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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


348 S. Giuseppe da C.: “Il Signore si serve di chi dà Risposta Sincera”. 21/02/2014
348 S. Giuseppe da C.: “Il Signore si serve di chi dà Risposta Sincera”.

San Giuseppe da Copertino: “Figlia, non stupirti di Ciò Che vedi: è un Involucro ma, Ciò Che conta, è il Mio Servizio, Che rendo ai Fedeli.
Quanto la Mia Vita è stata piena di tribolazione. Ma, così come il Signore sta operando in voi, così ha operato in Me il Risveglio dell’Anima.
Quando si entra in Comunione con il Divino, Quanto si è Protratti verso l’Alto.
La Vita di ognuno di voi è stata pensata per il Paradiso. Ma, prima di arrivare al Paradiso, il Signore vi vuole come Primizie sulla Terra, piccoli discepoli, che trainano il carretto verso la Via della Luce.
Figli, non dubitate. Il Signore si serve di chi dà Risposta Sincera. Non c’è solo la Chiamata verso la Consacrazione, c’è anche la Chiamata come Umili Servi di Dio.
Quanto può operare il Signore attraverso la vostra Purificazione, Quel cammino Che è Testimonianza per i Fratelli e le Sorelle.
Coraggio! Non abbiate a temere. Questi Fratelli sono stati educati all’Accoglienza e all’Umiltà, sono abituati ad essere Socievoli, perché ospitano tanti ragazzi.
Questo è il Luogo Dove attingere l’Umiltà, Che conduce verso l’Uguaglianza e, Dove c’è l’Uguaglianza, Figlia, c’è l’Amore. Ed è in Virtù di Questo Amore che Oggi il Signore vi ha chiamati nella Mia Casa Terrena, affinché in voi scenda la Grazia dell’Amore, del Soccorso.
Avvicinatevi, nel Nome del Signore vostro Maestro e Guida, affinché i bisognosi possano essere aiutati e dissetati dal Cammino Che vi è stato Donato di percorrere prima degli altri.
Ma ho da rimproverarvi, non perché siete superficiali nella Fede, ma perché vi fate rubare il tempo.
Trovate, Figli, il Tempo per apprendere gli Insegnamenti dei Cieli: è solo incarnandoLi che potete essere piccoli insegnanti rivestiti d’Amore.
Sentirsi il peso di ciò che accadrà non bello. Ma se quel peso si trasforma in Mano Tesa, Quanta Pace regnerà in voi e Quanta Solidarietà crescerà in Questi Piccoli Figli, un po’ vacillanti ma, con una Costruzione fatta dalle Mani del Signore.
Ritenetevi fortunati, perché conoscete la Via della Guarigione e come sarebbe Bello allargare Questo Mare attorno a voi.
E così sia!
Figlia, iniziate il vostro pranzo, ma poi tornate nel Divino. Non siete venuti per riempirvi di Questo Dono d’Amore?
Figlio, a te che sospiri, non temere. La Mano del Signore è Sempre sopra di te. Ma, in Verità ti dico: non pensare che il tuo daffare sia sempre per l’umano, perché il tuo daffare sarà per un umano dedicato agli altri.
Non dimenticate: la Casa di Barbara, Casa di Accoglienza, Luogo Dove si attinge l’Amore, la Fratellanza.
E così sia!
A te, Figlio, che ti interroghi. Non farlo. La tua mente è incredula. Ma la tua Anima riconosce. Non hai mai vissuto un tempo così di Riflessione. Le cose cambiano, ma non vuoi mai vederle, per non seguirle.
Non temere. Hai al tuo fianco una Figlia che cresce nell’Amore Divino e non potrai fare altro che unirti a lei nel Cammino. Dio vi ha Previsti e vuoi che a Lui sia impossibile Questo?
Coraggio! La Salvezza deve passare dai Padri e dalle Madri come Primizie in una Famiglia Benedetta da Dio.
Non temere! La tua vita, la vostra vita cambierà in Bene.
E così sia!
Andate, Figlia” (06.10.2013 Domenica. S. Bruno).

Luci sul Messaggio.

1 > San Giuseppe da Copertino: “Figlia, non stupirti di Ciò Che vedi: è un Involucro”: sono davanti all’Urna di S. Giuseppe da Copertino e in me c’è lo Stupore di Questo Involucro. Non avevo mai visto da così vicino un Corpo, Che non ha quel colore della carne. Ma avevo davanti a me un corpo fatto di latta. Sembrava così freddo, così fuori dal comune.

