meritano, avendo la cattiveria e, di conseguenza, non portano frutto.
Ciò ad Insegnarci: non è il tempo impiegato con la pretesa che ti fa Crescere.
Ma il Tempo Impiegato con Umiltà e Gratitudine Verso il Padrone a farti Grande.
Così come ci Insegna Gesù: gli Ultimi saranno i Primi.
E i primi, pretestuosi, pieni di invidia, saranno gli ultimi.
Capissimo Questo, che Quel Padrone è Buono, Chiama tutti.
Ma non tutti danno il frutto buono e, ahimè, la ricompensa è di restare ultimi”
(21.08.2023 Lunedì. Ss. Lussorio, Cisello e Camerino, Martiri. S. Ciriaca, Martire. S. Pio X, Papa)


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