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Maria: “Madre Santissima, Luce del nostro Cammino Divino, benedici i nostri passi, che conducono alle Porte del nostro Signore Gesù. Pòniti sempre dinanzi a noi, così che non ci perdiamo. Dònaci Pace nel cuore e Purezza nell’anima. Nel Nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen”.
Mia dolce figlia, questa Preghiera, se detta con Amore, vi proteggerà nel vostro Cammino. Sia per voi inizio di Consacrazione al mattino e alla sera. Grazie, figlia, per il tuo abbandono. E così sia”.


627 Gesù: “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli” (Venerdì I Settimana Quaresima). 03/03/2023
627 Gesù: “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli” (Venerdì I Settimana Quaresima).

Dal Vangelo Secondo San Matteo.

In Quel Tempo Gesù disse ai Suoi Discepoli: “20 Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. 21 Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. 22 Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. 23 Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24 lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. 25 Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. 26 In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!” (Matteo 5, 20-26).

Luci sul Vangelo.

La Portavoce: “Gesù continua ad insegnare la Parola ai Suoi Discepoli, parla Loro della Giustizia e di come va Evangelizzata, perché se Essi non superano la giustizia degli scribi e farisei non entreranno nel Regno dei Cieli.
Disse Loro: “Fu Detto agli Antichi: “Non uccidere”, coloro che lo fanno saranno sottoposti a Giudizio. Ma Io Vi dico: Chiunque si adira con il proprio Fratello, sarà sottoposto a Giudizio”.
Il cogliere la Parola di Gesù come un’Espansione di Verità: non si è nell’ingiustizia solo se si uccide, Comando di Dio, la Legge Che vigeva in quei tempi, ma l’aggiungere la Prudenza, per non arrivare a peccare di morte.
Ancora Gesù dice: “Chi dice al Fratello: “Stupido”, sarà sottoposto al sinedrio e chi gli dice: “Pazzo”, sarà sottoposto al fuoco della geenna”.
Lo Sguardo di Gesù, Che ci insegna un Linguaggio e un Comportamento Che deve Rispecchiare la Verità di Figli di Dio: come arrivare ad allontanare Ciò Che il Padre aveva Pensato come Popolo: Uomini, Figli Fatti di Amore e Rispetto?
La Legge era Severa e Giusta.
Ma anche il Linguaggio degli Uomini doveva rispettare il Giusto.
L’Altro Insegnamento è di non portare l’Offerta a Dio, quando in cuor tuo non c’è la Pace. Non può il Padre accogliere una concretezza, che non è accompagnata da un Comportamento Giusto.
Quando si porta l’Offerta al Padre, il Modo Giusto è l’essere Riconciliati con i Fratelli.
La Saggezza di Gesù ci apre ad un Esame di Coscienza: l’uomo non può avere la presunzione di ritenersi nel giusto, perché è peccatore, di conseguenza è più Giusto riconciliarsi con il proprio avversario: “Prima che non sia il tuo avversario a consegnarti al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In Verità ti dico: non uscirai di là finché non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo”.
In Questo Vangelo di Matteo si parla di come ci si comporta, di come a volte la ragione degli uomini può essere non veritiera, perché l’Unico Giudice di Verità e Giustizia è Gesù.
Non usiamo la presunzione, l’autorità, la superbia con i nostri simili.
Ma ascoltiamo il Giusto di Gesù, Che ama la Riconciliazione tra gli Uomini, i Popoli e Che ci vuole proteggere dal non essere più grandi del Maestro, così siamo più al Sicuro e non rischiamo di pagare fino all’ultimo spicciolo.
Ancora, stiamo più Attenti: ripuliamo il nostro linguaggio, perché anche una parola può essere di condanna”.
(03.03.2023 Venerdì. Ss. Marino ed Asterio, Martiri. S. Cunegonda).


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