2 > “ma, Ciò Che conta, è il Mio Servizio, Che rendo ai Fedeli”: questo mio sguardo umano, che viene subito richiamato e le Fonti Celesti mi portano a sollevarlo, perché io comprenda Quelle Profondità di Fede, Che rappresenta Quel Santo dentro l’Urna.

3 > “Quanto la Mia Vita è stata piena di tribolazione”: s. Giuseppe da Copertino mi dà Luce su Cosa è stata la Sua Vita.
Non conosco la Sua Storia, ma Egli mi parla di tribolazione.

4 > “Ma, così come il Signore sta operando in voi”: richiama il nostro Cammino, Questo Cammino di Purificazione, Che noi, a gran fatica, percorriamo.

5 > “così ha operato in Me il Risveglio dell’Anima”: è come se adesso vedo una Verità più Profonda. Tanto tempo è trascorso tra il Suo Vivere e il vivere dei nostri tempi e, così come Allora, così Oggi, il Signore ha operato nella Sua Anima e il Suo Cammino di tribolazione è stato tanto, ma tanto più faticoso del nostro.
Ecco il sollevare lo Sguardo, il riportarmi nello Spirituale, Quello Che Conta Veramente: la nostra Anima, le nostre Profondità, Lì Dove Dio interviene e compie le Sue Opere.

6 > “Quando si entra in Comunione con il Divino, Quanto si è Protratti verso l’Alto”: s. Giuseppe da Copertino parla del Cammino Interiore, Quel Cammino Che Solo Gesù può farti percorrere, perché Solo Lui può donare la

COMUNIONE SPIRITUALE,
QUELLA COMUNIONE CHE TI INTRODUCE A QUELLE
VERITÀ COSÌ PIENE DI LUCE,
QUELLE VERITÀ CHE FANNO DEL FIGLIO DI DIO
UNA AUTENTICITÀ DI APPARTENENZA DIVINA.

La Luce di Questo Dire non è altro che una Comunione Guidata da Gesù, per darci Luce di Sapienza, istruirci come in una Vera Scuola, ma nella Sapienza di Dio.

7 > “la Vita di ognuno di voi è stata pensata per il Paradiso”: in Lui l’attingere la Testimonianza dell’essere un nostro Fratello e, così come a Lui è stato donata la Via del Paradiso, così ogni Figlio può sperare e camminare verso la Salvezza della propria vita: la

CONTINUITÀ NELLA LUCE.

8 > “Ma, prima di arrivare al Paradiso, il Signore vi vuole come Primizie sulla Terra”: ecco perché il Signore ha toccato i nostri Cuori, ecco perché Questa Realtà è per ogni Figlio che voglia accogliere, che Ne voglia partecipare.
Noi, piccolo gruppo, ci chiama: “le primizie”, perché in noi rispecchia la Luce di un Vero Cambiamento, Quanto è possibile camminare con gli Insegnamenti di Gesù, Quanto ti costruiscono Interiormente e Quanto fanno di questo camminare sulla Terra una

PIENEZZA DI VITA.

9 > “piccoli discepoli”: ci chiama: “piccoli”, e Questo è un Dono, perché più ci si fa piccoli e più si impara e più si riesce ad accogliere: Insegnamenti Umili Che ti fanno entrare nella Bellezza di un Sapere Nuovo e che ti spinge a donarLo agli altri, perché sono Insegnamenti Che ti scaldano il Cuore, ti danno Luce, ti danno Sazietà e ti danno Quella Gioia Interiore di volerLi Subito donare, Insegnamenti di Luce, affinché tutti possano camminare nella Bellezza.

10 > “che trainano il carretto verso la Via della Luce”: e Qui si presenta la Croce: le nostre difficoltà, il cammino della nostra Purificazione. L’incontrare la Luce, la Gioia di donare la Luce. E lo scontro di chi non accoglie.
Ma ci è stato insegnato che il donare ai Piedi di Quella Croce è Quella Forza Che fa andare Avanti Quel Carretto.

11 > “Figli, non dubitate. Il Signore si serve di chi dà Risposta Sincera”: s. Giuseppe da Copertino ci invita a non dubitare mai di Ciò Che, a gran fatica, ci porta alla Sazietà.
Il nostro è un Cammino Fondato sulla Sincerità: chi si sottrae da Questa Regola e pensa di servirsi della Realtà, non potrà entrare a far parte di Questo Recinto, perché gli Insegnamenti Divini sono per chi accetta il Bene, per chi vuole camminare nel Bene.
E tutto ciò che è negativo: la menzogna, la falsità, la gelosia, l’invidia, la superbia non entra in un Cammino di Luce. Non c’è posto per chi, volutamente, commette degli errori.

12 > “Non c’è solo la Chiamata verso la Consacrazione”: il Signore ha Tante Vie e Tante Forme per chiamare i Suoi Figli. Un Cuore Che si apre a Dio, Dio se ne può servire e portare Frutti di Sazietà, in un Cammino Terreno.
Quanti Figli comuni nel Mondo hanno fatto il Cammino verso la Santità, pur non essendo Consacrati, ma Giusti e Buoni agli Occhi di Dio.

13 > “c’è anche la Chiamata come Umili Servi di Dio”: Gesù: “Figlia, il Signore bussa ai Cuori, quei Cuori Umili, Dove il Signore vuole donare Grazia.
Ma c’è sempre Quel predisporsi di chi si rende Umile e Servizievole.
E di chi non apre Quelle Porte per farLo entrare, lasciando quel vuoto che sa di tristezza e di dolore”.

14 > “Quanto può operare il Signore attraverso la vostra Purificazione”: noi sperimentiamo Questo: più si entra nelle Verità, più Dio ci dona la Sua Sapienza e più Tutto ci è Luce, Insegnamenti Che ci custodiscono, Che ci allontanano dal male e Che ci fanno piccoli strumenti, mano tesa per ogni Figlio di Dio.
Sembra tutto così strano: Quello Spirituale così Irraggiungibile, così distante, eppure la Storia ci racconta che Quell’Invisibile si è Sempre Servito di strumenti che camminano sulla Terra.

15 > “Quel cammino Che è Testimonianza per i Fratelli e le Sorelle”: quanto l’Uomo è cieco e sordo! Si attende sempre cose grandi. E non riesce a credere che la Fede è fatta di piccolezza, di piccole cose semplici, ma che hanno una portata così Grande, perché ti guariscono Interiormente, ti cambiano e ti danno Quella Forza, Quel Vero: “CREDO” Che ti fa vivere la Pienezza della Vita, Quella Vita Che genera Attimo per Attimo e ti eleva e ti rende Libero.
Se l’Uomo capisse Questo:

IL DONO PIÙ BELLO È LA SAZIETÀ DELLA FEDE,

perché ti scrolla di dosso tutta la pesantezza umana e ti rende così Leggero.
Quanto Respiro!

16 > “Coraggio! Non abbiate a temere”: attorno a me sento dei rumori, che mi distolgono: sono i Confratelli dell’Ordine di s. Giuseppe, che cominciano a chiudere i portoni e a spegnere le luci e, attorno a me, il vocio, il cominciare a sentire: “Dobbiamo uscire”.
S. Giuseppe mi invita a rimanere in Ascolto e di non temere, perché quei Confratelli ci permetteranno di rimanere Lì ed io potrò continuare a restare in Ascolto e ad accogliere Ciò Che S. Giuseppe ha da donarci.

17 > “Questi Fratelli sono stati educati all’Accoglienza e all’Umiltà”: s. Giuseppe mi dà Luce di Ciò Che rispetta quell’Ordine: Ciò Che Lui Stesso viveva nel Corso della Sua Vita.

18 > “sono abituati ad essere Socievoli, perché ospitano tanti ragazzi”: è un Ordine che accoglie giovani studenti: tanti chiedono Soccorso a s. Giuseppe.

19 > “Questo è il Luogo Dove attingere l’Umiltà”: s. Giuseppe è lo Specchio dell’Umiltà: il Suo Sapere era Umile, per Questo Pieno di Ricchezza, Quella Dottrina Incarnata, perché Sapienza di Dio.

20 > “che conduce verso l’Uguaglianza”: l’essere Fratelli anche nella Conoscenza, in uno Scambio Amorevole, il donare Reciproco di un Sapere, Che dona Insegnamenti per tutti: quell’Intelletto, Che trova Verità e Respiro solo se è in Grado di Donarsi, di rendere partecipi Tutti i Fratelli e le Sorelle.
Se lo studiare Lo si vede in Questa Ampiezza, non solo nozioni, ma il Crescere verso l’Alto, una Crescita di Spirito, Quella Crescita Che può riflettersi nella Scienza, nella Guarigione e nel Costruire Materiale, ma passando prima attraverso la Sapienza, rispettando Tutte le Verità Divine: solo così non si commettono errori, perché Quella Sapienza ti ripaga nel Giusto e nel Bello, senza toglierti nulla di ciò che ciascuno merita.

21 > “e, Dove c’è l’Uguaglianza, Figlia, c’è l’Amore”: la Luce della Sapienza ci insegna che, Dove c’è l’Uguaglianza, non può esserci il male, perché l’Uguaglianza pone tutti allo Stesso Livello e l’Amore può scorrere, riempiendo tutti in Egual Misura.
Questo è il Donare di Dio a tutti, e poi il rispettare ciò che uno si predispone a ricevere.

22 > “Ed è in Virtù di Questo Amore che Oggi il Signore vi ha chiamati nella Mia Casa Terrena”: un Altro Insegnamento di Luce: Tutti Uguali ai Suoi Occhi e se c’è un donarsi Reciproco tra di noi, quell’Uguaglianza Che ci tiene Uniti come gruppo: scorre l’Amore e non c’è chi è più e chi è meno, ma c’è solo chi incarna di più gli Insegnamenti Divini e chi oppone qualche resistenza in più, perché ognuno ha il suo bagaglio di vissuto interiore.

23 > “affinché in voi scenda la Grazia dell’Amore”: non importa attraverso Quale Strumento passa la Voce dello Spirito Santo, ma è Importante l’Uso Che se ne fa per chi ascolta, quanto si incarnano gli Insegnamenti e quanto Li si vuole vivere nella propria vita.

24 > “del Soccorso”: siamo previsti per Questo: per imparare e per soccorrere.
Ecco l’Importanza di mettersi Seriamente in Cammino, sul

VIALE DELLA LUCE.

25 > “Avvicinatevi, nel Nome del Signore vostro Maestro e Guida, affinché i bisognosi possano essere aiutati e dissetati dal Cammino Che vi è stato Donato di percorrere prima degli altri”: i nostri Insegnamenti sono Frutti della Scuola Divina: Gratuitamente ci sono stati Donati e Gratuitamente dobbiamo donarLi:
Ma che in noi non manchi mai il dire Chi ci guida, Chi ci istruisce, Colui Che ci cammina Dinanzi e Che ci illumina e ci istruisce come primizie: il

CRISTO RISORTO:

si fa Piccolo si fa Maestro e noi, piccoli alunni responsabili e fedeli, pronti a donare Insegnamenti di Luce, affinché tutti possano partecipare.

26 > “Ma ho da rimproverarvi non perché siete superficiali nella Fede, ma perché vi fate rubare il tempo”: colgo un Rimprovero Pieno di Dolcezza, di Pazienza, di Speranza: che in noi maturi Questa Richiesta:

non dobbiamo più farci rubare il tempo dal materiale,

ma il nostro tempo donarlo ad un Altro Lavoro: l’essere alunni in un Aula così Grande, perché Piena di Sapienza, Dove c’è un Buon Maestro, Che è Sempre Pronto a donare Insegnamenti di Luce.

27 > “Trovate, Figli, il Tempo per apprendere gli Insegnamenti dei Cieli”: è un Invito, è un Umile Invito, ma Quanto racchiude una Grande Importanza: Grandi devono essere i Frutti, perché sono Frutti di Salvezza.

28 > “è solo incarnandoLi che potete essere piccoli insegnanti rivestiti d’Amore”: così ci vede S. Giuseppe: insegnanti piccoli, ma che sanno donare fede grande, perché Chi ci guida ci dà Ogni Grazia, perché Così Vicino, così Concreto con la Sua Parola, Che parla alle nostre Profondità ed è Tutto Luce, che non lascia dubbi, ombre, ma ti introduce su Quella Retta Via e più si cammina, più si avanza e più l’Amore è un Divenire Crescente.

BEATI
COLORO CHE SI ABBANDONANO E SI LASCIANO GUIDARE,
PERCHÉ È UNA META FATTA DI
DOLCEZZA, DI SERENITÀ, DI GIUSTIZIA E DI VERITÀ.

Quanto l’Uomo si sta perdendo, per non aprire le Porte al proprio Signore, Padrone della Vita.

29 > “Sentirsi il peso di ciò che accadrà non bello. Ma se quel peso si trasforma in Mano Tesa, Quanta Pace regnerà in voi”: ancora un Invito: Ciò Che ci annuncia il Signore diventa peso, dal momento che uno Lo custodisce per sé.
Ma se Ciò Che ci rivela il Signore, con Umiltà Lo doniamo, così come ci ha insegnato: che gli altri sappiano e poi, Liberamente, ognuno scelga.
Ma in noi deve essere Chiaro Che, Chi ci chiede di annunciare, è un Papà Buono, Che si sta servendo di noi, per parlare a tutti. Questo ci rende Liberi, perché abbiamo ascoltato Ciò Che viene Richiesto.
Quando si evangelizza in Nome del Signore e Lo si ascolta Fedelmente, ogni peso si alleggerisce, perché il Signore soccorre e ci dà Grazia per ricevere anche quelle bruttezze di non accoglienza.

30 > “e Quanta Solidarietà crescerà in Questi Piccoli Figli, un po’ vacillanti”: il crescere all’interno di un gruppo è una Luce Che si effonde e che fa da Specchio a chi osserva, a chi è in attesa, a chi scruta, a chi è scettico, a chi minaccia, a chi si ribella, a chi si adopera per contrastare e chiudere un’Opera di Dio.

QUANTA RESPONSABILITÀ PER NOI NEL CUSTODIRE LA
CRESCITA DELL’ALBERO.

31 > “ma, con una Costruzione fatta dalle Mani del Signore”: non temere, perché Chi ha seminato Quella Piantina, Che poi diventerà Albero Pieno di Frutti è il

PADRE CELESTE:
LA SUA OPERA RISPLENDERÀ,
PERCHÉ COSÌ HA STABILITO.

32 > “Ritenetevi fortunati, perché conoscete la Via della Guarigione”: non importa se ci sono pietre di inciampo lungo il nostro Cammino perché, incarnando gli Insegnamenti di Gesù, conosciamo la Via della Guarigione dell’offesa, della sopportazione, del rifiuto, conosciamo quella

VIA CHE PORTA SOTTO LA CROCE,

Quel Cammino del morire a noi stessi, Quel Cammino Che ci purifica, Che ci lava, ci disseta, e ci fa risorgere Giorno dopo Giorno, Ora dopo Ora, Attimo dopo Attimo.
L’inginocchiarci davanti a Quella Croce e il tendere le mani in Alto, Dove Quel Signore ci afferra e ci fa salire.
Ciò che all’Uomo umano può sembrare sconfitta, in Gesù è Sempre Vittoria.

33 > “e come sarebbe Bello allargare Questo Mare attorno a voi”: Questo è il Tempo Che Dio dà Inizio a Questo Mare.

34 > “E così sia!”: è Annuncio del Signore, Dove troverà il Suo Compimento.

35 > “Figlia, iniziate il vostro pranzo, ma poi tornate nel Divino. Non siete venuti per riempirvi di Questo Dono d’Amore?”: si è fatta ora tarda e percepisco il bisogno fisico di nutrirci.
Mangeremo il nostro panino, rimanendo sempre custoditi con lo Sguardo al Cielo, per poi riprendere subito Questa Preghiera e Questa Comunione Divina.

36 > “Figlio, a te che sospiri, non temere”: è come se mi arriva la Supplica che, nel Silenzio della Preghiera, Tonino sta rivolgendo al Santo.
Percepisco tutto il chiedere Soccorso ma, nello stesso tempo, l’Abbandono: un Aiuto che sa di Pace e di Affidamento.
In questo che lui sta vivendo è come se le Fonti Celesti mi rendono partecipe e si servono di me per far arrivare a lui la Risposta.

37 > “La Mano del Signore è Sempre sopra di te”: deve subire un intervento per la sua malattia e il Conforto gli viene dato dall’Alto: il Signore lo custodisce e lo accompagna in questa sua malattia.

38 > “Ma, in Verità ti dico: non pensare che il tuo daffare sia sempre per l’umano”: ancora i suoi pensieri, che vuole affrettare i tempi, perché teme per la sua vita e vorrebbe realizzare nel materiale alcune cose che si è prefissato di fare.
E in questo viene richiamato.

39 > “perché il tuo daffare sarà per un umano, dedicato agli altri”: la sua vita è guidata e non deve realizzare le sue opere.
Ma le Opere Che il Signore gli chiederà di realizzare, perché Queste Opere saranno per tutti, per tendere la Mano agli altri.

40 > “Non dimenticate: la Casa di Barbara, Casa di Accoglienza”: gli viene ricordato Ciò Che, da Tempo, gli è stato annunciato: ogni sua iniziativa va portata in Preghiera e, solo dopo, operare, perché Lì c’è la Volontà del Signore e non la volontà umana, perché stiamo camminando in un Progetto Divino. E non in un progetto umano.

41 > “Luogo Dove si attinge l’Amore”: Questa è una Grazia Che si dovrà respirare in Questa Casa, perché chiunque si appresta ad entrarvi, dovrà trovare Pace e Serenità.

42 > “la Fratellanza”: l’Accoglienza farà sentire le Persone Amate, Rispettate, così come ci insegna il Signore:

“AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI, COME IO HO AMATO VOI”.

L’essere Fratelli e Sorelle in Cristo è il Dono più Bello Che si possa far passare ad un visitatore.

43 > “E così sia!”: la Meditazione aiuterà a sciogliere ogni pensiero e riporterà Tutto a Ciò Che è stato Previsto dal Signore, da Lungo Tempo.

44 > “A te, Figlio, che ti interroghi. Non farlo”: in mezzo a noi c’è una nuova Persona e le Fonti Celesti mi danno di ascoltare il suo tormento, il suo domandarsi, la sua curiosità nel vederci raccolti in preghiera, ma tanto più il vedermi ricevere un Messaggio.

45 > “La tua mente è incredula. Ma la tua Anima riconosce”: sento una Sensazione di Tenerezza, perché in lui c’è confusione.
Ma, nella Sua Anima, è così piccolo.

46 > “Non hai mai vissuto un tempo così di Riflessione”: sono giorni particolari per lui. situazioni familiari lo portano a riflettere, a ripassare la sua vita e a chiedersi cosa c’è di sbagliato nei suoi comportamenti, nei suoi atteggiamenti.
È in questo momento che si accinge a dire qualche Preghiera. Sente tutta la difficoltà e la Responsabilità di come risolvere.

47 > “Le cose cambiano, ma non vuoi mai vederle, per non seguirle”: tende a nascondere ciò che gli si presenta davanti, perché non riesce a risolvere, perché si sente inerme.
E allora si giustifica: si confronta con gli altri: non è il solo che si ritrova ad affrontare dei disagi familiari e, lì, attinge la forza per coprire e andare avanti.

48 > “Non temere. Hai al tuo fianco una Figlia che cresce nell’Amore Divino”: i Passi Che lo attendono: l’imparare ad ascoltare chi gli è vicino, perché cammina con il Signore e, attraverso di lei, attinge la Speranza e la Fede che le cose possono cambiare.

49 > “e non potrai fare altro che unirti a lei nel Cammino”: è un Invito, è un avvicinarsi sempre di più, a camminare con chi è pronta ad accoglierlo: è solo dividendo i pesi che si rafforza l’Unione tra Marito e Moglie.

50 > “Dio vi ha Previsti e vuoi che a Lui sia impossibile Questo?”: Gesù:

“NON DIMENTICARE MAI CHE AVETE DATO IL VOSTRO:
“SÌ” DAVANTI A DIO
E DIO HA ACCOLTO IL VOSTRO: “SÌ”
E VI HA UNITI IN UNA CARNE SOLA.
NON CAMMINATE SEPARATI,
PERCHÉ DIO NON L’HA PREVISTO”.

51 > “Coraggio! La Salvezza deve passare dai Padri e dalle Madri”: un’Unione Salda, fatta di Bene e di Fermezza smuove le montagne. E Questo dà Luce e diventa Focolaio Dentro ad una Casa, Dove i Figli possono attingere.

52 > “come Primizie in una Famiglia Benedetta da Dio”: la

PRIMIZIA DI ESSERE GENITORI,
PRIMIZIE DI UNIONE DI MATRIMONIO,
UN’UNIONE BENEDETTA
È UN DONO COSÌ GRANDE DENTRO AD UNA FAMIGLIA.

Gesù: “Beato chi accoglie e chi riesce a prenderLo come Specchio di Vita. La

SACRALITÀ DI UN MATRIMONIO
NON VA SOSTITUITA CON NULLA”.

53 > “Non temere! La tua vita, la vostra vita cambierà in Bene”: affidarsi al Signore è Cosa Giusta e Buona. Camminare con i Suoi Insegnamenti porterà verso il Bene.

54 > “E così sia!”: pregare e meditare per poter incarnare.

55 > “Andate, Figlia”: ci invita a poter uscire, perché è ora tarda.


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